domenica, novembre 11, 2007

UNA DOMENICA NO

Stasera non posso non riflettere sul fatto accaduto oggi e del quale hanno parlato un po' tutti: la morte del povero Gabriele Sandri.
Mi riallaccio alla puntata mozzata di "Quelli che il calcio", dove, nonostante fossero trascorse diverse ore dal momento dell'omicidio, stranamente ancora non erano chiare le dinamiche del fatto. Cosa molto curiosa, dal momento che solitamente già un paio d'ore dopo, in casi analoghi, sappiamo anche cosa aveva mangiato per colazione sia la vittima che il, perdonatemi la parola, il carnefice.
Dalla Ventura si è straparlato per una mezz'ora buona, dicendo che la Polizia era intervenuta per sedare una rissa e che il colpo, eventualmente, era partito per errore. Un poliziotto uccide un ragazzo disarmato, ma è solo una fatalità, uno scherzo del destino. E tutti a dire che non è colpa di nessuno, anzi no, è colpa del calcio e della mancanza di "cultura sportiva", anche se siamo su un autostrada e non c'è nemmeno il guardalinee a segnalare un fuorigioco.
Okay, la cultura sportiva che intendeva la Simona sarà stata tutta un'altra cosa, però, alla luce di quello che ci hanno detto i telegiornali successivamente dopo, io mi sentirei di accusare principalmente il poliziotto che ha sparato in aria, in autostrada e che ha colpito un ragazzo seduto in macchina sul sedile posteriore.
Lo sport è sicuramente colpevole perchè crea degenerazioni, ma vogliamo anche dire che un uomo addestrato dovrebbe, come minimo, fare un attimino più di attenzione? Vogliamo dire che in questo caso le tifoserie c'entrano in modo sicuramente marginale?
I ragazzi si erano azzuffati ma l'allarme era rientrato, tantopiù che se ne stavano beatamente andando. Dunque la "cultura sportiva" mi sembra un po' azzardata, come trovo pericoloso che un poliziotto maneggi un'arma e non abbia la capacità di farlo.
Quello che sta succedendo adesso, i vari vigliacchi in gruppo che danno l'assalto alle caserme, è un'altro aspetto della vicenda che meriterebbe un post a parte.
Ma se un poliziotto sbaglia in maniera così tragica e plateale, invece di attaccarci a scuse patetiche e penose, a ulteriori accertamenti per quanto riguarda la dinamica del fatto,sarebbe più giusto dire che la colpa è stata solo sua. Senza fare appello al tifo, agli ultras e al "calcio malato".
Lui ha sparato senza motivo e una persona ha perso la vita.
Il pallone stavolta è rimasto sul campo.

28 commenti:

Anonimo ha detto...

miss dire che hai ragione è poco. ma la televisione è sempre più un tribunale che giudica a modo suo i fatti più assurdi.

Isabel Green ha detto...

quando il clima è esasperato purtroppo è difficile valutare...sicuramente un uomo addestrato dovrebbe saper controllare le sue reazioni sopratutto quando nn sn più necessarie.ma è anche vero che ci sn masse di cretini/delinquenti che popolano gli stadi con il solo scopo di distruggere tutto e qualcuno ha ancora il coraggio di giustificarli considerandoli dei poveretti respressi che nn sanno sfogare la propria aggressività in altro modo. basta col buonismo

Francesc@ ha detto...

Chi attacca briga in un autogrill per una partita di calcio è un delinquente ma non si merita di certo una pallottola nel cranio. Bisogna anche dire che i poliziotti, come tutti gli esseri umani possono sbagliare (anche se i loro errori sono più pesanti di quelli di un ragioniere), soprattutto se si trovano in una situazione di "guerriglia urbana" come mi sembra sia successo ieri. Le responsabilità vanno accertate, assolutamente, ma io non metterei in croce quel poliziotto prima di aver sentito la sua versione e aver valuato i fatti.

LAURA ha detto...

Hai ragione, il poliziotto ha commesso un errore, punto. Non mi sento però di mettere in croce quel poliziotto. Bisognerebbe capire bene quali sono state le dinamiche, cosa è successo in quel autogrill anche se ovviamente qualunque rissa ci sia stata NESSUNO si meritva una pallottola. I tifosi attaccando la polizia hanno aggiunto altra violenza alla violenza ed hanno anche loro commesso un grave errore.

Anonimo ha detto...

Ammetto che ieri non ho visto il Tg e, quindi, di questa vicenda so ben poco (solo quello che ho sentito per radio). Condivido, comunque, quello che hai scritto. Sono dell'avviso che la colpa sia del poliziotto e che una persona addestrata non dovrebbe uccidere una persona "per sbaglio". Però una cosa mi permetto di dirla. Anche i tifosi che si azzuffano per un niente mi fanno specie. Perchè se ognuno stesse al suo posto, non si creerebbero neanche situazioni di "sbaglio". Io sono andata per anni allo stadio (tifo Udinese) e non ho mai alzato la voce con nessuno. E, credimi, non mi è mai successo mai niente di niente. Ciò non toglie che per il ragazzo coinvolto mi dispiaccia di cuore. Perchè morire per una partita è terribile. Bacione Betta
p.s. Non c'entra nulla, ma tu hai msn? Se ti va possiamo scambiarci i contatti. Bacione

Anonimo ha detto...

Penso che tranne la vittima siano tutti colpevoli: chi ha sparato, chi si è azzuffato per stupidi motivi, chi ha reagito con violenza alla violenza è sempre colpevole e non ci sono scuse.
E' colpevole pure l'informazione che diffonde notizie falsate e commenti fuori luogo istigando e generando altra violenza.

piccolè ha detto...

Ciao Miss, io non mi sento di condannare il poliziotto, ma neanche lo giustifico, e' umano e puo' sbagliare.Penso che le nostre forze dell' ordine siano esasperate da una condizione che che si presenta loro ogni domenica, oltre alla delinquenza generale.Mi dispiace per il ragazzo, spero venga fatta luce sull' accaduto, ma non voglio credere che sia stato intenzionale. Paghera' sicuramente, ma non e' certo facendo guerriglia che si rispetta il dolore di una famiglia.

Matra ha detto...

Per due giorni ho diviso la stanza d'ospedale con un commissario di polizia ferito in uno scontro a fuoco con dei malviventi. In quei 2 giorni, grazie ai racconti dei commilitoni che venivano a trovarlo, ho scoperto tante cose sul mondo delle forze dell'ordine.
L'addestramento è quel che è...e il materiale umano pure...

Sara Sidle ha detto...

Certo, i tifosi che se ne vanno per la città a metterla a ferro è fuoco, non si devono assolutamente giustificare.Odio il calcio e tutti quelli che gli girano attorno. Manca il cervello se per due calci dati ad un pallone si arriva ad azzuffarci e nei casi peggiori a morire per una coltellata. Trovo però ingiustificabile il poliziotto. E' umano, può sbagliare, ma chi porta una pistola deve e ribadisco deve assolutamente avere un comportamento diverso dagli altri. Non è il primo che fa una cazzata, ricordiamo con Giuliani, e anche Aldrovandi. Sapeste che rabbia quando vicino a casa mia li vedevo a mattinate intere seduti in divisa al tavolo con una ragazza rumena corteggiarla e perder tempo, o ancora quando una bimbetta di 17 anni mi raccontava che a notte fonda ed in servizio la andavano a trovare a casa..Ma quale giustificazione.Esisteranno certamente persone che vivono la divisa con onore e rispetto, ma non sono sicuramente tutti così e non sono tacciabili solo di "sbagli" quando uccidono un ragazzo.Non voglio assolutamente dire che gli ultrà siano da meno, quelli proprio non dovrebbero esistere e la linea dura è di rigore.Se le cose stanno come hanno detto i tg, credo che le nostre forze dell'ordine dovrebbero farsi un esame di coscienza e capire a chi danno le armi in mano. Non possiamo essere protetti da persone che non sono in grado di gestire certe situazioni.Capisco il fatto che debbano lavorare in condizioni pietose e che manchino di addestramento e materiale umano, ma questo non permette loro di passare quella linea che li porta ad essere come gli assassini.

Anonimo ha detto...

la ricostruzione dei fatti della questura fa un po' ridere...tragicamente...
di certo è che non capisco cosa si metta a sparare in aria dall' altro lato dell' autostrada...

Anonimo ha detto...

è inquitante pensare di essere difesi da gente che sembra non saper maneggiare nemmeno un'arma... comunque dopo ieri mi vergogno di essere Atalantina!!

Gli idioti della curva Nord atalantina devono sempre farsi riconoscere....

marge ha detto...

Non centra il calcio e non centrano i tifosi........intanto un ragazzo ha perso la vita.........non credo che ancora si sappia bene come sono avvenute le cose.....e quello che è successo ieri sera a Roma è il sintomo che la gente è stufa e piena di rabbia.

Gala ha detto...

Io cosa sia esattamente successo non me lo spiego neppure ora.
Il comportamento di certi delinquenti (non li definisco tifosi) è inconcepibile. Hanno solo aggiunto rabbia alla rabbia. Adesso agli arrestati verrà contestata l'accusa di terrorismo, vedremo che succederà.
I media poi hanno tenuto un atteggiamento assurdo in questo frangente, sembra che si impegnino a peggiorare la situazione ogni volta.

Anonimo ha detto...

Le ultime notizie che ho sentito dicevano che la polizia ha scambiato un piccolo tafferuglio tra tifosi per un tentativo di rapina all'Autogrill;peccato che il poliziotto abbia sparato quando il ragazzo ormai era in auto; "abbiamo pensato ad una rapina" è stato detto "e sono partiti due colpi"... beh... le scuse da parte delle forze dell'ordine in questi casi sono sempre pronte, e i colleghi ovviamente pareranno in culo al poliziotto che ha sparato visto che "secondo lui" i ragazzi in questione erano dei rapinatori.Spero che venga fatta chiarezza su questo fatto visto che ha perso la vita un ragazzo .. e credo che la vita dovrebbe avere ancora valore anche se viviamo in una società che pare pensi tutto il contrario visto che i valori non esistono praticamente più.Sul discorso dei tifosi che poche ore più in là hanno dato luogo a episodi violenti, hanno insultato i poliziotti allo stadio , assaltato caserme e devastato metropolitane dico : no comment... questa è la gente che rende lo sport una vergogna e non merita nemmeno di essere commentata.

Anonimo ha detto...

Avendone solo letto brevemente, non posso commentare in maniera esauriente, ma il tuo post gia' lo fa.
posso parlare dell'esperienza che ho (poca, a dir la verita').
Una cosa mi rende perplessa: da otto anni che vivo qui, eppure non ho mai sentito parlare di violenza negli stadi, e di morti negli stadi o per delle partite, considerando che qui di violenza ce n'e' davvero tanta. Sara' che non sono permessi alcolici dalla fine del primo tempo? Sara' che se ti sospendono dall'andare allo stadio e' davvero per sempre? sara' che ci sono piu' controlli prima? non lo so, ma bisognerebbe davvero fare chiarezza sui dettagli di questa vicenda, invece di parlare di "calcio malato".

Anonimo ha detto...

Ma non è questione di cultura sportiva.
Cioè, io mi rifiuto di classificare quella gente come sportivi. Sono solo delinquenti che trovano modo, ogni domenica, di sfogare i loro bassi istinti in quella zona franca fuori dalla giurisdizione dello Stato italiano chiamata "stadio".
Inoltre è stato sbagliatissimo in partenza collegare al calcio la morte del ragazzo (avvenuta, a mio modestissimo modo di vedere, per colpa dell'ennesimo esaltato pistolamunito che stavolta l'ha combinata grossa), che inizialmente non era stato nemmeno identificato come tifoso dal poliziotto che gli ha sparato.
See ya!

piccolè ha detto...

Giuliani stava facendo guerriglia, il carabiniere si e' difeso dall' attacco. Questo ragazzo lo fanno passare da martire, secondo me era uguale ai delinquenti di ieri, ne' piu' ne' meno, se fosse stato civile, magari sarebbe vivo!

gds75 ha detto...

Arrivo a dire che se al posto di un "tifoso" ci fosse stato un autonomo di un centro sociale, oggi probabilmente e giustamente in italia ci sarebbe un inizio di guerra civile. Senza voler già condannare l'omicida (perchè questo è quel poliziotto) che se veramente ha solo commesso un tragico errore sarà già morto dentro anche lui, questo episodio è la dimostrazione di quanto sia smisurata la differenza che in questo paese c'è tra chi controlla e chi deve essere controllato.
Se si ha un po di memoria ci si può ricordare di Federico Androvaldi che ancora si aspetta di sapere perchè sia morto e di Tommaso Leone adolescente napoletano ucciso ad un posto di blocco solo perchè il carabiniere aveva con lui un conto (privato) in sospeso.
Ora non solo nessuno parla di questi casi, ma gli assassini di questi ragazzi stanno pagando i crimini commessi?
purtroppo viviamo in un pese di merda nel quale subito ci si deve schierara pro o contro qualcuno o qualcosa e i fascisti staranno sempre a difendere e a giustificare le forze dell'ordine anche quando abusano schifosamente dei loro poteri, il che non vuol dire solo uccidere qualcuno, ma anche e sopratutto essere lavativi nell'ordinarietà (ve ne potrei raccontare una personale di storia a riguardo) e a sinistra non ci saranno mai parole contro chi trasforma anche una giusta protesta in atti di inciviltà ingiustificata.
Il fatto che di questa storia i veri fatti si siano saputi solo a tarda sera è la testimonianza che si è cercato di vendere a tutti una verità diversa da quella che è stata (cosa tipica di uno stato di polizia) e questo non depone a favore di una soluzione giusta ad un problema che non doveva esistere!!!!

emily.for ha detto...

Difficile stabilire l'equilibrio e distribuire in modo equo errori, innocenza e colpe...
Però è una triste realtà, molto triste.
Complimenti per il tuo blog, che visito oggi per la prima volta.
Tornerò a trovarti. :)

Avanguard ha detto...

Concordo con te. Come sempre l'Italia è vittima di un certo populismo e qualunquismo. Si tende a difendere questo o quell'altro, riempendosi la bocca di paroloni, quando basterebbe dire la verità che in questo caso è abbastanza palese.

Anonimo ha detto...

Io non cerdo che il poliziotto l' abbia fatto apposta, ma credo che la nostra polizia, in ogni caso, non sia all' altezza di fronteggiare episodi del genere.
Per quanto riguarda il ragazzo (e tutti quei ragazzi in genere) per me il problema non si pone: se si persegue un certo stile di vita violento prima o poi qualcuno ci lascia le penne, che sia per mano di un poliziotto o che sia per mano di un altro ragazzo!
E questi episodi di violenza non stanno nè a destra nè a sinistra, ma sono devianze sociali che cercano di tanto in tanto l' occasione buona per esplodere!
E' questo che secondo me va curato in questa società malata: la devianza e il malessere sociale, e bisogna fare in modo che i giovani (e meno giovani) non trovino più un pretesto qualsiasi per sfogare la propria ira.

Matra ha detto...

A due giorni di distanza neppure il ministro dell'interno Amato sa come si sono svolti i fatti (sua dichiarazione di stamattina in parlamento)
Ridicolo...
Purtroppo è l'ennesima dimostrazione di inadeguatezza di questo esecutivo...

Matra ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

io penso che non si può sparare ad altezza uomo, dall'altro lato della carreggiata. vergogna.

Giovanna Alborino ha detto...

ho visto oggi dal tg da che punto e' partito lo sparo...strano che e' riuscito a colpirlo..a questo punto non credo che l'agente abbia tutte le colpe..comunque i media sono una cattiva immagine, pur di far notizia raccontano un sacco di baggianate

Anonimo ha detto...

L'accusa di terrorismo è giusta, perchè non so dare altro nome a chi incendia, devia il traffico in maniera arbitraria, terrorizza e urla slogan violenti. Questa è gente che ha strumentalizzato un omicidio, trasformandolo in un pretesto per fare di tutto. La tv l'ho seguita poco. Il mio livello di intolleranza alle chiacchiere da salotto è ai minimi storici...

Angelwings ha detto...

Mia cara Miss, sembra ormai che qui da noi ogni occasione sia buona per dividersi in fazioni, per aggredirsi e per aggredire pure chi non ha colpe, basta appartenere ad una fazione o categoria. A volte la fazione nemmeno esiste, la si crea al momento. Esistono bravi tifosi, come esistono tifosi scalmanati. Allo stesso modo poliziotti responsabili e poliziotti che lo sono molto meno. Cambiando i nomi l'umanità non cambia. Purtroppo. L'impressione è che ormai si sia tutti proprio "sull'orlo di una crisi di nervi". Forse per questo succedono queste cose. Un abbraccio

Miss Dickinson ha detto...

Ragazzi, perdonatemi se non rispondo singolarmente ma stasera ho poco tempo e non ce la farei a scrivere a tutti cose sensate.
Dico solo che, alla luce di tutto quello che abbiamo sentito da domenica ad oggi, mi sento di confermare quello che ho pensato da subito: il calcio non c'entra nulla ma il poliziotto ha fatto uno sbaglio tremendo.
Ieri il questore o chi per lui, ora mi sfugge, lo ha definito "povero poliziotto" e la cosa ci può anche stare visto che non ha sparato con l'intento di uccidere. Però lo ha fatto e a misura d'uomo e la cosa mi sembra di una gravità estrema.
Spero in un provvedimento giusto, che dia un segnale vero e tangibile.
E lo sport in tutto questo è completamente da tutt'altra parte,spero che questo lo abbiano capito anche quei disgraziati che hanno trascorso la notte di domenica a spaccare le caserme.
Scusatemi ancora, vi bacio tutti.