Quello che è
mediaticamente successo a Vanessa Incontrada dopo la sua ultima apparizione
televisiva, nella vita di tutti i giorni e a molte di noi, è molto spesso la
quotidianità. Con la vip di turno si accaniscono stupidamente i soliti leoni da
tastiera, quelle povere persone prive di una identità precisa che godono nell’insultare
a random altri esseri umani senza una motivazione logica. Hai i capelli biondi?
Biondaccia schifosa. Hai sedici tatuaggi? Luridona marchiata a vita. Pesi
quaranta chili? Fottuta secca fatti un panino col salame. Ne pesi 70? Maledetta
cicciona posa subito il panino.
Non è una cosa giustificabile ma si sa, le
frustrazioni sono una brutta cosa, tanto più se questi malcapitati incacchiati
col mondo se ne stanno beati e felici dietro ad un monitor che fa loro da scudo
protettivo. Il dramma nasce invece quando insulti mascherati da simpatiche
gaffe o consigli non richiesti, ti vengono regalati da persone in carne ed
ossa.
Esempio N°1 : cena con persone conosciute e
non. Ti arriva il ragazzotto più giovane che, senza nemmeno averti mai stretto
la mano e detto “piacere mi chiamo Florindo” ti abborda con “ ho fatto una
figura di merda con mio fratello..” Lì per lì ti chiedi se stia parlando con te,
però poi con tutta l’educazione di questo mondo e quell'altro, rispondi “ah si? E che
hai fatto? “ Le ho chiesto se eri incinta” Deglutisci. Respiri e tiri fuori una
risposta che ti restituisce un po’ di dignità “ no, sono solo grassa”. A
dimostrazione che la mia consapevolezza è una conquista, l’imbecillità tua è
una sconfitta con la quali prima o poi dovrai fare i conti. E ti domandi anche,
così, per capire, la motivazione per la quale la figura di merda ha voluto
condividerla con te che manco sai il suo nome di battesimo.
Esempio N°2
: matrimonio di un’amica. Caldo torrido e immancabile foto di gruppo. Arriva la
conoscente, tra le altre cose al corrente della tua situazione personale, delle
varie problematiche con le quali convivi da un tot di anni e tira fuori la
frase del secolo: “perché non sali su una sedia così sembri meno grassa?”. Ecco
fatto. Non rispondi, anche perché in questi frangenti si blocca il pensiero, la
parola, il contatto con l’esterno. Rimani lì e sorridi come se fosse la sola e
unica cosa da fare anche se dentro di te la faresti a fette e la metteresti sul
vassoio al posto del vitello tonnato.
Non sto
parlando di Vanessa Incontrada e nemmeno di Rihanna, ma di una donna speciale
che, per motivi personali, si è trovata a convivere con un corpo che non è il
suo. E non lo sarà per molto perché sta combattendo come una guerriera per
tornare quella che è sempre stata e ce la sta facendo alla grande. Nonostante
tutti coloro che cercano di fermare questo bellissimo volo che ha intrapreso
verso una vita nuova. Siamo tutte un po’ Vanessa, molte di noi in lotta con la
bilancia ma soprattutto in lotta con esseri umani che si divertono a dare aria
ai denti per paura di trovarci la muffa se tengono troppo la bocca chiusa. E
con la vip di turno si levano scudi in sua difesa, tutti a dichiarare quanto è
bella, quanto non sia vero, quanto in realtà sia perfetta così, me compresa.
Per noi, donne sconosciute al mondo, tutto rimane tra le pieghe del nostro
cuore che un po’ si ferisce ma che continua a battere sempre più forte. Perché in
realtà siamo forti, sei forte tu amica mia che combatti troppo spesso con l’imbecillità
della gente ma non molli mai. Anche se hai il solito Florindo scemo ad
intralciarti il cammino.
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