domenica, ottobre 08, 2006

CRYING AT THE DISCOTEQUE

Se la memoria non m'inganna, sono più di 10 anni che non frequento le discoteche. Sono molto a digiuno riguardo all'argomento, nel senso che non ho idea se esistono ancora le liste, i biglietti omaggio, se la domenica è ancora abitudine andare a ballare, se il DJ è ancora la figura mitologica di prima. Ma soprattutto mi piacerebbe sapere se in discoteca ci si diverte ancora.
Negli anni 80, era il luogo del rimorchio per eccellenza. Le poltroncine di velluto, erano sempre piene di coppiette attorcigliate al ritmo, che so, di Sabrina Salerno, piuttosto che di Den Harrow.
I ragazzi, non dico che corteggiavano, ma cercavano le ragazze, anche con metodi un po' ortodossi, tipo, tirarti per un braccio, solo per chiedere, "come ti chiami?".
Erano molto ruspanti, devo dire, il fisico palestrato non aveva preso piede come negli ultimi anni, e anche per le ragazze, il concetto di perfezione che c'è oggi, non esisteva affatto.
Diciamo che il motivo per il quale frequentavamo la discoteca, non era certo per la musica, come penso e spero sia ancora oggi.
Una delle cose che più di 10 anni fa non c'era, erano le cubiste. Il confronto deve essere terribile, già mi immagino queste stangone bellissime dall'alto dei trespoli, e noi ragazzine carine, magari tutte in tiro, ma lontane dai fisici perfetti di queste fate.
Oggi, chiedo a voi che bazzicate, come viene vissuto questo incontro/scontro, con le regine della notte?
Questa cosa mi ha sempre incuriosito, ai miei tempi la concorrenza era terribile senza doversi confrontare con delle entità un po' al di sopra della media, oggi suppongo sia guerra aperta.
E poi: le poltroncine di velluto, sono sempre il rifugio dei pomiciatori riuniti?
Di questo argomento non so veramente nulla, il mio ricordo di discoteca, o perlomeno, l'ultima volta che ne ho frequentata una, risale al 1995, e già non mi divertivo più.
Ma è solo una questione generazionale, io sono figlia degli anni 80, e il ricordo di allora, di quella musica, e di tutto quello che hanno rappresentato per me, è veramente difficile da eguagliare.
Ma siccome non sono Paolo Limiti (e chi è passato qui da me anche quest'estate, sa di cosa sto parlando..) e posso benissimo amare anche la musica recente, e soprattutto, giovane, ora corro a spararmi la ballatina degli Zero Assoluto, così, tanto per scrollarmi di dosso, Mad Desire e Boys Boys Boys..
SEI PARTE DI MEEEE......!!




20 commenti:

Anonimo ha detto...

io sarà circa un anno che non ci vado, ma la "mia serata" era il venerdì in compagnia delle amiche (uscite di sole donne)
I ragazzi sono ancora rampanti, ma non insistenti ( a parte qualche caso sporadico) se dopo 5/10 minuti non gli dai retta cambiano "preda"...
Le ragazze al contrario le trovo molto aggressive
Io ci andavo solo per ballare e divertirmi e quindi se dici subito a uno che hai già il ragazzo nella maggiorparte dei casi ti lascia in pace!
Buona giornata

gds75 ha detto...

ti stupirà sapere che nelle serate normali, la cubista è ormai una cosa rara, per torvalre devi andare nei locali veramente grossi, chessò le discoteche di riccione durante l'estate.
Nelle grandi città non è decisamente più un luogo di aggregazione, ma un luogo fine a se stesso ed infatti si stanno sempre più dividendo per tipologie musicali, non a caso a Napoli, come a Roma e Milano negli ultimi anni a farla veramente da padorne sono i lounge bar o similari.
COmunque vorrei spezzare una lancia a favore delle vere discoteche.... quelle di Ibiza, che è probabilemente il posto più bello del mondo... chi ci è stato mi potrà capire.

Anonimo ha detto...

Ma io ho la mia teoria sulle cubiste, ovvero che tutti le guardano non tanto perchè sono delle gnocche da paura (a volte anche per quello, ovvio), ma per il semplice motivo che stanno sul cubo e stare sul cubo, che so, ti circonda di un'aura di sacralità che le altre non anno. Vuoi mettere beccarsi a fine serata con gli amici e dir loro "mi sono fatto una" o dire "mi sono fatto la cubista"? XD
In ogni caso, fosse per me, le discoteche andrebbero in malora. Le odio.
See ya!

Anonimo ha detto...

io sono andata a ballare l'ultimsa volta a Halloween dell'anno scorso e non mi sono divertita granchè (se devo essere seincera). Però posso dirti che è ancora il luogo per eccellenza del rimorchio! un bacione Betta

Anonimo ha detto...

Credo dipenda molto da zona a zona e da discoteca a discoteca... io ci vado per la musica, lo ammetto, scelgo il locale a seconda della musica, per ballare, considero le discoteche uno scarso luogo di rimorchio (per i miei standard, visto che è impossibile parlare XD), e sempre a seconda della discoteca si trovano i maschi bellocci tutti in tiro e vestiti con magliette aderenti rosa (orrore!) o ruspanti ragazzi di modi più spicci...
Le cubiste? Non mi interessano, preferisco concentrarmi sui cubisti! (eh si, in alcuni locali dalle mie parti ci sono XD)

Miss Dickinson ha detto...

Pensierorosa, in pratica, mi hai descritto la situazione di qualche anno fa. Le ragazze aggressive c'erano anche negli anni 80, erano meno comprese nel ruolo di bonone, rispetto ad oggi, ma l'effetto era lo stesso.
Gds, non sapevo che le cubiste fossero solo per un certo tipo di locali. Ero convinta che fossero la caratteristica di qualsiasi discoteca, vedi quante cose imparo da voi!
Robin, anch'io credo che le cubiste acquistino quest'aura proprio perchè stanno sul cubo, in pratica sembrano quasi creature inarrivabili. La stessa cosa, negli anni 80, per il DJ, almeno dove andavo io, era l'idolo delle ragazze e per questo se la tirava un po'.
Betta, vedo che non sei assidua nemmeno te..Ho sempre pensato che la discoteca fosse passata di moda, ma forse parlo perchè ormai sono un po' troppo grandicella per i rimorchi discotecari..
Kira, le magliette aderenti rosa??? Non credo che quella sarebbe la tipologia che mi potrebbe interessare, anche se fossi ragazzina. A parte che, lo confesso, a 23 anni mi ero messa con un ragazzo che portava la pinza per capelli, col fiore bianco applicato. Diciamo che l'apparenza ingannava, ma aveva un sacco di caratteristiche che del maschione avevano ben poco.
Però, i cubisti..non avevo idea che esistessero. Ma sono tipo Daniele e Costantino?

Miss Dickinson ha detto...

Avanguard, come sempre mi hai descritto tutto alla perfezione. Spero ti riferisca alle discoteche cosiddette "giuste", quelle frequentate da Lele Mora e Ana Laura Ribas, perchè altrimenti se avessi una figlia la chiuderei in casa e la costringerei a prendere i voti (non che nei conventi non succedano cose turpi...).
In pratica, mi hai descritto tutto un mondo nuovo. Dove andavo io, c'era da scandalizzarsi solo per qualche canna che si fumavano neanche troppo al riparo da occhi indiscreti.
Per non parlare del costo del biglietto. Io andavo a ballare, minimo 2 volte a settimana, oggi sarebbe molto difficile andarci più di 1.
I divanetti usati per il petting, e i ragazzi troppo impegnati ad ammiccare nel vuoto, sono qualcosa che speravo non esistesse, ma che immaginavo.
Vabbè, sono contenta di perdermi tutto questo!

Anonimo ha detto...

Allora io non vado in discoteca da anni ma frequento ogni tanto i locali trendy di Bologna ovvero delle sottospecie di cantine ridipinte a nuovo, buie e piene di neon che per un momento vanno per la maggiore e vengono riempite dai vips o presunti tali della città felsinea. So solo che a differenza della discoteca che frequentavo da giovane, come il mitico Piro Piro di Castel San Pietro che comprare anche nel celeberrimo Bar Sport di Stefano Benni (leggi l'avventura di Renzo il playboy al Tico Tico di Chateaux san piter... avanti di mille anni alla vita di Costantino) e le differenze secondo me un po' ci sono... Allora nei locali di tendenza che frequento non ci sono le cubiste, sono politicamente scorrette, ma aspiranti cubiste sì. Veline iscritte all'università, troniste con la laurea, insomma donne molto magre (quindi molto belle) che sono oche o hanno deciso di fare le oche per riuscire a pararlare con uomini che in genere sono stupidi o sono così fatti da qualcosa da sembrare stupidi. Poi in questi locali che ogni tanto, molto di rado, frequento, si è registrata un'inversione di tendenza. Al posto delle cubiste ci sono i musicisti. Maschi non proprio belli ma che hanno capito presto, prima di finire alla Pupa e il secchione, che se imbracciavano una chitarra forse qualche scopata la rimediavano. Il muscista bolognese medio-scarso (commesso all'Unieuro di giorno) oltre a look finto alternativo ha costruito negli anni un nutrito circolo di groupies più o meno racchie (allevate con buffetti sulle guance, toccatine sul culo quando si è breschi, magari a qualcuna si dà pure l'onore di farsi fare un pompino - meglio se nel cesso del locale, in casa propria è troppo impegnativo), racchie che appunto lo seguono e riempiono il locale dove suona. Come scrissi in post qualche anno fa, ora le vere fighe isteriche che lo fanno annusare e non lo danno non sono più le donne, ma gli uomini.

Anonimo ha detto...

Davvero molto carino questo post (mad desire è stata la soundtrack di un mio recente post come avrai sicuramente notato). Frequento spessissimo le discoteche, per prima cosa diciamo che il velluto non è più tanto di moda e ovviamente si continua a non andarci per ballare. La figura mitologica del dj ha lasciato spazio al "tipo" o alla "tipa" della liste -che sono il vero must del discotecaro del nuovo millennio. Gli stili non sono ricercati, ci si ispira ai tronisti di Uomini e Donne e alle veline di Striscia,le cubiste in molte disco non ci sono dopo l'esplosione anni 90 stanno lasciando spazio ad un più vago ragazza immagine polifunzionale!
Cmq ho mollato una cubista un anno fa per una normalissima ragazza bella da morire!
Ale

Anonimo ha detto...

sono anni che non vado in discoteca, quella classica, con musica house ecc ecc, non mi ha mai entusiasmato, pero da giovane, lo sono ancora, qualche capatina la facevo. conosco però l'ambiente e continua a non entusiasmarmi, forse per una questione anagrafica dato che, almeno nella mia zona, vedere qualcuno sopra i vent'anni è raro.
preferisco l'ambiente dele discoteche caraibiche, piu variegato nell'età e piu divertente.
mai vista una rissa in tre anni che frequento le discoteche dove si balla salsa.

Anonimo ha detto...

Io odio le discoteche, le ho sempre odiate. Ma sono un pazzo, se mi trovo in mezzo alla mischia mi butto anche io, specialmente con qualche Guinness di troppo (ogni riferimento all'Irlanda è puramente casuale)... :D

Anonimo ha detto...

Cara Miss,
anch'io sono figlia degli anni '80. Ricordo le domeniche pomeriggio in discoteca, a 14/15 anni. I ricordi sono un po' negativi, visto che io, anche se carina, ero sempre quella che dimostrava 12 anni (quindi diciamo che facevo piu' tenerezza che desiderio di appartarsi)anche imbelettata. ovviamente, le mie amiche erano tutte molto piu' belle...quindi io, il mio crying at the discoteque lo facevo davvero! e poi, i ragazzi tutti in tiro erano molto crudeli!!no, non ho bei ricordi in discoteca.

Miss Dickinson ha detto...

Ale, non ci sono più le poltroncine di velluto????
La moda dei tronisti e delle veline è una cosa insopportabile da vedere, ormai lo stile personalizzato è un lontano ricordo. I modelli da imitare sono troppi, e per giunta cretini. Peccato!
Sandro, anche io, fino a qualche anno fa, frequentavo assiduamente un locale brasiliano.Era veramente caratterisico scuola di ballo, musica dal vivo, tutto rigorosamente brasiliano. Oggi, lo hanno voluto snaturare, e hanno cambiato genere musicale, hanno aggiunto le ballerine brasiliane, ma ormai è più una discoteca, che altro.
Avanguard, questa tendenza spero abbia un po' allontanato i ragazzi dalle discoteche. In realtà non lo credo, ma sul serio la musica house piace tanto? Veramente quel ritmo ossessivo fa venire voglia di ballare, di divertirsi e di passare una seratina in pista?
Netstar, condivido il tuo odio, meglio bere la Guinness in un localino tranquillo, con musica dal vivo, almeno il rischio rissa è un po' più scongiurato!
Roberta, che belle le domeniche in discoteca. Anche io dimostravo meno, pensa che a 18 anni un tipo (esagerando, secondo me), disse che avrei potuto averne 13. Immaginati la mia sofferenza, sarei voluta sprofondare.
I ragazzi, erano dei gran bastardi, ma secondo me era più una lotta ad armi pari. Anche quelli, cosiddetti, bononi, erano, intanto non depilati, e poi non avevano tutti quei muscolacci, quelle maglittine attillate, erano più scafati.
Un po' di sofferenze le ho patite anch'io, a dir la verità, ma a ripensarci ora, non so che darei per riviverle tutte. Anche le peggiori.

Anonimo ha detto...

A me non piace andare in discoteca. Preferisco stare in un locale con musica dove bere, parlare, ridere e scherzare...

Anonimo ha detto...

Cara Miss, anch'io ormai frequento molto di rado le discoteche, sono diventate un luogo dove mettere in risalto la solitudine dei singoli, più che luogo di aggregazione!
Ormai è così, l'ultima volta che ci sono stato (l'anno scorso) non vedevo l'ora che finisse la serata.
E, sebbene negli anni '80 non frequentassi ancora le discoteche in quanto ancora troppo ragazzino, sono rimasto segnato dalla disco dance anni 80-90.
Adesso, si tende addirittura a riprendere le vecchie musiche e canzoni ed a remixarle...capisci?!?
Non c'è più neppure lo spirito d'innovazione ed inventiva di una volta, si copia e basta...che tristezza!
Meglio le feste popolari all'aperto, dove puoi incontrare tanta gente davvero simpatica e fare conoscenze in allegria.
Buona giornata, ciaooooo
SIGNO

Miss Dickinson ha detto...

Francy, la pensi come me. I locali più tranquilli sono il posto ideale in cui divertirsi, senza sudare, gridare, o doversi sorbire quella specie di musica che mettono i DJ.
Signo, è vero, la discoteca esaspera molto la sensazione di solitudine dei single, sarà perchè, spesso, si finge un divertimento che in realtà non si prova per niente.
A proposito della musica, stanno scopiazzando qualsiasi cosa, ormai di idee veramente originali ne escono pochissime.
Dimostrazione che gli anni 80, sono stati un periodo irripetibile.
Oddio, parlo come la mia mamma quando ricorda gli anni 60...!

Francesc@ ha detto...

L'ultima volta che sono andata in discoteca una ragazzina al bar mi ha chiesto: signora, ha da accendere? Da allora non c'ho messo più piede.... sigh...

Miss Dickinson ha detto...

Avanguard, la De Filippi ha sdoganato il vuoto, e di questo oggi siamo circondati.
Il discorso di Paolo Limiti, è riferito a me, perchè mia sorella spesso mi chiama così, per il fatto che sono una nostalgica del tempo che fu, soprattutto in ambito musicale.
Il tuo blog è tutt'altro che un Paolo Limiti Show, le tue sono schede vere e proprie, straordinarie, se si pensa che le scrivi tu, che negli anni 80 eri ancora molto giovane.
E poi, il mio Guru è DI PIU', impossibile paragonarlo a chicchessia!
Francesc@, ti capisco. A me è successo all'uscita di una pizzeria, quando un ragazzino mi ha salutato con un "buonasera signora".
Lo avrei affogato.

Anonimo ha detto...

Io ho cominciato a godermela anno scorso :P

Anonimo ha detto...

Eh, le magliettine rosa aderenti sono aberranti, quasi quanto i tipi che le indossano, che si credono dei scesi in terra U_U
I cubisti si, direi che si possono paragonare ad un Costantino o ad un Daniele, con il pregio che almeno se ne stanno zitti e si limitano a ballare ^_^