martedì, luglio 17, 2007

DESPERATE HAPPY DAYS

La casalinga che vorrei essere io, non sarebbe disperata. Probabilmente non conoscerebbe la frustrazione, se avesse un situazione personale che si è scelta senza condizionamenti, una maternità voluta e una casetta da mandare avanti.
Più passano gli anni più questo ruolo viene demonizzato come se per la donna fosse l'ultimo pane. Occuparsi della casa e dei figli può diventare la cosa più importante della tua vita, più importante che farsi 8 ore di lavoro con il titolare che pressa, che stressa, che ti mette fretta e che ti paga poco.

Okay, e le ambizioni dove le mettiamo? Per carattere, e sto parlando di me, non mi incaponisco più di tanto, quindi, dopo il diploma, vari lavori e il tentativo tragicomico nell'imprenditoria, ho scoperto che forse una famiglia e una casa non sono poi così male. Ben inteso, io non mi sono sposata e nemmeno accompagnata, e se mai lo farò, cosa che dubito fortemente, sarà solo ed esclusivamente per amore. Nessun matrimonio per interesse e nessuna voglia del marito con la Porsche Cayenne, però l'inconsulta voglia di fare la casalinga felice che al mattino porta i bambini a scuola e tiene la casa come uno specchio, ogni tanto mi assale prepotentemente.
Ed è per questo che quando sento le signore lamentose che hanno fortissimamente voluto il matrimonio con l'abito immacolato, le bomboniere con l'aggeggino di porcellana, le partecipazione di carta pergamena, il pranzo nel ristorante con vista sulla piscina, 150 invitati dei quali la metà praticamente illustri sconosciuti, il bambino bellissimo che zompetta allegramente per casa, la villetta nuova di zecca frutto di un cospicuo mutuo da restituire in una quantità indicibile di anni, mi prende l'impellente bisogno di ficcar loro un tacco in mezzo agli occhi.
Io non mi sono mai voluta sposare, nel senso, preferisco di gran lunga una molto meno complicata, convivenza.
Però, sarà che stasera fa caldo, che sono tramortita dalla stanchezza, che domani mi aspetta una giornata pesante, tuttavia mi piacerebbe che il piumino che la signora dell'immagine tiene in mano con tanta gioia e devozione, fosse un po' anche il mio.
Diciamo che non sarebbe tutto facilissimo, anche lì i problemi non mancherebbero così come non mancano nella vita lavorativa più o meno retribuita. Meno soddisfazioni, dite? Può darsi, sicuramente avere la camera da letto pulita come uno specchio o il salotto arredato Ikea che splende come i dentoni di Luca Calvani, non sarà motivo di attestati o di gratifiche in busta paga.
Mettiamoci anche che, a proposito di gratifiche e retribuzioni, sarà solo e sempre il marito a mandare avanti economicamente la baracca e che sarà molto probabile sentirsi un po' in difetto. Forse, chiedere i soldi per la spesa non sarà la cosa più facile del mondo. Può darsi che ci lasci il bancomat, come può essere che ci mandi al discount con 10 euro a disposizione, da far avanzare anche per il giorno dopo.
E ci dirà: " è meglio che ti cerchi un lavoro, io non ce la faccio a mantenervi tutti, se vogliamo mangiare ti conviene darti da fare".
In tal caso, non sarei pronta ad accettare il doppio lavoro, non ho i tempi giusti e tenere il divano Ektorp dell'Ikea pulito come quando mi dilettavo a fare solo la casalinga, sarebbe un impresa quasi titanica.
Le donne che riescono a fare tutto, a gestire la famiglia, a lavorare, a vivere questa faticosissima condizione in maniera del tutto normale, hanno la mia più sconfinata ammirazione.
E ho capito, man mano che scrivevo questo post, che la mia visione delle casalinghe, somiglia molto alla vita di Marion Cunningham, dove la piccola ferramenta del buon Howard riusciva a far vivere più che dignitosamente, una famiglia di 4 persone.
Ma qui si parla di "Happy Days", mica cotica.



27 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Miss, temo che HAPPY DAYS se fosse girato adesso avrebbe il padre che va trans, la madre che si fa ingroppare dagli extracomunitari, la figlia anoressica e drogata e richi gay...
Aridamente al passo coi tempi Magda

Isabel Green ha detto...

è il mio incubo peggiore...non poter lavorare e stare a casa a "fare la donna"...mitico happy days!

Anonimo ha detto...

ora come ora, un "destino" come Marion mi terrorizza e basta! Rimanere in casa a fare "la donna"? Brrrr... no grazie!!!

Anonimo ha detto...

Ma voi vi ricordate invece che lavoro facevano quelli della famiglia Bradford ?
^__^

Anonimo ha detto...

Io mi arrabatto a lavorare in ufficio e tenere pulita la casa e spesso mi chiedo come sarebbe la vita da casalinga. Non so se davvero mi piacerebbe, ma di certo vivrei più serena, perchè così faccio tutto di corsa. Una casa curata e dei figli accuditi sono comunque una bella soddisfazione. Un bacione grande Betta

Anonimo ha detto...

io invidio un pò le donne che possono permettersi di stare a casa dal lavoro perchè il marito/convivente riesce da solo a garantire un buon tenore di vita!!

I figli forse non li avrei comunque ma vuoi mettere?
da maggio a settembre me ne starei nella nostra casettina al mare (facendomi raggiungere nei fine settimana) e poi per il resto dell'anno sono sicura che riuscirei a non annoiarmi fra shopping, trattamenti di bellezza, palestra...

lascia fare a me; altro che casalinga disperata

chi l'ha detto che l'unico modo per realizzarsi sia il lavoro?

Anonimo ha detto...

Guarda, io penso che quello della casalinga sia un ruolo noiosissimo. Alla fine un po' di frustrazione ti viene. Ma è un'opinione personalissima.
In realtà il problema è che spesso per cercare di andare avanti (molte volte senza aver bene idea di dove poi) si butta indiscriminatamente tutto quel che ci sta dietro. Succede per molte cose.
See ya!

LAURA ha detto...

Per come sono fatta, credo che mi annoierei a morte a fare solo la casalinga...allo stesso tempo però non voglio ridurmi alla classica donna in carriera che ha volutamente rinunciato alla propria vita privata in nome del lavoro, mai! Spero di riuscire a conciliare lavoro con figli e famiglia...è dura, lo so..staremo a vedere se sarò in grado, ora è ancora presto per pensarci!

Anonimo ha detto...

io penso che, se per una persona l'essere una casalinga e' il sogno della sua vita, perche' no?
certo non e' il mio, anche perche' mi conosco, sono pigra, non mi piace pulire, e passerei le mie giornate in pigiama davanti la tv.
se in famiglia ce lo si puo' permettere e se la donna vuole stare in casa ed esserne la regina, ben venga. l'unica cosa che vorrei, se avessi il gusto del tenere la casa in ordine e volessi veramente lavorare in casa (perche' sempre lavoro e'), e' un marito intelligente che capisca che il mio, seppur non pagato e' un lavoraccio, e che consideri il menage familiare al 50% (anche nella parte monetaria).
io, dal canto mio, sono stata intelligentissima, perche' mi sono scelta un marito che si rilassa facendo le pulizie, e quindi e' lui il mio casalingo, speriamo non disperato...

Anonimo ha detto...

Nooooo!!! La casalinga noooo!!! Che palle!!!

pOpale ha detto...

Ci sono tante sfumature di Grigio fra una Marion Cunningham e una casalinga disperata, saprai essere molto meglio senza rinunciare a molto :)

Anonimo ha detto...

Anche io quando lavoro troppo mi metto a sognare una vita da casalinga. Il bello è che quando lavoro poco, sto in casa, tiro a lucido i mobili e cucino, non vedo l'ora di tornare a lavorare... un casino

gds75 ha detto...

Guarda su la7 cambio moglie così capirai che non esistono donne disperate e nemmeno donne perfette... le donne hanno un solo incredibile e univoco pregio/difetto quello di incasinare gli uomini sia che decidano di fare le signore di wisteria lane sia che vogliano fare le carrieriste.
Ma questo quando si ha la facoltà di poter scegliere cosa fare della propria vita... ovvero mai!!!! :-)

Anonimo ha detto...

Carissima, purtroppo è una vita di merda. Gli Happy Days sono finiti per tutti. Comunque io sono fortunato perché non ho una lira in tasca, perciò nessuna donna vorrà mai sposarmi. Mi offro come amante. CIAO!

IlGuizzo

Miss Dickinson ha detto...

Magda, oddio, Marion ingroppata non la posso nemmeno immaginare!!!^__^

Galadriel Kira e Francy, anche per me era un incubo, oggi la vedo in modo diversa. Credo dipenda molto dal percorso di vita che ognuno di noi ha avuto. Nonchè dal fattore anagrafico, forse, ma non sono tanto sicura.. :D

Tomas, io ricordo che il padre, Tom, era un giornalista sportivo. Abby, non ricordo, ma anche lì la situazione era molto alla Happy Days. Con 8 figli, e due soli stipendi non è che potevano tanto saltare..

Betta, ecco, tu sei una di quelle donne che ammiro. Un marito, una casa, un lavoro. Certamente fare la casalinga e basta sarebbe più facile, ma, a parte il desiderio o meno, la vita di oggi non consente a tutte di essere le Marion Cunningham della situazione.

Pensierororsa, la tua idea di casalinga è molto glamour e forse vissuta così, sfido qualsiasi donna a protestare o a sentirsi irrealizzata. Forse quella più semplice, quella senza casa al mare e senza shopping, è un po' più difficile. Però è anche difficile lavorare 8 ore e arrivare alla fine con un pugno di mosche in mano..!

Robin, credo anch'io che stare a casa, spesso, non sia il massimo della soddisfazione. Però se una donna decide di vivere la propria vita dedicandosi ai figli, a godersi la famiglia a cercare di essere una buona madre, tanto di cappello.

Laura, conciliare le due cose è molto faticoso, infatti le donne che riescono a farlo per me sono delle eroine. Ti auguro di riuscirci!

Roberta, sei stata un genio! ^___-
A parte gli scherzi, come avrai notato, anch'io la penso come te. Ci sono tanti fattori da valutare prima di decidere di fare la casalinga. Come hai detto anche tu, la faccenda monetaria ha il suo peso. Ci vuole il marito intelligente. E la situazione economica favorevole.
Troppe cose, mi sa che ci tocca lavorare!

Popale, forse saprei o forse no, Intanto mi tocca lavorare e il problema non sussiste perchè sono una zitellona incallita! :-))))

Cate, noi donne non siamo mai contente, ma proprio mai nella vita.
Ci vorrebbero delle vie di mezzo che ancora devono essere inventate, mannaggia..

Gds, hai detto una grande verità: avere la facolta di poter scegliere cosa fare della propria vita. E hai aggiunto un MAI, che mi ha illuminato.
E' proprio così, io non ho mai scelto un bel nulla, molte cose sono capitate e le ho prese, ma difficilmente erano quello che davvero desideravo.
Grazie Gds, questa illuminazione mi ha incasinato a tal punto che dovrei scrivere un nuovo post! ^___^

Guizzo, se si parla di soldi, credo di essere imbattibile, dal mio portafogli ci manca solo che esca la farfallina..
Non ti peoccupare, non tutte le donne guardano agli euri, c'è ancora qualche cuore puro nell'universo femminile!

Avanguard ha detto...

Ottimo post :-) Giocare ad immaginare ciò che avremmo potuto essere a determinate condizioni, secondo me è sempre utile e costruttivo. Certo l'immaginazione spesso porta a vedere solo i vantaggi. Credo che però il percorso che ognuno di noi ha fatto nel bene o nel male non può essere soggetto a rimpianti anche perchè soprattuto nel tuo caso Miss, il tuo bagaglio esperienziale ti giova. Difficile, tortuoso magari imperfetto ma autentico e pieno di cose da trasmettere a tua volta. Certe casalinghe sposate con il giardino (e non con il marito) e con figli possono dire la stessa cosa? Ne dubito :-)

Anonimo ha detto...

questo è davvero un bel post.
Anche se, ammetto, solol'idea di una vita del genere mi disgusta. A me, eh! Mi sembrerebbe un arrendersi al maschilismo dilagante.
Non voglio figli, non voglio fare la casalinga. I lavori, a casa, li facciamo in due. Insieme. ALtrimenti, si vive in un letamaio.
Cucina Andrea ed io lavo i piatti.
Insomma.
Niente da dire se invece non si tratta di un'imposizione ma di una SCELTA, come dici tu.
Però le donne che fanno entrambe le cose, proprio non le capisco. Cosa sono, votate martiri per la causa della casa? No, se si lavora entrambi, si contribuisce in maniera equa e solidale alle questioni giornaliere...

Miss Dickinson ha detto...

Alice, credo che le donne che lavorano, spero e mi auguro, abbiano anche un determinante aiuto pratico dal marito.
In questo caso dovrebbe essere implicito che, lavorando entrambi, il minimo sarebbe aiutarsi a vicenda.

Miss Dickinson ha detto...

Avanguard, in effetti mi sono lasciata trasportare nel magico mondo di Happy Days. La casalinga alla quale ho fatto riferimento, sostanzialmente non esiste più. Diciamo che l'immagine che riesco a visualizzare al giorno d'oggi, è quella di una donna inquieta, annoiata e piena di frustrazioni. Tutto quello che io non voglio assolutamente essere per nessuna ragione al mondo.
Ti ringrazio per le bellissime parole, fanno sempre un gran piacere.

Anonimo ha detto...

era proprio una bella famiglia, quella di happy days... peccato che siano rare, nella realtà.

Gala ha detto...

Non ho mai pensato seriamente a come sarebbe la mia vita da casalinga. Vedo però l'esempio di mia madre che, dopo anni di lavoro ,decise di assumere il classico ruolo della casalinga alla mia nascita.
Guardandola mi rendo conto che essere una brava casaalinga è difficilissimo. Bisogna sapere fare di tutto, compreso essere abili amministratrici patrimoniali...mica poco ^_^

Anonimo ha detto...

Non sai come ti capisco Miss! Se vivi a Roma poi e sei donna non fai il doppio lavoro, ma il triplo: il dentista a viale Parioli, la lavanderia vicino l'ufficio del marito, ma quella brava sta a metà strada fra l'ufficio e casa, le analisi cerchi di farle sulla strada del lavoro... e così di seguito.
Il tutto con i tempi di Roma che ormai è una città invivibile tutto l'anno. Come si risolve?
Cercando di non essere troppo pignoli: il week end a volte lo passi a pulire e stirare, in cucina c'è chi cucina e chi lava i piatti, chi mette la lavatrice e chi stende... Non è un caso che tra un po' si parte per cercare casa a Ferrara, dove abiteremo da settembre... :-) Hai visto mai che imparo un po' anche a cucinare, prendo la patente, tengo vive delle piante in casa per più di 15 giorni e riesco ad avere un gatto... Oddio, fare solo e per sempre la casalinga no, ma un annetto sabbatico dal lavoro lo prenderei proprio... ma con un solo stipendio non si vive neanche in due... :-(

Anonimo ha detto...

P.S. Abby lavorara nella scuola dove andava il più piccolo dei Bradford come assistente sociale o psicologa non ricordo. E proprio ad un colloquio che ha conosciuto il papà della banda.
Certo come cambiano i tempi! Io uno con quella faccia e con otto figli sul groppone l'avrei evitato come la peste... invece mi ricordo che quando ero piccola quella serie mi piaceva un sacco e il loro matrimonio non mi era sembrato così fuori dal normale... :-)

Anonimo ha detto...

ti capisco e comprendo.
infatti a volte le casalinghe mi sembrano più stressate di chi fa la casalinga e lavora pure 8 ore in ufficio.

la società accetta sempre meno volentieri una donna che sta a casa "senza far niente".

Ed è proprio il non capire che non sta a far niente, che è il problema.

un saluto.

Miss Dickinson ha detto...

Netstar, purtroppo è così, Happy Days non ritorna..

Gala, infatti, il ruolo della casalinga non è per niente facile, alla fine diventi anche un po' l'amministratrice, la padrona di casa, la mamma, la moglie, la public relation, ruoli come se piovessero!

Stella, ma allora te ne andrai da Roma! Immagino quanto non deve essere facile lasciare la città che ti ha accolto, credo, per molto tempo e ricominciare tutto da capo.
Io credo che il ruolo della casalinga fatto per scelta, alla fine diventi un lavoro come un altro.
Però, come hai detto tu giustamente, con un solo stipendio oggi non c'è verso di vivere, e il mio sogno alla Marion Cunningham, è tristemente svanito sul nascere.

Grazie per le preziose delucidazioni su Abby!

Sc, è verissimo, il lavoro della casalinga non è accettato, oggi ancor meno di qualche anno fa.
Eppure è una figura indispensabile, insostiuibile, preziosissima.
E proprio non lo si capisce, hai ragione in pieno.

Anonimo ha detto...

miss: purtroppo non sempre. Spesso no. Tutti i miei colleghi, quando hanno saputo che Andrea non mi aiuta, ma semplicemente lavora in casa quanto me, hanno gridato allo scandalo. "Sei lei mi dice di lavare per terra le tiro uno schiaffo".
Una mia amica è andata a convivere.Si lamenta perchè fa otto ore e poi deve pulire. E lui non fa un cazzo. "Digli di fare qualcosa". "No, Anche se prendesse una scopa in mano. Se facesse una roba del genere, gliela toglierei di mano". Perchè?
"Perchè sono cose da donna, queste"...
ecco.
Ho detto tutto.

Marco ha detto...

Miss, lo sai che da bambino, tra le altre cose, ero molto attratto dai lavori di casa, proprio perché sentivo dire che è roba da donne? xD Però effettivamente oziare è meglio ghghghgh