giovedì, ottobre 05, 2006

LA BARBIE IMBARBARITA

Le mie Barbie, non erano così. Avevano i capelli più corti,non indossavano vestiti da sera, ed indubbiamente avevano un aspetto molto più proletario di questo esempio a lato.
Tra loro, c'era anche Christie, la cosiddetta Barbie di colore, all'epoca ero l'unica tra le mie amiche ad possederla, e di questo ne andavo molto orgogliosa.
Ricordo che giocavamo con Ken e Skipper, la sorella minore. Io avevo anche una befanina di panno, una specie di mostro, che avevo chiamato nonna Kiki
(in onore di Kiki Dee, che cantava con Elton John), ed era la nonna buona delle mie bambole.
Ovviamente, nonostante Ken e Big Jim, nessuna di loro praticava sesso. C'era solo una mia amica, che ogni tanto metteva lui sopra di lei, e li agitava tipo centrifuga. Io non capivo cosa stesse facendo di preciso, o meglio, sapevo che era la posizione giusta, ma tutto quello zompettare mi sembrava un po' esagerato. Ma lei diceva che funzionava così.
Però era tutto molto delicato, i vestiti che facevamo loro indossare, le storie che ci inventavamo, gli innamoramenti che sognavamo di vivere al posto delle nostre bamboline.
E oggi, che già abbiamo Britney Spears e tutta la banda delle lolite per modo di dire, arriva la nuova versione della vecchia e obsoleta Barbie.
Eccola qui, la versione bionda di Alessia Fabiani, spero non consigliata alle bambine, ma piuttosto alle veline, letterine, schedine, meteorine, per fare la prova capelli.
Una discesa nel più basso gradino dell'inferno.
E se un giorno rivisitassero anche Candy Candy?
Non ce la farei a vederla trasformata in una sporcacciona che fuma, beve e va a letto con Anthony e Terence, mentre Iriza la spia dal buco della serratura.
O magari mi stravolgono Gianburrasca, Cicciobello, Ciuffettino, i Paciughini, gli Antenati, Napo Orso Capo, e il mio idolo di allora, Raffaella Carrà, me la fanno interpretare da una drag queen.
No, la Raffa no, lei, Morandi e Celentano erano i miei miti dell'infanzia, finchè non vedo loro plastificati e col tiraggio, posso sempre sperare che non tutto andrà perduto.
Per il resto, sarà meglio avere una buona memoria.

15 commenti:

Elessa ha detto...

L'avevo vista..in realtà fa un pò ridere..ma i tempi cambiano e le barbie pure...se la vi..

Anonimo ha detto...

Ma questo è il frutto del progressivo introiamento dei costumi della donna, eh... dopotutto se già da piccine le si pongono come modelli delle "baldracche", con tutto il rispetto parlando, poi da grandi cosa ci si può aspettare che diventino?
See ya!

Anonimo ha detto...

e quelle zoccole delle bratz dove le mettiamo?

Anonimo ha detto...

se penso a quanto ho giocato con le Barbie mi viene ancora tenerezza! Io ne avevo diverse e le adoravo! Un bacione Betta

Anonimo ha detto...

io avevo la bambola "Candy Candy" (stesse dimensioni di Barbie, ma mi sembra di ricordare che fosse piatta)

A me non è mai piaciuto un granché giocare con le barbie, mi piaceva pittosto preparare tutto (casa, negozi, camper, piscina ecc.ecc.) e poi quando era ora di iniziare a giocare mi stancavo e rimettevi via tutto da brava bambina..

Anonimo ha detto...

ma candy non andava gia con antony e terence?
ma sono le bambole che imitano le nuove adolescenti o è viceversa?

gds75 ha detto...

lo sfigato era big jim che si faceva le seghe, perchè nonostante sapesse fare tutto, dalla spia al boscaiolo, doveva vedere barbie stare con ken che è il classico fighetto figlio di papà.
quanto realismo anche nelle bambole di allora.
o mi sbaglio?

Anonimo ha detto...

Elessa, capisco che i tempi cambiano e la Barbie pure, ma creare una bambola dall'aria a puttanone, mi sembra un po' troppo.
Robin, è vero, i modelli provengono tutti, almeno in quanto a look, da Baldraccopoli e le bambine assimiliano quello che vedono.
Ai miei tempi la Barbie era una ragazzina candida e pura, oggi un po' meno.
Zdora, le Bratz sono le nuove amiche delle bambine. Così fatte a zoccolone che più che bambole sembrano delle intrattenitrici da night club.
Betta, anche te sei di pasta antica, le bambole erano bambole, non cloni della Aguilera!
Pensierorosa, il mio sogno era di avere la casa di barbie, quella con l'ascensore che si tirava col filo. Però, a differenza di te, mi facevo tutte le mie belle storielle con Barbie, Ken, la nonna, e Christie.
Quando c'era Candy Candy, ero già più grande, ma con le mie amiche ne andavamo pazze.
Sandro, bentornato! A proposito di Candy, sì, lei aveva una simpatia per Anthony, poi defunto, e successivamente un amore passionale con Terence. Io però intendevo, contemporanemente. Non so se mi spiego..
Avanguard, anche tua nipote è della generazione del futuro, quella che mai giocherà con la classica Barbie, quella sempliciotta e anche un po' obsoleta. Ormai, sono finiti i tempi dei giochi che danno il buon esempio, la Barbie un po' zoccola si avvicina di più ai canoni che ci vengono imposti dai media.
Gds, è vero, Big Jim era l'amico tarchiato e forzuto che nessuno si filava. E quello che mi fai notare, è vero. Anche durante la nostra infanzia, ci hanno insegnato che lo SFIGATO esiste sempre, l'amico fustaccio e SCEMO, pure, la ragazzotta bella e STUPIDA, anche.
Tutte cose che poi, abbiamo ritrovato nel corso della vita.

Anonimo ha detto...

Cara Miss,
ahhh, quanti ricordi! Io non avevo il Ken (di qui sono passata ad una teoria sul perche' mi sono legata sempre a degli imbecilli, prima di conoscere mio marito, ma lasciamo perdere!), quindi facevo le storie piu' sul lesbo-dominante (e qui ci si potrebbe riallacciare al tuo post precedente), nel senso che una Barbie faceva il Ken: le avevo tagliato i capelli cortissimi, e le avevo girato la testa a mo' di esorcista con le tette dietro, cosi' che la schiena fungesse da petto ( lo so, le gobbe c'aveva il mio ken/barbie). Le avevo anche disegnato il vestito sopra (una giacca con cravatta sul davanti/dietro). cosi' facevo le storie d'amore(ma ero ancora bambina ed ero ingenua...). e i vestiti li facevo io, con i veli delle bomboniere (Sai, Madonna dei primi tempi) e con i miei collant rotti.
Per quanto riguarda candy candy, c'e' una versione molto spinta, ma mi sa che esiste solo in giappone...

Anonimo ha detto...

ah, mi sono dimenticata: la prima volta che sono venuta negli States, sono andata in questo negozio FANTASTICO solo di Barbie (l'hanno chiuso da un po', peccato), dove ho visto, udite udite, la Barbie sulla sedia a rotelle, e quella con la ncia con dentro il feto.

Anonimo ha detto...

Tutti a parlare di Ken.. ma del suo amico Alan che mi dite?! Era cento volte più affascinante! ;)

Anonimo ha detto...

Tutti a parlare di Ken.. ma del suo amico Alan che mi dite?! Era cento volte più affascinante! ;)

Miss Dickinson ha detto...

Roberta, mi hai fatto morire dal ridere con la storia della Barbie travestita!
Io avevo anche Il Gioco Di Barbie, un gioco da tavolo al quale io e le mie amiche abbiamo giocato anche in età mooolto adulta.
Ah, sono rimasta sbogottita dalla versione giapponese di Candy, immagino sia un pornazzo che mette in scena l'incubo che ho descritto nel post...
Barbara, Alan, se non sbaglio, era uno dei fustacci in foto ne Il Gioco Di Barbie, di cui sopra.
Non lo so, ma esisteva anche il bambolotto?

Anonimo ha detto...

Oddio, non l'avevo visto!
Dopo susanna tutta panna, ecco quello che mi tocca vedere.
Mi aspetto Heidi con tette e minigonnna (e Peter sbavante).
Comunque credo che questo imbarbarimento della donna non sia cosa positiva. Questo far la gara a chi troieggia di più, a chi giova??

Anonimo ha detto...

io il gioco di barbie non l'avevo...ero riuscita convincere i miei a comprarmi la casa di barbie (quella prima, originale)dopo che i miei mi mentirono spudoratamente (avevo una casa che loro avevano spacciato per quella di barbie, ma era un po' piccolina).
sara' che sono frustrata per natura perche' i miei mi dissero che "quella" era la vera casa di barbie?
la mia teoria si fa sempre piu' ampia. secondo me c'e' una filosofia dietro alla barbie, e la scopriro'