
Diciamo la verità, ad ogni primo incontro con l'altro sesso, quando scatta la chimica puramente fisica, chi di voi pensa immediatamente a costruire un rapporto, a metter su famiglia, a proseguire il cammino di vita insieme?
Il testo di questa canzone parla chiaro: "Non ti dirò che è stato subito amore/che senza te non riesco neanche a dormire/ma sarò sincero quanto più posso/con te voglio una notte a tutto sesso.
La mia amica sostiene che è un pezzo profondamente antifemminista e che parlare in questi termini di un rapporto tra due persone sia svilente e riduttivo, invece secondo me questa è la realtà.
Pensateci bene: il primo sguardo, il primo approccio, lei/lui che in quel preciso istante stimola principalmente una cosa. 

A me è successo poche volte, ma quando ho conosciuto, moltissimi anni fa, un ragazzo identico sputato a Lambert Wilson, i miei ormoni di ventitreenne hanno iniziato a vedere i sorci verdi.
"Dentro noi facciamo grandi disegni/ma se si accende un desiderio lo spegni/è così che rinunciando moriamo/ma noi stavolta no, non ci caschiamo.
Si può controbattere a simili affermazioni?
Io dico di no, anche se poi, come forse è giusto che sia (ma anche no), l'età e la maturità un po' smorzano queste azioni, per qualcuno, dissennate.
Subentra la responsabilità e prima di fare qualsiasi cosa inizi a pensarci più di 3000 volte e forse si perde un po' la magia degli anni d'oro.
"Dimmi di si, senza promesse,/ senza studiare le prossime mosse/ perché ci piace, perché ci incanta/ perché sei tanta.
Qui si nota un po' di esagerazione nei termini, ma auguriamoci che queste cose non ci vengano mai dette faccia a faccia altrimenti, nel mio caso, una martellata sul pollicione e via, più veloce della luce.