venerdì, novembre 30, 2007

NEL COGNOME DEL PADRE

Come preannunciato, forse già alla terza puntata, l'Isola dei Famosi è stata vinta da Manuela Villa. Voce potente, simpatia di un callo al pollicione e temperamento di un gladiatore.
Tutto molto bello, anche molto giusto se vogliamo, visto che non poteva certo essere incoronata l'altra finalista, Debora Caprioglio, la quale ha passato i più di 70 giorni a scrutare l'orizzonte ed ad ascoltare, senza muovere un sopracciglio, le nefandezze che uscivano dalle bocche digiune degli altri naufraghi.
E mentre in Honduras la futura vincitrice combatteva con la pesca miracolosa sull'Ultima Spiaggia, in Italia fioccavano memoriali sulla sua vita senza il padre, quel Claudio Villa che mai l'ha riconosciuta e, tristemente direi, manco se l'è filata più di tanto.
Ma, come spesso succede, un padre è sempre un padre e la ragazza ha voluto tentare la carta dello spettacolo, appropriandosi almeno del cognome del padre, dicendo "almeno questo non me lo toglie nessuno".
E questo è vero. Lo ha ripetuto anche in studio dalla Ventura, quando Alda D'Eusanio le ha suggerito di usare invece il cognome della madre, che è la persona che l'ha cresciuta, l'ha amata e non l'ha certo abbandonata come il Reuccio.
Manuelona si è un po'indispettita, quasi come se qualcuno volesse toglierle qualcosa che è appartenuto al padre, quel cognome che nasce dalle radici di Claudio, l'anagrafe che non mente, il sangue del suo sangue.
E in effetti sono fioccati gli applausi commossi di un pubblico ruffiano, tutti a parteggiare per questa donna che si è impadronita del nome che le spetta di diritto, solo ed esclusivamente per amore di quell'uomo che non l'ha mai voluta come avrebbe dovuto.
Però, e qui c'è un però, forse qualcuno si è dimenticato di dire che Villa è un cognome totalmente inventato.
Se parliamo di legami familiari e di amore filiale, forse sarebbe stato meglio usare il cognome vero, quello che Claudio aveva scritto sulla carta d'identità, ovverossia, Pica.
Diciamo piuttosto che usare quel Villa tanto famoso, non è tanto per impadronirsi di una radice mai dimenticata e poco conosciuta, bensì per cercare di farsi conoscere nell'ambiente dello spettacolo, dove una semplice Manuela Pica avrebbe avuto la vita un po' più difficile.
E se lo avesse ammesso forse mi sarebbe stata anche più simpatica..

giovedì, novembre 29, 2007

UNO SU MILLE

Ringrazio tutti del supporto morale, siete stati adorabili, e vi dico che tutto si è risolto al meglio. Il babbo non ha nulla di grave e la vita è tornata a sorridermi.
Quindi, sorridente e di nuovo operativa, voglio parlarvi di Amici, la trasmissione della Maria che recentemente sta attraversando un periodo un po' burrascoso. Burrasca che vedono solo gli abbonati Sky, io, per esempio, l'ho saputo da altre vie e vi racconto brevemente il fatto.
Durante una lezione di recitazione con Fioretta Mari, Sebastiano e Cassandra fanno una di quelle prove incomprensibili che, da ignorante, non ho mai capito a cosa possono servire in un futuro di attore. Fattostà, che la ragazza ad un certo punto, pungolata dall'insegnante che la incita a sfogarsi e a ribellarsi, grida qualcosa al malcapitato Sebastiano del tipo: "perchè io e te amiamo la stessa persona?".
In sala scende il gelo. Lei piange, lui piange, la Mari cerca di riportare il riportabile alla normalità ma poco dopo in sala relax avviene una specie di chiarimento tra i due. Frasi smozzicate e la quasi certezza che nella Scuola un gay, è uscito, per causa di forza maggiore, allo scoperto.
So pochissimo di questa cosa, se non che oggi Sebastiano, con una sfida molto, ma molto, sospetta, ha perso ed ora è fuori dalla scuola.
La cosa mi sembra incomprensibile, anche perchè da quando in qua ad Amici si nascondono i gusti sessuali sotto il tappeto, se Luca Zanforlin e Garrison, sono dichiaratamente omosessuali?
A questo punto sarebbe stato meglio invece assecondare un coming out, anche se forzato, almeno per non contribuire a ghettizzare le proprie preferenze sessuali quasi fossero vergogne da nascondere agli occhi del mondo.
Ma come? ci meravigliamo dell'omofobia dilagante e puntiamo il dito, se un ragazzino, forse, e dico forse, si innamora del biondino più carino della classe, e lo buttiamo fuori dalla scuola come fosse un depravato della peggior specie? E perdipiù con l'orripilante alibi della sfida!
Di questa cosa non ne parlano, almeno su Canale 5, e almeno fino al prossimo gay che verrà fuori con o senza vergogna, tutto rimarrà felice e lieve in quel clima di scuolina di angioletti forse un po' litigiosi ma puri come gigli, che la rete tenta disperatamente di darci a bere.
Come no, e noi qui che ci crediamo, completamente rincoglioniti al ritmo di "Uno su mille", come se a cantarla fosse il piccolo coro dell'Antoniano e non dei ventenni con gli ormoni impazziti e la sessualità variabile.
Ho trovato il blog Spetteguless che riporta ampiamente il tutto, con tanto di video. Dateci un'occhiata, se vi va.

lunedì, novembre 26, 2007

CAUSA DI FORZA MAGGIORE

Chiedo venia a tutti voi amici bloggers che mi leggete, ma questo fine settimana è stato all’insegna del panico e il mio fisico e la mia mente ancora non hanno digerito la questione. Ragion per cui preferisco assentarmi per qualche giorno, sincerarmi che tutto vada come deve andare e poi tornare pimpante e pettegola come mi piace essere da queste parti.
Vi lascio immaginare cosa può significare ritirare le analisi di vostro padre il sabato mattina alle 11; constatare che uno dei valori più importanti è completamente fuori controllo; non trovare il tuo medico e nemmeno l’altro, quello che un tempo era di famiglia e ora è diventato privato; controllare in rete e leggere che è quasi l’anticamera della fine; piangere tutto il pomeriggio, supportate dalle nostra grande amica Betty che ci è stata vicina come una sorella; arrivare a domenica e scoprire in Piccolè un’altra preziosissima amica; trascorrere la giornata a rimuginare con l’ansia a livelli stratosferici, mentre tuo padre non immagina alcunché, sicurissimo di essere in salute come un ventenne di sana e robusta costituzione; dormire 4 ore e trovarsi stamattina alle 7,30 ad aspettare il dottore con tua madre (perchè il diretto interessato, probabilmente al fine di esorcizzare un paura latente, si è impuntato di non voler essere presente) e avere un malessere fisico che non avevi mai provato; parlare col medico che ti tranquillizza perché, secondo lui, quel brutto male che tutti noi avevamo ipotizzato, non c’è. Si tratta di tutt'altro e urge una ecografia che immediatamente prenotiamo per giovedì pomeriggio.
Capirete bene che una tensione simile ci ha letteralmente ammazzate, anche perché non eravamo proprio reduci da una settimana di vacanza al Club Med. Così, io e la Sandra, abbiamo fatto un fioretto, naturalmente senza essere andate in chiesa e senza aver acceso nemmeno uno straccio di cero: se il dottore non avesse riscontrato al babbo nessun brutto male, (ecografia, corna facendo, permettendo) non ci saremmo mai più lamentate per problemi economici, per Inps e storie simili, anche perché una paura del genere non è assolutamente paragonabile ad un conto bancario in rosso come le mie gote al cospetto di Stefano Dionisi.
Quindi, carissimi amici e lettori di passaggio, ci risentiamo tra un po’, quando l’ecografia avrà dato il suo responso ed io avrò la mente sgombra per dedicarmi al mio e ai vostri blog come solitamente mi piace fare.
Se ci credete, dite una preghierina, altrimenti, se vi va, pensatemi con un po’ d’affetto che fa lo stesso.

venerdì, novembre 23, 2007

AMY WINEHOUSE

Mi viene da pensare che se una persona decide di intraprendere la carriera di attore, di cantante, di avvocato o di imprenditore, il desiderio primario della medesima sia solo quello di affermarsi nel settore prescelto. Suppongo ci sia la voglia di dare sempre il meglio e di dimostrare al mondo intero, o ai clienti, o a chi vi pare, di essere all'altezza di realizzare nella maniera migliore tutte le aspettative che gravano su di se.
Non è questo il caso di Amy Winehouse, ex promessa e ora conferma traballante della musica internazionale.
Ditemi voi se il vizio deve essere così predominante anche a costo di mettere a rischio la carriera. Spiegatemi per quale motivo una ragazza con le potenzialità di Amy deve presentarsi al pubblico strafatta peggio dei personaggi di Trainspotting e rintronata come se avesse un campanaccio nelle orecchie. Capisco Paris Hilton, senza talento e solo con l'appendice della carta di credito platino, che magari soffre un po' di noia e di complessi di inferiorità e che si spipazza una righina di cocaina per affrontare meglio una vita vuota, colma solo di feste e shopping (sai che vita deprimente..).
Ma Amy, Amy no. Ha talento e perdipiù solo 23 anni. Una carriera che potrebbe portarla chissà dove, se non fosse che sono più le volte che traballa sul palco che quelle che riesce a camminare dritta. Oltre a fare dei movimenti un po' strani che potete vedere qui.
Qualcuno mi illustrerà lo spauracchio della droga che non deve mai, e dico mai, essere minimizzato. Ed è vero, considerate che il ragazzo di una mia amica se n'è andato proprio per questo motivo quando aveva solo 21 anni, quindi pensate un po' se minimizzo il problema.
Però vedere questa Amy ridotta in uno stato da far pietà, mi fa pensare quanto la vita sia ingiusta e quanto poca considerazione si può avere per un traguardo simile raggiunto in età così giovane.
Questa volta non provo tenerezza e nemmeno comprensione per lei, forse perchè una fortuna del genere va sempre rispettata e accolta in maniera completamente diversa da come sta facendo questa disgraziata.
La chiamo disgraziata anche se non è proprio il termine più appropriato. Mi fa una rabbia tanta vedere 'sta sciacquetta che si perde chissà dove, quando una quantità abnorme di persone farebbe carte false per arrivare dov'è arrivata lei.
E non credo nemmeno più alle motivazioni personali "che noi non possiamo conoscere", i disagi esistenziali di una star che non riesce ad affrontare le pressioni di un successo planetario.
Basta, che palle, saranno a conoscenza queste superstar infelici che c'è anche chi sta molto peggio?















martedì, novembre 20, 2007

QUESTIONE DI VOCE





Sono quasi sicura che molti penseranno di me che sono una che di musica non ci capisce nulla e che al massimo può ascoltare Gianni Bella che canta “Non si può morire dentro”. Su questo sono d’accordo, anche perché nella mia compilation da ascoltare in religiosa solitudine, Gianni Bella fa parte della rosa dei miei preferiti. Ma a parte queste inutili considerazioni, vorrei cercare di capire qualcosa su una voce che oggi sta spopolando, presumo, in tutto il mondo: Shakira. Un gran bel pezzo di figliola, molto sexy, con la danza del ventre nel dna, oserei dire, ma vogliamo parlare di come canta? Okay, mi rendo conto che oggi non è indispensabile avere il timbro di voce di Whitney Houston per diventare famosi, ma qualcuno può affermare con cognizione di causa che Shakira ha un modo di cantare piacevole? Io non sono un’intenditrice, ci tengo a ribadirlo per evitare che i fans incazzosi mi vengano a bacchettare come è successo con Alessandro Preziosi, ma sul serio questa ragazza quando sforza la voce in quel modo, la si può definire “brava”? E questa cosa la penso sin dal suo primo disco, ma lì per lì ho pensato che fosse un nuovo metodo di giocare con la voce e che la sua in realtà fosse del tutto diversa. Poi, quando mi sono accorta che “Si tu no vulves”, cantata con quel bel pezzo di tronco di Miguel Bosè, stava scalando le classifiche, soprattutto (e qui ci metterei la mano sul fuoco) per la sua irresistibile presenza, ho cominciato a riflettere. Niente da dire sull’arrangiamento del pezzo, nient’altro da dire sulla voce di lui che è sempre quella della prima versione (vi rimando al video), ma lei…Gorgheggia e cambia modo di cantare ad ogni strofa; sembra che non arrivi alle note e allora emette quella voce che sembra quella di Mimmo in “Bianco Rosso e Verdone”. Ditemi cosa ne pensate e non massacratemi per Gianni Bella che ascolto solo lontano da orecchie indiscrete. Però dovete convenire con me che come canta in falsetto lui, solo Nick dei Cugini di Campagna!

domenica, novembre 18, 2007

APPICCICATI SUL DIARIO

L'adolescenza, oltre a far frullare gli ormoni tipo eliche di elicotteri, regala anche quelle passioni fresce e innocue per il cantante o l'attore in voga al momento. Attualmente leggo che inspiegabilemente un certo Zac Efron sta facendo stragi di cuori. Questo tipo me lo sono trovato davanti all'improvviso e altrettanto all'improvviso ho sentito parlare di "High School Musical". Non l'ho mai visto e non so di cosa parla, ma evidentemente la mia età inizia ad avere il suo peso. Tutti i giovani lo conoscono e le ragazze vanno matte per questo ragazzotto con la super frangia che fa impazzire le ragazzine.
Io, se avessi più di una manciata di anni in meno, mi sarei invaghita del cantante dei Tokyo Hotel, come ai miei tempi mi ero invaghita, altro mistero irrisolto, di Boy George. Non chiedetemi cosa mi piaceva di lui, non riesco a capacitarmi di aver avuto pensieri impuri per un tipo con il rossetto più rosso del mio, ma si sa, la giovinezza è bella anche per questo.
E' anche vero che negli anni 80 i gusti erano totalmente fuori controllo, anche perchè altrimenti non si spiega come io e una mia amica eravamo pazze di Truciolo. Lo ricordate? Era il ballerino che ballava con Heather Parisi nella prima edizione di Fantastico. Portava i capelli gialli più della paglia, ma aveva quello sguardo torvo che ci faceva uscire pazze.
Le ragazzine di oggi sicuramente vedranno in Truciolo, come in Boy George una sorta di pazzia collettiva di noi passate di moda, anche perchè allora c'era un po' questa mania dell'omo che proprio omo non era. Il lucidalabbra era il minimo, tutti truccati più di Moira Orfei e forse è proprio per questo che simpatizzo molto per il cantante dei Tokyo Hotel.
E forse ho capito solo adesso perchè sono rimasta single..





giovedì, novembre 15, 2007

MISTER SIMPATIA

Il fatto che stasera mi sia venuto in mente di parlare di Mike Bongiorno, anche a me sembra una cosa un po' strana.
Però ci pensavo oggi proprio durante la visione di quello spot simpaticissimo con Fiorello, nello specifico, quello dove lui ha la parrucca bionda ed è vestito da tamarro.
Dimostrazione lampante che in tv nulla è come sembra. Io trovo Mike finto come la mia borsa nera di Gucci. Perdipiù ora che è pure un po' più che anziano, ha preso quella arroganza tipica delle vecchie glorie che vedono sgretolarsi inesorabilmente il loro mondo dorato.
Il mio babbo che ha 70 anni ma non li dimostra, è costretto a lavorare ancora per tirare avanti ma vorrebbe fortemente poter starsene a casa a godersi un po' di pace; questo biondastro italo-americano che ha superato gli 80, ancora continua impavido a sgomitare per una inquadratura da rubare a Loretta Goggi.
Mi sento di dire che, superata una soglia di anzianità a discrezione di ognuno, si dovrebbe, se si può, ritirarsi a vita privata. E' inutile inventarsi una verve comica che ormai fa acqua da tutte le parti. La consegna del tapiro da parte di quelli di Striscia ha svelato il lato oscuro di Mike, quello che nasconde dietro le papere, gli strafalcioni e le battute da simpaticone che riserva solo per Fiorello.
Mi piacerebbe che quest'ometto andasse in pensione. Non mi sembra un augurio da far cadere inascoltato, secondo me è arrivato il momento di cedere un po' il passo e farla finita di mascherarsi in nome di una comicità che forse possiede più spontanea Mario Tozzi, e credo che come termine di paragone la dica lunga.
E tra l'altro, l'uomo col martellino qui sopra, mi fa anche venire un po' i brividi perchè ci mette davanti a tragedie naturali contro le quali non possiamo farci un bel niente.
Ma per me è sempre più simpatico di Mike..

martedì, novembre 13, 2007

COLPO DI FULMINE

Era da un po' che quel dvd se ne stava lì a guardarmi minaccioso. Lo sapevo che c'era anche lui, però ero quasi decisa a non guardarlo perchè"tanto di sicuro non mi piacerà e poi ne vedo troppi e non ce la farei".
Invece, dopo essermi strafogata di 9 episodi di Lost reperiti sapete bene dove, ho deciso di provare a guardare le prime due puntate di "Dexter", reperite anche queste voi sapete bene dove.
Avete presente il colpo di fulmine? Di più.
Quest'uomo che uccide in preda ad un impulso irrefrenabile, è diventato il mio nuovo eroe. Sarà che, fra l'Inps che incombe, il fatto che il mio babbo ha perso una causa che avrebbe dovuto vincere per forza vista l'appropriazione indebita da parte del suo ex socio, questo novello giustiziere sanguinario mi sembra la soluzione a tutti i miei problemi.
Non so se a voi capita, ma in base ai vari stati d'animo ci scegliamo i nostri piccoli, piccolissimi, eroi. O meglio, diciamo che a volte sono delle vere e proprie vie di fuga e in questo caso,Dexter, incanala la sua voglia di trucidare verso persone che hanno commesso crimini sfuggiti in qualche modo alla giustizia.
Però, siccome io sono un donnino tendenzialmente buono, non voglio che questo post mi faccia assumere le fattezze di una serial killer sotto mentite spoglie. Allora vi regalo la notizia più dolce e tenerona che ho trovato in rete, con la speranza che dopo questa mia confessione di passione omicida, riusciate ancora a venirmi a trovare con il medesimo affetto.
E' nata Matilda, la prima figlia di Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli.
Va bene come recupero di sana femminea bontà perduta??


domenica, novembre 11, 2007

UNA DOMENICA NO

Stasera non posso non riflettere sul fatto accaduto oggi e del quale hanno parlato un po' tutti: la morte del povero Gabriele Sandri.
Mi riallaccio alla puntata mozzata di "Quelli che il calcio", dove, nonostante fossero trascorse diverse ore dal momento dell'omicidio, stranamente ancora non erano chiare le dinamiche del fatto. Cosa molto curiosa, dal momento che solitamente già un paio d'ore dopo, in casi analoghi, sappiamo anche cosa aveva mangiato per colazione sia la vittima che il, perdonatemi la parola, il carnefice.
Dalla Ventura si è straparlato per una mezz'ora buona, dicendo che la Polizia era intervenuta per sedare una rissa e che il colpo, eventualmente, era partito per errore. Un poliziotto uccide un ragazzo disarmato, ma è solo una fatalità, uno scherzo del destino. E tutti a dire che non è colpa di nessuno, anzi no, è colpa del calcio e della mancanza di "cultura sportiva", anche se siamo su un autostrada e non c'è nemmeno il guardalinee a segnalare un fuorigioco.
Okay, la cultura sportiva che intendeva la Simona sarà stata tutta un'altra cosa, però, alla luce di quello che ci hanno detto i telegiornali successivamente dopo, io mi sentirei di accusare principalmente il poliziotto che ha sparato in aria, in autostrada e che ha colpito un ragazzo seduto in macchina sul sedile posteriore.
Lo sport è sicuramente colpevole perchè crea degenerazioni, ma vogliamo anche dire che un uomo addestrato dovrebbe, come minimo, fare un attimino più di attenzione? Vogliamo dire che in questo caso le tifoserie c'entrano in modo sicuramente marginale?
I ragazzi si erano azzuffati ma l'allarme era rientrato, tantopiù che se ne stavano beatamente andando. Dunque la "cultura sportiva" mi sembra un po' azzardata, come trovo pericoloso che un poliziotto maneggi un'arma e non abbia la capacità di farlo.
Quello che sta succedendo adesso, i vari vigliacchi in gruppo che danno l'assalto alle caserme, è un'altro aspetto della vicenda che meriterebbe un post a parte.
Ma se un poliziotto sbaglia in maniera così tragica e plateale, invece di attaccarci a scuse patetiche e penose, a ulteriori accertamenti per quanto riguarda la dinamica del fatto,sarebbe più giusto dire che la colpa è stata solo sua. Senza fare appello al tifo, agli ultras e al "calcio malato".
Lui ha sparato senza motivo e una persona ha perso la vita.
Il pallone stavolta è rimasto sul campo.

sabato, novembre 10, 2007

CASALE MONFERRATO

Rispondo anch'io all'appello lanciato da Isabel Green, a proposito dell'amianto nella sua città, Casale Monferrato.
Purtroppo questa è una realtà terribile alla quale nessuno ha mai cercato di porre rimedio. Vi spiegherà tutto meglio lei in questo post, tra l'altro molto esplicativo e con tanto di video per rendere più forti le sue parole.
Lo Stato, come sempre, ha cercato di nascondere tutto sotto il tappeto e in questo caso la metafora non è poi così diversa dalla realtà. Nessun organo di informazione ha fatto menzione di questa situazione, nessun giornalista ha denunciato, Mentana e Vespa si divertono di più a sezionare cadaveri, piuttosto che ad informare veramente sulle magagne di questa vecchia Italietta ormai allo stremo.
La nostra sarà solo una goccia nel mare, però l'unione fa la forza, è bene non dimenticarlo mai.


giovedì, novembre 08, 2007

LA TRONISTA CHE NON C'E' MAI STATA

Nell'era dei soldi facili, dei tronisti, degli alberghi della mia città chiusi per sfruttamento della prostituzione, mi imbatto in un vecchio numero di Dipiù, dove trovo l'intervista a un ragazzo il cui nome, lì per lì, non mi ha detto niente. Robert Iaboni è un ragazzo di Amici della precedente edizione. Non ha nemmeno partecipato al serale, se non ricordo male, era un cantante di belle speranze, carino, bravino, ma nulla di più.
Dunque, l'intervistatore, gli fa la fatidica domanda riguardante i i suoi compensi percepiti durante le solite, classiche, strapagate, serate in discoteca.
"Guardi, posso solo dirle che questa estate, esibendomi un paio di sere a settimana per tre mesi, sono riuscito a comprarmi una macchina nuova. Insomma, le serate mi aiutano a vivere agiatamente"
Così, la Sara si è proposta come eventuale tronista. Dice che sarà "La tronista che non c'è mai stata", quella che se ci sarà da mandare al diavolo il corteggiatore petulante, lo farà; quella che è disposta a litigare con la sora Daniela o la Rosy del pubblico, chiamando la prima "trombona" e la seconda con un epiteto che le verrà al momento.
Non sarà la solita tronista con gli occhioni da cerbiatta e col vitino alla Liz Taylor. Sarà una di noi, la ragazza della porta accanto che non avrà peli sulla lingua nemmeno con la Maria De Filippi.
Ma il suo scopo saranno le serate. Quelle durante le quali guadagnerà una palata di soldi solo per dire due cretinate in consolle e firmerà autografi agli sciacquetti che vedranno in lei l'antitesi alla bellona fatalona dal fisico statuario e senza un difetto visibile a occhio nudo, che occupa, da sempre, il trono rosso tanto ambito.
Rendiamoci conto: il Robert di cui sopra si è comprato la macchina in tre mesi, lavorando circa sei sere. Costantino dopo Uomini e Donne si è comprato perfino più di un appartamento. Daniele Interrante, l'uomo meno simpatico del pianeta terra, è diventato ricco così, senza nemmeno aver scelto "la donna della sua vita".
I casi sono due: o il mondo sta andando in direzione opposta a quella alla quale ero abituata io, oppure conviene adattarsi a questi lavori alternativi per i quali è prevista la faccia a culo in quantità industriale.
Oggi come oggi per raggranellare sacchettate di euri, basta aver avuto una spintarella da madre natura, in alternativa, il chirurgo che mette tutte le cose al suo posto e lavorando mezz'ora a sera per tre sere a settimana, si riesce anche a comprare la macchina nuova.
E poi si dice che è importante essere belli dentro...





martedì, novembre 06, 2007

COSA VUOL DIRE NON ESSERE SOTTOPESO

Ne ho già parlato e forse ne parlerò ogni qualvolta tenterò di comprarmi qualcosa.
Ora è il turno di Piazza Italia, presente in vari centri commerciali e ridente patria delle ragazzine sottopeso.
Diciamo la verità: da quando in qua un cappotto taglia XL ha la misura delle spalle esattamente uguale alla dimensione di una stampellina, o gruccina, tipo quella dell'armadio della Barbie?
Esci di lì che sei affranta, complessata del tuo fisico normale, magari con quelo filino di ciccetta in più, ma allora una persona che non pesa 35 chili, secondo gli attuali dettami fashion, dovrebbe infilarsi un camicione premaman per uscire di casa?
Secondo Piazza Italia del Centro Commerciale della mia città, si.
Va bene, il mondo è dei giovani che sono belli, che sono magri, che devono vestirsi bene e te che hai poco più di 40 anni devi deciderti a scegliere il negozio costruito per la tua età. Che so, Modyva, Marina Rinaldi, robe che mi mettono ansia perchè: 1) Sono cari per le mie finanze debolucce 2) Mi fanno sentire sciùra e vorrei aspettare un altro po'.
Dunque? Niente, continuo a cercare,armata di pazienza e voglia di piangere dopo la prova in camerino. Munirmi di fazzolettini di carta e sperare che almeno lo specchio del negozio dica il vero.
Di solito basta quello per farmi strappare i capelli con le pinzette uno per uno.

domenica, novembre 04, 2007

A BOCCA CHIUSA

Lo ripeto fino allo sfinimento: non sono una critica cinematografica e i miei giudizi, sia chiaro, hanno la valenza del donnino che sono.
Però, permettetemi di esprimere la mia modesta opinione sulla performance attoriale di Ambra Angiolini nel bellissimo film "Saturno Contro".
Allora, l'ho visto ieri sera, anche lì, sfracellandomi il gozzo per non piangere e sono rimasta totalmente ammaliata dalla recitazione dell'intero cast, a parte lei.
Sono sincera: come prima prova, ci può anche stare, io la definirei senza infamia e senza lode, molto diversa dalla precedente, quel "Favola" il quale suppongo che anche lei a tutt'oggi tenda un po' a dimenticare.
Ecco, ho notato che molte attrici alle prime armi, tendono ad esprimersi con un modus operandi comune a tutte. Non so se lo insegnano da qualche parte, spero di no, ma le labbra serrate dopo ogni battuta è una particolarità che ha accomunato Ambra, in questo film, e Anna Safroncik nella soap "Centovetrine. La foto sopra è esplicativa e racconta l'espressione di entrambe, pressochè uguale, a dimostrare le bocchine chiuse, sprangate, incollate con l'Attak.
Anche per questo, francamente, non mi spiego tutto il bailamme che si è creato intorno ad Ambra. Ha fatto la sua figurina più che dignitosa, ma allora mi chiedo se non sarebbe stato meglio premiare Luca Argentero, decisamente una vera promessa del nostro cinema.
E pensare che questo bel giovane, in passato copulò nella casa del Grande Fratello, con Marianella Bargilli, e strinse una profonda amicizia con Fedro Francioni. Le premesse erano pessime, soprattutto per l'amicizia con Fedro, invece è riuscito a far dimenticare questi suoi trascorsi di televisione trash.
E Argentero non serra la bocca come fanno Ambra ed Anna. Dopo aver detto la battuta, magari si morde il labbro o dischiude le labbra in maniera del tutto naturale e a questo punto lo propongo come candidato a tutti i premi cinematografici presenti sul territorio.
E se vogliamo parlare di un'altra giovane promessa, vi segnalo Michelangelo Tommaso, attualmente in video a "Un posto al sole", che in "Saturno Contro" interpreta il ruolo di Paolo.
Qualcuno storcerà il naso, ma secondo me, uscito dal personaggio della soap, riuscirà a regalarci tante belle sorprese.
E vi faccio notare l'immagine che lo ritrae con Ambra, nella quale lei ha la stessa faccia dell'immagine precedente. Se non avete visto il film, calcolate che la bocca di lei si apre solo per parlare e per fumare, per il resto, il dolore, l'ansia, tutto rimane incastrato nelle sue labbra sigillate.
A questo punto, anche per Anna Safroncik devono assolutamente aprirsi le porte del cinema, deve fare la madrina ad una mostra del cinema a caso e deve risultare una rivelazione sconvolgente della cinematografia italiana.
Se non altro, per non fare favoritismi, sigh!