martedì, ottobre 10, 2006

STIVALI ADDIO

In banca ci vado una volta al mese, verso l'assegno, chiedo il saldo, ritiro qualche contante, esco e mi dispero. Ma di questo ne ho già parlato, e non mi voglio dilungare.
Il problema ora è proprio il conto in se, scarno come i braccini della moglie di Becham, e triste come la faccia di Bruno Vespa quando ha saputo della vittoria di Prodi.
Devo dimenticarmi di tutto, delle spese pazze al centro commerciale e delle sacchettate di cosine inutili dell'Ikea. Addio alla presunta gitarella a Roma, addio alla parabola e a Sky, e anche addio alla serie due di Nip/Tuck, che avrei dovuto comprare.
Ma, lavorando tutto il giorno da diversi anni, guadagnando una miseria e avendo da pagare un maledetto pacchettino di bollettini, è giusto che debba ancora e ancora e ancora, rinunciare al superfluo come una ragazzina al primo impiego?
Ebbene si, quello no, quell'altro no, aspettiamo il mese prossimo, saranno le mie frasi ricorrenti. Qualche invito a cena, magari un paio di giornate fuori, ma che non mi venga in mente di comprarmi un cappotto o un paio di stivali, perchè il direttore della banca mi verrebbe a stanare come una ricercata.
Se conoscete il segreto per vivere al meglio con una manciata di euro, fatemelo sapere.
Ovviamente, gratis.


23 commenti:

Anonimo ha detto...

L'è dura, Miss. L'è dura.

Anonimo ha detto...

Cara Miss Dickinson, è indirettamente un argomento che si ricollega, in un certo qual modo, a quello che ho scritto io sul mio blog, a riguardo della "mia" cara vecchia azienda!
Purtroppo non ho soluzioni immediate a questo tuo quesito, anche perchè mi ritrovo anch'io nella stessa situazione.
Come si suol dire....cerco di tirare innanzi!
Una sola cosa posso consigliarti : non farti mai sopraffare dalla tristezza (anche se ce ne sarebbe giusto motivo al giorno d'oggi!), anzi sorridi spesso, perchè questo ti aiuta a prendere sempre positivamente le cose.
Buonissima giornata, ciaooooo
SIGNO

20nd ha detto...

Scrivi da Dio! Bel blog. Purtroppo il conto corrente è una specie di grillo parlante anche per me. Sempre li' a ricordarmi che ho l'acqua alla gola. "Viere come un'eremita che rinuncia a se'" come suggerisce Battiato, potrebbe essere una soluzione.

Ma se domani mi casca il motore di un aereo in testa come a Donnie che cosa avrei da raccontare a quelli dall'altra parte dello Stige? :)

Elessa ha detto...

non c'è segreto...ma accontentati almeno lavori!

Anonimo ha detto...

mi fai una domanda difficilissima! Perchè io, per poter arrivare a fine mese, oltre al lavoro solito devo dare ripetizioni e vendere su ebay (e ormai ho finito anche le cose belle da vendere lì). Che dire? Mi sa che per vivere bene ci vorrebbero degli stipendi ben più alti. Che stress! Un bacione e non farti intristire da questo. Vedrai che vinceremo al super enalotto insieme!!! Betta

Francesc@ ha detto...

Beh, alcuni metodi ci sarebbero ma poi si finisce in galera....

Anonimo ha detto...

Ammetto che, nella sfotuna, sono stata piuttosto fortunata e difficilemte arrivo a fine mese con l'acqua alla gola...
i soldi comunque sono sempre una brutta bestia... U_U

Anonimo ha detto...

trasferirsi in Romania!

Anonimo ha detto...

è difficile per tutti noi comuni mortali, cerca di tenere duro! :)

Anonimo ha detto...

l'unica è arrabattarsi....
inventarsi qualcosa....
accontentarsi....
indebitarsi....
sperare.....
c'è qualche mio amico che sostiene che il lavoro dell'imprenditore è più duro di quello di un operaio o di un impiegato....
cosa vogliamo dire a costoro ?
io non ho più parole da spendere per controbattere alla storiella della leggenda dei santi imprenditori

Anonimo ha detto...

Discount invece di supermercati di marca, per esempio - sembra banale ma il risparmio inizia da lì.

Anonimo ha detto...

sembra una battuta, ma un mio compaesano lo ha fatto.
appena è andato in pensione, misera, si è trasferito in Romania. ora vive da pascia!
io ho ancora qualche mese di autonomia, poi se non cambia nulla espatrio

Anonimo ha detto...

Ciao Miss,
ti capisco benissimo!
So di far parte della schiera dei fortunati (ceto piu' o meno medio, piu' meno che piu' comunque)con un lavoro (anche se, essendo una compagnia privata non si puo' considerare indeterminato, nel senso che al momento e' indeterminato, fra cinque anni chissa')con una casa mia, con una macchina mia, con la possibilita' di fare la spesa, con l'assicurazione sanitaria che posso permettermi (anche se adesso 200 $$ al mese in copay e' un po' una botta...almeno risparmio sulla benzina), tutti i soldi vanno via.
non e' questione di non avere la possibilita' di comprarsi degli stivali, o di comprarsi una cosina inutile, ma e' una questione di svegliarsi la mattina, e avere la consapevolezza che si lavora solo ed esclusivamente per pagare le bollette. i ricchi sono sempre piu' ricchi (negli stati uniti, vedi assicurazione sanitaria, tanto si possono permettere di pagare sull'unghia), e i poveri sono sempre piu' poveri. perche'?
io appartengo al cosidetto ceto medio, ma ti assicuro che se al lavoro il mio capo non avesse un programma per la pensione, non riesco a risparmiare neanche un penny. e molte compagnie non offrono queste cose. molte compagnie adesso tendono ad assumere sempre piu' part-time per non pagare i benefits (leggi assicurazione sanitaria). cosi' chi e' povero, e non puo' permettersi di pagare i medici in contanti, puo' pure schiattare!
This is a fucked up world!

Miss Dickinson ha detto...

Pfd'ac, l'è dura sì!
Signo, in effetti si cerca di stare allegri e di prendere tutto con una certa filosofia. Ormai non me la prendo nemmeno più di tanto, cerco di non lamentarmi mai, e tiro avanti aspettando il colpo di fortuna.
M'ar(o, grazie dei complimenti!
Vivere da eremita potrebbe essere la soluzione, ma chi ce la fa? E poi come faccio senza computer, senza quelle poche comodità che mi concedo, tipo, la colazione al bar?
Elessa, hai perfettamente ragione, anche se sto sempre con il mal di pancia perchè col contratto che mi hanno fatto non sono tutelata in nessun modo, almeno il lavoro ce l'ho.
Betta, allora siamo d'accordo, Se una delle due vince il superenalotto, si divide!
Francesc@,qui da me c'è il metodo sicuro, non ti arrestano e fai un pacco di soldi. Ci vuole un po' di stomaco forte, coraggio,e non guardare al pelo.
Però mi sa che rimango povera.
Kira, arrivare bene a fine mese è una fortuna non da poco. Beata te, io arrivata al 15, inizio coi salti mortali, e lo stipendio lo prendo l'8..
Sandro, il trasferimento in Romania mi sembra una mossa azzardata. Capisco chi riesce ad avere l'ardire, di sicuro si vive meglio che in Italia, ma io non avrei mai il coraggio. Però se ti trasferisci tu dimmelo che ti vengo a trovare!
Avanguard,i soldi che qualche anno fa ti facevano vivere decentemente, oggi non bastano più, e questa è stata la nostra rovina.
100 euro, in parole semplici, sono diventate le 100 mila di una volta, con la differenza che il valore reale è raddoppiato.
E la cosa brutta, è che non mi sogno mai nessuno che che mi da tre numerini da giocare al lotto. Ormai mi sono rassegnata.
Netstar, io terrò duro, la sopravvivenza è diventata pane per i miei denti.
Tomas, indebitata, lo sono, arrabattarsi, mi arrabatto, sperare, spero, accontentarmi, mi accontento.
I geni che sostengono che la vita dell'imprenditore è più dura di quella di impiegati e operai, consiglio caldamente di stare una settimana in fabbrica, ma dall'altra parte. Otto ore fisse ad un macchinario, un mio amico lo fa da anni, e dice che è una cosa allucinante.
Barbara, il discount è utilissimo, infatti la mia spesa è Dico e Coop. Il risparmio c'è, è vero, ma da qualche tempo la differenza tra i supermercati Dico e la Coop, è davvero minima.

Anonimo ha detto...

Il segreto non lo conosco, ma forse sapere di essere in buona compagnia potrà - di poco -consolarti...
Agnès

Anonimo ha detto...

Io mi sono trovata un secondo lavoro....(nulla di troppo impegnativo)

Anonimo ha detto...

Cara Miss,
ti riscrivo, dopo una riunione in ufficio su quale piano di assicurazione sanitaria appoggiarci...lasciamo perdere!
I soldi vanno sempre ai piu' ricchi,e a noi cel i continuano a togliere...ma come sono bravi a prenderli!

Anonimo ha detto...

io in fabbrica ci son stato una settimana.....e mi è bastato....
tornavo a casa distrutto, svuotato, mi buttavo sul letto e crollavo....

Anonimo ha detto...

Quello del pusher è un lavoro redditizio, mi dicevano...

Anonimo ha detto...

Pensierorosa, io ho provato a fare il secondo lavoro, qualche estate fa, ma non sono riuscita a coordinarli bene.
Mi arrangio con quello che ho, ma è dura.
Roberta, scusami, ma probabilmente abbiamo scritto in contemporanea e il tuo primo commento l'ho visto solo adesso.
Mi stai dicendo che il sogno americano è una bufala?
La faccenda dell'assicurazione sanitaria non deve essere semplice, in pratica anche da voi funziona che il povero rimane povero, e il ricco diventa sempre più ricco.
Hai ragione quando dici che alzarsi la mattina e avere la consapevolezza che lavorerai solo per pagare le bollette, ti avvilisce e ti demotiva.
Ci vuole spirito si sacrificio, e tanta voglia di sperare che non sarà così per sempre.
Io me lo auguro.
Tomas, in fabbrica è uno schifo. Ed è vero che ti svuota, bisogna avere forza e convincersi che la propria vita è diversa, che non finisce lì,
Agnes, è vero, sembra scemo, ma sapere di non essere da soli, è in minima parte consolatorio.
Robin, il pusher potrebbe essere il lavoro del futuro, ma con la mia sfortuna proverbiale, al primo viaggio mi arrestano..

Anonimo ha detto...

Diventa l'amante del direttore di banca!

Anonimo ha detto...

ebbene si'... il sogno americano e' tutta una bufala!
ci sono molte cose positive (una su tutte: e' piu' facile trovare lavoro), ma non e' cosi' facile come i film fanno sembrare tutto.
anche qui funziona che se conosci qualcuno, e se sei al posto giusto al momento giusto tutto va bene e puoi fare una barca di soldi. e piu' hai soldi, qui, piu' vali. io sono in un ambiente lavorativo dove ho a che fare con molte di queste persone (affitto ville in Europa e ti fa venire da piangere quando uno sborsa fior di quattrini per una settimana, e ti euqivale ad un anno della tua busta paga), e l'unica cosa che mi salva e' che nell'ufficio siamo tutte piu' o meno alle prese con gli stessi casini.
A proposito: piu' sono ricchi, piu' sono dei tirchiacci!!

Anonimo ha detto...

però a Roma puoi andare lo stesso. Ci soo i treni ok che costano nove euro.