Rieccomi qui, dopo aver trovato sotto l'albero, un barbecue strepitoso, il video di Miguel da parte del mio amico Avanguard, il dvd della sesta serie di "Friends", una crema corpo, un bagnoschiuma, una sciarpa e un libro, stasera mi sono aggirata, come tutti i giorni del resto, su Tv Blog, ove ho avuto questa sciagurata sorpresa. Torna il "Maurizio Costanzo Show".
Dopo un flop dietro l'altro, la direzione di Canale 5 non lo molla, e pur di tenersi una ormai sbiadita Maria De Filippi, ci propone questo anziano pingue e biascione in tutte le salse.
Ormai ci abbiamo fatto colazione, merenda, e ora ce lo ritroviamo nuovamente durante il rito della camomilla. Una condanna, un supplizio che il direttore della rete ammiraglia di Mediaset ci vorrebbe infliggere, ma che sicuramente non farà altro che farci scappare tutti da qualsiasi altra parte, purchè questo instancabile tricheco non ci annoveri tra i suoi affezionati.
E, a proposito di affezionati, io ero una di quelle che cercava tutti i giorni di dare un'occhiata ad un programma che mi faceva sognare, mi catapultava in un'altra dimensione e
mi ammaliava come neanche Raul Bova. Sto parlando di "Art Attack", misteriosamente scomparso dal palinsesto Rai, probabilmente a beneficio degli abbonati Sky o del digitale terrestre.
In questo periodo natalizio, in cui anche alle undici e mezzo di sera ci sfracellano i cosiddetti con qualcosa del tipo "Le renne di Babbo Natale", e dove il pomeriggio è pieno di miracoli, favole, e storielle stucchevoli forse più adatte ai bambini degli anni 70, l'unica cosa intelligente e sensata, la fanno sparire dalla circolazione.
La cosa strana è questa: parlano tanto di una tv a misura di bambino, sapendo benissimo che i ragazzini del 2006, preferiscono di gran lunga un film come "Shrek", piuttosto che "La favola di Santa Claus" o " La vera vita di Babbo Natale".
Eppure, per 15 giorni, i palinsesti vengono rivoluzionati, i grandi sono costretti a fare incetta di DVD, e i bambini continuano a vedere i soliti film, decisamente più alla loro portata rispetto ai polpettoni per tutta la famiglia proposti da Canale 5.
Però "Art Attack" non ce lo meritiamo.
E' qualcosa di troppo adatto ai bambini, nessuno che grida, nessun'altro che dice le parolacce, e Muciaccia che parla con una voce suadente che sa troppo di educazione.
E poi il Moige si annoia..