venerdì, novembre 30, 2007

NEL COGNOME DEL PADRE

Come preannunciato, forse già alla terza puntata, l'Isola dei Famosi è stata vinta da Manuela Villa. Voce potente, simpatia di un callo al pollicione e temperamento di un gladiatore.
Tutto molto bello, anche molto giusto se vogliamo, visto che non poteva certo essere incoronata l'altra finalista, Debora Caprioglio, la quale ha passato i più di 70 giorni a scrutare l'orizzonte ed ad ascoltare, senza muovere un sopracciglio, le nefandezze che uscivano dalle bocche digiune degli altri naufraghi.
E mentre in Honduras la futura vincitrice combatteva con la pesca miracolosa sull'Ultima Spiaggia, in Italia fioccavano memoriali sulla sua vita senza il padre, quel Claudio Villa che mai l'ha riconosciuta e, tristemente direi, manco se l'è filata più di tanto.
Ma, come spesso succede, un padre è sempre un padre e la ragazza ha voluto tentare la carta dello spettacolo, appropriandosi almeno del cognome del padre, dicendo "almeno questo non me lo toglie nessuno".
E questo è vero. Lo ha ripetuto anche in studio dalla Ventura, quando Alda D'Eusanio le ha suggerito di usare invece il cognome della madre, che è la persona che l'ha cresciuta, l'ha amata e non l'ha certo abbandonata come il Reuccio.
Manuelona si è un po'indispettita, quasi come se qualcuno volesse toglierle qualcosa che è appartenuto al padre, quel cognome che nasce dalle radici di Claudio, l'anagrafe che non mente, il sangue del suo sangue.
E in effetti sono fioccati gli applausi commossi di un pubblico ruffiano, tutti a parteggiare per questa donna che si è impadronita del nome che le spetta di diritto, solo ed esclusivamente per amore di quell'uomo che non l'ha mai voluta come avrebbe dovuto.
Però, e qui c'è un però, forse qualcuno si è dimenticato di dire che Villa è un cognome totalmente inventato.
Se parliamo di legami familiari e di amore filiale, forse sarebbe stato meglio usare il cognome vero, quello che Claudio aveva scritto sulla carta d'identità, ovverossia, Pica.
Diciamo piuttosto che usare quel Villa tanto famoso, non è tanto per impadronirsi di una radice mai dimenticata e poco conosciuta, bensì per cercare di farsi conoscere nell'ambiente dello spettacolo, dove una semplice Manuela Pica avrebbe avuto la vita un po' più difficile.
E se lo avesse ammesso forse mi sarebbe stata anche più simpatica..

17 commenti:

flo ha detto...

Maddai? Credevo che il cognome vero fosse Villa, invece no... allora automaticamente decade tutta la messinscena del cognome che le spetta di diritto, se è un nome d'arte avrebbe potuto chiamarsi in qualsiasi altro modo! Ma pensa te...

Isabel Green ha detto...

ma guarda sta storia mi ha un pò stufato...credo che ci siano stati errori da entrambi le parti e adesso la linea del giusto o sbagliato è diventata un pò troppo labile...

Anonimo ha detto...

interessante questa storia, non la conoscevo...
Mi spieghi meglio tutto quanto?

Matra ha detto...

Diciamo la verità. Manuela Pica ( a 'sto punto) ha avuto la fortuna di essere eliminata presto e di finire da sola a fare artigianato etnico sull'ultima spiaggia.
I "casi umani" comunque piacciono sempre e la vitoria catartica contro le ingiustizie passate era sfacciatamente auspicata dalla produzione.
Personalmente l'ho trovata simpatica come un calcio nelle gengive.

Anonimo ha detto...

questa volta non ti do ragione.
semplicemente perchè suo padre era conosciuto come Villa e non diversamente. Se lei voleva urlare a tutta la società: guardate, sono la figlia di quest'uomo, sarebbe stato molto più difficile usando il suo cognome vero.
poi chi non la capisce? privata d'amore, almeno si è presa quel che un figlio "normale" avrebbe ricevuto: la spinta necessaria...
non condanniamola per favore, io avrei fatto la stessa cosa al posto suo. anzi è stata coraggiosa, perchè spesso i figli d'arte falliscono, proprio perchè non reggono il confronto con il famoso padre. Vedi figli di Morandi o Celentano... che a Sanremo hanno fallito.

Anonimo ha detto...

Cara Miss, mi sono dovuta persino registrare per lasciare un commento!! questa non me la dovevi fare eh!:-))
Dunque penso che stavolta non sono d'accordo con te. Il padre era universalmente conosciuto come Claudio Villa no? e allora anche lei ha diritto di usare codesto nome.
A pensarla diversamente si da ragione alla moglie e alle figlie del Villa che dicono che avrebbe utilizzato il nome del padre per farsi pubblicità: se anche fosse, era sempre il nome del padre, no? la moglie di Claudio Villa a sua volta come viene conosciuta? come moglie di Claudio Villa, non di Claudio Pica! e dunque! anche se auguro a Manuela Villa di scrollarsi finalmente di dosso questa storia del padre, oramai ha 40 e passi anni, dovrebbe cominciare a camminare con i suoi piedi scrollandosi di dosso il passato, che tanto a rimescolarlo non serve a niente, solo a fare polemiche inutili.

marge ha detto...

Manuela è stata anche incoerente perchè a un certo punto ha detto ..."basta parlare di mio padre..sono io che sono stata sull'isola per tutto questo tempo....."
insomma ha vinto perchè non c'era di meglio

Matra ha detto...

La vicenda di Manuela Villa mi ricorda un po' anche quella di Diego Maradona Jr. intervistato l'altra sera alle "Iene".
Se ognuno di loro avesse avuto un padre che anziché ricco e famoso fosse stato un "Fantozzi" qualunque dubito molto che si sarebbero accaniti così tanto nel seguirne le orme e farsi "riconoscere".
Casi del genere succedono tutti i giorni e finiscono con un sano e giustificato rancore che i figli misconosciuti dei "grandi" non si possono permettere...

gds75 ha detto...

bhe se le togliamo anche il nome d'arte credo che non le rimanga proprio più nulla... in fin dei conti ma questa chi cacchio è!!!

Anonimo ha detto...

Sinceramente Miss: l' avrei fatto anch'io!

Miss Dickinson ha detto...

Flo, la cosa che le contesto è il fatto che lei in pubblico si attacca al cognome Villa, quando in realtà dovrebbe dire che lei ambisce ad essere una Pica!

Isabel, errore ce ne sono stati eccome, soprattutto da parte di Claudio Villa che non l'ha mai voluta riconoscere. La cosa brutta è stata la speculazione che c'è stata da parte di tutti, lei compresa, su questo fatto del mancato riconoscimento. Anche la Ventura ci ha un po' marciato e la cosa è stata, almeno per me, troppo plateale.

Alice, la storia esatta non la conosco. So soltanto che Claudio Villa ha avuto Manuela prima di sposarsi con l'ultima moglie. Anzi, ha avuto lei e suo fratello Claudio. Non so cosa sia successo col figlio, ma con lei non ha proprio voluto riconoscerla. Non so il motivo preciso, ma lei ha tanto combattuto per farsi accettare da lui, che nel frattempo ha avuto altre due figlie dall'ultima moglie, riconosciute invece a tutti gli effetti.
Non contesto la voglia di Manuela di farsi amare e riconoscere da questo padre assente, ho solo detto che sbandierare la voglia di chiamarsi "Villa", mi è sembrato un po' inesatto. Sicuramente lei ha usato questo cognome per farsi largo nel mondo della musica e non ci sarebbe nulla di male. Tutto qui.

Matra, sulla simpatia sono d'accordo con te. L'ho trovata un po' arrogante e poco incline alla sopportazione altrui, ma soprattutto non ho capito la redazione che ha mandato in onda quel finto duetto di lei col padre, che mi è sembrato più che altro un ulteriore spinta a mandarla in finale.
Il caso di Maradona che tu citi è molto più normale e naturale. Questo figlio nutre del sano e giustificato rancore verso questo padre e lo dichiara apertamente.
Di Manuela non mi piace questo, che si aggrappa pubblicamente al cognome "Villa" senza riconoscere che, in fondo, è l'unica cosa che suo padre non le può togliere e che può aiutarla ad affermarsi nel mondo della musica, oltre che come ottima cantante, anche come figlia del reuccio.

Lune e Carmen, io non discuto il suo desiderio di essere riconosciuta come figlia di Claudio Villa. In privato, probabilmente avrà fatto i passi necessari per ottenere tale cognome e purtroppo non ci è mai riuscita, ma il mio discorso è un altro. In trasmissione lei ha detto : " almeno questo non me lo toglie nessuno (il cognome)" e tutti ad applaudire perchè il pensiero generale era che Villa le spettasse di diritto.
Se voleva affermarsi come cantante e riuscire a farsi strada nello spettacolo, senza dover ravanare nel privato suo e della sua famiglia, forse doveva sì dire di essere figlia di Claudio Villa, ma cercare di partire con un cognome diverso. Se non altro per non sfruttare in maniera così palese il nome di un cantante già affermato, molto poco paterno verso di lei, che mai ha voluto riconoscerla come figlia.
Se invece avesse ammesso la propria rabbia, ovverossia, che il cognome Villa è la sola cosa che suo padre non le può contestare, in quanto fittizio, credo che le avrei dato tutte le ragioni del caso.
Ciò non toglie che lui ha sbagliato in pieno, capisco le sofferenze di Manuela e non me la sento di criticare il suo desiderio di avere un padre biologico, ma la cosa che non mi è piaciuta è stata tutta la pantomima che si è creata intorno a lei e al suo privato.
@ Carmen, non capisco perchè ti sei dovuta registrare, io non ho cambiato nessuna impostazione, speriamo sia stato il pasticcio di una volta. Altrimenti proprio non me lo spiego.. :-)

Suysan, io credo che, nonostante lei sia stata bravissima, il fatto che avesse la sua biografia in uscita, ha avuto il suo peso. Nel suo caso c'è tutto quello che serve, il personaggio, la vita privata irta di problemi e il temperamento giusto per fare di lei la vincitrice perfetta. Oltre naturalmente al gran coraggio e alla forza che ha dimostrato.
La simpatia invece...

Gds, il discorso del cognome è vero, basterebbe ammetterlo. La cosa che mi ha dato all'occhio, è stato il fatto che lei rivendica il cognome Villa per ragioni di cuore, quando invece farebbe prima a dire che, giustamente, le sue ragioni sono principalmente lavorative. cui si è comportato malissimo verso di lei e su questo credo che nessuno possa avere dei dubbi, però mi sembra un po' finto parlare di altre cose.

Miss Dickinson ha detto...

Francy, forse lo avremmo fatto tutti, ma forse sarebbe stato meglio riconoscerlo! :-)

caterinapin ha detto...

Ma tu guarda... questa proprio non la sapevo...
Pica!
Convengo con te che in effetti questo aggraparsi al cognome sa di interessato!
Certo che anche suo padre però, rifiutarla fino alla fine.......
Certe storie non mi sono mai chiare, come si fa ad agire così nei confronti di un figlio?
Mha!
Buon weekend cara
Cate;)
http://www.lateoriadeigorghi.splinder.com/

Anonimo ha detto...

ciao Miss!!
spero anche io che si sia trattato dello scherzo di una volta, ora provo a scrivere senza registrarmi e vediamo se parte!

Francesc@ ha detto...

Apperò, questa del cognome d'arte proprio non la sapevo! Sarà che simpatico come un callo sul pollicione mi stava anche il padre!

Miss Dickinson ha detto...

Cate, suo padre si è comportato da schifo e lei probabilmente avesse voluto rivendicare almeno il cognome d'arte per arrivare da qualche parte, avrebbe fatto benissimo. Infatti lo ha fatto, nascondendosi dietro ad un amore di figlia che sicuramente c'è, ma non è solo quello.
Un bacio!

Carmen, il commento c'è, quindi è andato tutto bene! O no???

Francesc@, con tutto il rispetto per la buonanima, è vero, anche nel suo caso la simpatia latitava un bel po'..

Anonimo ha detto...

0__0
no, questo te lo devo scrivere. è da un po' che non riuscivo a leggerti, ed oggi finalmente ho trovato una pausa appropriata.
già quando hai scritto di limiti ho pensato "mannaggia volevo scrivere le stesse identiche cose", poi quando ho letto di coco "uffa ma pensiamo le stesse identiche cose?". ora, col post di manuela pica mi sto spaventando. ho scritto le stesse identiche cose stamattina. giuro, non avevo idea che le avessi scritte te...telepatia...zzz...