giovedì, gennaio 29, 2009

OH MIO PELOSINO, TI AMO SOLO SE SEI PICCINO


Non si capisce se la colpa sia da attribuire a Paris Hilton o a Paola Barale. Ambedue si muovono solo accompagnate da cagnolini di taglia minuscola, infilati in borse costosissime e agghindati come dei piccoli principi.
E’ iniziato tutto così, con queste due che hanno iniziato a farsi vedere in giro con questi batuffoli in braccio. Non ci sarebbe nulla di male, che volete che sia, non è mica una cosa brutta se due ragazze famose hanno scelto due chihuahua come amichetti pelosi.
Poi però questa cosa si è sparsa a macchia d’olio. Non più Yorkshire o Jack Russel i quali, anche se sono cani di razza, non rendono l’idea del mondo tutto rosa che ha come Preside
ntessa ufficiale proprio Paris Hilton.
Quindi, cari animaletti che vi trovate nei canili, scordatevi di finire in un a cuccia di Dolce e Gabbana o in una borsa di Vuitton, le divine piuttosto spendono un occhio, ma vogliono il cane toy, rigorosamente di razza.
E infatti sono arrivate tutte le sgallettate in corsa ad accaparrarsi il chihuahua d’ordinanza, un po’ come le puppe tonde misura quarta, per intenderci. Ma la cosa bella è che queste donne dichiarano di amare i cani in maniera smodata, tutte sono devote al pelosetto basta però che sia di razza pura e pesi 1 grammo così non fanno fatica.
Per loro l’abbandono è un concetto astratto e i canili potrebbero anche non esistere. Un animale spennacchiato non andrebbe bene al loro status di vippette in c
arriera, per dire, la Zoe sarebbe troppo grande e troppo spettinata, senza contare l’inadeguatezza della bambolona pelosa ad apparire in tv. E’ un po’ come dire, amo i cani basta che non mi rompano gli zibidei. Se lo porto a spasso non mi fa correre e se mi passano le poesie lo metto in borsa e che si arrangi.
Rimane il fatto che nelle foto posate sono adorabili con quei batuffoli in braccio, poi però se magari per strada incontrano un randagio abbandonato, sono le prime ad invocare l’accalappiacani, ci scommetto.

martedì, gennaio 27, 2009

SONO SOLO CANZONETTE

Sono perfettamente d’accordo nel dire che, senza averla ascoltata, forse la canzone che Povia porterà a Sanremo sarebbe meglio la avesse canticchiata sotto la doccia e basta. In verità nessuno l’ha mai sentita, ma si dice che parli di un ragazzo gay che poi scopre di non esserlo più. Cosa abbastanza impossibile, ma secondo Povia è quasi una malattia e se ne può anche uscire.
Badate bene, sono voci, e infatti i gay italiani si sono incazzati e stanno fioccando polemiche come se piovesse.
Ora, dico, va bene che la condizione degli omosessuali ancora non è libera da pregiudizi e mi domando io, cosa può interessare a qualcuno con chi va a letto chi. Uomo e donna, dubito che ai nostri occhi una persona possa cambiare, ma se fosse per me non ci sarebbe neanche il Gay Pride, perché sono dell’idea che siamo tutti uguali anche se ci piacciono persone del nostro stesso sesso.
E comunque, ora basta.
Però mi sembra che i gay si inalberino per qualsiasi cosa. Va bene che, ripeto, ci sono ancora un sacco di pregiudizi, ma non trovate che offendersi per una canzoncina che ascolteremo una settimana e poi mai più, sia un po’ eccessivo?
Non sarà certo Povia che fomenterà il razzismo nei confronti degli omosessuali, se un cretino ritiene che gay è peccato, figuriamoci se una canzonetta può aumentare l’imbecillità in questione. Se uno è, c’è poco da fare, è.
Ma poi con tutto questo bailamme il pezzo acquista popolarità ancor prima di essere passato in tv, tutti a parlare, a sentenziare, a fare una pubblicità che probabilmente, anzi, sicuramente, non merita.
Non mi permetto di insegnare a nessuno, figuriamoci, però se i gay un po’ se ne fregassero di ‘ste cretinate. credo che sarebbe molto meglio. E’ come se, quando qualcuno (e succede spesso, più di quante volte ascolteremo la canzone di Povia) dice
che “tanto le donne sono tutte puttane”, partisse la sommossa femminile perché ci sentiamo sciaguratamente chiamate in causa. Io personalmente me ne frego, so di non essere un mignottone e la cosa mi tange meno di zero. Però in molti lo pensano, si sa, è una frase che abbiamo sentito migliaia di volte, anche pronunciata proprio da persone del mio stesso sesso.
Quello che dice Povia lascia il tempo che trova, su, la platea di Sanremo è nata per far polemiche e tutti gli anni ne inventano una nuova.
Tanto dubito che venderà più di due cd, ma non perché canta una cosa di questo genere, ma proprio perché è difficile già comprare i dischi visto che costano un occhio.
Figurarsi poi il suo.

domenica, gennaio 25, 2009

MAL COMUNE, MEZZO GAUDIO

Qualcuno di voi ricorderà l’attore Massimo Bulla, interprete per molto tempo di “Centovetrine” e più recentemente di “Incantesimo”.
Credo sia uno dei pochi casi nella storia italiana, in cui un attore, per mantenere la famiglia e in un periodo di profonda crisi lavorativa,
si rimbocca le maniche e torna a sgobbare come si deve. Attualmente lavora alla Malpensa come scaricatore di bagagli e per arrotondare fa anche il rappresentante di prodotti cosmetici per parrucchieri. E non deve essere stato facile, eppure quest’uomo non si è perso d’animo e nemmeno si è venduto al primo reality che gli è capitato sotto tiro; ha preferito fare qualche passo indietro e non svendere una passione al primo offerente o alla prima Paola Perego che passava. I soldi non saranno gli stessi, sicuramente, vuoi mettere uno stipendiuccio normale con l’ingaggio di una trasmissione tv qualsiasi?
Esistono persone, tipo gli ex tronisti, che piuttosto che tornare a lavorare sul serio, si barcameno tra ospitate inutili e serate in discoteca e magari sulla carta d’identità, alla voce “professione”, scrivono anche “artista”. Tanto hanno capito che non ci vuole niente ad avere un posto in un agenzia di spettacolo, tutto fa brodo pur di diventare famosi, chissenefrega poi in quale modo.
Tra l’altro, anche il primo vincitore di “Amici”, Dennis Fantina, si trova in
serie difficoltà lavorative ed è costretto a darsi da fare per riuscire a pagare il mutuo e mandare avanti la sua famiglia.
Cose che succedono, ragazzi, ci sono tanti operai che per
dono il lavoro e non hanno nemmeno avuto la fortuna che possono aver avuto Dennis o Massimo Bulla, ma converrete con me che sono situazioni abbastanza anomale, almeno nel primo caso.
Nessuno di noi è al sicuro, ci lamentiamo tutti della scomparsa del vecchio e caro “posto fisso” ed è consolante sapere che anche personaggi che hanno guadagnato quanto io nemmeno in 10 anni (sto parlando di Bulla che ha fatto parte del cast di Centovetrine per diversi anni), alla fine hanno gli stessi problemi che ho io.
Cioè, non mi cambia un bel nulla e nemmeno mi rallegra il “mal comune, mezzo gaudio”, però un lieve ghigno beffardo sta facendo inspiegabilmente capolino sul mio viso.

giovedì, gennaio 22, 2009

QUELLO CHE LE DONNE (NON) DICONO

Gli anni passano e non c’è verso, fermarli è impossibile.
La vita comincia a 40 anni, dice qualcuno, io che li ho passati mi sento di dire che a 20 si sta molto meglio, fidatevi. Ma non per una questione di fissazione, si sa, il decadimento fisico è un fatto naturalissimo e siamo ridicoli con i pomellini tutti tirati e gli occhi spalancati tipo quelli della Carfagna. E’ chiaro che ognuno si accetta per come è. O almeno ci prova, però è sempre triste guardarsi indietro e vedere le vecchie foto. Madonna, in queste immagini che vedete di corredo al post, ha 50 anni e qui se li porta tutti. Bene, io ci farei la firma ad arrivare alla sua età con queste rughette qui e quel fisico che si ritrova, però è vero che senza il ritocchino di Photoshop o del chirurgo, è una bella signora con tutte le sue sane imperfezioni.
Credo che sia giusto accettare gli anni che passano il più serenamente possibile e infatti mentre lo scrivo ci credo pienamente, sono sicurissima di quello che dico e non ho paura dell’incedere impietoso del tempo. In realtà me la faccio sotto e so che la mia amica Monicanta mi può capire, ma un po’ impensierisce il cambiamento inevitabile. Ti guardi allo specchio e ti vedi un po’ diversa, perdere quei chiletti che dovresti è ogni anno più difficile e se sfogli l’album delle foto scopri con orrore che
gli anni che sono passati si vedono, eccome. Anche se ti dicono che sembri più giovane e ti gongoli tutta piena di speranza, in realtà in cuor tuo lo sai che si tratta di uno scarto di pochi anni, nessuno può pensare che invece di 42 anni ne hai 25. Se te ne danno 35 puoi già arrampicarti sui muri, sei una ragazzina in piena regola!
Questo post sul filo della tristezza nasce più che altro per incoraggiare me e le “ragazze” come me. Madonna se la cava perché si fa le punturine, non mangia un tubo e va in palestra 20 ore al giorno: io mangio, bevo, sono dell’idea che lo sport faccia male e sto qui a lamentarmi sull’incedere del tempo.
Resettiamo tutto, si invecchia, si cambia ed è il corso della vita, ma io al vinellino e alla grigliata mista piena di gioia, mi sa che non riesco proprio a rinunciare.

martedì, gennaio 20, 2009

IL BACIO CHE COSTA


Non so voi, ma a me ‘sta storia di Belen, Corona, Nina Moric e i baci rubati, mi ha abbastanza rotto le scatole.
Tanto per cominciare, di tutto questo chiacchiericcio mi fido il giusto.
Fabrizio Corona con queste cose ci va a nozze, ormai è chiaro che sono il suo pane quotidiano. Belen Rodriguez è uscita grazie a scandaletti di questo genere, il suo curriculum non è che sia così complesso e anche se ora Piersilvio Berlusconi ha scoperto che forse non è adatta a condurre “Scherzi a parte” per via del suo presente sentimentale, dubito fortemente che decida di sostituirla.
Nina Moric forse parteciperà a “La Fattoria”, quindi è utile anche far parlare di se ed inventarsi questo triangolo amoroso prima di iniziare una trasmissione nuova.

Inoltre, si dice che questa storia ( parlo di Belen e Corona) vada avanti da 2 anni, ma fino ad oggi lui si era guardato bene dal farsi beccare. Visto che, inspiegabilmente, la Belen è la donna del momento, ecco che il volpone ha fiutato il primo gossip del 2009 da pagare a peso d’oro. E, nel caso questa cosa fosse reale e non una montatura, Corona se ne è strafregato di Nina Moric e le ha presentato questo bel regalino che l’ha portata ad ingurgitare 20 pastiglie di sonnifero.
E comunque, finzione o realtà, ora basta parlarne e farci vedere la Rodriguez che canta “Besame mucho” con l’abitino blu. Basta interrogare Rossano Rubicondi sull’argomento il quale, da che abbiamo imparato a conoscere la sua esistenza, ancora non ha formulato una frase, dico una, di senso compiuto.
Di lei sappiamo tu
tto o quasi, di lui forse qualcosa in più, entrambi coinvolti in Vallettopoli ed entrambi famosi senza averne il benchè minimo merito, stanno viaggiando sui binari del pettegolezzo a velocità sostenuta.
Per quanto stimo entrambi, auguro loro di finire in una stazioncina sperduta su per la montagna, dove nessuno conosce le loro disavventure giudiziarie e sentimentali e dove nessun paparazzo può immortalare i loro baci che costano l’occhio della testa.
In questi momenti di magra sapere che la foto di un’effusione di ‘sti due mangiapane a tradimento viene pagata più di 4 euro, mi fa venire un’irrefrenabile voglia di andare in bagno e di non uscire mai più.

domenica, gennaio 18, 2009

GLI AVANZI DI MAGAZZINO

La nuova tendenza di quest’anno al Grande Fratello, sono i gusti sessuali. O meglio, il sesso in generale.
C’è il maggiordomo di casa Savoia, perché Emanuele Filiberto a “Ballando con le stelle” era troppo poco. E di lui si vocifera di un rapporto particolare con la principessa Marina Doria e ora, tanto per non farci mancare niente, sarebbe anche bisessuale.
Poi c’è la ragazza più che altro lesbica, quella che la prima sera si è presentata con un pitone attorcigliato al collo. E quell’altra, che ha avuto una storia con una ragazza e grazie a YouTube ora tutti possiamo bearci di questa bella "novità" trasgressiva.
Volete la verità? Io non li sopporto.
E meno male che i giornali dicono che quest’anno siamo ritornati al vecchio spirito del GF: tante storie da raccontare, una casa unica senza il tugurio o la discarica, come se fosse l’ambientazione a rendere questo reality più interessante di un altro.
In realtà il casting, a mio avviso, è stato pessimo. La tipa con la sesta di reggiseno è fintamente stupida, fintamente puppona e già spopola in rete. Un copione visto e rivisto, solo che quest’anno, a me che sono appassionata del genere, non tira più di tanto. Perché hanno esagerato e continuano ad esagerare, ora anche con il ragazzo non vedente che entrerà in Casa lunedì: hanno voglia a dire che è una cosa bellissima e che è giusto che anche
una persona che non ci vede ha il diritto di vivere una vita normale. Per carità, sacrosanto: ma non mi verranno mica a dire che gli autori lo hanno scelto per dimostrare a noi tutti qualcosa di veramente intelligente, vero?
No, perché mi è sembrato che anche Alessandro Cecchi Paone, dall’alto della sua somma cultura, volesse farci credere che questa decisione è stata una delle migliori nella storia del Grande Fratello. Eh già, infatti noi crediamo che mica hanno pensato ai titoli sui giornali e agli ascolti, ma no, figurati!
Ma rimane il fatto che è il sesso il pezzo forte. La doccia della puppona è ormai famosissima, il primo bacio pomicione c’è stato e fra un piantino e l’altro i ragazzi gridano mezzi nudi e ci fanno vedere quanto sono fisicati e boni nei soliti costumini da bagno.
Io lo sto abbandonando, dopo 9 edizioni, ormai non ci sarà più nessuno come Cristina Plevani o Pietro Taricone.
Anche i cloni sono finiti, ora sono rimasti solo gli avanzi di magazzino.

giovedì, gennaio 15, 2009

CHI VA VIA PERDE IL POSTO ALL'OSTERIA


Non so come Antonella Clerici stia vivendo questo suo bellissimo momento di maternità, di sicuro non starà lì a pensare a “La prova del cuoco” e ad Elisa Isoardi che sta macinando inaspettati ascolti. Si, perché il problema sta proprio in questo: tutti sono utili e nessuno è indispensabile, e questo deve averlo pensato il pubblico della Clerici che non ha certo dimostrato di patire la sua mancanza.
Il giorno dopo il saluto strappalacrime della conduttrice di ruolo, è sembrato come se la Isoardi fosse lì da una vita. La Clerici? E chi se la ricorda piu!
Credo che per lei sia abbastanza terribile questo voltagabbana del suo pubblico. Però è anche indicativo di come, in tv, sia facile dimentica
rsi di qualcuno. E’ inutile dire che un programma lo fa la conduttrice, perché se a mezzogiorno su Rai 1 si parla di cucina, a meno che a parlarne sia Giuliano Ferrara, vanno bene tutti. Specialmente se la ragazza è giovane e carina, non è che si sta lì a pensare all’Antonellina e a quanto era più simpatica e solare. La nuova conduttrice, a detta di molti, è una delle 4 moschettiere di Fabrizio Del Noce. In pratica ora fanno tutto loro: Caterina Balivo, Elisa Isoardi, Veronica Maya ed Eleonora Daniele. Il più delle volte floppano clamorosamente, qualcuna non è nemmeno particolarmente brava, eppure stanno a lì a soffiare il posto alle veterane più grande. Qualcuno dice addirittura che Veronica Maya prenderà il posto di Donatella Bianchi a “Linea Blu”, ennesimno scippo per anzianità, mi viene da pensare e Caterina Balivo si prenderà "Il treno dei desideri" (da Tv Blog)..
Ma torniamo ad Antonellina Clerici: come vivrà questo momento di apparente disaffezione del suo amato pubblico di mezzogiorno? La nuova leva pare sicurissima di se e del suo rapporto preferenziale col direttore di Rai 1, forse lui pensa che que
sto sia il nuovo e quello che c’era ormai puzzi un po’ di muffa.
Io non seguivo “La prova del cuoco” prima e nemmeno lo farò ora, ma se fossi stata una delle seguaci della precedente conduzione, figurarsi se accettavo questa sciacquetta a spadellare con Bigazzi e la Moroni, al posto della mia pupilla. E poi a me questa Isoardi, vi dico la verità, mi sta proprio
antipatica..

martedì, gennaio 13, 2009

IL PASSATO NON RITORNA ED E' MEGLIO COSI'

Poco più di un anno fa, sono stata inaspettatamente contattata da una figura molto lontana del mio passato. Una persona che negli anni 80 era molto popolare e della quale mi ero decisamente invaghita.
Sono trascorsi la bellezza di 21 anni, ed ecco che il tipo rispunta dal nulla. Dice che mi ha trovata grazie ad un vecchio post nel quale parlavo di lui, e da lì la prima mail, il commento sul blog, scambiamoci il numero, okay, ti chiamo, va bene, ciao come stai, ti ricordi quei tempi, bla, bla bla. Mi stupisce anche con una richiesta un po’ singolare: “perché non scrivi un pezzo su come ci siamo incontrati e racconti quello che è successo, sai, ho intenzione di scrivere un romanzo e mi piacerebbe inserirlo“.
Da personcina seria quale sono, mi sono attivata all’istante ed ho buttato giù un racconto breve sul quel mitico e lontano 1986. Glielo invio via mail, qualche scambio di battute successive e poi il silenzio più totale.
Forse sono io che mi sono persa qualche pezzo per strada, ma ancora oggi mi sfugge l’intenzione di quest’uomo riemerso dalla nebbia del passato così, tutto d’un botto.
In seguito l’ho rivisto qualche volta in tv, forse sarà oberato da impegni, chissà, ciò non toglie che, cavolo, almeno farsi risentire per dire “non se ne fa più un tubo, il tuo pezzo mi ha fatto schifo, grazie lo stesso e arrivederci”, sarebbe stato il minimo. La cosa che mi fa rabbia è che io mi sono immediatamente messa in moto, ho cercato di ricordare dettagli di 21 anni fa e lui ne avrebbe anche voluto altri. Per carità, non ha insisitito, ma quasi il racconto gli è sembrato incompleto, mancava forse qualche impressione personale, ha detto.
Alla fine della storia, il tipo è rientrato nei meandri da dove era venuto, il mio pezzo è rimasto inutilizzato sul suo computer, e, come si dice “da se se le è cantate e da se se le è suon
ate”.
Delusione? Può darsi, soprattutto perché, porca miseria, non è che stiamo parlando di Ligabue che proprio non hai un ritaglino di tempo per dire che la cosa non è andata e il libro forse lo scriverai in un’altra vita! Niente, per darmi il responso sul pezzo ci ha messo un po’ per via di un “raffreddore devastante“, no, davvero stiamo rasentando la novella..
Che dire, come capita spesso, il passato meglio che stia in un cassetto chiuso a chiave, ogni tanto una spolveratina veloce, ma riaprirlo mai e poi mai.
Le conseguenze potrebbero essere estremamente deludenti.

domenica, gennaio 11, 2009

GIU' LE MANI DA "FIORE DI CACTUS" !


Toccatemi tutto, ma non “Fiore di cactus”,vi scongiuro. E non sto parlando del mio blog, piuttosto mi riferisco alla commedia che in questo periodo, Eleonora Giorgi, Remo Girone e Donatella Pompadour, stanno recitando in teatro.
Ho avuto modo di vedere qualcosa l’altro giorno a “Domenica In”, con Pippo Baudo che ha avuto l’ardire di dichiarare che l’esordio teatrale della Giorgi è stato qualcosa di fenomenale. Che era bugiardo, l’avevo sempre sospettato, ma sul serio così ha dimostrato ulteriormente quanto i personaggi pubblici siano finti.
Da profana, mi sento di affermare che la Giorgi nel ruolo di Miss Dickinson, è senz’altro un oltraggio alla memoria di Ingrid Bergman. E non sto esagerando, credetemi, la sua recitazione è imbarazzante, forse perché il confronto sarebbe impietoso a prescindere, ma è proprio lei, a mio modesto avviso, che non è tagliata per il teatro. Mica si può essere bravi in tutto, siamo sinceri. La Giorgi si era reinventata produttrice e andava benissimo così.
Non parliamo poi della Pompadour, che già in “Vivere” aveva fatto danni a sufficienza, non avrei mai creduto che qualche indomito produttore potesse offrirle un ruolo in teatro di così tanta importanza
. Infatti , interpreta il ruolo di Toni, la fidanzata del dottore. Lei, al posto di Goldie Hawn, altro confronto impietosissimo.
Nell’unica scena che ho visto in tv da quello sciagurato di Pippo, l’unica cosa che è stata capace di fare è stato strabuzzare gli occhi e fare la voce a citrulla. Se avete presente l’originale, sarebbe meglio che lo dimenticaste del tutto. Donatella Pompadour è tanto graziosa ma assolutamente fuori luogo come attrice. Che amarezza.
L’unico che si salva è Remo Girone, che non scimmiotta nessuno e rende il dottor Winston credibilissimo, pur senza esagerare.
Con tutto ciò, lo spettacolo verrà prossimamente a Montecatini, ma indovinate un po’ se lo andrò a vedere?


giovedì, gennaio 08, 2009

LA LADRA MANCATA

Lo so, forse sarò una mezza delinquente sotto mentite spoglie; una ladra che ancora non si rende conto di essere tale; una disgraziata che non si farebbe scrupoli ad arraffare quel che non è suo.
La domanda è la seguente: se trovaste una cassetta di sicurezza incastrata nella cassa continua e per una serie di fortunate coincidenze aveste la possibilità di prendere il tutto senza che nessuno arrivasse mai a voi, lo fareste? Ah, dimenticavo, l’appetibile scatolina contiene ben 160 mila euro, forse un po ‘ di meno perché gli assegni è meglio lasciarli da parte, ma anche 80 mila euro, vi farebbero schifo?
La coscienza, la legalità, okay, bellissimi concetti e bellissime parole, ma con questi chiar di luna, almeno per quanto mi riguarda, sarebbero un po’ dei puntini invisibili che proprio non riuscirei né a leggere né tantomeno a concepire.
La signora Tiziana invece ha dato dimostrazione di grande onestà. Ha trovato la magica scatolina e l’ha consegnata ai Carabinieri, senza star lì a pensare che con tutto quel denaro avrebbe potuto saldare qualche debito o regalarsi una vacanza.
Lo confesso
, io avrei agito diversamente e la cosa brutta è che lo avrei fatto senza sentire il minimo rimorso. In pratica avrei commesso un reato bello e buono e avrei vissuto tutta la vita con questa macchia di ladra che non mi avrebbe mai abbandonato.
Probabilmente però con una bella doccia tutta la zozzeria del gesto se ne sarebbe andata e io avrei saldato l’intero importo che devo all’Inps senza sorbirmi 5 anni di cappio al collo e relativi patemi d’animo.
In più mi sarei presa una doverosa pausa, avrei saldato il saldabile e avrei iniziato finalmente a vivere libera da pendenze, il sogno della mia vita da qualche anno a questa parte.
Mi dispiace, nessun pentimento, proprio come i ladri professionisti.

martedì, gennaio 06, 2009

PEGGIO DI COSI' SI MUORE

Eccoci alla figura più colossale nella storia delle figure di merda. In pratica , l’autostroncamento di una carriera-non carriera, la fine di qualsiasi velleità artistica o presunta tale.
Edoardo Costa, attore, modello ed amico, forse a senso unico, di Sharon Stone, ha pensato bene di prendersi parte dei soldi, derivati dalla beneficienza, che in realtà sarebbero dovuti andare ai bambini brasiliani delle favelas. Questo uomo, con due palle come due noci della California, se ne andava in giro per trasmissioni promuovendo l’iniziativa “Il respiro del mondo”, nata con lo scopo di aiutare questi piccoli brasiliani sfortunati 2 volte. In realtà, la maggior parte di questo denaro serviva a lui per le sue bischerate e a questi disgraziati invece, la minima parte della minimissima parte. Fortunatamente è stato sbugiardato e sputtanato su pubblica piazza, soprattutto grazie a “Striscia la notizia” e ora per lui, meschino, niente sarà più come prima. Ospitate cancellate, inaugurazioni annullate e l’inevitabile declino sta diventando per E
doardo Costa un’allarmante realtà.
C’è davvero di che vergognarsi. Questa per me è la vera onta che macchia in maniera indelebile, non c’è scandalo sessuale che regga il passo con questo schifo che va a toccare le miserie altrui, le sciagure, le vite delle persone. E poi per cosa? Per pagare quella specie di calendario con lui che fa sempre le solite facce e mostra il bicipite unto come una fetta di pane con l’olio.
Intanto i bambini brasiliani hanno visto solo le briciole di tutto ciò che spettava loro, lui dichiarava di essere di casa nelle favelas, quando in realtà ci sarà andato al massimo tre volte risicate.
Fine di una carriera, fine di un uomo avido e superficiale, fine di uno schifo fra tanti.
Ci sarebbe parecchio da ridere, se non ci fosse così tanto da piangere.

domenica, gennaio 04, 2009

CORNA PUBBLICHE E PRIVATE

Rieccomi operativa dopo che anche il 2008 è stato finalmente archiviato. Buon Anno a tutti, tanto per cominciare, non so come avete passato voi il 31, ma io me lo sono vissuto sul divano a dormicchiare, con un film altamente culturale in dvd, dal titolo, “Fratellastri a 40 anni”. Perlomeno mi sono fatta 4 risate.
Tornando al pettegolezzo, ecco una notizia che avrei preferito non leggere. Non mi fraintendete, se la persona in questione, invece che romena fosse stata di Figline Valdarno, sarebbe stata la stessa identica cosa. Sto parlando dell’amante di Carlo Ancelotti, allenatore del Milan, e,di recente, in profonda crisi sentimentale.
Per farla breve, si è fatto la storia con Marina Cretu, trentenne romena(che si manteneva, dice lei, grazie ai suoi risparmi ad una eredità ricevuta dalla nonna. Si va bene e io in banca ho 2 milioni di euro che mi ha lasciato Babbo Natale..), probabilmente per un po’ ha vissuto da fedifrago e poi si è deciso a lasciare la famiglia. Non conosco bene le dinamiche di questa storia, però evidentemente qualcosa non è andato per il verso, tanto che la tipa ha telefonato a casa dell’allenatore chiedendo della moglie e definendosi “la fidanzata di Carlo”.
Già questo mi sembra abbondantemente discutibile, ma, ora che la situazione è precipitata e pare che Ancelotti abbia fatto marcia indietro, la signorina tanto innamorata,
ha parlato con un giornalista di Novella 2000 per raccontare questa interessantissima e quantomai anomala vicenda. Strano vero che un uomo di mezza età si prenda una mezza sbandata per una giovane romena, no?
Ma, a parte queste basse considerazioni, è proprio brutto, e mi metto dalla parte della famiglia di Carlo Ancelotti, leggere nero su bianco una storia di questo genere. Lo so, non è niente di nuovo, io per prima con il mio babbo ho vissuto qualcosa di simile, solo che lui non è famoso e la maialona non ha potuto parlare con i giornali, ma le brutte sensazioni credo che siano uguali un po’ per tutti.

La rumena che si insinua in una famiglia e l’anzianotto che perde la testa tanto da mollare baracca e burattini per vivere una vita “da giovane”, con la ragazza che sembra amarti alla follia. La cosa strana è che queste storie capitano sempre quando l’uomo è economicamente agiato, io non ho mai sentito di un pensionato da 700 euro al mese che viene circuito dalla trentenne, magari straniera e magari belloccia.
Non mi dite che che non sempre è così perché lo so, ma nella maggior parte dei casi, credetemi, è questa la realtà. E lo dico con cognizione di causa, ai tempi il mio babbo stava benone economicamente, mica scema la zozzona dominicana, e purtroppo è proprio così che funziona.
Il caso di Ancelotti è pubblico ed è ancora peggio, purtroppo di queste situazioni l’Italia è piena e io, anche se sono single e in teoria dovrei stare dalla parte delle amanti (visto che un giorno potrei essere una di loro, ma a meno che non prenda una sbandata di quelle al limite dell'impossibile, lo dubito fortemente), invece mi schiero apertamente dalla parte di tutte le mogli tradite. Le corna, che siano di dominio pubblico o circoscritte tra le mura domestiche, sono orribili e fanno un male cane. A chi le subisce ma anche a chi, come i figli, le vivono di rimbalzo e respirano tutta la sofferenza che sempre, sempre, sempre, portano con se.