venerdì, luglio 30, 2010

IL TELEFONO, LA TUA MUSICA

Chi di noi non possiede un cellulare? Ormai fa parte del quotidiano di tutti, una specie di prolungamento di noi stessi che ci accompagna ovunque.
Per quanto mi riguarda, inizialmente lo rifiutavo come la peste. Mi sembrava inutile, anche un po' fastidioso e poi ero convinta che lo avrei lasciato sempre spento per non farmi rintracciare. Hai capito la diva..
Poi però in me è entrata una passione viscerale che ancora oggi non mi abbandona: le suonerie.
Lo so, è da adolescenti, ma il motivo primario per il quale mi sono decisa a compare il telefonino è proprio questa. All'inizio sognavo di sentire lo squillo soave con una canzoncina dei Lùnapop, avevo l'imbarazzo della scelta ma avrei optato per "Se ci sarai" e non sto parlando di quando avevo 14 anni, badate bene.
In giro si sente qualsiasi cosa al posto del tradizionale squillo. Un mio amico in periodo di Mondiale, ha scelto il suono delle vuvuzela, un ronzio bestiale che a lui piace da matti.
Ma a volte mi metto a pensare a come abbiamo fatto, noi figli degli anni 80, a vivere senza le canzoncine al posto dell'anonimo squillo. Forse perchè non esistevano i cellulari? oggi pare impensabile, eppure allora riuscivamo a vivere bene lo stesso e la musica la ascoltavamo nelle cassettine dal suono più opaco di un vetro appannato e ci sembrava di che non ci sarebbe mai stato niente di più limpido.
Io le mie suonerie le curo come facevo ai tempi delle cassette, quando registravo compilation da macchina con la cura maniacale di una malata di mente.
Le scelgo, le taglio al punto giusto e me le piazzo sul cellulare sempre più orgogliosa della scelta. Le cambio spesso perchè, anche se non ho un telefonino bollente come quello delle strappone super richieste dal maschio latino, mi piace grogiolarmi nella canzoncina del momento e sapere che quando voglio la posso sostituire con qualcosa che mi piace di più. Patologia da curare?
"Will & Grace", "Alma gemea", "Ma il cielo è sempre più blu" "L'estate sta finendo" , questo è il passato.
Oggi, la canzone regina è un'altra e ne vado orgogliosissima, proprio come le ragazzine quando comprano il glitter di Deborah e se lo spalmano sulle palpebre per andare a ballare la domenica pomeriggio.
Chi mi legge, condivide con me questa passione under 16?
Per il mio bene, spero di si..



giovedì, luglio 29, 2010

TUTTO MERITO DEL TANTUM ROSA

Spesso mi pongo degli annosi quesiti ai quali non riesco a trovare risposte plausibili. Non capisco perchè Valeria Marini ha un appartamento a Piazza di Spagna a Roma non essendo in grado di fare assolutamente nulla, come fanno le persone a pendere dalle labbra del Nano, come può Emilio Fede essere invitato in qualità di ospite in tutte le reti della televisione italiana e via discorrendo.
Stasera però mi si è aperto uno spiraglio e piano piano le nebbie si sono diradate.
Se esistono donne che usano il Tantum Rosa (lavanda vaginale) per via orale e poi si sentono male, ecco svelato l'arcano di tanti misteri irrisolti.
Ragazzi, ma si scherza? come si può bere il Tantum Rosa e non essere ricoverati psichiatria?
Addirittura qualcuno ha dato un po' di colpa allo spot, e per evitare pericolosi equivoci, è stato segnalato più volte "USO ESTERNO", come se si avesse a che fare con dei rintronati. Ma evidentemente qualcuno lo è perchè non è possibile prendere una lavanda vaginale e ficcarsela giù per la gola come uno sciroppo.
Leggendo questa notizia mi sono intristita e rincuorata. Capisco tante cose e mi rendo conto che forse queste donne sono le stesse che quando vanno a votare non stanno lì a leggere i nomi dei candidati, dei partiti, delle liste. E forse sono le stesse che chiedono gli autografi ai reduci del Gf, a Belen, a Corona, e probabilmente sono quelle che dicono loro "vorrei essere come te sei un/a grande".
Il Tantum Rosa mi ha aperto un mondo.
Lunga vita al Tantum Rosa.



martedì, luglio 27, 2010

LA GRANDE ARTISTA


Il sindaco di Sanremo si è indignato con la Belen Rodriguez. Ma solo per una manciata di minuti, dopodichè ci è mancato poco che chiedesse scusa alla strappona per aver giudicato in malo modo la sua ex passione per la cocaina.
Infatti oggi questo uomo da una parola sola, ha dichiarato: "Nel pomeriggio, leggendo, ho notato che la situazione è diversa da quella dell'anno scorso di Morgan. Come amministrazione di Sanremo siamo convinti che, per presentare il Festival, ci voglia un'immagine adeguata. Ma Belen rimane una persona che non è indagata è stata solo sentita come testimone"
Il solo fatto che si faccia vedere copulare con Corona un giorno si e l'altro pure non ha importanza, rispetto a Morgan che ha detto una fesseria e quasi si è inginoccchiato sui ceci, è una questione di tutt'altro tipo.

Ma la Rodriguez ha i suoi santi in Paradiso e il sindaco di Sanremo rincara la dose: "Considero Belen una grande artista e spero possa chiarire prima di tutto il suo coinvolgimento. La Rai ha sempre fatto le scelte migliori e lo ha dimostrato lo scorso anno. La Rai quando sceglie, sceglie bene"
Intanto, definirla "grande artista" mi sembra un tantino azzardato. In fondo non ha una carriera tale nemmeno da essere definita "artista", per ora ha riempito le pagine di Novella 2000 e nient'altro.
Qui qualcosa mi puzza di spintarella, sembra quasi che debba per forza di cose presentare Sanremo, cocaina o non cocaina, copula o non copula, quello deve fare e lo farà.
Anche se la storia della droga era nota già dal 2007, ora pare che sia la notizia del giorno ma ai tempi di Vallettopoli ne hanno parlato anche i sassi del fatto che lei, la Francesca Lodo e altre divette, sniffavano come pazze in discoteca e altrove.
Se ne erano tutti dimenticati, quasi quasi mi aspettavo che sostiuissero Muciaccia in "Art Attack" e ci schiaffassero la Belen in quanto eroina dei bambini.
Se si deve iniziare un processo dovuto di riabilitazione, questo è il passo chiave. Lei a cavalcioni su Corona mentre gli sistema l'arnese in realtà è un'illusione ottica, ai piccini diremo che stavano giocando a trotta trotta cavallino, e quella mano lì stava solo sistemando la sella.

lunedì, luglio 26, 2010

AVANTI UN ALTRO TROIAIO

Ormai è tutto chiaro e mi domando cosa aspetto a mollare il divano e buttare la televisione di sotto la finestra. Non è possibile che là dentro non esista nessuno che non abbia un passato da nascondere o perlomeno qualcosa che NON lo lega al mondo dello spettacolo, quando si spaccia per "persona comune". Che poi non è che i famosi non lo siano, ma si sa, a loro piace sentirsi una spanna superiore e noi glielo lasciamo credere così sono più contenti e forse si danno un po' più da fare.
L'ultimo caso di torbida rivelazione, riguarda "L'Isola dei Famosi" di quest'anno e nello specifico la concorrente sconosciuta Silvia Zanchi.
Di lei non si conosceva nulla e la cosa era più che normale visto che faceva parte dei "NON famosi", categoria contrapposta a quella dei "famosi" che quest'anno erano tutto fuorchè quello. Sfido una persona di più di 30 anni che non segue Mtv a conoscere Domenico Nesci, presentato come il rubacuori italiano d'oltreoceano. Vips per pochi, anzi, pochissimi.
Comunque, torniamo a Silvia Zanchi. Sono uscite delle foto in questi giorni che ritraggono la ragazza in atteggiamenti inequivocabili con Amedeo Goria, il padre di Guenda, altra concorrente dell'Isola in qualità di "figlia di".
Le immagini sono di diversi anni fa, la ragazza avrà avuto poco più di 18 anni, ma tanto basta a rendere l'idea di chi scelgono gli autori dei reality e come in realtà gli sconosciuti per davvero neanche li prendono in considerazione.
A parte il fatto del perchè la Silvia avrà preferito Goria ad un coetaneo è un mistero che ci accompagnerà fino alla prossima mezz'ora, perchè non è difficile intuire, anche dagli scatti rubati per finta, il motivo di tale accoppiamento.
Ma lo squallore di averle messo vicino la figlia di quest'uomo, forse (anzi sicuramente) sapendo che tra lei e Goria c'era stato qualcosa, probabilmente quando lui ancora trafficava con Maria Teresa Ruta, madre di Guenda.
Un troiaio, ecco la parola per definire il sottobosco dello spettacolo, quella selva che racchiude i disperati, gli affamati di fama e i vecchi signori che si prestano a teatrini viscidi per una fotina sul settimanale pettegolo. Senza dimenticare gli autori dei reality che pescano nel marcio, ragazzine vogliose di firmare autografi che farebbero qualsiasi cosa per un mesetto di popolarità e qualche ospitata nelle solite trasmissioni tritamerda della tv italiana.
Solo il primo "Grande Fratello" ebbe la decenza di regalarci persone comuni, lontane dallo spettacolo, almeno fino a quel momento.
Da allora, ne abbiamo viste troppe e troppe ne vedremo ancora. Reality per modo di dire, diciamo che questa gente sta facendosi provinare e finire sull'Isola a fare la mammoletta è una prova di recitazione che dovrebbe portare sicuramente da qualche parte.
Dovrebbe, in questo caso, fortunatamente l'ha lasciata al palo.




sabato, luglio 24, 2010

FINALMENTE E' ARRIVATO

Stasera, forse perchè è sabato e finalmente ho smesso di sudare, mi sento di tessere delle lodi sperticate. Lodi perchè finalmente c'è un attore che sa fare il suo mestiere e lo fa senza illuderci di essere uno dei prescelti per salvare il mondo da una catastrofe immane. Recita e lo fa bene, dettaglio non trascurabile dal momento che oggi basta farsi ricevere dal solito tappo alto un metro e cinquanta per diventare automaticamente famosi e degni di menzioni.
Emilio Solfrizzi ha lavorato e si è guadagnato gli onori dei quali sta beneficiando oggi. Senza sgomitare e soprattutto senza finire nei tritacarne dei contenitori pomeridiani che lo avrebbero reso, forse, più famoso in tempi brevissimi, ma a che prezzo?
Il nostro eroe ha centellinato, dosato, soppesato i lavori ed è riuscito a farsi amare da tutti con una delle fiction più riuscite degli ultimi anni, "Tutti pazzi per amore", un piccolo gioiello di intelligenza e originalità.
In più, altro particolare di rilevanza non da poco, noi donne ci siamo accorte di lui. Che distrazione! un bell'uomo che non ostenta e non rincorre le starlette tipo Belen per finire sui giornalini di gossip. E' sposato, ha dei figli e come molti di noi una pagina Facebook che riesce anche a curare personalmente. Altra cosa che lo diversifica dai colleghi, Emilio Solfrizzi interagisce con il suo pubblico e risponde personalmente, proprio cliccando lui sulla tastiera del computer.Di solito i vippazzi ci schifano, specialmente quelli che riescono a malapena a recitare "Il sabato del villaggio" col gobbo di supporto.
Finalmente un attore a misura d'uomo, qualcuno bravo che, almeno apparentemente, si rende conto di essere un previlegiato e che, in linea di massima, non salva nessuna vita da una improbabile epidemia di colera.
Ha talento e lo dimostra, noi godiamo del suo lavoro e il cerchio si chiude lì, senza tanta sofferenza interiore che molti suoi colleghi ostentano come un nuovo fuoristrada.
Anche se il fuoristrada è quello che vedono loro, noi invece vediamo solo la bianchina di Fantozzi, giusto nel migliore dei casi.


giovedì, luglio 22, 2010

MEROLONE E' SEMPRE MEGLIO DI MEROLINO

I colpi di calore a volte fanno dei brutti scherzi, come nel caso di Valerio Merola. Si è messo in testa di essere un conduttore serio. Dichiara di essere un po' come Gerry Scotti, Carlo Conti e tutti quelli della sua "categoria", come dice lui.
E tutta questa sicurezza non nasce a caso, sia chiaro. Ad agosto partirà un suo programma televisivo su Rai 2, nulla di che, una cosina dalle 11,30 alle 13,00, ma tanto basta per fargli gonfiare il petto come uno scimmione.
Valerio Merola a tutt'oggi è qualcuno che dovrebbe ricostruirsi la carriera praticamente daccapo. Se ad un dicottenne pronunci il suo nome, quasi sicuramente ti chiederà lumi in proposito, o nella migliore delle ipotesi, ti domanderà se è figlio di Mario, il re della sceneggiata.
A parte il merolone, del quale non si vanta più ma che preferisce sicuramente ad un più modesto merolino, questo conduttore è un prodotto che nasce negli anni 80, almeno per il grande pubblico.
Un po' di modestia non guasterebbe, ma lui ormai, forte (si dice) di una sua amicizia con "il Trota", eccolo lì a fare il bullo come se in tutti questi anni fosse stato lui a negarsi al piccolo schermo.
Gli piacerebbe.
Diciamo che dopo la fallimentare esperienza a "L'Isola dei Famosi" di qualche anno fa, se ne è tornato zitto zitto al suo posto, salvo presenziare alle solite trasmissioni Rai del pomeriggio in veste di opinionista tuttologo.
Una simpatia esilarante questo Valerio Merola, non vedo l'ora di leggere le crtiche al suo nuovo programma.
Ora mi aspetto grandi cose da lui, non gli ascolti standard dell'estate, deve sorprenderci e fare il botto.
Dobbiamo dimenticarci del Merolone che va a Cuba a rimorchiare, ora Gerry Scotti deve tremare di paura, Carlo Conti raccomandarsi a Santa Rita e Fabrizio Frizzi prendere armi e bagagli e chiedere asilo a Tele Fucecchio.
O così, o si è trattato solo di una figura di merda peggio di questa, e, caro Valerione, superare una roba del genere la vedo abbastanza improbabile.
Però ce la puoi fare, secondo me sei sulla strada buona.




martedì, luglio 20, 2010

LA COLPA E' SEMPRE DEL NANO


Non so se è colpa del solito nano malefico (che tanto in un modo o in un altro c'entra sempre), ma è un periodo che l'Italia si indigna per le cose più imbecilli e mai per quelle importanti.
Innanzitutto, quando lasciato prematuramente i Mondiali 2010: Marcello Lippi è stato crocifisso, al punto, che nel primo periodo, ovunque andava, veniva massacrato, neanche avesse commesso il più efferato dei delitti.
Ora è la volta dei nudisti romeni: quasi linciati ad Ostia da una folla di bagnanti inferociti.
Ecco, la cosa che mi fa imbestialire è proprio questa voglia di giustizia e di pulizia, di fronte a cose palesemente cretine, tipo il Mondiale o due persone che fanno la stupidaggine di denudarsi in una spiaggia pubblica. Fastidiosi, forse, brutti da vedere, per qualcuno, ma davvero una cosa del genere merita una sommossa popolare di questa portata?
Però quando il nano maledetto va a letto con le ragazzine, nessuno prende le spranghe a va ad aspettarlo sotto casa. Dopotutto se è così tanta la voglia di ordine e morigeratezza, un settantenne sposato e con figli più che maggiorenni forse non dovrebbe fare l'idiota con una 18enne. E perdipiù con una carica di Stato come la sua!
Ma in questo caso, l'italiano che lincia i romeni, se ne sta bello tranquillo e, anzi, se c'è da votare lo vota pure. Perchè è simpatico ed è un imprenditore, figuriamoci se non fa il nostro interesse. Magari ha avuto anche a che fare con la mafia, ma è meglio prendercela con Marcello Lippi e dirgli "vergognati, ci hai umiliato in tutto il mondo", come se il tappo invece promuovesse il nostro Paese in maniera dignitosa.
Diciamo che è più facile e anche un po' fascista, diciamola tutta, menare due romeni ignudi, piuttosto che prendersela per le vere magagne dell'Italia.
Il tappo va all'Ikea e i dipendenti si fanno addirittura le foto con lui, neanche fosse il Padreterno, se poi ci mette tutti in ginocchio mentre le sue tasche si riempiono ogni anno che passa, poco importa.
Le vergogne dell'Italia sono i Lippi e i rumeni, non ce lo dimentichiamo.

domenica, luglio 18, 2010

MA LA SBRIGLIA NO

Invecchiare fa schifo, ma proprio tanto, e almeno che non si faccia uso di sostanze esterne, il tempo che passa si vede eccome. Mickey Rourke però ha esagerato, forse perchè ne ha buscate parecchie e il viso gli è cambiato in modo irrimediabile, oppure ha abusato di qualche robaccia e i risultati sono quelli che sono.
Ma la bava..no, quella non c'è botulino che tenga. Quella c'è per oscure ragioni e lui se la tiene alla bocca come un trofeo, non è che si pulisce. Anche quell'impercettibile secondo in cui se l'è trovata lì, magari non avrebbe neanche voluto, però non è che era tra le 4 mura di casa. Il fotografo era pronto allo scatto ed ecco il disastro di un uomo che era partito benissimo e si è ritrovato in queste condizioni:



Io non sono per la bellezza a tutti i costi, mi rendo conto che non è possibile restare identici per tutta la vita e non sarebbe neanche tanto normale. Ma Mickey ha subito un tracollo come nessun'altro, sarà stata la boxe, vallo a sapere, ma io vorrei conoscere il chirurgo macellaio che gli ha ridotto il viso in questa maniera obbrobriosa.
Meglio ricordarlo com'era ai tempi d'oro, quando sbaragliava tutti con quell'aria stropicciata e lo sguardo assassino. E qui non c'è vecchiaia che tenga, qui si parla di errori e mani sbagliate, poi il discorso della bava va attribuito a qualcos'altro che sta nel suo cervello. E a quel punto c'è poco da fare, un fazzolettino in tasca costa poco e non impegna: basterebbe darsi una pulitina alla bisogna e si evitano figure penose come questa.
Ma soprattuto, sì, il rimpianto di quello che si è stati c'è sempre, ma con tutta questa sbriglia, davvero, viene quasi voglia di piangere..


sabato, luglio 17, 2010

ANNI 80 TANTO PER DIRE

Io mi vanto di far parte della nutrita schiera di estimatori degli anni '80. Sicuramente perchè li ho vissuti e li ricordo come un periodo bellissimo. Forse un po' frivolo ma di sicuro più libero e "avanti", rispetto a quello che stiamo vivendo adesso.
Sono state inventate trasmissioni riferite agli anni 80, certe venute bene, altre un po' meno, ma la cosa che ancora mancava a questo perenne amarcord, era il calendario. Per come la vedo io, sarebbe potuta venire anche una cosa bellina, se mi avessero messo in posa qualche icona di quel tempo, anche vestita (il che avrebbe reso la cosa del tutto innovativa), ma che perlomeno avesse una qualche attinenza con il senso della faccenda.
Invece, per fare prima, cosa hanno fatto? hanno preso 4 ragazzotte che avrebbero posato anche per il calendario degli autotrasportatori, hanno fatto loro scimmiottare qualche personaggio simbolo degli anni 80, a patto che avesse almeno qualcosa che dovrebbe stare dentro, completamente di fuori.
"Mitici 80", questo è il nome dell'opera, dovrebbe essere, per i nostalgici maschi, una sorta di riassunto breve per quanto riguarda alcune delle donne che sono rimaste nell'immaginario collettivo. Tinì Cansino, Nadia Cassini, Farrah Fawcett, Lory Del santo, Kim Basinger, (accozzaglia un po' bestiale, mi sembra) ecc ecc.
Il risultato è che le ragazze hanno avuto una vetrina per le loro improbabili carriere, mentre gli estimatori dell'ultim'ora forse appenderanno il calendario in bagno, giusto giusto se hanno 14 anni e ci vanno un po' più spesso del normale, non sempre per fare la pipì.
E' un po' come se per ricordarci le gesta del compianto Johnny Castle di "Dirty Dancing", ci proponessero uno degli ex tronisti della De Filippi, che so, Daniele Interrante, col ciuffo e il giubbino di pelle.
A noi donne si accapponerebbe la pelle e sono certa che porteremmo anche noi il calendario in bagno, ma solo per pulirci gli specchi e, in mancanza di meglio, forse qualcos'altro.


giovedì, luglio 15, 2010

PIU' DI QUA CHE DI LA'

La calma è la virtù dei forti e io sono praticamente una donnina zen, ma quando è troppo è troppo.
Ieri sera vado per accendere il portatile (usato che mi hanno gentilmente regalato) e mi ritrovo con lo schermo buio, tutte le spie accese ma niente, tutto nero. Le parolacce che sono uscite da questa bocca le solo io, ho maledetto tutto quello che mi capitava a tiro e ho provato circa 298 volte a spengere e riaccendere, ma il traditore non ne voleva sapere. Sara Sidle che è nota per "risolvere i problemi e fare ricerche in rete", si è attivata immediatamente e ha trovato un forum nel quale parlavano proprio delle magagagne del mio modello. Infatti, questo difetto è praticamente la norma, anche lì tutti a a smoccolare virtualmente e qualcuno gentilmente ha messo a disposizione di tutti gli sciagurati qualche rimedio anche artigianale.
Noi abbiamo scelto il seguente: avvolgere il pc acceso in una coperta di lana per 1 ora, dopodichè, quando è bollente al punto giusto, soprirlo e lasciarlo raffreddare per circa mezz'ora. Stasera ci siamo decise e lo abbiamo fatto. Miracolo dei miracoli, è ripartito. Purtroppo però mi è sparito l'audio, quindi mi ritrovo con un computer traballante e perdipiù muto. Ma la cosa bella è che anche il pc di casa, quello fisso, grazie ad un virus, è completamente privo di audio, per cui ci ritroviamo con 2 computer silenziosi e un po' più di qua che di là.

Che poi senza poter sentire neanche un filino di musica è abbastanza triste. La mia parente, povera ragazza, che ha scelto di far suo il desktop in casa (io con questo caldo passo le serate in terrazzo col portatile a scrivere e a vedere video su YouTube), sono mesi che convive con questo triste fenomeno. la capivo prima e ancor di più ora che vivo la sua stessa situazione.
Qualcuno potrà dire, ovviamente: "scusa, che problema c'è, domani li porti entrambi all'assistenza.."
Eh già, fosse facile! qui si vive alla giornata, ogni mese c'è qualcosa da fare e i soldi sono sempre meno, man mano che il tempo passa. A volte si deve fare la fatidica scelta: o si fa la spesa o si aggiusta il computer. E' chiaro che la seconda opzione è quella che viene lasciata per il giorno di poi dell'anno di mai. Che poi in realtà sarebbe agosto, non la voglio fare più tragica di quello che è.
E siccome stasera non posso sentire un accidente di musica, ho una voglia inconsulta di postare un video per esorcizzare questo silenzio da pc che potrebbe farmi incazzare ma non ce la farà mai.
A chi lo può sentire, buon ascolto, io ci riproverò il prossimo mese.




martedì, luglio 13, 2010

MATTI DA LEGARE

Impossibile resistere al polpo Paul, del quale ho scoperto l'esistenza solo in questi giorni. Infatti Lele Mora ha fiutato l'affare e ha intenzione di reclutarlo nel parterre dei suoi super artisti. Lo vuole portare in tournee, non so se è chiaro lo stato di difficoltà nel quale stiamo messi.
Ma la cosa assurda è che la crocerossina che aveva fatto miracolosamente spuntare l'alzabandiera (o quel che ne rimane) al nostro premier, si è improvvisata indossatrice per la maison Curiel. Attenzione però, lei sfila vestita da sposa con un abito sontuoso perchè è bella e il nano quando la vede sbava, le altre crocerossine, meno appariscenti di ella, dietro a fare da corolla con la divisina d'ordinanza.

In questa Italia che ormai ha perso la brocca in maniera spero non definitiva, anche una missione così nobile e seria, viene ridotta ad uno sfoggio di immagine così ridicolo e patetico che più non potrebbe. Possibile che, perchè un tappo, seppure padrone di tutto ciò che ci circonda, diventa tipo Fantozzi per una bella donna, automaticamente questa diventa famosa, più bella di quello che è in realtà e per lei si aprono le porte di qualsiasi cosa che fino a poco tempo prima erano chiuse?
Fra il polpo che va in tournee e la crocerossina gambalunga, qui lo sfacelo totale incombe paurosamente.
In più ci si mette anche il gossip che non è più quello di una volta. Le foto delle valige di Belen Rodriguez in bella mostra sotto casa ad opera di Fabrizio Corona che l'avrebbe cacciata di casa, praticamente sembrano far parte di un set fotografico.
In pratica Corona avrebbe messo le valige fuori casa, fatto le fotografie e spedite a Novella 2000.
Quasi quasi preferisco il polpo Paul che fa le serate in Versilia, non dico altro.

lunedì, luglio 12, 2010

DUE DESTINI

Attori che vanno e attori che vengono.
Mel Gibson ormai è definitivamente un ectoplasma del cinema, diciamo la verità. Dopo le ultime uscite con la compagna russa, le presunte botte, le offese e chissà quali altre nefandezze, ecco che l'immagine mistica di "The Passion" e quella scanzonata di "Arma Letale", sono solo uno sbiadito ricordo.
Forse sarà un errore, ma trovo difficile ora vedere un suo film senza immaginarlo con l'aria da pazzo che grida alla fidanzata che la farà violentare da un "negro", come dice lui. Un attore deve recitare, è vero, ma è anche vero che determinate persone entrano un po' nelle nostre vite e diventano come dei mezzi parenti o almeno degli amici, sporadici e discontinui, ma pur sempre amici.
E' il caso di Pietro Taricone, per il quale mezza Italia ha versato fiumi di lacrime (me compresa). Perchè è successo questo? In fondo Pietro non era Mastroianni, eppure per tutti era "Taricone", ormai nemmeno più "quello del Grande Fratello", ma un attore, una presenza che non la si vedeva tutti i giorni ma che era bello sapere che c'era.
E nel momento in cui ci ha lasciato, ecco la botta di vuoto e la consapevolezza che non vedremo più quel suo sorriso guascone che ci accompagnava ormai dal lontano 2000.
Due abbandoni differenti quelli di Mel Gibson e Pietro Taricone, ma mentre per il primo ci rassegnamo all'idea che è un imbecille patentato, per il secondo non riusciamo a non farci prendere da un morso di dolore per un abbandono inaspettato, una carriera spezzata e una vita che avrebbe avuto ancora tanto da dare e da ricevere.
Se fosse passato a miglior vita Mel, vuoi perchè in fondo non lo abbiamo mai sentito parlare con una voce che non sia quella di Claudio Sorrentino, probabilmente dopo il primo "pover'uomo, in fondo era ancora giovane", sotto sotto avremmo pensato la classica frase cinica "meglio lui che io".
Per Pietro è stato diverso. Non so spiegare, ma come ho saputo che era in fin di vita, la mia mente ha ripercorso quel poco (o tanto) che avevo visto di lui e mi è davvero sembrato di perdere un amico, una cosa stranissima che non ho mai provato per la morte di nessun'altro personaggio famoso.
E 'Italia, per il compianto Taricone si è stretta in un inaspettato dolore, credo che nessuno se lo aspettasse di provare questa sorta di dispiacere intendo, in fondo non era poi così affermato, stava scalando la montagna del successo a piccoli passi e stava riuscendo più che dignitosamente a costruirsi una carriera.
E invece Mel Gibson, tutto quello che aveva lo ha buttato alle ortiche, la famiglia, il lavoro, la nuova vita che aveva intrapreso, tutto.
La morte non è mai giusta, questo si sa, ma la vita a volte ci regala qualsiasi cosa che non sappiamo cogliere e Mel Gibson è fra questi.
Stupido, rincoglionito e razzista, in più, pure falsone, perchè quella specie di misticismo che palesava ai tempi della Passione, vattelappesca a sapere che roba era.
Un abbraccio sincero a Pietro Taricone, un sonoro calcio in culo a quel deficiente di Mel Gibson, e mi perdonino gli estimatori.


domenica, luglio 11, 2010

ZITTA E MOSCA

Ce l'aspettavamo? un pochino forse si, non tanto un arresto (che poi non c'è neanche stato), ma almeno una spiegazione logica a tanta arroganza, tanti anni trascorsi sulle seggioline di uno studio televisivo a sputare veleno su ragazzotti e ragazzotte di belle speranze, quello si.
A Daniela Ranaldi, meglio conosciuta come "Danielona di Uomini e Donne", è stata formulata l'accusa di detenzione e spaccio di cocaina. Bella botta e soprattutto, figura di merda di proporzione immane.
In effetti una roba del genere lascia abbastanza di stucco. In realtà di lei sappiamo pochissimo, avevo sentito dire che viveva del suo lavoro di cartomante, ma non so perchè non avevo mai ventilato l'ipotesi di un lavoro alternativo. Con tutte le sentenze che sputava in trasmissione, non dico che la immaginavo trasparente con un vetro, ma poco ci manca.
"Così mi rovinate la vita", ha detto agli agenti: ed è proprio così che è andata, la sua vita di opinionista è rovinata, anche perchè vorrei vedere con che coraggio accuserà una diciottenne di doppiogiochismo, quando lei due ore dopo magari consegnerà una bustina di cocaina ad un tossico in astinenza.
Non dico che Daniela fosse un personaggio positivo, ma nel suo piccolo si era creata una visibilità non da poco, per una signora che nella vita non ha mai fatto spettacolo. Ora, con questa bella figura di merda, tornerà nell'oblio da dove è arrivata, forse con la fedina penale zozza e il rimpianto di non aver saputo gestire una piccola fortuna che non le ricapiterà mai più.
La Danelona in caduta libera, immagino i brindisi dei ragazzi passati nello studio di U&D che lei ha massacrato senza pietà, dopo aver appreso questa notizia.
Acida come un limone e spesso cattiva come l'olio di ricino: tutti quei discorsi per poi rivelarsi una spacciatrice di droga come l'ultima delle delinquenti.
A volte conviene tacere nella vita ma la Daniela a "Uomini & Donne" aveva fatto della parola la sua arte primaria, forse pensava di farla franca e di essere più furba di tutti.
Ma la figura di merda era in agguato e stavolta mi sa che farà della frase "il silenzio è d'oro", la sua sola e unica ragione di vita.


sabato, luglio 10, 2010

CHE SIMPATICO UMORISTA

"ogni volta che entra all'Ipercoop si rende conto che, in Valdinievole, il bell'aspetto è un optional"

Questa perla di saggezza è stata pubblicata da un ex concorrente del Grande Fratello sulla sua pagina Facebook.
Il saggio in questione, abita in una frazione vicino a Montecatini e ricordo che all'epoca della sua permanenza nella Casa fu oggetto di derisione da parte del vincitore di quell'anno ed ebbe una storiella d'amore con una ragazza di Napoli che lo trattava peggio di un bidone della nettezza.
Oggi costui, tra l'altro giornalista per il settimanale Visto, si è trasformato in una specie di Guru della rete. Sulla sua bacheca gli adepti appoggiano qualsiasi sua esternazione, anche la più idiota come, ad esempio, questa che ho riportato io.
Ed è proprio questo il punto focale: basta così poco per avere sempre ragione? Le persone, purtroppo, o almeno molte di loro, hanno costantemente bisogno di qualche modello da seguire, di una mente da appoggiare. Non è importante che sia qualcuno di poco valore, l'importante è che sia famoso quanto basta per inventarsi leader. In questo caso specifico, il tipo in questione, perlomeno nell'ambito della sua bacheca, ha più di 4000 amici (tra i quali più di un personaggio famoso), o presunti tali, che in linea di massimo appoggiano quasi tutto quello che dice.
Noi della Valdinievole che andiamo all'Ipercoop siamo dei mezzi cessi che non curiamo il nostro aspetto fisico, lui è bello e da simpatico tontolone che era qualche anno fa, ora si è trasformato in un figo da paura (secondo lui e le sue adepte) che esterna perle di saggezza che neanche il Dalai Lama.
E questa non è nè la prima e nè l'ultima, lui è proprio simpatico così e convinto di lanciare acute provocazioni che lo dovrebbero portare nell'olimpo dei giornalisti seri.
E ci crede fermamente, così come i suoi innumerevoli fans che si bevono le sue frasi come qualcun'altro divora quelle di Marco Travaglio.
E qui non diciamo bischerate Miss Dickinson, non mescoliamo il piscio con l'urina che è proprio tutta un'altra storia..

giovedì, luglio 08, 2010

MISS MASCELLA

A volte quando trovo notizie come questa, in cuor mio spero sempre che siano leggende metropolitane o al limite bufale del primo aprile arrivate in ritardo.
Anche perchè non è possibile che una donna dichiari su che se l'Olanda vincerà i Mondiali di calcio, farà sesso orale a tutti suoi 22mila contatti maschili di Twitter. Si potrà pensare: è impossibile che una donna da sola riesca a non farsi venire una paralisi alla mascella. Non c'è problema, la ragazza, in quanto pornostar, ha già chiesto il supporto di alcune colleghe per riuscire a smistare il traffico di oggetti volanti non identificati nelle loro cavità orali.
Magari poi non se ne farà di nulla, anzi, sicuramente sarà così, il dramma sta solo nel fatto di averla dichiarata una cosa del genere. Okay, probabilmente si è guadagnata un'ospitata in qualche talk show col conduttore maschio che solo a parlarne, la sotto, potrebbe anche attaccarci il cappello.
Lo spogliarello della Ferilli è roba da album dei ricordi, ormai le scommesse, o le promesse, hanno più corpo, sono tangibili e si toccano con mano.
Nel caso della Miss Mascella in questione, lei assaggerebbe proprio e farebbe felici un sacco di maschioni che sicuramente intaseranno il social network sul quale ha pubblicato questa ganzata in salsa superporno.
Cara Sabrina, ti sembrava di aver scoperto l'acqua calda ma qui c'è il nuovo che avanza, forse di trecentesima mano, vista la professione, ma la ragazza di sicuro ha stomaco e di certo più di un pelo sulla lingua.




mercoledì, luglio 07, 2010

SEMPRE, COMUNQUE E DOVUNQUE

Ci sono cose che ancora mi sono del tutto sconosciute, tipo: perchè anche il cinema si lascia contaminare dalla bellezza nuda e cruda, tipo varietà del sabato sera su Canale 5?
Facciamo l'esempio di Belen Rodriguez. Bella, è bella e su questo è impossibile discutere, anche volendo trovarle un difetto qualsiasi. Simpatica, è simpatica, per come la penso io, solo quando ha la telecamera puntata addosso, poi per quel poco che ho visto su qualche video in rete, è arrogante e presuntuosa neanche ce l'avesse solo lei. Brava, non è brava, non ha talento quasi per niente, saprebbe un minimo cantare ma non lo fa mai. Tempo fa si è improvvista presentatrice con tanto di cartellina ed era imbarazzante da quanto appariva impalata e surgelata. Se non fosse stato per le minigonne inguinali, sono certa che le avrebbero stroncato la carriera dopo la prima puntata.
Nonostante questi, chiamiamoli così, ostacoli più o meno oggettivi, sarà la protagonista di un film vero, con attori veri e un regista che non ha mai diretto un cinepanettone (tanto quest'anno la vedremo anche lì) in vita sua.
Il suo partner maschile sarà Emilio Solfrizzi, del quale sono una ammiratrice infoiata, tanto che mi sono iscritta alla sua pagina ufficiale su Facebook e le due volte che ha commentato un mio messaggio sulla bacheca ho avuto le palpitazioni per tutta la mezz'ora successiva.
Sapere che un attore vero e bravo come Emilio, reciterà accanto ad una vulva che cammina, per me è un grande dispiacere. Il regista ha dichiarato che lei è molto intelligente, ma non so se questo basterà a farla diventare un po' brava. La mia fiducia sta a zero perchè in lei non trovo niente di positivo, ma se continuo su questo tono poi mi dicono che sono invidiosa perchè lei è bellissima e sudamericana ed è facile criticare chi è più bella e fortunata di te.
Ma qui c'è la mia apprensione per Emilio Solfrizzi che stimo tanto come attore e che non vorrei mai vedere svilito accanto ad una pantera che illumina lo schermo col decoltè da cardiopalma, ma con la recitazione tipo Commissario Rex.
Mah, che dire, ormai la frittata è fatta e lei ci sarà. La sua immagine sulla locandina sarà spettacolare e speriamo solo che riesca a sorprenderci tutti con un talento che negli spot di quest'anno non ci ha mostrato per inaspettata pudicizia.
Mi auguro che il tempo mi dia torto, oltre che per Emilio, anche per il cinema italiano che non credo abbia bisogno di un personaggio come Belen.
La pubblicità con De Sica ci ha dato un assaggio di cosa può regalare al cinespettatore e mi domando quale sia stata la molla che ha spinto la produzione ( Pupi e Antonio Avati) a decidere che la protagonista doveva essere lei e non Luisa Ranieri, ad esempio.
Ah già, forse perchè deve interpretare se stessa, 'sta ragazza va aiutata e accompagnata per mano verso l'Olimpo del cinema come una attrice vera.



martedì, luglio 06, 2010

QUESTIONE DI PALINSESTO

Quest'estate la televisione mi è decisamente ostile, sarà il caldo, sarà che mi sono stufata, ma sto avendo un rifiuto totale da palinsesto che non mi era mai accaduto prima d'ora.
Ormai sono decenni che tutti i i giorni da giugno a settembre la signora Jessica Fletcher, alias "Signora in giallo", appare miracolosamente su Rai 1 a ricordarci che l'afa è alle porte.
Senza dimenticare una serie televisiva che va in onda praticamente tutto l'anno, ovvero, "Squadra speciale Cobra 11" che la Rai non si vergogna a proporci di pomeriggio e di sera, a seconda dei buchi da tappare o delle ore da perdere senza star lì tanto a pensare.
Ho come l'impressione che non ci sia più ritegno. Manca proprio il pudore, ormai buttano le cose alla rinfusa, mescolandole per farci credere che ogni estate la situazione cambia, ma se guardiamo il palinsesto dello scorso anno le modifiche apportate sono pressochè insesistenti.
Addirittura la Rai si è giocata l'ultima stagione di "Lost" in questo mese, quando è chiaro che il pubblico di riferimento ha qualcos'altro da fare viste le temperature e la stagione, e "Un medico in famiglia", ieri sera in replica, è riuscito a batterla negli ascolti.Poi c'è Mediaset, che ha deciso di giocare duro, con i films in prima visione. Naturalmente cinema italiano, ieri "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì ha perso con il solito Nonno Libero, tanto per far dire poi a chi di dovere "vedi perchè non mandiamo in onda i films? tanto la gente preferisce la fiction!" Magari la motivazione vera sarà un'altra (pay tv?), intanto però dei prodotti validi, di casa nostra e con attori che sanno recitare sul serio, vengono mandati in onda in estate quando i telespettatori preferiscono, specialmente i più giovani, fare decisamente altro.
E' cos' che funziona in tv, in inverno largo alle trasmissioni e ai conduttori di punta, che poi siano Barbara D'Urso e Belen è poca cosa, se si pensa che le reti hanno l'ambizione di soddisfare i palati che amano gustare queste prelibatezze dal valore inestimabile, piuttosto che puntare su una pellicola come "Giorni e nuvole" che andrà in onda il prossimo lunedì.
Gerry Scotti fermo un giro a favore di Antonio Albanese e Margherita Buy? Ma non lo diciamo neanche per scherzo..

domenica, luglio 04, 2010

DALLA SICILIA CON FURORE

Quest'estate, per quanto mi riguarda, niente canzone simbolo. Ho provato ad ascoltare qualcosa di nuovo, ma torno sempre, nostalgica, a risentire musiche datate, anche improponibili, ma che non arrivano al 2000.
Però, in mancanza del tormentone d'ordinanza, ho trovato una nuova icona che non mi fa rimpiangere i vecchi juke-box e nemmeno l'autoradio a tutta manetta che mi strillava "Reckless" degli Africa Bambataa.
Lei si chiama Gemmadelsud ed è una ragazzina siciliana che a forza di cantare canzoni in un inglese quasi uguale a quello del mio babbo, si è creata una rete di ammiratori e detrattori che la infangano e la incensano peggio di Madonna. Lei preferirebbe Lady Gaga, intanto però ci regala una versione di "Paparazzi" che a mio avviso è imperdibile e indimenticabile.
A guardarla bene fa anche un po' paura, perchè non si capisce se quello che dice nei suoi innumerevoli monologhi è qualcosa nel quale crede o è solo una furbacchiona che ha capito come far parlare di se a suon di strafalcioni.
Per come la vedo io, lei non esiste.
E' un video su YouTube, che poi è il suo regno indiscusso, e come tale io la considero. Anche perchè Gemmadelsud non può essere vera, e per vera intendo in carne ed ossa e con una vita oltre la telecamera. Non è possibile, dopo aver visto uno dei suoi balletti, incontrarla all'edicola e non domandarle "perchè cavolo ti metti quella gonna a vita bassa e ti trucchi gli occhi come l'assassina di "Profondo Rosso"", come si fa..
Per farvi capire quanto mi sto interessando alle sue gesta, dico solo che ho inserito il suo canale tra i miei Preferiti e tutti i giorni vado a controllare se ha caricato qualcosa di nuovo.
Dopodichè ho scritto un post su di lei.
Domani è probabile che mi iscriva al suo fansclub e contemporaneamente prenda appuntamento dal neurologo, qui la faccenda si sta facendo estremamente pericolosa.
Ecco a voi, un tutorial da non perdere:



sabato, luglio 03, 2010

RAPITA DAGLI ALIENI O MORSA DAI VAMPIRI

Se fossi la mamma di questo blog sarei una di quelle disgraziate che abbandonano i propri figli per andarsene a fare gli affaracci loro. In effetti così è stato, diciamo che sono andata a farmi gli affaracci miei e quelli degli altri su Facebook.
Non che sia la stessa cosa curare un blog e la misera pagina di un social network, però in un primo momento (e forse anche in un secondo) sono stata risucchiata dal vortice del" fammi andare a vedere se tizio c'ha la pagina", e così a quel punto, ormai completamente assorbita dalla voglia di scavare nei cavoli altrui, inesorabilmente mi sono persa.
Ogni tanto passavo da queste parti e nostalgicamente rileggevo i vecchi post e andavo a far visita ai bloggers della prima ora, ormai quasi tutti in vacanza, o in pensione, o addirittura spariti completamente dal giro.
Poi però tornavo su Facebook e trovavo le notifiche, le richieste d'amicizia, le mail e come per uno strano e perverso maleficio, riprendevo a tuffarmi in quella bacheca ormai diventata la mia seconda casa virtuale.
Un maleficio, ecco come lo definisco, qualcosa di malvagio e allo stesso tempo celestiale che mi ha fatto ritrovare dei vecchi amoretti, delle amiche/ici (anche quelle/i di blog!) e un sacco di gente che ho conosciuto in loco.
Stasera però, presa da un impulso irrefrenabile, eccomi tornata dal primogenito con la voglia e la volontà di riprenderlo per mano e portarlo ad affrontare le tematiche a me tanto care che dall'altra parte non posso affrontare.
Le mie cazzatine, passatemi il termine poco elegante, mi mancano tanto.
Mi piacerebbe tornare a tempo pieno come i primi anni, ma chissà come mai non riesco più ad essere opertiva come allora. Sarà il tempo che passa o davvero sono stata rimbambita dal malefico Facebook che rende due righe interessanti quanto un post scritto con tutta la passione del mondo.
E'' come se fossi stata rapita dagli alieni, o morsa dai vampiri. Mi sto trasformando in qualcosa di immediato, una specie di "a cosa stai pensando", con la notifica rossa incorporata.
Spero di tornare presto, pregate per me.