Mel Gibson ormai è definitivamente un ectoplasma del cinema, diciamo la verità. Dopo le ultime uscite con la compagna russa, le presunte botte, le offese e chissà quali altre nefandezze, ecco che l'immagine mistica di "The Passion" e quella scanzonata di "Arma Letale", sono solo uno sbiadito ricordo.
Forse sarà un errore, ma trovo difficile ora vedere un suo film senza immaginarlo con l'aria da pazzo che grida alla fidanzata che la farà violentare da un "negro", come dice lui. Un attore deve recitare, è vero, ma è anche vero che determinate persone entrano un po' nelle nostre vite e diventano come dei mezzi parenti o almeno degli amici, sporadici e discontinui, ma pur sempre amici.
E' il caso di Pietro Taricone, per il quale mezza Italia ha versato fiumi di lacrime (me compresa). Perchè è successo questo? In fondo Pietro non era Mastroianni, eppure per tutti era "Taricone", ormai nemmeno più "quello del Grande Fratello", ma un attore, una presenza che non la si vedeva tutti i giorni ma che era bello sapere che c'era.
E nel momento in cui ci ha lasciato, ecco la botta di vuoto e la consapevolezza che non vedremo più quel suo sorriso guascone che ci accompagnava ormai dal lontano 2000.
Due abbandoni differenti quelli di Mel Gibson e Pietro Taricone, ma mentre per il primo ci rassegnamo all'idea che è un imbecille patentato, per il secondo non riusciamo a non farci prendere da un morso di dolore per un abbandono inaspettato, una carriera spezzata e una vita che avrebbe avuto ancora tanto da dare e da ricevere.
Se fosse passato a miglior vita Mel, vuoi perchè in fondo non lo abbiamo mai sentito parlare con una voce che non sia quella di Claudio Sorrentino, probabilmente dopo il primo "pover'uomo, in fondo era ancora giovane", sotto sotto avremmo pensato la classica frase cinica "meglio lui che io".
Per Pietro è stato diverso. Non so spiegare, ma come ho saputo che era in fin di vita, la mia mente ha ripercorso quel poco (o tanto) che avevo visto di lui e mi è davvero sembrato di perdere un amico, una cosa stranissima che non ho mai provato per la morte di nessun'altro personaggio famoso.
E 'Italia, per il compianto Taricone si è stretta in un inaspettato dolore, credo che nessuno se lo aspettasse di provare questa sorta di dispiacere intendo, in fondo non era poi così affermato, stava scalando la montagna del successo a piccoli passi e stava riuscendo più che dignitosamente a costruirsi una carriera.
E invece Mel Gibson, tutto quello che aveva lo ha buttato alle ortiche, la famiglia, il lavoro, la nuova vita che aveva intrapreso, tutto.
La morte non è mai giusta, questo si sa, ma la vita a volte ci regala qualsiasi cosa che non sappiamo cogliere e Mel Gibson è fra questi.
Stupido, rincoglionito e razzista, in più, pure falsone, perchè quella specie di misticismo che palesava ai tempi della Passione, vattelappesca a sapere che roba era.
Un abbraccio sincero a Pietro Taricone, un sonoro calcio in culo a quel deficiente di Mel Gibson, e mi perdonino gli estimatori.
6 commenti:
Cara Miss ho trovato per caso il tuo blog e mi complimento con te, leggendo quello che scrivi ho dedotto che devi essere una persona veramente schietta e sincera che dice sempre quello che pensa.
Per quanto riguarda Pietro (è l'unico partecipante del GF degno di essere ricordato) devo dirti che anch'io quando ho saputo della sua morte sono rimasta senza parole ed alquando dispiaciuta, mi sembrava una cosa impossibile che una ragazzo così giovane se ne fosse andato in quel modo ed anche a distanza ogni tanto il pensiero corre a lui.
Gibson ai tempi era uno dei miei attori preferiti, però adesso concordo con te un bel calcio nel c.... e l'unica cosa che si merita.
mah. io, da brava eutanasista che sono, appena sapute le sue condizioni cerebrali dopo l'incidente gli ho augurato di tutto cuore di andarsene al più presto possibile. i miei pensieri riguardo a lui sono, in ordine di frequenza:
-come mi dispiace, era così giovane e sembrava un amico di famiglia
-cavolo, ha vissuto gli ultimi 10 anni da leone però, non capita a tutti.
-rabbia. rabbia. rabbia. hai sempre una figlia cacchio. che ti lanci ancora? un po' di responsabilità. e c'era pure tua moglie per aria. rabbia.
Anche io come la zdora quando ho saputo dell'incidente,inizialmente ho sentito una forte pena e dolore,poi si è fatta avanti una rabbia immensa per una vita sprecata per uno stupido sport.Addirittura era per aria anche lei!Ma si erano scordati di avere una bimba?Riguardo a quello stronzo di gibson, che te lo dico a fare... sono d'accordissimo con te, ai tempi un pochettino mi garbava,ora non vedrei un suo film manco se mi pagano.Sai miss che ho trovato l'altro tuo blog,quello sulle canzoni della nostagia?Mi piace molto e rispecchia tanti miei stati d'animo.Mi piacerebbe molto parlarti di persona,ti mando la mia mail se ti va mi puoi rispondere privatamente,a scanso di equivoci... sono sposata ed eterosessuale ed ho 2 figli grandi.la mia mail è "valias811@gmail.com" Lia
Alessandra,benvenuta da queste parti, innanzitutto, e grazie per le parole carine che hai speso per me.:-)
Hai ragione su Pietro, quando dici che è l'unico partecipante del GF a essere ricordato con affetto (per quanto mi riguarda, provo da sempre tanta simpatia anche per Cristina) e l'impressione che ha fatto un po' a tutti la sua morte, è terribile.
Quell'altro deficiente, meglio lasciarlo perdere, mi piaceva ai tempi di "Arma Letale", ora mi fa orrore, è un cretino, razzista e secondo me anche un po' cattivo.
Ti abbraccio e spero di rileggerti presto.
Zdora, sono d'accordo con te, quando era sotto operazione un po' speravo si salvasse, poi ripensandoci mi sembrava quasi volergli male, augurandogli di vivere come un vegetale.
Sul momento anch'io ho provato tanta rabbia, che cavolo ti sei lanciato a fare, ho pensato.
Poi però, rivedendolo in tv, mi è sembrato davvero di aver perso un amico di famiglia, ormai era "Taricone", c'è poco da fare, lo conoscevano anche i sassi e tra l'altro mi stava pure simpatico.
Condivido con te, in ogni caso, la rabbia. Per la bambina,per lui, per la sua compagna, soprattutto, ma anche perchè prima di lui ne dovevano morire altri 1000 e ti potrei dare anche i primi nomi sulla mia lista personale..
Lia,per cominciare ti dico che ti avrei scritto lo stesso anche se non eri eterosessuale, punto 1 :-)
ma poi mi ha fatto ridere il fatto che ti sei giustificata, ci mancherebbe altro che la prima cosa che penso è che una persona che mi da la mail è gay!
Tornando a Pietro, come ho detto alla Zdora, anche io lì per lì ho provato quella rabbia che dite voi, poi però il dispiacere sincero mi ha anche un po' sorpreso perchè nemmeno lo conoscevo di persona. a non sai quanto ci ho pensato i giorni successivi e ti dirò, ho pure pianto come una scotennata quando in tv hanno fatto vedere la sua bara che usciva dall'ospedale di Terni. uno strazio.
Su quell'imbecille di Mel Gibson, stendo un pietoso velo, una figura come la sua è tremenda e spero, anzi è quasi sicuro, che la sua carriera sia finita.
Vado a scriverti la mail!
Pietro era l'unico del GF che ha fatto "carriera" una volta uscito dal reality, l'unico un po' sveglio e che merita di essere ricordato. L'Italia si era affezionata per la sua schiettezza e semplicità, tipica del ragazzo della porta accanto.
Su Mel Gibson non mi esprimo proprio...
Laura, è proprio così, Pietro era l'unico del GF ad essere ricordato con affetto, anche quando era ancora tra noi.
Su Mel Gibson, hai ragione, meglio non esprimersi..
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