venerdì, febbraio 29, 2008

INCANCELLABILE

Di Loredana Bertè è facile parlare, anche perché lei come artista ha dato tantissimo alla musica e come donna altrettanto a noi pettegoli incalliti.
Però ora basta, dico io, basta usare la sua immagine fortissima per far parlare di questo Festival di Sanremo in bilico e mascherarsi dietro al solito discorso, secondo il quale, Loredana è una persona sensibile e vera ed è giusto che ancora si esibisca all’Ariston nonostante la squalifica.
Se al suo posto ci fossero stati Tricarico o Zarrillo, sicuramente non sarebbe stata usata la stessa manina delicata, anzi, fuori a calci nel sedere e vergognatevi per quello che avete fatto.
Tutto questo muoversi in punta di piedi per Loredana Bertè, lo capisco fino ad un certo punto. Lei è stata quello che è stata, però a mio avviso, proprio perché ha un passato di tutto rispetto, dovrebbe darci un taglio e piantarla di fare le piazzate che fa.
Okay, non sta bene. Ma non pensate che a trattarla con commiserazione come stanno facendo in molti nell’ambiente, altro non fanno che rendere il suo disagio ancora più evidente?
Ormai la sua carriera, e mi dispiace dirlo, è probabilmente finita, ma la cosa è del tutto normale. Loredana è stata un’icona degli anni 80 e questo nessuno potrà mai negarlo.
E proprio in virtù di questo trascorso, ci vorrebbe più rispetto per lei e per i suoi problemi e non usarla come specchietto per le allodole, in un Festival moscio, con ascolti scadenti e con un cast più all’altezza di una festa di piazza che di una kermesse di questo tipo.

giovedì, febbraio 28, 2008

UNA LACRIMA SUL VISO

Quante volte mi sono chiesta, guardando le varie edizioni del Grande Fratello, se davvero tutte le lacrime che allagano la Casa, siano vere o false.
Anche ieri sera abbiamo assistito ad un piagnisteo generale per l’eliminazione di questo o quella concorrente, e giù tragedie greche e volti rigate come se stessero al funerale di un parente prossimo.
Ed è stato proprio nel vedere quel dolore televisivo, che mi sono chiesta se anch’io, là dentro, mi sarei comportata allo stesso modo. Possibile disperarsi così per una persona conosciuta un mese fa?
Secondo me si, anche perché quando vivi a strettissimo contatto con delle persone 24 ore su 24, credo scatti una specie di senso di famiglia e qualcuno del gruppo, per forza di cose, diventa il tuo punto di riferimento.
Spesso, lo ammetto, ho preso un po’ in giro queste manifestazioni di amicizia estemporanea che magari durano il periodo della permanenza nella Casa, poi una volta fuori, ognuno per la sua strada. Però mi sono anche resa conto, ad esempio, in vacanza, che i rapporti che stringi in determinati contesti, lì per lì ti appaiono fortissimi ed eterni, salvo poi svanire immediatamente dopo il rientro alla vita di tutti i giorni.
Ieri sera si sono viste manifestazioni di affetto o chissà cosa, talmente forti, da lasciare sinceramente un po’ basiti.
Qualcuno, a dire la verità, un po’troppo plateale, qualcun altro, più discreto e sinceramente affranto e l’impressione che ho
avuto è che là dentro si stringono dei rapporti apparentemente saldi e allo stesso tempo fragili come un bicchiere di cristallo.
In pratica è come succede nella vita reale, dove le amicizie sembrano indistruttibili e poi, alla prima difficoltà, ecco che il tutto si sgretola come l’ecomostro sotto le ruspe del comune.
Ma nel Grande Fratello l’importante è chiarire, poi c’è la Marcuzzi che mostra i filmati dell’ultimo pettegolezzo e tutto si risolve in una bella litigata chiarificatrice che dovrebbe placare gli animi e riportare l’armonia.
Salvo poi vendicarsi con le nomination, dicendo che “io e lui non ci siamo capiti, quindi lo nomino perché è la persona con la quale mi sono trovata peggio”.
E quest’anno ci siamo salvati perché non c’è nessuna maialona e nemmeno il capo branco a guidare spedizioni bulle ai danni del più debole.
Si piange ogni lunedì e di copulare non se ne parla neanche, direi che questa edizione la ricorderemo come una delle migliori in assoluto.

mercoledì, febbraio 27, 2008

ORMAI E' FATTA

Se qualcuno ancora non se ne fosse accorto, Fiorello è lo showman italiano più bravo in assoluto.
Ma proprio il migliore, senza ombra di dubbio, è colui che può permettersi di propinarci una battuta qualsiasi, anche la peggiore, che tanto il pubblico riderebbe ancor prima di averla sentita. E lo dico perché i 2 ultimi spot (1 e 2) che lo vedono protagonista, e credo di non dire una bugia, fanno ridere quasi quanto fa ridere Mario Tozzi quando ci rivela che la nostra amata terra è in serio pericolo.
Però, come dire, Fiorello è simpatico e ormai non ce n’è per nessuno, quindi, anche se qualche volta ci propone uno sketch un po’ stiracchiato, non sentiremo mai nessun telespettatore che si lamenta e dice che, forse, avrebbe potuto regalarci qualcosa di meglio.
Vale lo stesso principio delle cosiddette “blogstars”, che se scrivono, ad esempio: “oggi la stipsi mi ha abbandonato e sono andato di corpo 4 volte”, fateci caso, i commenti supereranno quota 100.
Ormai è fatta, hai la reputazione alle stelle e ti viene perdonata qualsiasi schifezza tu possa partorire.
E nel caso di Fiorello, diciamocela tutta, è superlativo in tutto quello che fa e mi sembra che si veda che ha la piena consapevolezza del proprio valore.
E’ talmente bravo che oggi, anche se dice un' Ave Maria in latino, la gente si scompiscia dalle risate e a questi livelli, onestamente, rimanere sempre fedele a se stesso e soprattutto con i piedi per terra, non è proprio così facilissimo.

martedì, febbraio 26, 2008

YES WE CAN


Dopo una lunga (per modo di dire) assenza, dovuta a weekend e connessione fantasma, eccomi a voi per parlare, come tutte le settimane, del talent show meno talent show nella storia dei talent show: "Amici di quella buona donna di Maria De Filippi".
Nello specifico, di Giulia, la Alex di questo nostrano Flashdance, che ci delizia ogni domenica con i suoi interventi tremolanti, durante i quali il sottofondo di "Yes we can" ci starebbe come il cacio sui maccheroni.
Lei è carina, lo so, però ho come l'impressione che stia seguendo molto l'onda della commozione generale, anche perchè avendo 18 anni, ha quasi sempre la lacrima in tasca.
In più, ci si mette pure Garrison che piange ogni qual volta la ragazza proferisce parola. E lei lo sa, perchè parla sempre di "cuore", "emozioni" "cervello", marcia molto sul fatto che non avrà il fisico, ma madre natura le ha dato un cuore grande così.
In tutto questo, il pubblico esplode in applausi scroscianti e lei, bellina e dolce come un Mon Cheri, sorride con l'aria di colei che è riuscita a prendersi lo studio in pugno.
Nel frattempo, l'intera commissione, magari anche a ragion veduta, inizia a massacrare Gennaro, mentre Giulia (che ha chiesto scusa al maestro Iancu per un'intemperanza e solo per questo è stata elevata a beata, futura santa) quasi quasi è diventata anche alta 1,80 per 50 chili di peso.
Lei è piccola, non ha il fisico adatto, e risponde alle critiche velenose ma oggettive di Alessandra Celentano, con il sorriso sulle labbra.
Una serie di dettagli che potrebbero portarla sul podio, in barba a tutte le regole non scritte, secondo le quali una ballerina deve essere filiforme e di coscia secca.
E poi, siamo sinceri, "Yes we can" non sarebbe stata cantata caso.

giovedì, febbraio 21, 2008

BABBO NATALE ABITA A ROMA

E’ chiaro a tutti che "Striscia La Notizia" esiste, oggi, anche per infangare, smascherare, fate voi, in special modo le magagne di Mamma Rai.
Lo abbiamo capito, così come abbiamo capito che “Affari tuoi” per Antonio Ricci è come per Regan de “L’esorcista”, il crocifisso di padre Karras.
Però sono dell’idea che a un certo punto, si debba anche gettare la spugna, o almeno, smettere di sputare veleno contro il diretto avversario.
Anche perché, diciamocela tutta, se ci sono così tante persone che scelgono di sognare con i pacchi di Flavio Insinna, in fondo che male c’è?
Valerio Staffelli, che detesto quando chiama tutti “sior”, con quell’aria a presa per i fondelli, ha raccolto testimonianze su testimonianze, ha interpellato associazioni e avvocati, ma la trasmissione continua ad andare spedita per la sua strada.
E va bene, è una truffa, così dice Ricci e così tutto lascerebbe presupporre. Però gli italiani lo seguono, aspettano che la loro vita cambi grazie al pacco milionario, anche se Striscia si ostina a dircene di tutti i colori.
E non lo fanno per il nostro bene, questo è chiaro, però nessuno ascolta le loro rivelazioni sconcertanti, le signore, le ragazze, gli uomini, i giova
ni, ancora sperano in una chiamata per cambiare le loro vite.
Poi, fa niente se è tutto pilotato e se i vincitori finti sono parenti e amici degli autori o dei produttori della trasmissione. Che Ricci la pianti e lasci chi ancora finge di credere alla mano del destino e che un pacco possa modificare l’esistenza di qualcuno.
Da parte del pubblico non c’è rimessa economica, qualcuno si è fatto qualche giorno di vacanza e male che vada ha salutato in tv “tutti quelli che lo conoscono”.
Credere in Babbo Natale e in Flavio Insinna in fondo è quasi la stessa cosa.

PROBLEMI DI INTONAZIONE ?

Grazia di Michele è una insegnante di canto, così dicono ad Amici e ci posso credere senza avere alcun diritto di dubitare.
Però ho sempre pensato che se qualcuno ti insegna a ballare, almeno qualche passetto di danza lo deve pur saper fare. Ma anche qualcosa di più, direi.
Fioretta Mari insegna anche dizione, infatti parla senza nessuna inflessione toscana, così come Patrick Rossi Gastaldi è un attore o Steve LaChance balla o almeno ha ballato e anche bene.
Luca Jurman, quel gran pezzo di marcantonio, canta, lo so perché qui ci sono le prove e poi la Monicanta lo sa anche meglio di me.
Ma Grazia Di Michele, che sta lì a sindacare la “sporcatura della voce”,”l’intonazione” “il timbro” “l’imprecisione”, e via con tutte le paroline tecniche del caso, dovrebbe forse pensare a quando con la chitarrina a tracolla, va in giro a miagolare “donne candide donne che si arrendono”, con il coro che le supporta quel poco di voce che si ritrova.
Ascoltare la sua performance, dovrebbe rincuorare Marco , Marta, Cassandra, quei tre disgaziati della squadra blu di Amici, che lei quotidianamente massacra se solo perdono mezza nota per strada.
Qualcuno dirà che parlo così perché sono una sostenitrice della squadra di Jurman, ma ascoltando quel filo di voce che ha
la De Michele, ve la sentite davvero di ribadire che può permettersi di stare così tanto a guardare al capello?
Lei non è Luca Pitteri, questa donna dal vivo rantola, se ascoltate “Le ragazze di Gauguin”, sentirete un inizio stentato, inizio che se a farlo fosse stato Marco lo avrebbe crocifisso a Cinecittà e lasciato lassù per tutta la durata del serale.
Evidentemente i problemi di intonazione che tanto vengono evocati nel corso delle puntate, sono validi per tutti ma non per un’insegnante che può permettersi di stonicchiare e poi puntare il dito su chi lo fa sicuramente meno di lei.
E’ come il bue che da del cornuto all’asino, alla fine.

martedì, febbraio 19, 2008

A GAMBE IGNUDE

Visto le cose che scrivo, la musica che ascolto e tutte le cose che confesso da queste parti, credo che si sia intuito che sono alla moda, quanto Elisabetta Gregoraci sta in tv per meriti professionali. Infatti, in più trasmissioni televisive e spesso anche sulle riviste, ho scoperto che le vecchie calze, quelle velate color carne, o nere tipo vedovella lussuriosa, sono completamente passate di moda.
La tendenza, correggetemi se sbaglio, è la gamba nuda, altrimenti è quasi la conferma lampante che sei piena di buchi di cellulite e le calze, che un tempo portavamo tutte senza farci troppe seghe mentali, servono solo per contenere lo sfacelo.
Ora, io non porto le calze perché vivo in pantaloni e la sera non vado in discoteca, ma domando a voi, amiche e amici molto ben più mondani di me: sul serio la sera le donne escono a gambe ignude?
No, perché adesso qui da me fa decisamente freschetto e il pensiero di uscire di casa con un paio di sandali e i piedi liberi di congelarsi liberamente, sarebbe un’idea che mi porterebbe esattamente ad aver voglia di fare tutto il contrario.
In effetti, ho notato che oggi le ragazze portano solo le calze spesse e non più quelle velate che portavo io quando ancora mettevo la gonna.
Poi sento alla tv una polemica scherzosa sulle gambe e i collant, e la Simona Ventura che dice qualcosa tipo: "quando li metterò saranno quelli contenitivi e lo dirò pubblicamente, ma ancora non è il momento”. Quasi a demonizzare l’indumento che molti anni faceva sognare tutti gli uomini libidinosi. E lei che è della mia generazione farebbe meglio a non darsi tante arie da ventenne, capace la sera quando torna a casa ha dei geloni che nemmeno la mia povera nonna quando fuori era meno sette!

lunedì, febbraio 18, 2008

LE CANZONI DEL SABATO SERA

Mi ero ripromessa di non seguire mai, per nessun motivo la Rai 1 di Del Noce, ma ieri sera ho ceduto e non me ne sono pentita.
Innanzitutto, devo umilmente riconoscere che la conduzione di Carlo Conti ha ritrovato quel brio che fino a un anno fa era quasi una chimera. “I migliori anni”, è una trasmissione che parla di nostalgia musicale, proprio quella con la quale io vado a nozze, e ho trovato il presentatore più nero nella storia dei presentatori, assolutamente a proprio agio.
Ma non solo. Rivedere tutti in una volta, Lio, Gli Alunni Del Sole, i Collage, Marcella Bella, i Cugini Di Campagna, i Righeira, Paul Young e Christian, mi ha riportato indietro di una bella fettina di anni.
Credo sia comune un po’ a tutti, ma ogni volta che mi capita di riascoltare un pezzo indimenticabile, immediatamente mi riaffiorano alla mente ricordi che credevo ormai sopiti. Ad esempio, con “Cara” e “Everytime you go away”, ho rivisto colui che oggi è in carcere per presunto omicidio, mentre mi confessava che entrambi questi pezzi, lui li dedicava a sua moglie fedifraga, quella Katharina Miroslawa che lo tradiva con un altro uomo.
Direte voi, ammazza che romanticismo, eppure delle volte la mente fa dei percorsi così strani che nemmeno tu riesci a capirne il perché.
Risentire “Tu mi rubi l’anima” dei Collage e rivedere il cantante che alle elemntari io consideravo un bel ragazzo. M
a di questo non vi stupirete di certo, chi mi legge conosce alla perfezione i miei opinabilissimi gusti in fatto di maschiacci famosi..
E per ultimi, ecco arrivare i Righeira e lì proprio c’è stata l’apoteosi dei ricordi di gioventù.
Ragazzi, che vi devo dire, ieri sera, Carlo Conti mi h servita a dovere, il tuffo nel passato è stato a dir poco prorompente e piacevolissimo.
E si capiva tutta la mia triste gioia, perché con Nick dei Cugini ho improvvisato un duetto virtuale sulle note di “Anima mia”, e la Sara che era con me, può confermare tutta la mia nostalgica e lacrimevole felicità.
Sul divano, in pigiama a cantare con la televisione.
Vi lascio solo immaginare.

venerdì, febbraio 15, 2008

IL MODESTO TRUFFATORE

C'era una volta l'Italia dei preti canterini, quelli che andavano al Festival di Sanremo a cantare la canzoncina e immediatamente dopo tornavano a chiudersi nel loculo, pardon, convento.
Ricordo Frà Giuseppe Cionfoli e la sua chitarrina e ricordo anche la sua esperienza a L'Isola dei Famosi, durata, a dire tanto, una manciata di minuti sulla palafitta.
Ma colui che avrebbe meritato una parola in più, se non altro per l'originalità del soggetto, è l'ormai dimenticato padre Alfonso Maria Parente.
Qualcuno se ne ricorderà, era quel bel pretino con la barba e gli occhiali che partecipò al Sanremo del 2000 con la canzone clericalmente rockettara"Che mondo sarà".
L'intento era buono, il testo tipicamente da prete più moderno di Ratzinger, peccato che poi tante buone intenzioni siano svanite con il rovescio della medaglia.
Alfonso era, o forse è ancora, un truffatore, intascava soldi destinati ai bambini e aveva partecipato a Sanremo nella sezione giovani, dichiarando di avere 32 anni, quando invece ne aveva 38. Non si capisce come sia stato possibile tutto ciò, ma così fu.
Di lui non si sa più nulla, forse avrà fatto come Don Sante, altro gonnellone libidinoso che ha avuto il tempo, tra una messa e l'altra, di mettere incinta una fedelissima della Chiesa.
Alfonso non si è mai visto nelle trasmissioni tv a definire i contorni delle sue malefatte, e nemmeno a chiacchierare amabilmente con Milingo che raccatta tutto quello che va un po' oltre la comune concezione della chiesa.
Alfonso si è fatto la sua bella figurina di merda e si è dileguato chissà dove, evitando ospitate, negando a se stesso qualche eurino guadagnato quasi onestamente, e rinunciando alla popolarità del delinquente che di questi tempi in tv va per la maggiore.
Un plauso, dunque, ad un manigoldo timido, un truffatore che ha preferito farsi dimenticare piuttosto che cavalcare l'onda della galera che lo avrebbe portato da Mentana e Cucuzza a confrontarsi con Di Pietro e Meluzzi.
Un disonesto che non ci ha ammorbato, di questi tempi forse andrebbe ripreso in considerazione.
Se non altro per domandargli il perchè.





giovedì, febbraio 14, 2008

FATTI E DISFATTI

Essere belli piace a tutti, o meglio, piacerebbe a tutti, anche che per molti non è una cosa tanto semplice.
Ma i canoni di bellezza oggi hanno prospettive del tutto doverse da quelle di qualche tempo fa. Gli zigomi, ad esempio.
La moda li vuole sporgenti e gonfi, a me fanno un po’impressione, ma la Marini, la Ferilli e la Moric, per dirne tre, hanno deciso che con quelle palline nel viso sarebbero state più belle.
Poi ci si è messo anche Mickey Rourke, (QUI, com'era) ma lui ha esagerato in tutto ed è diventato il mostro che vedete.
Ma il massimo del rifatto, e qui il risultato è stato quello di un peggioramento clamoroso, è Hunter Tylo.
Ma davvero il suo specchio le rimanda la stessa immagine che vediamo noi?
Chi è stato il delinquente che ha deciso che per essere bella una donna deve per forza gonfiarsi i labbri come due gommoni?
Qui si sta parlando di volti completamente stravolti e di un’idea di bellezza che non si sa più se corrisponde ad una realtà oggettiva, o a una specie di moda dilagante lanciata da un disgraziato che giocato con la pelle altrui.
Eppure molte donne ci credono. Pensano che uno zigomo gonfio doni loro quel qualcosa che altrimenti mancava; o un occhio a cinese dia loro lo sguardo più magnetico e cancelli le tanto temute zampe di gallina; o una bocca pompata a dismisura, faccia venire agli uomini una voglia inconsulta di baciarla, lì, subito, anche se ad avercela è Silvana Pampanini, ad esempio.
Per non parlare del seno.
Mia zia ha dovuto asportarne uno per un tumore, capite bene, è finita sotto i ferri, ha sofferto e avrebbe tranquillamente potuto farselo ricostruire.
Ma la paura ha avuto la meglio ed ha rinunciato.
Le ragazze dello spettacolo, decidono di operarsi con la stessa tranquillità con la quale noi andiamo dal parrucchiere. Ho la seconda di reggiseno? Poco male, vado da Roy De Vita e mi regalo una quinta. Quindi, anestesia, dolori, convalescenza, rottura di palle.
E tutto in nome della bellezza che è indispensabile per lavorare.
Mi chiedo come cavolo ha fatto a diventare famosa Barbra Streisand che non è una bellezza (che se fossi un uomo baccaglierei anche oggi che non è più giovanissima) ma che il suo percorso lavorativo se lo è fatto comunque.
Che sia quel qualcosa in più che va anche oltre lo zigomo nuovo o le labbrone a canotto?

mercoledì, febbraio 13, 2008

UN UOMO SOLO E UN MASCHERONE DA ABBATTERE

I problemini di connessione che mi hanno afflitta in questi giorni, hanno fatto sì che perdessi l'impeto iniziale, quando avrei voluto dire, parlare, coprire di insulti, l'oggetto della mia antipatia incontenibile: Mauro Coruzzi, in arte, Platinette.
Non so se avete visto l'ultima puntata di Amici.
Costui, vestito e imparruccato da costei, sotto la regia infallibile di Maria De Filippi, ha attaccato duramente e per tutta la durata del serale, il benemerito Luca Jurman e la squadra dei blu da lui guidata. Ha tirato fuori quella vocetta squillante da checca inacidita e ha sgridato Maria Luigia come fanno solo le zie isteriche e mignotte e ha canzonato il professore, dimostrando palesemente tutta la antipatia, gemellata con quella di Maria, che prova per lui.
E a questo punto mi chiedo cosa rappresenta Platinette per la trasmissione e per la televisione tutta. Sta lì, forse, per una simpatica amicizia con i coniugi Costanzo, dimostrata anche dal fatto che se Maria guarda in cagnesco Jurman e gli rivolge a malapena la parola, lei/lui fa di tutto per metterlo in ridicolo e per dargli contro anche quando non è strattamente necessario.
Mentre per la Alessandra Celentano, arpia per finta e gradita compagnuccia della conduttrice, solo sorrisi e occhiatine mute di compiacimento. I cantanti guidati da Luca Jurman fanno schifo a prescindere, mentre Salsetta e Pasqualino ci manca poco che diventino i nuovi Frank Sinatra e Dean Martin del programma.
Amici quest'anno è arrivato alla frutta, grazie agli insegnanti, a quella specie di opinionista del serale che sarebbe Platinette e ai vari inciuci che anche Striscia ha finto di denunciare tanto per dare un po' di fumo negli occhi ai telespettatori che loro credono completamente rimbecilliti.
Rimane il fatto che Luca Jurman è un uomo solo, la parruccona una presenza sgradevole e palesemente Amica di Maria, e la conduttrice un'entità che sta perdendo clamorosamente quel popò di istinto materno che dimostrava nelle scorse edizioni.
E io che sto sempre dalla parte dei più deboli, faccio il tifo per i blu nonostante Marta e Cassandra, ma sono consapevole che probabilmente il vincitore di quest'anno sarà nell'altra squadra.
Almeno a sentire i vaneggiamenti di Platinette.










venerdì, febbraio 08, 2008

IL DEL NOCE DI TRAVERSO

In questo fine settimana, vi lascio con un paio di esternazioni espresse da un personaggio che amo quasi quanto il divano Ektorp dell'Ikea. Ma già lo sapete.

E non lo amo perchè è bello e giovane, ma perchè è un anziano signore dai capelli rossicci che dice quello che pensa e che odia Fabrizio Del Noce.
Quindi, solo per questo è diventato il mio idolo.

"Per un breve periodo negli ultimi tempi, ho avuto come agente Lele Mora. Siccome non mi trovava lavoro, gli ho revocato il mandato un anno prima che scoppiasse lo scandalo che l'ha coinvolto, ma ho avuto tempo di conoscere quell'ambiente e so che anche Del Noce lo ha frequentato spesso. Io stesso, in quel contesto, l'ho incontrato tre volte. E quello che ho visto e sentito mi ha fatto capire che è meglio non avere a che fare con lui."


"Le vengono attribuite amicizie in Vaticano."
"Amicizie no, però mi hanno chiamato spesso per presentare qualche manifestazione. E' Del Noce piuttosto che è amico del Cardinale Sodano. Non a caso, visto che il Vaticano si era lamentato di Mara Venier, l'ha tolta da Domenica In per fare spazio a Lorena Bianchetti. Io non ho mai avuto bisogno di spinte, amici o amanti. Sono bravo, funziono e faccio ascolti.



Tutto questo, e molto altro, lo trovate sull'ultimo numero di Vanity Fair.
Di sicuro, questa intervista la incornicerò e la pregherò tutte le sere come santino innovativo di riferimento.
Intanto, buon fine settimana a tutti!

giovedì, febbraio 07, 2008

UN GIOVANE CUORE INFOIATO

Una botta di nostalgia mi ha spinto a cercare in rete notizie di un personaggio che negli anni 80 ha imperversato per un limitatissimo periodo di tempo.
Sterling St. Jacques.
ve lo ricordate? era l'improbabile cantante di colore con gli occhi azzurri che, come tutte le meteore di quegli anni, aveva fatto breccia nel mio giovane cuore infoiato.
Non aveva che un alito di voce, ma io dichiaravo che prima o poi avrebbe fatto vedere di che pasta era fatto e tutti avrebbero smesso di straparlare sulle sue lenti a contatto. Quegli occhi lì erano suoi, andavo dicendo nei miei beati 15 anni, e ci credevo davvero.
E proprio l'altro giorno ho letto che è morto nel 1984 di Aids.
Che vi devo dire, ci sono rimasta male. La ragazzina che aveva fatto carte false per andare a vedere il suo spettacolo alla discoteca Concorde con l'amica del cuore e accompagnata dai genitori, ha avuto un sussulto di malinconia.
Deceduto e io neanche lo sapevo.
Io che so tutto di cani e porci, ero all'oscuro di una dipartita tanto importante per la mia nostalgia più che canaglia, bastarda.
E poi, a ripensarci ora, riconosco che in quegli anni mi piacevano un po' tutti e dopo aver rivelato di essere stata fan di Truciolo, di Gianni Bella ( che trovavo bellissimi), questo è l'ennesimo scheletro nell'armadio che vi mostro.
Per me era bello pure lui.




martedì, febbraio 05, 2008

IL GRANDE DIFFICILISSIMO FRATELLO

Il Grande Fratello ques'anno ha un piccolo problema, secondo il mio modestissimo e inutile parere, e questo problema si chiama Alessia Marcuzzi.
A me lei è sempre piaciuta, l'ho sempre trovata simpatica, allegra, spiritosa, in pratica quello che si sforza di non essere tutti i lunedì. Eh si, perchè la sua nuova linea di conduzione è quella di rendere ogni eliminazione una tragedia, quasi una chiamata al fronte. Ogni momento è "difficilissimo" e qualsiasi nomination è "piena di tensione", anche se i concorrenti sghignazzano e nessuno pare accorgersi del pathos che lei cerca inutilmente di creare.
Spesso mi trovo a rimpiangere la Ventura e la sua stronzaggine, la Marcuzzi prende troppo sul serio il gioco e anche l'ultimo cretinetto che vi partecipa. Qualcuno dovrebbe dirle che forse l'esistenza dei partecipanti non è che nasce e muore a Cinecittà, magari una volta usciti nessuno si ricorderà più dell'eliminazione di Ali o dell'ingresso nella casa di Benedetta, della quale vi parlerò domani.
E questo mi dispiace, perchè con questo nuovo metodo drammatico di portare avanti la puntata, arrivi ad un certo punto che la faccia a culo di Signorini in veste di opinionista, ti appare come uno sketch di Aldo Giovanni e Giacomo.
Lei, come anche molte sue colleghe, ci manifesta la tensione serrando le labbra e assumendo l'espressione mesta di quella che sta cercando di comunicarci l'imminente fine del mondo.
E si rivolge al concorrente con tono serissimo, funesto, e questo solo per dirgli che sta per entrare nel confessionale a fare le ultime nominations della serata.
Ieri sera in più occasioni ho avuto paura che convocasse qualcuno nel suo ufficio per restituirgli il libretto di lavoro.
Sei licenziato, era quello che mi aspettavo gli dicesse, ma nei reality il lavoro assume tutto un altro valore e il peggio che può capitare a un concorrente è tutt'altra cosa.
Essere eliminato sì, ma i soldi è proprio allora che inizano ad arrivare, sai che tragedia, cara Marcuzzi.




lunedì, febbraio 04, 2008

VOGLIO ANCH' IO L'UGOLA D'ORO !

Se solo sapessi emettere due note senza sembrare un antifurto arrugginito, vorrei che fosse lui ad insegnarmi tutti i segreti delle 7 note.
E' affascinante, elegante, maschiaccio quanto basta e ha quell'espressione diavolesca che me lo fa apparire irresistibile.
Ad "Amici", finalmente un professore che può far drizzare le antenne alle ragazzette della scuola. Non sarà bello come Raul Bova, ma ha il fisico asciutto e tonico di un frequentatore di palestre e lo sguardo assassino di un gatto quando sta per zomparti addosso per graffiarti il collo.
Ieri sera quella scutèrzola di Platinette si è rivolta al maschione con la tracotanza tipica della cocca d Maria, mettendo in discussione il suo metodo di insegnamento come se fosse l'ultimo dei bischeri.
E visto che la De Filippi probabilmente aveva le paturnie, si è dimenticata di sottolineare il lavoro di quest'uomo e gli artisti con i quali collabora, anche in qualità di vocal-coach.
Chissà se le ragazzine della scuola subiscono il fascino di Luca Jurman, per l'appunto, a questo proposito, dedico a loro e a lui questo pezzo di antiquarato storico, dove una giovane aspirante violinista si innamora perdutamente del suo baffuto insegnante.
Ve lo dico, fa ridere soprattutto perchè è moltissimo anni 70, soprattutto il finale pieno di pathos e con la musica che strapazza il cuore romantico dei due protagonisti.
A Luca Jurman non piacerebbe, lo so, ma io che sono amante della spazzatura più spazzatura che ci sia, non ho trovato niente di meglio da dedicargli.
Secondo me così mi sono tirata la zappa sui piedi da sola, ma ormai..




venerdì, febbraio 01, 2008

SPALLE AL MURO

Nella vita tutto passa e anche i grandi amori, quelli che sembravano eterni e indissolubili.
E anche per Lele è stato così.
Dopo i vari tronisti della De Filippi, tutti gran bei torsoli, ora è la volta di un giovanottino che sta muovendo i primi passi ad "Uomini e donne" nel ruolo di corteggiatore.
Di lui si sa solo che sta fingendo di provare interesse per Paola Frizziero, oggi sul trono ed ex corteggiatrice e fidanzata di Salvatore Angelucci, ex tronista e pezzo di marcantonio della scuderia.
Le foto non lasciano adito a dubbi. Guardate quella gelida manina come scivola sulla coscia del ragazzo, all'anagrafe, Christian.
Sembra quasi l'inizio di un rapporto d'amore, quando ancora il sorriso è perennemente stampato sulla faccia e il volto del giovane sciagurato è pieno di aspettative, un po' schifate, a dire la verità, che, spero per lui, arrivino a qualcosa che non siano un paio di lenzuola candide come la manina gelida della quale parlavamo prima.
E Daniele Interrante? Lo vedete,(è quello col cappellino e il sorriso inspiegabilmente giulivo) la mano del Lele sul suo ginocchio, ormai ha l'amaro sapore del passato.
Roba vecchia, stritolata dal tempo e ormai irrimediabilmente fuori mercato.
Per Christian si stanno aprendo le porte dell'universo sordido di Mora, se è furbo se la filerà a gambe levate, ma secondo me cederà alle lusinghe del satiro, quella manina sulla coscia la dice troppo lunga.