martedì, maggio 13, 2008

FACCIAMO PREVENZIONE ( IN INGLESE )

In questi giorni mi è capitato di vedere uno spot, anzi, una di quelle Pubblicità Progresso, per la prevenzione del tumore al colon.
Ora, non so voi, ma a me capita anche di tenere accesa la televisione senza guardarla, magari mentre mi trova affaccendata in altre faccende, o mentre sto leggendo, o addirittura mentre mi trovo in un'altra stanza.
Mi chiedo cosa abbia spinto il creativo che ha inventato questa divulgazione (spot mi sembra brutto), a farlo in inglese, anche se, sottotitolato (qui il video).
Dico io, non stanno pubblicizzando il Mastrolindo, con tutto il rispetto per il Mastrolindo. Ci stanno invitando a fare prevenzione, a controllarci, a non trascurare determinati particolari che ci riguardano e come vogliono aiutarci?
Facendo canticchiare alla Ferilli e a Samuele Bersani "let's screen", affinchè la mia mamma, ad esempio, non capisca mezza parola e se è voltata di spalle alla tv, manco sa di cosa stanno parlando.
E' questo che non capisco: una cosa del genere deve essere chiara, di facilissima comprensione, di modo che anche una persona che non conosce neanche una parola di inglese o che non ha la vista poi così buona, possa capire immediatamente di cosa tratta questa campagna, tra l'altro, pure molto importante.
Io lo chiamo razzismo culturale, perchè è vero che l'inglese è la lingua quasi universale, ma molte persone non lo conoscono, altri hanno un'infarinatura a livello scolastico e solo per questo motivo devono essere tagliati fuori anche da uno spot che ci dovrebbe aiutare?
Invece di metterci le faccette simpaticone di Iacchetti, Bergonzoni, Ferilli e tutti gli altri, avessero cantato in italiano e senza quei maledetti sottotitoli, forse avrebbero avuto più immediatezza e anche la mia mamma avrebbe capito subito il senso della canzoncina.
Per lei, e per molte altre persone, "lezcri" è una parola a caso, e secondo me questo la dice lunga sulla reale riuscita di questo invito alla prevenzione riuscito solo per metà.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

La cosa che non capisco e' che hanno scelto attori italiani, perche' fare questo spot in una lingua che non e' quella di origine?

marge ha detto...

Lo sai che mi era sfuggita? forse anche io ero distratta e non l'ho notata
mi ricorda quella di Veltroni per la campagna elettorale "Yes I can"

Anonimo ha detto...

Ho visto questi spot e la tua riflessione è sacrosanta. che ci vuoi fare, gli slogan in inglese fanno tanto cool...

Avanguard ha detto...

Mi fa sorridere questa cosa. Anche se non dovrebbe. Solo noi italiani possiamo concepire certe corbellerie. Prevenzione, come hai detto tu, dovrebbe comportare prima di tutto chiarezza. E poi non so fine a che punto questi attori, si prestino per voglia di diffondere un messaggio. Anche perchè se lo facessero con quell'intento, dall'"alto" della loro popolarità, dovrebbero dire qualcosa invece di essere meri esecutori di una pubblicità inefficace. Forse fa chic spiegarlo in inglese per un creativo dei giorni nostri? Misteri tutti italiani...

Anonimo ha detto...

O magari questi pretendono che stiamo incollati davanti alla tv 24 ore su 24, per loro non è ammissibile che una persona la tenga accesa senza guardarla... anzi mi sa che leggono il tuo post si offendono pure, ma come non guardi la Ferilli? Allora che li ha spesi a fare centomila euri di operazione chirurgica agli zigomi? (osceni ...)
:P

Ciao Miss mia bella :***

Anonimo ha detto...

Io non ho ancora visto lo spot, però resto perplessa. Avrei optato per attori stranieri per tenerla in "lingua madre". Sennò attori italiano e la traduciamo, no?
Se è vero che in Italia una persona su 2 è anziana, dubito che l'inglese sia poi così diffuso. Un bacione Betta

Matra ha detto...

Non ho ancora visto lo spot, ma la nostra esterofilia è proverbiale.
Sono appena tornato dalla Francia dove invece la difesa della lingua nazionale è esagerata al punto da non accettare neppure termini universalmente riconosciuti come computer,mouse,tie-break ecc.ecc.
In un certo senso è un riposo per le orecchie non sentir parlare continuamente come qui di "location"...

Anonimo ha detto...

questi non sono mica a posto.... non l'ho ancora vista.. farò attenzione.. almeno ai sottotitoli!!!

Miss Dickinson ha detto...

Roberta, questo rimane un mistero. Tra l'altro, non era nemmeno necessario cantare in inglese, visto l'argomento, ma qui in Italia siamo un popolo di esterofili a oltranza..^___-

Suysan, forse l'ispirazione nasce da lì, non lo so. Però è veramente assurda, oltre che un po' ridicola..

Jansen, si credo che l'intento fosse proprio quello, essere più che mai "cool". Per la chiarezza e l'immediatezza...si può anche aspettare!

Avanguard, hai perfettamente ragione, sono dei misteri tutti italiani. Probabilmente per i nostri creativi l'italiano è una lingua obsoleta, l'inglese, come ha detto Jansen, rende tutto molto più "cool" e così si sono adeguati.
Per quanto riguarda i vips che hanno partecipato, indubbiamente il loro ruolo si basa tutto su un playback. Sai che sforzo.. :-)

Flo, mi sa che hai ragione. Questi credono, o si illudono, che la tv sia vista costantemente e non venga usata in certi casi come voce di compagnia. E ci propinano gli zigomoni della Ferilli, come ha sottolineato tu, che blatera un playback in una lingua che, lo dice lei e non io, non conosce per nulla. Ulteriore presa per i fondelli, tra le tante.
Ciao!

Betta, è esattamente quello che penso io. Se ti capita d ivedere il video, o se clicchi sul link del mio post, ti accorgerai di come in questo caso l'inglese è praticamente una reale inutilità.
Un bacio.

Matra, vedi, questi sono gli estremi. In Francia esagerano per un verso e noi per un altro. Capisco non abusare di una lingua che non sia la propria, ma questa crociata dei francesi mi pare un po' eccessiva.
Con tutto che nel nostro caso si sfiora il ridicolo e questo spot ne è la conferma più che tangibile.
Hai avuto problemi oggi con i commenti?

Monica, eh si, perchè i sottotitoli in questo spot sono essenziali. Penso ad una signora che abita poco lontano da me che guarda la televisione ma non sa nè leggere nè scrivere. La prevenzione che vanno insegnando non la include, pensa te che personcine che sono questi qua..

Anonimo ha detto...

Il cinese è la lingua universale.

L'inglese è solo la lingua del più forte.

Approvo, ovviamente.

Matra ha detto...

Il problema dei commenti non è risolto definitivamente ma almeno è "arginato".
Per adesso rispesco manualmente e pubblico.
E' già qualcosa...

Gala ha detto...

Giusta riflessione. Il bisogno di usare l'inglese non lo capisco proprio... la prossima volta che la vedo farò più atenzione.

Caustica ha detto...

Ciao cara Miss Dickinson, ti leggo da non so più quanto tempo e ti apprezzo molto e siccome mi sono decisa anche io a far parte della blogosfera, ho deciso di scriverti per mandarti un saluto :-)

LAURA ha detto...

Questa è una cosa davvero allucinante..uno spot del genere deve arrivare a TUTTI, dal nonno al laureato: che bisogno c'era di farlo in inglese? Altri soldi buttati...

Miss Dickinson ha detto...

Alice, è vero, è il cinese la lingua universale, altro che inglese!

Matra, sono contenta di poter tornare a commentare, ormai non ci speravo più! :-)

Gala, il problema è che siamo degli esterofili incalliti, anche a costo di non far passare un messaggio importante come questo.

Caustica, benvenuta nella blogosfera in qualità di blogger, innanzitutto. E poi, ti ringrazio moltissimo, aspettami " a casa tua" che arrivo subito! :-)

Miss Dickinson ha detto...

Laura, anch'io non riesco a capire il motivo di questa scelta. Invece di essere chiari ed elementari, hanno preferito fare tutto in inglese con due sottotitoli, ignorando chi l'inglese non lo conosce. Hai perfettamente ragione, altri soldi buttati. ;-)

Virgilio Rospigliosi ha detto...

L'inglese può andar bene per una pubblicità della Hainekend, per esempio, o della Play Station, dipende dalla fascia di persone che intendi coinvolgere. E comunque in Italia credo che non funzioni mai.
Ma questi intelligentoni non ci hanno pensato?