Ne ho parlato diverse volte e ancora ribadisco che le fiction di oggi, sarà per una questione di nostalgia, non so, non hanno il medesimo fascino di quelle degli anni 70. Sicuramente allora, e basta dare un’occhiata a qualsiasi prodotto dell’epoca, era tutto molto meno patinato. Gli attori non erano tutti piacenti, c’era spesso il protagonista bruttino e, ma questo avviene anche oggi, nella trama c’erano delle falle più che evidenti. In questi giorni mi sono riguardata “Gamma”, scenggiato cult dell 1975 che mi era rimasto impresso nella memoria nonostante avessi soltanto 9 anni la prima volta che lo vidi. La trama è molto avveniristica, parla del primo trapianto di cervello e si svolge in un ipotetico futuro. Anche se i telefoni erano ancora con la rotella, e il computer si chiamava “cervello o calcolatore elettronico” e non esisteva nessuno dei metodi di indagine che ci sono oggi. E poi, in Francia, dove si svolge la storia, c’era ancora la pena di morte mediante ghigliottina, una serie di incongruenze che nel ‘74 sembravano assolutamente plausibili.
Non vi dico il fascino che ha esercitato su di me questa storia che sul più bello si tinge di giallo. Tutto mi è apparso mirabile, anche l’assurdità del racconto e il fatto che nel futuro scritto in quegli anni, ci fossero ancora le cassettine invece dei cd, e che inspiegabilmente si usassero ancora le cabine telefoniche.
Ma è proprio questo il bello, la cosa che incolla alla poltrona e che ti fa desiderare di tornare a quei tempi, quando gli uomini portavano i pantaloni vita alta e un quarantenne sembrava un settantenne in pensione.
C’è tutto un mondo da scoprire e la perfezione imperfetta di “Gamma” (che vi consiglio di procurarvi voi sapete dove), sta anche nella colonna sonora. Accompagna quasi costantemente il personaggio e alla fine pensi a lui fin dalle prime note. Vivi la sua angoscia e sei partecipe al suo dramma, soprattutto grazie ad Enrico Simonetti che ha scritto questa musica indimenticabile.
Mi dispiace solo che il soggetto e la sceneggiatura siano di Fabrizio Trecca che non amo particolarmente, ma devo ugualmente riconoscere che, a me perlomeno, ha regalato un gioellino che tengo nella mia videoteca come il più prezioso dei tesori.
Non vi dico il fascino che ha esercitato su di me questa storia che sul più bello si tinge di giallo. Tutto mi è apparso mirabile, anche l’assurdità del racconto e il fatto che nel futuro scritto in quegli anni, ci fossero ancora le cassettine invece dei cd, e che inspiegabilmente si usassero ancora le cabine telefoniche.
Ma è proprio questo il bello, la cosa che incolla alla poltrona e che ti fa desiderare di tornare a quei tempi, quando gli uomini portavano i pantaloni vita alta e un quarantenne sembrava un settantenne in pensione.
C’è tutto un mondo da scoprire e la perfezione imperfetta di “Gamma” (che vi consiglio di procurarvi voi sapete dove), sta anche nella colonna sonora. Accompagna quasi costantemente il personaggio e alla fine pensi a lui fin dalle prime note. Vivi la sua angoscia e sei partecipe al suo dramma, soprattutto grazie ad Enrico Simonetti che ha scritto questa musica indimenticabile.
Mi dispiace solo che il soggetto e la sceneggiatura siano di Fabrizio Trecca che non amo particolarmente, ma devo ugualmente riconoscere che, a me perlomeno, ha regalato un gioellino che tengo nella mia videoteca come il più prezioso dei tesori.
15 commenti:
Personalmente non ho mai visto GAMMA, "colpa" della mia età. Ma su una cosa posso darti ragione... tutto era più verosimile... nulla assomigliava alle trame perverse di Beutiful. Forse come tu ben sottolinei era per questo che l'audience rimane attaccato allo schermo.
Buona notte Miss
Clelia
Ciao Miss Dickinson, mi piace molto il tuo blog (e adoro il film dal quale hai mutuato il titolo!!!). Anch'io ho tanti ricordi di film e fiction anni '70 e concordo sul fatto che erano affascinanti e a volte inquietanti. Forse erano i miei occhi di bambina a considerarle così ma penso mi emozionerebbe ancora oggi rivederle. A presto!
Mi fa ridere che Trecca si sia prodotto anche come sceneggiatore però conoscendo lo sceneggiato - anche se poco - devo dire che ha fatto un ottimo lavoro e tu mi hai fatto venire voglia di vederlo :-)
Clelia, in questo caso la storia è quasi assurda come Beautiful, ti dirò, solo che erano gli anni 70 e non avevamo ancora visto granchè. E poi, vuoi mettere il fascino del bianco e nero?
Un bacio!
Verywendy, grazie! Hai usato la parola giusta: inquietanti. Anche "Gamma" lo era sul serio, pur senza far vedere sangue o sgozzamenti, basta solo immedesimarsi nel patema del protagonista.
Ho provato a venire sul tuo blog, ma mi dice che c'è un virus e il mio antivirus mi consiglia di chiudere. Più tardi riprovo!
Caustica, eh si, Trecca non ci voleva proprio, ma devo dire che ha fatto davvero un buon lavoro. Se ti va di vederlo, lo trovi su Emule, te lo consiglio perchè è un ittimo prodotto, datato, ma pur sempre di qualità (secondo il mio modesto parere, si intende..).
MITICI ANNI 70 AVEVO 16ANNI .VI RICORDI DEL SEGNO DEL COMANDO?E LA BARONESSA DI CARINI ?NON NE GIRANO PIÙ SCENEGGIATI COSÌ AVVINCENTI.CIAO DA LIA.
MISS, HAI NOTATO CHE UNA DELLE ATTRICI DI NCIS È UGUALE SPUTATA ALLA CARFAGNA?LA STESSA BOCCA E LA STESSA ACCONCIATURA.CHI AVRÀ COPIATO DA CHI? LIA
È LA BIONDA CHE INTERPRETA LA DIRETTRICE DELL ' NCIS.GUARDALA E DIMMI SE HO RAGIONE. LIA
Che bel post :-) Lo vado subito a recuperare, mi piacciono le atmosfere e trovo interessante rivedere oggi qualcosa che parlava del futuro prima che questo si compiesse. Una cosa che può offrire molti spunti :-)
Lia, si me li ricordo e credo di averli visti tutti. Erano e sono favolosi, dei veri reperti da recuperare assolutamente.
Mi pare di aver capito di chi parli, a proposito della "sosia" della carfagna: si deve trattare di Lauren Holly, la bulla di NCIS. Non ci avevo fatto caso, vado subito a cercare le foto!
Avanguard, fai benissimo a recuperarlo, pensa che io invece l'ho comprato l'anno scorso in un mercatino on line, quando ancora non si trovava in rete!
Se hai problemi o altro, dimmelo che te lo spedisco io, non ci sono problemi.
Sai che appena ho ascoltato la sigla mi sono ricordato di averlo visto anch'io! Non mi ricordo di preciso di che parlasse ma sono sicuro di averlo visto e che mi piaceva anche.
Un bacione
i hai fatto venire voglia di vederlo! Bacione Betta
Mitici anni '70, avrei tanto voluto essere nata un po' prima!
Mi sono persa il meglio!
Io all'epoca avevo 15 anni e me lo ricordo benissimo questo sceneggiato (allora si chiamavano così).
Una trama molto avvincente e molto avveniristica per l'epoca, che ci ha lasciato col fiato sospeso fino all'ultima puntata e se non fosse per il bianco e nero per gli abiti e le pettinature degli interpreti potrebbe benissimo passare per una fiction dei giorni nostri.
Giulio Brogi era straordinario nel ruolo del protagonista senza memoria.
E poi la musica di Enrico Simonetti era perfetta e fra l'altro è rimasta in testa alla hit parade per un sacco di tempo.
Ma tutti gli sceneggiati degli anni 70 erano bellissimi e più credibili delle fiction di adesso.
La Rai dovrebbe riproporli ogni tanto invece dei programmi insulsi che si vedono da un pò di tempo in televisione.
Ciao un bacio
Virgilio, infatti, noi non più di primo pelo non possiamo esserci persi uno sceneggiato del genere! ;-)
Betta, e io te lo consiglio davvero!
Flo, dai retta, forse ti sei persa cose come questo che sono facilmente recuperabili, il fatto di essere più giovane, è solo una gran bella fortuna! :-))
Pussycat, sono indimenticabili gli sceneggiati, che poi sono la stessa cosa delle fiction sono con molto più fascino. La Rai pare essersene dimenticata, invece di dedicare una rassegna a prodotti di questo genere, preferisce investire in trasmissioni televisive delle quali ha successo solo una su dieci.
Ciao e torna presto a trovarmi!
Sì, ma potevo essere a Woodstock!
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