martedì, ottobre 23, 2012

COME I FAGIOLINI

In pratica è come se ci prendessero per dei beneamati imbecilli: la sera alle nove e mezza cambiate canale, ma il primo pomeriggio verso venti alle due, vi freghiamo noi. Beccatevi 'sto "Dallas" e non cercate di sfuggire alle regole ferree e nanesche del biscione. La storia sta così: il nuovo corso di Dallas 2012, con Jr e Bobby confinati nel ruolo da comprimari ad un nugolo di giovani debosciati, ha esordito un paio di settimane fa su Canale 5 con ascolti terrificanti. I dirigenti Mediaset, allora, incazzati come i tori alla corrida, hanno avuto la brillante idea di scegliere una delle fasce orarie più viste dal pubblico, nello specifico, quella che racchiude le due soap "Beautiful" e "Centovetrine" e in due giorni ci hanno spalmato gli episodi che il grande pubblico infedele alla famiglia Ewing si è perso le scorse settimane. Un po' come dire, non mangi i fagiolini a pranzo e allora te li rimetto nel piatto per cena. Non mi è dato sapere quali siano stati i risultati di questo esperimento ai limiti dell'approssimazione, certo è che io, fan di Beautiful della prima ora, non sono caduta nel bieco tranello dei dirigenti berlusconiani. E questo è solo uno dei tanti momenti di deficienza delle nostre reti, Rai e Mediaset senza distinzioni. Sono certi quasi matematicamente che il telespettatore sia completamente rimbambito e beva come acqua fresca tutte le loro cretinate, talvolta perpetrate senza nemmeno un minimo di umana decenza. Se Dallas è diventato una sorta di Oc con dei richiami a Gossip Girl e Beverly Hills 90210, il popolo se ne accorge. Non è che perchè ogni mezz'ora appare Jr con la faccia da cattivo e l'occhio strizzato da pensatore perverso, la presa per il culo non viene assorbita dallo spettatore. Anzi, più si vede Bobby, che fino a un mese e mezzo fa era il padre di Brooke Logan a Beautiful, interpretare il fratello buono in odore di santità con tanto di figlio pannocchione americano, più viene da rimpiangere la famigerata "Nana di Dallas". Ma figurarsi se nel 2012 una delle protagoniste principali, tra l'altro considerata pure bona dall'universo maschile dell'epoca, è alta un metro e 30, ha la testa grossa rispetto al corpo e la zampetta leggermente corta nonostante i 20 cm di tacco.Non diciamo cavolate, solo l'occhio vuole la sua parte.

lunedì, ottobre 22, 2012

QUELLO CHE NON SEI

Qui bisogna decidersi. O Fabio Fazio è snob e anche un po' radical chic, o è solo il classico conduttore nazional-popolare da piazzare a Sanremo. No, perchè non si può rifiutare (pare) l'intervista a Pupo per "Che tempo che fa" e poi salire come se nulla fosse sul palco dell'Ariston dove hanno transitato personaggi tipo Belen e Toto Cutugno. Non ha senso. E non ha senso nemmeno trascinarci Saviano e le sue storie che poco hanno da spartire col bailamme che la 5 giorni sanremese porta annualmente alla storia. Ho come l'impressione che il caro Fazio abbia l'ambizione sfrenata di esserci sempre e comunque. Un po' col naso arricciato come se sentisse puzza di merda, ma l'importante è stare lì a dimostrare che si, Sanremo è per tutti, ma lui lo renderà per pochi. Niente reduci da talent, forse un Baglioni ormai ridotto a cantare all'infinito sempre le solite canzoni e la Littizzetto per non farci dimenticare la sua (di Fabio) parte irriverente. Che naturalmente esprime per conto terzi perchè, si sa, Fabio è politicamente corretto e vuol bene a tutti. Ora che si è messo anche gli occhialini, la sua immagine è perfetta. Serissimo e compito con Saviano, goffo e adorante con la star di turno, mellifluo e accondiscendente col politico di destra e sinistra, simpaticamente conservatore con la sua Lucianina. E l'occhiale in tutto questo ha il suo perchè, quasi quasi è la perfetta raffigurazione dell'intellettuale che non si sporca la fedina televisiva a parlare di argomenti che non passino attraverso l'economista o il filosofo sconosciuto alla maggior parte dell'italico popolo.
Dunque, aspettiamoci un bel Sanremo, sperando che non dimentichi di aver condotto anche "Anima mia" e "Quelli che il calcio" con Brosio e Everardo Della Noce. Non aveva ancora gli occhiali e Saviano forse faceva tutt'altro, quello che aveva era la simpatia e quello che non aveva era questa spocchia da primo della classe. Io lo apprezzavo e ora mi sta un po' antipatico, ma si sa, una nazional-popolare per eccellenza come me, non capisce certe mutazioni televisive e si sdegna d'innanzi all'intelletuale che fa pesare la sua ammirevole cultura. Fabio, torna da noi, abbiamo capito che conosci e non ignori, che ami la musica classica e vai pazzo per la lirica, che ti piace leggere e ascolti tutta la musica che non è leggera, che sei politicamente informato e culturalmente al di sopra della media. Si sa, ma allora perchè prima eri pazzo per gli anni 70 e ti sei anche travestito da Cugino di Campagna con tanto di parrucca e zeppa d'ordinanza? Ora non lo faresti più, gli occhialini e Saviano non consentono niente di tutto questo, sei cambiato e non tornerai mai quello di una volta. La risata grassa ce la fa scappare solo Lucianina, l'alter ego del fu Fabio Fazio di una volta che ora non esiste più.