venerdì, marzo 30, 2007

VENTICELLO ROMANO

In questo periodo, la tendenza a sputtanare chiunque abbia un nome noto, è dilagante. Quella si fa di cocaina, quell'altro ha la simpatia per i trans, e via con gli impicci.
Su Francesco Totti e Ilary Blasi, ci sarebbe di che parlare, ovvero, esiste pubblicata un intervista di Flavia Vento nella quale dichiara di aver avuto una storia col Pupone, durante, credo, la prima gravidanza di Ilary. E, naturalmente, esisterebbero anche delle foto di un bacio rivelatore.
Ma, mistero dei misteri, questa cosa viene menzionata, attenzione, sfiorata solo nelle conversazioni, ma mai approfondita. Non che la cosa ci interessi particolarmente, ma porca miseria, ci hanno raccontato quante volte la Yespica e la Lodo vanno al gabinetto, quanti peli ha su per il naso Emilio Fede, e su una vicenda di corna, tutti a mormorare, a negare, a non voler sapere. Capisco il dispiacere di una moglie, sono una donna e posso rendermi conto di quanto la cosa possa essere dolorosa. Ma allora la moglie di Silvio Sircana?
Questo pover'uomo, che si è solo fermato a chiacchierare con una prostituta trans, forse avrà anche chiesto il tariffario, ma nulla di più, e si è viste pubblicate le foto della sua auto su tutti i quotidiani. Secondo la morale avrà sbagliato, non per la signorina, ma per il semplice fatto di essere un uomo sposato. Nessuno lo ha protetto, tutti a sparlare e tutti a discutere sul "caso Sircana" come se fosse una questione importantissima per le sorti del nostro paese.
Totti, invece, potrebbe aver tradito sua moglie, potrebbe aver infranto quella immagine da ragazzo senza vizi ma solo virtù, potrebbe aver sbagliato ed aver avuto un comportamento un po' da fesso, ma tutto tace. Pettegolezzi, zero, chiacchiere salottiere, zero, solo la Vento, a Matrix , lo ha nuovamente ammesso, ma Mentana ha completamente ignorato questa parte di discorso.
Che abbia più potere Totti del portavoce del Governo??

mercoledì, marzo 28, 2007

IL BRANCO

Mi ero ripromessa di non parlare più del Grande Fratello, soprattutto perchè quest'anno sembra più che altro una cosa studiata a tavolino.
Però in questi giorni mi sono resa conto che questo programma sta diventando una vera e propria istigazione al bullismo, quella roba di cui tutti i telegiornali parlano e che nella Casa dei Deficienti sta andando per la maggiore.

Mi dispiace dover rettificare il mio pensiero su Massimo e su Andrea, il preferito della prima ora, ora sceso nella mia personale graduatoria e credo senza possibilità di risalita.
Delle ragazze non se ne parla nemmeno, di tre non se ne fa nemmeno mezza, specialmente le due amiche per le palle, Simona e Francesca. Sono le classiche teppistelle rosicone, piene di livore verso il prossimo e forti del fatto di far parte del branco, quel branco che detesta Massimo, lo sbeffeggia, lo insulta, lo ignora e lo umilia. Ribadisco che nessuno obbliga lui a stare là dentro, ma è anche vero che scene come quelle che si sono viste in questi giorni, sono le medesime che l'opinione pubblica condanna, spiegandoci che la diversità va rispettata sempre e comunque.
Ma nella Casa vige una repubblica particolare. Le rosicone gli gridano che è puzzolente, che è un roscio malefico, che è brutto, che è stupido, che se ne deve andare, che fa schifo, e gli altri che ascoltano, evidentemente tutti con la sensibilità di un branco di ippopotami affamati, ridacchiano e danno manforte alle due squilibrate. E qui anche il mio pupillo tace, si è schierato con i più forti e non ha proprio intenzione di perdere il suo posto in prima fila.
Massimo forse recita, probabilmente vincerà anche il programma perchè così hanno deciso gli autori, ma indipendentemente da questo, assistere a sbeffeggiamenti da scuola media, con i più forti che si prendono gioco del diverso, immalinconisce e fa rabbrividire. Vedere che, in nome di una visibilità maggiore o forse soltanto in nome di un branco composto da persone senza palle, si offende e si giudica una persona che forse finge come stanno facendo tutti loro, alla fine, è un insulto all'intelligenza del telespettatore.
Sono cose che i ragazzi fanno a scuola, quando c'è il ragazzino differente e tutti si prendono la libertà di insultarlo e di prenderlo in giro.
Ecco, ora sono legittimati a farlo, è successo in un reality nei confronti di un quarantenne dai capelli rossi, che parla da solo, che è diverso dal resto del gruppo, quindi è scemo e deve essere distrutto, come ha detto la rosicona di Simona.
No, ditemi la vostra ragazzi che mi leggete, sono esagerata io, o veramente queste manifestazioni di bullismo sono una cosa gravissima da proporre in televisione?
E perchè nessuno fa una piega?

martedì, marzo 27, 2007

INGANNEVOLE LO SPOT PIU' DI OGNI COSA

Provate a cantare con me: "vorrei qualcosa che fosse su misura per me, vorrei la felicità moltiplicata per trèèèèèè!!!"
Sembra qualcosa di ilare e spensierato, ma se pensate che è la canzoncina di una finanziaria, c'è da mettersi le mani nei capelli.
Si, perchè il nuovo trend della pubblicità, è quello di rendere simpatico il fatto che ti vengono prestati dei soldi e tu sei al massimo della gioia, pur sapendo che dovrai restituirli con degli interessi da urlo.
Come quell'altra, quella che ha come slogan "siiiiii!!", dove ti danno quattromila euro, e la signora dello spot dice: "per farci quello che mi pare". Come se nelle altre finanziarie dovessi usarli per fare quello che pare a qualcun altro.
Anche sentire la pubblicità di una banca con la Gialappa che cerca di renderci simpatici due bancari, ottiene esattamente l'effetto contrario. E' un patetico tentativo di dirci che se andiamo a chiedere un prestito, sia in banca che in finanziaria, dopo ne usciamo pieni di gioia, con la consapevolezza che possiamo comprarci il divano nuovo, e al diavolo i versamenti mensili. Abbiamo la felicità "moltiplicata per trèèè", cosa vuoi che ce ne importi di restituire la somma che ci è stata concessa.
Loro "ci prestano attenzione", come dice lo slogan, tutto il resto ce lo vedremo poi in separata sede, se, per sfortuna nostra, non ce la facciamo a pagare un bollettino entro il tempo stabilito.
Forse, invece di moltiplicarci la felicità, per dispetto ci moltiplicano la rata..

lunedì, marzo 26, 2007

IO, TRA DI VOI

Questa sera sono in vena di lodi, lodi sperticate per questa serie che ha rinnovato la solita idea di "telefilm".
"Nip/Tuck", è la rappresentazione dell'impossibile, un genere che mai si è visto in qualcosa che non sia un film.
Tanto per cominciare, l'assoluta mancanza di moralità di questi due chirurghi plastici, il più delle volte colpevoli di nefandezze rivoltanti. Poi, le storie che si incrociano con la loro. Spaccati di vita, probabilmenti un po' enfatizzati, ma decisamente in sintonia con l'atmosfera che si respira nella Miami della McNamara/Troy.
Nelle puntate che stiamo vedendo in questo periodo, e che Italia 1 gentilmente si è presa la responsabilità di regalarci, il tradimento che è stato compiuto, ha dell'impossibile. O meglio, televisivamente parlando, ha dell'impossibile.
La moglie di uno dei due protagonisti, in crisi col marito per una serie di questione lunghe da spiegare, si è invaghita del baby sitter del figlio piccolo.
In "Nip/Tuck", sarebbe troppo semplice andare a letto col solito fustaccio. E' capitato anche questo, ma in questo caso, Julia McNamara, si è infilata nel letto di Marlowe, l'uomo con la barba nella foto qui accanto. Capite bene, mai si è visto, nemmeno un bacio, tra qualcuno di piccolissima statura ed una donna alta e soprattutto carina.
Qui si superano le barriere, non esiste niente che non si possa fare, anche dare un cadavere in pasto ai coccodrilli, o andare a letto con mamma e figlia.
Ma forse la forza di questa serie è proprio questa. Mostrare le bassezze umane senza cadere nel facile dramma strappalacrime, qui c'è la cattiveria allo stato puro e la perversione viene mostrata senza trovare scusanti o alibi fasulli.
Guardando questa serie mi sento un po' cattiva anch'io, io che partecipo come spettatrice alle schifezze della premiata ditta, e faccio sempre il tifo per loro, a prescindere dalla nefandezza commessa.
Questa è un po' la parte oscura degli spettatori di "Nip/Tuck", quella parte che il venerdì sera si accomoda sul divano e gongola quando sul teleschermo avviene l'innominabile.
Anche se alla fine dell'episodio, spesso e volentieri, ho lo stomaco tutto rattrappito.

domenica, marzo 25, 2007

POMERIGGI COL BOLLINO VERDE

Venerdì scorso, mi sono imbattuta nell'ennesima puntata fetecchia, de "L'Italia sul 2". Lo so che vi starete domandando perchè l'ho guardata, e la mia risposta è tra l'imbarazzato e il reticente. L'ho guardata per poi raccontarla a voi, si fa prima a dire che è stato un sacrificio, ecco.
Non l'ho vista tutta, il momento in cui mi sono sintonizzata, era il punto massimo dell'argomento del momento: il primo bacio.
Sono rimasta sconvolta nel vedere in primo piano la facciotta di suor Paola, colei che tifa Lazio e che per colpa di Fabio Fazio, durante le prime edizioni di "Quelli che il calcio", è diventata un personaggio popolare.
Ebbene, costei, stava parlando del suo primo bacio dato dietro ad una siepe.
Ha specificato che però è stato un semplice bacio sulle labbra, non ha approfondito, infatti, se c'era la lingua o meno, ma nella sua idea c'era l'intento di farci credere che non ci fosse.
Immediatamente dopo, per tornare a vestire il ruolo di integerrima monaca, ha dichiarato: "Ho lottato tanto per farmi suora e quando una volta sono tornata al paesino, tutti pensavano che una religiosa potesse anche far partorire. E infatti ho aiutato una donna a far nascere suo figlio e quella è stata l'emozione più grande".
Discorso completamente privo di senso, tanto per ripulire un immagine decisamente compromessa. Un po' per il bacio, un po' per la sua partecipazione al programma.
Ma non è finita qui.
E' la volta dell'intervento dello scrittore Raul Montanari, sempre a proposito del primo bacio. Dice: " Ho dato il primo bacio a cinque anni, quando una bambina mi ha detto qualcosa del tipo: se ci tocchiamo la punta della lingua è come prendere la scossa. Ho provato un emozione fortissima che ricordo ancora oggi."
Capite in quella specie di trasmissione cosa succede? Capite che il Moige probabilmente è sintonizzato sulla De Filippi e si perde questi momenti di televisione altamente orripilante?
Io sono abituata a tutto, non mi ritengo una bacchettona, ma robe di questo genere, tipo, il bambino di cinque anni che bacia con la lingua, e la suora che ci racconta il suo primo approccio con le labbra altrui, mi sembrano a dir poco eccessive.
Il tutto, accompagnato dalla faccia un po' a ebete di Milo Infante, e dall'espressione spaurita della Roberta Lanfranchi.
I quali, naturalmente, non fanno una piega e proseguono tronfi nel terribile pomeriggio di Rai 2.

venerdì, marzo 23, 2007

QUESTIONE DI ACCENTI


Il mio percorso verso la conoscenza dei bloggers che leggo e che mi leggono, è partita da qui. Poi, siccome la mia curiosità è cronica, ha indagato anche in questo senso, e ultimamente si è spinta fino a questo.
Ma non mi basta.
Oggi mi è venuto in mente che Messenger è utile e anche simpatico, però non si sentono le voci nè tantomeno gli accenti.
Ecco, mi piacerebbe che paragonaste la vostra cadenza a qualcuno che conosciamo tutti.
Ad esempio: io sono toscana e abito a Montecatini Terme. Il mio modo di parlare è diverso rispetto a quello di qualcuno che abita a Firenze, ma proprio tutta un'altra cosa.
Dalle mie parti si parla in modo un po' sgangherato, con le vocali aperte e con una cantilena che ho riconosciuto come mia, sentendo al Grande Fratello, parlare Andrea Spadoni. Ecco, io parlo esattamente come lui.
Non mi viene in mente nessun altro di conosciuto con il mio accento, meglio, perchè in TV risultiamo buffi, sempre troppo sgangherati.
Fatevi sotto, conosciamoci anche attraverso gli accenti, un passettino in più verso questa strana e silenziosa amicizia virtuale.

mercoledì, marzo 21, 2007

UN PETTEGOLEZZO AL GIORNO..

Stasera sarò breve, perchè la notizia che ho letto non merita grandi considerazioni, anche se a riportarla è il sito de La Nazione.
Dunque, credo che ci sia gossip e gossip. Si può raccontare qualsiasi cosa tanto per spettegolare, anche la più scema e la più inutile. TGCOM ne è la prova lampante, notizie buttate come capita e credo verificate solo quando nevica per ferragosto.
Ora, tra il polverone generato dalla premiata ditta Corona e Mora e tutto lo sputtanamento di vallette e vallettine, ecco che il sito de La Nazione, ci informa che a Chicago, dove si trovava per un concerto, Pupo è stato fermato per eccesso di velocità.
Io sto per andare a dormire, ma dopo aver letto questa cosa probabilmente passerò la notte in bianco.
Ma, visto che io sono una pettegola cronica e voglio farvi miei adepti, guardate bene la foto più significativa che ho inserito qui sotto. Io non dirò nulla perchè non c'è niente di sicuro, ma voci sul web mormorano qualcosa a proposito di questa nuova e probabile coppia. Ambasciator non porta pena, sono voci di corridoio e nemmeno comprovate, però, per chiacchierare un po', non è meglio questa, di Pupo e la sua multa americana?
Per la cronaca, Francesco Arca e Domenico Dolce

martedì, marzo 20, 2007

L'UOMO COL CURRICULUM

Ognuno fa il mestiere che fa. Qualcuno lo fa bene, altri un po' meno. Poi c'è anche chi il lavoro se lo inventa di sana pianta.
Max Parodi, lo sconosciuto della foto qui a lato, dichiara di fare l'attore. Forse qualche film di Tinto Brass lo ha anche girato, poi ha partecipato a qualche pellicola dove non copulava e credo abbia preso parte anche a un reality show.
Però nessuno lo conosce, evidentemente non possiede quel non so che che buca il video, ma ugualmente, perchè arrendersi?
L'importante è riciclarsi, come quando al Grande Fratello 2, Mascia Ferri era una delle partecipanti. Ricordo con quanto tempismo uscirono sui giornali alcune foto di Parodi, che lo ritraevano in compagnia della pantera. Intervista correlata, con tanto di particolari su questa storia d'amore vera o presunta, e pubblicità personale completamente inutile, ma per lui evidentemente più che sufficiente.
Successivamente, qualche altra rivelazione passata sotto silenzio, qualche filmetto, ma nessuna notizia rilevante di quest'uomo smanioso di apparire ma completamente incapace.
Oggi, nuovo colpo di genio, anche questo, documentato con tanto di fotografie. Da Cucuzza, intervista, naturalmente, registrata sull'ormai noto Ponte Milvio, e lo scoop del giorno: "ho avuto una storia con Laura Chiatti quando lei aveva diciassette anni".
Il loro amore è nato sul set di un film, "Vacanze sulla neve", dove Laura Chiatti, emerita sconosciuta aveva una parte.
Una relazione piena di sentimento, visto che è durata un mese, dopodichè lei lo ha scaricato senza volerne più sapere.
Ma per lui non ha importanza, la cosa basilare è far sapere al mondo che, non è capace di fare una motosega, ma spifferare ai quattro venti le ragazze che si è portato a letto, fa più curriculum che recitare in un film di Martin Scorsese.
Dopo aver fatto questa scottante dichiarazione, è andato al lampione dei lucchetti e ha fatto finta di aggiungerne uno, come fanno gli sgarzullini, e di buttare la chiave ne fiume. Poi, con la faccetta da imbecille, si è allontanato scanzonato, felice di aver reso pubblica una questione che la Chiatti aveva pensato bene di non rivelare nemmeno sotto tortura.
E magari la fidanzata di Parodi avrà anche videoregistrato questa sfavillante apparizione televisiva.
La Laura Chiatti credo invece che si sia buttata direttamente nel Tevere.


lunedì, marzo 19, 2007

IL MURATORE DI TREVISO

Un muratore di Treviso, ha vinto un milione di euro al Gratta e Vinci, ma ugualmente stamattina se ne è tornato a lavorare, dopo aver intestato tutta la somma alla figlia quattordicenne.
Gran gesto, non c'è che dire, ma allora perchè io me ne sto qui al pc a rosicare e a pensare che la vita è ingiusta perchè non ha fatto vincere me?
Sono davvero una persona così tanto meschina?
A volte penso a come cambierebbe la mia vita se vincessi una cifra del genere. Intanto, e questo lo ribadisco sempre e comunque, smetterei di lavorare. Io non sono di quelle che hanno bisogno di muoversi a tutti i costi e che si annoiano a stare senza fare niente. Se il mio conto in banca non fosse sempre disperato come è nella realtà, saprei sicuramente come passare le giornate. Già la noia la conosco a a malapena ora che sono povera, immaginatevi se avessi la carta di credito Oro, oggetto misterioso che ho visto solo in fotografia.
E se ripenso al muratore di Treviso, uomo dalla nobiltà d'animo invidiabile, mi permetto di dire, vengo presa da un moto di stizza.
Ma come? ti capita una fortuna di questo genere tra capo e collo, e non te la godi nemmeno per un secondo, o meglio, compi un atto d'amore immenso, ma sputi un po' nel piatto dove tante persone mangerebbero a mani piene?
Io ti ammiro tanto, muratore di Treviso, sei una persona ammirevole e piena, piena d'amore, di generosità, di dignità. Io non possiedo nulla di tutto questo, sono una brutta persona che avrebbe bisogno di un milione di euro per pareggiarsi con la banca, finire di pagare la macchina, ristrutturare casa, prendersi una vacanza dopo tanto tempo, e spendere qualche spicciolo in cretinate, senza preoccuparsi di finire quei quattro euro rimasti sul conto.
Lo so, non sono nobile e nemmeno superiore al vile denaro, purtroppo sono una personcina con dei bisogni molto materiali e biechi, tipo finire di pagare il finanziamento o sistemare il tetto di casa.
Viva il muratore di Treviso, grande uomo, al cui cospetto io mi sento piccina piccina.

domenica, marzo 18, 2007

IL CASO DELLA SETTIMANA


In questi giorni nella blogosfera si è consumato un giallo in piena regola.
Dave, il famoso Dave di Daveblog, era scomparso senza dare spiegazioni, lasciando orfani una marea di commentatori che è mancato poco andassero dalla Sciarelli a fare l'accorato appello.
Sono volate ipotesi su ipotesi. Per qualche giorno, il post di riferimento è stato questo, dopodichè il blogger si è rifatto vivo adducendo problemi con la linea che gli avrebbero impedito di postare. Tutto molto plausibile, ma i seguaci dubitano e per un po' hanno continuato nella ridda dei "se" e dei "forse".
Ora, al di là di tutte le supposizioni, questa è prova lampante dell'esistenza delle cosiddette Blogstars. Come ho già detto,non amo molto questa definizione, ma la scomparsa momentanea di Dave ha generato un caos talmente grande che credo non si aspettasse nemmeno lui.
Però è stato un caso vero e proprio. Qualcuno ha parlato di incidente stradale, altri hanno cercato indicazioni sull'identità di questo pover'uomo, costretto a dar conto della propria vita per evitare che qualcuno ne faccia una faccenda nazionale.
E' stato aperto anche un blog sulla sua scomparsa, e anche io, che lo leggo ma non commento, mi sono interessata e quasi quasi stavo per iniziare a preoccuparmi.
In rete si creano dei rapporti molto forti, evidentemente, e se da una parte la cosa è anche piacevole e divertente, in casi estremi come questo si finisce per diventare schiavi dei bisogni altrui.
Qualcuno, al suo ritorno, ha iniziato a dubitare che fosse proprio Dave l'autore del post, ed hanno iniziato a discutere sugli avverbi usati e sul modo di scrivere che non sarebbe stato propriamente uguale a quello del titolare.
In questo caso, non so più se è affetto o fissazione. Non capisco se è gioia di leggerlo, o bisogno di avere quasi tutti i giorni il post da commentare come se fosse un'esigenza primaria.
Il blog è un piacere, se diventa un obbligo, che piacere è?

venerdì, marzo 16, 2007

IL FU GRANDE FRATELLO

In questo Grande Fratello, niente è come dovrebbe, a partire dai concorrenti. Il mio cavallo vincente, Andrea Spadoni da Ponte Buggianese, (a questo proposito vi segnalo l'ottimo blog, a lui dedicato, di Zerocinque) si ritrova forse a recitare un ruolo per non venir sopraffatto dalla romanità feroce di Milo.
Gli autori seguono alla lettere le direttive della Gialappa e si tengono ben stretto Massimo detto Orsacchio, nascondendolo in discarica nell'attesa di qualche straripante idea nuova.
I siti internet raccontano eventi che su Canale 5 non vengono nemmeno menzionati, tipo, l'avvicinamento tra Guendalina e Raniero, e la presunta crisi tra Melita e Alessandro.
Noi che non abbiamo il digitale, seguiamo un reality che forse nemmeno esiste, dove ,il quasi bacio tra Andrea e Sonia si è visto in chiusura di una striscia quotidiana, dopodichè Francesca è tornata a stendersi sotto di lui ad ogni inquadratura.
Le sorprese che la Marcuzzi annuncia come roba grossa, in realtà sono le stesse giovedì dopo giovedì, cambia soltanto il concorrente ma non l'espressione facciale. Questi sono scafati, sanno sempre dove andare a parare.
Su Massimo, nutro fortissime perplessità. Credo che in questa edizione gli attori si sprechino, qualcuno recita meglio, qualcun'altro recita peggio, però ritengo che ognuno porti avanti un ruolo ben preciso. Orsacchio, nello specifico, è quello un po' sopra le righe, la persona che arriverà in finale ma che forse non vincerà perchè non è bello come Alessandro e nemmeno battutista brillante come Milo.
A questo punto, non rimane altro che smettere anche di votare. Io l'ho già fatto, gli autori tanto hanno un loro disegno ben preciso e niente e nessuno potrà portare avanti una preferenza se non è totalmente decisa da chi manovra le fila.
E allora, guardiamoci questa fiction del giovedì, gli attori non sono dei migliori, la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, ma auguriamoci solo che il prossimo anno si prendano tutti una meritatissima pausa di riflessione.

mercoledì, marzo 14, 2007

FATTI DI GENTE PERBENE

Come si fa a non parlare dello sputtanamento generale che sta esplodendo in questi giorni? Chi mi tiene dal dire che sono estasiata nel sapere Fabrizio Corona sta trascorrendo le sue ore chiuso in carcere come il peggiore dei guardoni delinquenti?
Il bubbone è esploso in tutta la sua completezza. La discoteca Hollywood di Milano, da ritrovo super vip, è diventata la succursale della stazione centrale. In bagno, dicono, è facile incontrare Francesca Lodo, Francesca Versace e Belem Rodriguez, intente ad asciugarsi le pareti nasali.
Barbara Berlusconi è stata fotografata ubriaca e in atteggiamenti sconvenienti con un ragazzo, fuori da un locale; poi il papi per ventimila euro si è ricomprato tutto il documento, evitando di chiedere delucidazioni alla bambina per non metterla in imbarazzo.
Aida Yespica, si concedeva a ricchi e facoltosi per cinquemila euro. La Sara Tommasi andava sulle barche vip per molto meno, senza nemmeno darla, dichiara lei.
Ma Fabrizio Corona, il mostro della situazione, fra le tante nefandezze commesse, ha detto anche questo: (tratto da TV Blog)
Corona: "Ti mando mia moglie (Nina Moric n.d.r.) nel camerino di Eros (Ramazzotti n.d.r.)
Motta (fotografo): "Conoscendo Eros, difficilmente la passerà liscia"
Corona: " Sai come si dice a Milano? Una lavata e un' asciugata e non sembra nemmeno di averla usata".
E su questo mi fermerei, ora il troiaio è davvero completo.

martedì, marzo 13, 2007

IL DONNINO DI STRANAMORE

Di Emanuela Folliero non si sanno grandi cose. In internet si trovano pochissime fotografie , ma soprattutto, scattate prima della trasformazione avvenuta negli ultimi anni.
Non so se avete presente dove le sono andati a finire gli occhi. Ha le palpebre sulle tempie, di punto in bianco, ce la siamo ritrovata con lo sguardo fuori posizione, così, come noi donne cambiamo la tinta per capelli.
Questa donna ora conduce una trasmissione che è, da sempre, identificata con lo storico conduttore. Il buon Alberto Castagna ci aveva appena lasciati e Rete 4 si era sperticata in dichiarazioni addolorate sulla immediata chiusura di "Stranamore". Senza di lui il programma non si farà più, dicevano con i lucciconi agli occhi.
Poi è successo che la Folliero si è fidanzata con un importante uomo di Mediaset, ed ecco di colpo che arriva la conduzione, guarda caso, proprio di "Stranamore", alla faccia dei buoni propositi.
Già per questo, non la sopporto. Non ero una ammiratrice di Alberto Castagna, ma ho sempre ritenuto Stranamore qualcosa che sarebbe sempre dovuto appartenere a lui. Come "La Corrida" per Corrado, anche se Gerry Scotti non ha certo la glacialità di questo donnino dagli occhi sulle tempie, sempre agghindato come una bambolina di mezza età.
Se poi manca anche quel minimo di carisma necessario per bucare anche un filino il video, secondo me c'è poco da condurre. O meglio, lo si può fare, ma come fa da anni quell'oggetto misterioso che è Gigi Marzullo.
All'una di notte, vita natural durante.

lunedì, marzo 12, 2007

TE L'HO DATA, NON L' HO PRESA

L'uscita di un film, in linea di massima, porta sempre qualche piccolo gossip che dovrebbe incuriosire lo spettatore un po' pettegolo (come me, per dire).
In questi giorni è uscito "Ho voglia di te", film giovanile con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti,già presenti in quantità industriale, su riviste, servizi televisivi e notizie on line.
Però, siccome sembrava tutto ancora troppo poco, la Chiatti ha avuto la bella idea di rivelare un presunto flirt giovanile avuto col bel Riccardo. Gran bella idea, peccato che lui abbia ridimensionato il tutto a due bacetti.
Io mi sarei sotterrata, ma lei no, ha insistito dicendo che "allora lui l'ha usata una notte sola", dopodichè non ci è dato sapere la reazione di nessuno dei due.
Dicono che la cosa era prevedibile visto l'affiatamento, mica tanto, dico io, dal momento che lei ha sbandierato a tremila giornali la sua passione per Silvio Muccino.
Ma evidentemente, delle volte, una promozione come si deve, e la sana soddisfazione di far invidia alle ragazzine sbavone, val bene anche essere rinnegata su pubblica piazza dal bonazzone del momento.
Contenta lei.

domenica, marzo 11, 2007

LA NOTTE CHE MORFEO NON ARRIVO'

Per chi come me non ha mai sofferto d'insonnia, la scorsa notte è stato l'inferno e ritorno. Devo dire che in questi giorni per me dormire non è facile: con l'asma, è impossibile starsene beatamente sdraiati, per cui passo le mie ore notturne, in pratica, seduta sul letto con la testa appoggiata su due cuscini. Quando ho sonno, poco importa, ma quando, come stanotte, alle tre mi sono svegliata, è iniziato il calvario.
Chissà perchè, durante quelle ore che sembrano interminabili, la mente preferisce affrontare le catastrofi, piuttosto che questioni più leggere. Ho pensato al passato, inteso come tragedia; ai soldi che non mi bastano mai; a eventuali dipartite di persone care a caso, Zoe compresa. Poi, me ne sono andata in bagno a fare le parole incrociate sbirciando le soluzioni impossibili. Direte voi: ma accendere la televisione o leggere qualcosa no? Eh no, avevo un freddo cane e non mi volevo arrendere all'evidenza di questa insonnia maledetta, forse causata dalla pasticchina che prendo per la mia leggera forma d'asma.
Alla fine, ho pensato al blog, a cosa scrivere in questi giorni. La distrazione ha funzionato, per un po' ho scritto mentalmente 2 mezzi pezzi che poche ore dopo avevo già dimenticato, ma tanto è bastato per non farmi impazzire. Alle sei e mezza, ho sentito la mia vicina di casa, prostituta domenicana con 3 figli, rientrare a casa, il tacco non mente mai, e allora mi sono messa a immaginare quali sensazioni proverà lei prima di addormentarsi. Quante manacce l'avranno toccata, speriamo che prima di coricarsi si sia fatta la doccia, sicuramente avrà una marea di odori puzzolenti, stazionati sul suo corpo.
Schifata, ho spostato il pensiero altrove, ma dove?
Quale potrebbe essere un argomento del quale me ne frega il minimo e che non mi fa nascere l'angoscia, che, già è bruttissima di per se, ma vissuta in notturna è qualcosa di atroce?
Ci sono: sarei in grado di elencare, nell'ordine, i nomi dei vincitori di tutti i Grande Fratello del passato? Intanto Morfeo mi sta prendendo la mano, ma questa ultima battaglia inutile la voglio vincere.
Cristina, Flavio, Floriana, Serena, Jonathan e Augusto.
Ore sette: sto per crollare ma non ce la faccio, cerco di rimanere un'altra mezz'ora appoggiata ai cuscini, poi esco con la Sara per andare a fare colazione al bar.
Una notte fredda e ventosa sprecata a stare sveglia a pensare alle catastrofi e alle prostitute, invece di vivermela raggomitolata nel letto coperta fino al collo.
Voi avete dimestichezza con la carenza di sonno?
Illuminate la mia mente ottenebrata, io non amo la notte, tanto che preferisco dormire che viverla come fanno in tanti.
E non è vero che porta consiglio, a me porta solo un sacco di brutti pensieri.

sabato, marzo 10, 2007

LE TEMATICHE DEL SABATO

Oggi, mentre la tosse continua a imperversare, mi sono imbattuta ne "L'Italia sul 2", trasmissione che ha cambiato uno dei suoi due conduttori, ma non certo la sostanza.
Si parlava di Veline, con in studio ospiti più che pertinenti, tipo Predolin, Interrante, la Ribas e la Quaranta. Conversazioni al limite dell'idiozia, dove la domanda tragica che mi ha fatto imbracciare la tastiera è stata: "ma tu sposeresti una Velina?"
E' come se chiedessero se mi fidanzerei con un commesso dell'Obi. Dipende se ne sono innamorata, poi se fa il macellaio o l'imprenditore poco importa. Certo con la Velina si è più a rischio corna, ma sono convinta che anche con una parrucchiera o una segretaria ci sarebbero le stesse probabilità.
Fattostà, che Ana Laura Ribas ad un certo punto è insorta nella difesa ad oltranza della categoria, dichiarando che lei ha fatto per 9 anni la valletta, ma non per questo non sarebbe capace di fare altro.
Su questo nutro forti dubbi dal momento che non è possibile che in tutti questi anni, essendo stata peraltro sotto la mano santa di Lele Mora, non sia mai riuscita a farsi assegnare qualcosa che non sia stata L'Isola Dei Famosi. Ma di questo, nessuno ne ha parlato e l'interessantissima argomentazione si è conclusa con un'intervista ad Alessia Merz, ex Velina, ormai soltanto moglie e madre.
Subito dopo si va a parlare di "Figli maschi favoriti?", e tra gli ospiti spiccano Fedro Francioni di un Grande Fratello, e Beppe Convertini. Non so se mi spiego.
E questa è la solita Rai della quale fa parte Michele Santoro, e del quale Mastella ha chiesto la testa su un piatto d'argento.
Molto più semplice parlare con Fedro, piuttosto che mostrare le vignette di Vauro, questo è vero, ma i nostri cervelli che cosa cavolo recepiscono da tutto questo?
Di certo, che il sabato pomeriggio è meglio avere qualcosa di interessante da fare e non premere il tasto 2 del telecomando.
Però, se avete voglia di scompisciarvi di risate e apprezzare un po' di più le tragedie del Grande Fratello 7, allora Milo Infante e la Roberta Lanfranchi sono esattamente quello che fa per voi.

martedì, marzo 06, 2007

FOR FANATIC ONLY

Dopo l'intensa giornata di ieri, del quale la mia parente ha parlato qui con dovizia di particolari, ritorno al blog in compagnia di una bronchite che mi sta massacrando.
Mi dispiace per voi, ma anch'io, in un modo o in un altro, mi riallaccio al concerto di Claudio Baglioni, quello che non ho visto, ma quello che mi ha permesso di conoscere una delle mie blogger amiche, Polveridiluna. Molto simpatica e carina, la vera fan di Claudio, un esempio per tutte le traditrici come me.
Non so voi, ma io ho trascorso la mia adolescenza rincorrendo chimere irraggiungibili. Miguel Bosè è stato il primo, per lui, ho finto di parlare lo spagnolo con la figlia del propretario (o almeno credo fosse lei) dell'Hotel Caesar di Lido di Camaiore dove lui era alloggiato; telefonavo in Spagna ad un numero trovato su Dolly, il giornalino di noi ragazzine anni 80, e dicevo:"Deseo hablar con Miguel". Naturalmente dall'altra parte non so chi rispondeva, nè tantomeno cosa mi blateravano. Comunque, spesso li sentivo tutti un po' irritati.
Avevo fatto amicizia con alcuni membri della sua troupe, quando venivano qui a Montecatini per "Serata d'Onore", e passetto dopo passetto cercavo di avvicinarmi a lui. Ovvio che mia sorella, grazie al fatto che aveva 11 anni, che era in prima fila a Domenica In, e che ha avuto un gran culo, riuscì poi ad andare in camerino a conoscerlo, mentre io a casa mi arrampicavo sulla televisione.
In seguito, è toccato a Raf, per il quale siamo andate ad un suo concerto alle nove del mattino, con la speranza di imbucarci anche durante le prove.
Non contente, una volta ci siamo nascoste dietro la sua roulotte, ma siamo state, (avevate qualche dubbio?), sgamate all'istante.
Poi, lo abbiamo seguito a Genova, ma la mia amica ipocondriaca dichiarò di stare malissimo, nonostante il medico dell'ambulanza stazionata al concerto, l'avesse trovata sanissima. Litigammo furiosamente, ma dovetti ugualmente accompagnarla a casa. Genova-Montecatini in rigoroso silenzio, vi lascio immaginare.
Mi piacerebbe conoscere anche il vostro passato da fanatici, sempre che ne abbiate uno.
Io ho rivelato i miei peccati di gioventù, compreso quello di ieri sera, durante il quale ho voltato le spalle alla colonna sonora di una vita.
Ma sono già pentita Claudio, la prossima volta non ti abbandonerò, te lo giuro!

domenica, marzo 04, 2007

IL SOLE BACIA I BELLI

Il cambiamento ha colpito un po' tutti, e quasi mai in meglio, direi.
Ho letto in questi giorni su Vanity Fair, che la serie televisiva di Rai 3, "La Squadra", subirà dei notevoli stravolgimenti di cast. Voglia di rinnovamento? No, voglia di attori belli.

Si perchè ora anche qui da noi sta prendendo piede la moda che fu inventata a suo tempo da "Miami Vice". I poliziotti devono essere bellocci e modaioli, altrimenti non ce la fanno a risolvere i casi e soprattutto il pubblico femminile cambia canale e mette sul Grande Fratello.
Infatti, pare che la produzione de "La Squadra", abbia intenzione di far morire qualcuno di bruttino, qualcun'altro se ne andrà per fatti suoi, e i sostituti saranno sicuramente dei gran fustacchioni modello Benjamin Bratt di "Law and Order" (questa è farina del mio sacco, ho sparato un nome a caso).
A parte il fatto che io questa serie ho smesso di seguirla poco dopo l'ingresso della nuova odiosissima poliziotta, Anna De Luca (l'attrice Anna Foglietta), colei che ha avuto il potere di farmi interrompere l'appuntamento settimanale che avevo con uno dei migliori prodotti che la Rai abbia mai sfornato.
Tuttavia, devo riconoscere che, a differenza di "Distretto di Polizia", dove sono passati più bonazzi che comparse, "La Squadra" ha sempre puntato molto sulla qualità degli attori, non previlegiando mai e poi mai il lato esteriore.
Purtroppo però, o almeno questo è quello che dicono, la bellezza serve sempre e comunque e poco importa se distoglie l'attenzione, se è inutile ai fini di una storia, se nella realtà non è sempre così, se in un commissariato vero di poliziotti passabili ce ne potrà essere uno, ma il più delle volte non c'è nemmeno quello.
In televisione, se sei brutto ti tirano le pietre, il Commissariato Sant'Andrea di Napoli ha tenuto duro finchè ha potuto, ma poi la dura legge del bonazzo ad oltranza ha avuto la meglio.
Con buona pace di tutti quei bravi interpreti, costretti, loro malgrado, a sparire tragicamente, felicemente, improvvisamente, solo perchè madre natura non è stata così tanto generosa.
O almeno questo è quello che avrà deciso qualcuno il quale, come dice la mia amica Valeria, non ci capisce un'emerita motosega.

venerdì, marzo 02, 2007

IL CALIFFO PERDUTO

Chi ha visto il Grande Fratello ieri sera, mi potrà capire.
L'ingresso di Franco Califano è stato tristemente ridicolo, il declino di un uomo che si ostina a parlare di sesso anche quando non c'entra niente, mentre in realtà farebbe meglio a trascorrere le serate in pantofole davanti alla TV.
Ma lui insiste, anche ieri ha dato di se uno spettacolo pietoso, sbiascicando parole incomprensibili e cantando come potrei cantare io se avessi la raucedine.
Eppure, il Califfo, pare essere diventato un mito. Chi si inchina al suo cospetto, chi lo chiama Maestro, e le varie produzioni televisive lo invitano, credo più come fenomeno da baraccone che come autore di canzoni memorabili.
Una carriera buttata alle ortiche, penso io, svenduta al primo offerente per un'ospitata rimbambita in più. Credo che oramai, il mito, se mai c'è stato, di Califano, dovrebbe essere riposto nel cassetto. Ha inventato un personaggio che oggi come oggi è solo una caricatura, quando potrebbe vivere lasciando dietro al suo percorso canzoni bellissime come "La nevicata del 56", "Minuetto", "Tutto il resto è noia" e moltissime altre.
Alla fine questo è il suo personale Viale del Tramonto, meno dignitoso di quello di qualcun'altro, ma più cibo per noi voyeur da reality, che, sinceramente, dei suoi vaneggiamenti faremmo volentieri a meno.