lunedì, marzo 31, 2008

LA ZINGARA DAI PIEDI RIFATTI

Paola Barale è bella, caratterialmente mi sta più simpatico un carciofo fritto, però devo riconoscere che fisicamente è indubbiamente da tenere in seria considerazione.
Di cosa si occupa questa signora? Oggi conduce una vita da zingara, si dedica principalmente a tenere i suoi 40 anni sotto controllo, con ginnastica, dieta e interventi vari ,e in più, nelle sale sta circolando un film che la vede tra gli interpreti. “Colpo d’occhio” di Sergio Rubini, anzi, qualcuno l’ha visto?
Io no, quindi non mi posso permettere di giudicare la sua prova d’attrice più importante.

Mi limito però a segnalarvi la notizia che ci racconta che la Barale, ha avuto il coraggio di operarsi ai piedi perché non le piacevano le sue dita e finiva che non metteva mai i sandali.
La cosa mi ha lasciato un po’ così, perché per il mio modesto parere, evidentemente da provincialotta retrograda e ottusa, dopo essersi rifatta mezza ed essere bellissima dappertutto, non riesco a capire quale possa essere stato il problema dei piedi.
Ma questo è indicativo di come questa donna abbia basato quella che era la sua carriera, e che forse sarà ancora, principalmente sul lato estetico. La sua vita è costellata di bellezza, a partire dal fidanzato mozzafiato, che le ha insegnato come la vita sia meravigliosa, soprattutto vagabondando da un continente all’altro sempre col portafoglio gonfio e un’inesauribile voglia di vivere.
Ha scoperto l’acqua calda, dico io, se non sbaglio sarebbe un po’ il sogno di tutti noi poveri tapini che andiamo in vacanza, quando va bene, due quindicine l’anno.
Ora si è messa in testa di voler fare l’attrice, ma secondo me anche in questo caso detterà le sue condizioni. Per una zingara come lei, stare qualche mese nello stesso posto senza volare a Bali nella villa sua e di Raz diventerebbe un sacrificio che giammai sarebbe disposta a fare.
Lei ha capito come si sta al mondo, mica noi.

venerdì, marzo 28, 2008

LETTERA APERTA

Cara Madonna,

c'è un limite a tutto. Anche se a 50 anni si ha il fisicaccio di una 25enne e gli addominali più tirati di Geri Halliwell ai tempi di "It's raining men".
Abbiamo capito che sei una stragnocca e che, nonostante l'età, sei sexy e libidinosa più di chiunque altro. Ce ne siamo ampiamente accorti in più di vent'anni di carriera più che onorata, e ora, mi permetto di consigliarti, credo che si potrebbe anche cominciare a riporre le armi nel baule in soffitta.
Tanto c'è sempre chi ti farà le scarpe, anche se ti metti il body sgambato e ti decolori i capelli ogni dieci giorni. Hai due figli che dovranno giustificare a scuola il perchè questa mamma così divina ha sempre quell'aria un po' mignottesca, soprattutto nella copertina del nuovo cd.
E poi arrivano ogni ora nuove cantantine con le vocine rantolate a vendere dischi per una stagione o due, e tanto noi faremo sempre il paragone con i tuoi successi, ma, credimi, non ce n'è per nessuno.
Rilassati, mangia un crostino in più e invece di correre 600 ore al mese, magari corrine solo 150 e facci vedere che anche con una coscia un po' più tornita, rimani sempre la fascinosa Madonna che sei.
Non se ne può più di vederti a gambe aperte e con la lingua a vista, io te lo dico, ci sei un po' venuta a noia.
Con rispetto e la triste consapevolezza che io alla tua età sarò un catorcio da rottamare
Miss Dickinson




















giovedì, marzo 27, 2008

NESSUNO E' PERFETTO

Ieri sera ad Amici abbiamo assistito all'ennesimo scandaletto, ormai dovremmo averci fatto l'abitudine.
Come dovremmo aver fatto l'abitudine a vedere Anbeta volteggiare nell'aire, leggera come un fuscello portato via dal vento. Impossibile dopo riuscire ad apprezzare Susy, o Giulia quando c'era, o chiunque altro non pesi 30 chili e sia alto 1 metro e 70.
Lei per me è la perfezione assoluta. Quando Josè la scaraventa per aria, sembra che voli, che non possa assolutamente planare a terra come planerei io. No, Anbeta è leggiadra ed eterea, e credo che per le ballerine di "Amici", sia un termine di paragone del tutto inopportuno.
Ma come si fa ad assistere ala sua esibizione, e immediatamente dopo vedere Susy (che, tra l'altro, mi piace moltissimo, nonostante militi nei Bianchi) che cerca alla meno peggio di alzare una gamba o di roteare tra le braccia di Kledi.
E' tutto molto impietoso, crudele, una mossa da Grimilde di Alessandra Celentano con il solo scopo di dimostrare cosa significa ballare per davvero.
Ma non è giusto, non è giusto perchè Anbeta è una fuoriclasse, ogni suo movimento è finalizzato a palesare il suo stile, la sua classe, il suo essere ballerina anche nell'atto di addentare una pesca noce.
Le sue dimostrazioni di danza sono dei capolavori assoluti, ed è difficile dopo riuscire ad apprezzare l'inesperienza di una Susy o la buonissima volonta di chiunque altra.
Peccato per la simpatia un po' carente, ma, dico io, nella vita non si può avere tutto e ad Anbeta è stato regalato un talento stratosferico.
Cominciamo a partire dal presupposto che la perfezione non esiste, e, non so a voi, ma questa certezza non sapete quanto mi rincuora.

martedì, marzo 25, 2008

MA CHE MUSICA MAESTRO

Non so voi, ma io non ho mai avuto l'amico bruttino che suonava la chitarra; e non ho nemmeno mai partecipato ad un falò sulla spiaggia cantando le canzoni di Battisti.
Anzi, a dire la verità a me Battisti non piace nemmeno.
E' grave?
No, perchè tutte le volte che sento parlare di musica indimenticabile, quasi tutti tirano fuori Battisti e Mogol, e quella roba della "motocicletta, 10HP" è qualcosa che tutti hanno cantato almeno una volta nella vita.
Sarà che io negli anni 70 ero giovanissima e preferivo "Tragedy" dei Bee Gees, o Gianni Morandi con "Occhi di ragazza", ma "Fiori rosa, fiori di pesco", non mi ha mai acchiappata più di tanto.
Addirittura mi sono comprata (comprata è una parola grossa..) la raccolta dei suoi più grandi successi e li ho ascoltati tutti, uno per uno.
Niente, non ho provato nulla se non la consapevolezza che sono belle canzoni ormai storiche, ma nulla di più.
Lo so, qualcuno griderà allo scandalo, ma non avete ancora sentito tutto.
L'emozione, la gioia, la sensazione indescrivibile che mi provoca questo pezzo dance anni 80, non ha eguali. A voi non dirà nulla, per me è puro desiderio di tarantolarmi, di muovere il piedino e di danzare anche solo con le spalle che vanno a tempo di questo sound vintage, ma per me più indimenticabile di "io lavoro e penso a te".
E mi perdonino gli amanti della cosiddetta "musica d'autore", ma al richiamo della spallina ballerina non si può resistere, neanche davanti all'icona di di Lucio Battisti.

giovedì, marzo 20, 2008

SE MI DIRETE ADDIO, VI CAPIRO'

Come ben sapete, guardo tutta la tv da evitare, quella che solitamente fa schifo o che è seguita da un pubblico di poche pretese, un pubblico che vuole solo evadere dal quotidiano. Che poi si litighi o ci si scanni come nelle peggiori famiglie, poco importa: l'importante è che ci sia di che chiacchierare e il gioco è fatto.
Però, almeno io, Miss Dickinson, riesco quesi sempre a rimanere distaccata di fronte a qualsiasi cosa, non mi lascio coinvolgere e dico sempre per prima che comunque è tutto finto e che è inutile illudersi più di tanto.
Però, e ora lo so che mi toglierete anche il saluto, l'altro giorno a "Uomini e Donne", la parte romantica di me che solitamente non esiste, è uscita prepotentemente fuori piena di vergogna.
Tutta colpa del tronista Giovanni Conversano che ha lasciato il seggiolone dopo l'arrivo del suo amore, Serena Enardu, ex tronista che lui corteggiava mesi fa, che pur essendo invaghita di lui, preferì non sceglierlo a causa del suo carattere, diciamo così, troppo espansivo.
Ma, a volte, anche nei peggiori film, l'amore trionfa sempre, dunque l'incontro definitivo tra i due, complice anche una colonna sonora più che appropriata, ha sciolto il cuore di un donnino che di solito sogghigna e non si lascia trascinare dal pathos made in Cinecittà.
E con questa mia ammissione, per la quale forse non passerete più da queste parti, faccio a tutti voi tanti auguri di Buona Pasqua, sperando che trascorriate dei giorni felici e pieni di gioia.
Io il video lo metto qui sotto, fate voi.


martedì, marzo 18, 2008

ATTIVITA' MANUALI E PRATICHE


Dopo aver assitito alle varie copulazioni televisive, il Grande Fratello edizione 2008, ci ha offerto qualcosa anche di peggiore.
Naturalmente l'edizione ripulita del pomeriggio e della sera si è guardata bene dal mandarlo in onda o anche soltando di farne mezza parola, ma i preziosi Gialappi hanno rimediato prontamente.
Come dire, Roberto e Lina, sotto le coperte, hanno dato vita a qualcosa che non si vede ma si capisce. Tanto che, immediatamente dopo, quel gran signore del cummenda, si è precipitato dagli amici di reality a raccontare quello che LEI, aveva appena fatto a LUI. Tanto per capirci, vi dico che uno dei ragazzi ha usato questo grazioso nomignolo di "Lina manolesta", e con questo dettaglio credo di avervi illustrato la faccenda.
Ci credereste? Meglio la copula silenziosa, quella raccontata per spiegare una cotta estemporanea, una passione bruciante (sì, perchè alla fine tutti raccontano tutto, e poi, ricordiamoci che le telecamere riprendono sempre e comunque), piuttosto che una vanteria da bar, coprendo Lina di ridicolo.
Nel serale non hanno fatto parola di questa cosa, però hanno continuato a far apparire Robero come quel gran simpaticone che poco ci azzecca con l'immagine reale che la Gialappa ci ha offerto sere fa.
Se fossi la mamma di Lina mi sarei impiccata, anzi, forse prima avrei impiccato lei per questa imperdonabile leggerezza e soprattutto per aver scelto quel cretino di Roberto, come oggetto delle sue attenzioni, diciamo così, manuali.
Vi lascio il video di questo momento di televisione educativa: quando il reality fa male, anzi, malissimo.


domenica, marzo 16, 2008

LA REGINA DEGLI IGNORANTI

In questi giorni mi è capitato di imbattermi un una trasmissione Rai, "Tv Talk", proprio nel momento in cui stavano analizzando i dati auditel di "X Factor" e "Grande Fratello", in onda tutti e due di lunedì.
Secondo LORO, la trasmissione della Ventura ha prevalentemente un pubblico di laureati, di acculturati e di gente seria, aggiungo io.
mentre il Gf si acontenta degli ignoranti, persone con un livello culturale più basso, la feccia, televisivamente parlando, riaggiungo io.
Ebbene, io rappresento una fetta della feccia.
A parte tutto, ora dobbiamo avete queste divisioni cultrali, anche nel momento in cui accendiamo la tv. Adesso, quando mi sintonizzerò sul "Grande Fratello", saprò che qualcuno rileverà il mio grado di istruzione e per i signori che monitorano gli ascolti, sarò una delle tante zoticone che seguono la Marcuzzi e compagnia bella.
Per ripulirimi un po' l'immagine, mi sa che dovrò dare una sbirciatina alla Simona Ventura, se non altro, per i suddetti signori ,apparirò come una laureata o una libera professionista.
E' assurdo anche solo dirla una cosa simile. Ma come si fa?
Per quanto mi riguarda è chiaro che il mio gusto televisivo è altamente discutibile, ma non sono del tutto sicura che la prevalenza di telespettatori che seguono Canale 5 il lunedì sera, sia quasi tutta composta da persone più tendenti all'ignoranza che alla cultura. Così come non credo che gli spettaori di "X Factor" siano per la maggior parte laureati o giù di lì.
Comunque è impressionante questo bisogno di suddividere in categorie anche gli spettatori televisivi.
In pratica, hanno detto, tra le righe, che gli ignoranti guardano il Grande Fratello mentre i cosiddetti colti, preferiscono di gran lunga, la profondità e le canzoni di "X Factor".
Alla luce ti tutto ciò, vi consiglio di fare attenzione a quello che seguite alla tv, perchè LORO sanno tutto di voi. Ma soprattutto, se siete tra coloro i quali spippolano col telecomando e si soffermano sulle ciofeche, sappiate che potreste essere marchiati a vita.
La Regina degli Ignoranti vi ha avvisato.


giovedì, marzo 13, 2008

COME IL CAVOLO A MERENDA

Ho già parlato di Platinette e non ho avuto certo parole di simpatia per lui, ma dopo aver visto per caso queste immagini ed essermi resa conto che sul pulpito di Amici ci sta come il cavolo a merenda, credo che non mi arrabbierò più.
No, dico, capisco la voglia di trasgredire e di
mettere la sua faccia su un giornale rivolto ad un pubblico gay, ma era davvero necessario mostrarsi così conciato e con l'aria lasciva?
E ora che ho visto questa sua nuova e inutile versione, anche i suoi interventi ad Amici mi appariranno sotto una luce del tutto diversa. Non si può proporre quest’uomo in un programma che dovrebbe far crescere dei talenti, e costringerli a disquisire con un 50 enne che ha deciso che spogliarsi per un giornalino è la cosa migliore da fare.
E non è per moralismo, si tratta solo ritenere questo passo oggettivamente inutile. Direte voi, che ne sai tu se per Platinette aver fatto questa cosa in realtà non sia una nuova linfa vitale per la carriera?
E’ vero, io non lo so, però sono certa che dopo aver visto queste foto nessun
produttore cinematografico gli offrirà un ruolo nel prossimo film di Ferzan Ozpetek e nemmeno Helmut Newton lo contatterà per un servizio di moda.
Sono contenta che abbia fatto pace col suo corpo perché è una cosa molto importante, ma fossi stata in lui avrei festeggiato questa cosa in modo un po’ diverso.
Forse avrei cambiato colore alla parrucca oppure, che so, avrei aperto un blog.
Sinceramente, se il suo sogno è fare la giornalista con la cofana bionda, "come una specie di Angela Buttiglione ai tempi d’oro", questo mini spogliarello non è stata la cosa più sensata da fare.
Ma anche se non volesse fare la giornalista, dico la verità.

martedì, marzo 11, 2008

TROPPE ARIE

Per i giovani attori italiani, una delle regole fondamentali è: prendersi sul serio.
Ogni ruolo è un tuffo nell’ignoto e durante le interviste spesso raccontano di quanto sia difficile uscire dal personaggio dopo una estenuante giornata di lavoro.
“Questo mestiere”, come dicono tutti coloro che fanno spettacolo, li porta a vivere appieno il ruolo che interpretano. Tutte cose drammatiche, peraltro, perché l’attore italiano che si gonfia come un pavone nell’intervista al settimanale, non sceglie mai ruoli brillanti.
Salvo poi correre in America per le particine di 3 decimi di secondo, accanto al divo di film demenziali. Oppure morire dopo mezzo minuto per mano di 007, tanto per dire.
In quel caso, l’impersonificazione totale va a farsi benedire, Hollywood ha aperto loro la porticina del cane, quindi si china la testa e si va avanti.
Io sono una patita del cinema italiano perché è quello che preferisco, però questi attori nostrani, diciamo la verità, farebbero bene a scendere un po' dal piedistallo. Soprattutto rendersi conto che, sì, il loro contributo all’arte è importante e indispensabile, però non mi risulta che abbiano ancora salvato il mondo dalla piaga della povertà. O forse lo hanno fatto e non me ne sono accorta.
Attori come Anthony Hopkins, Marcello Mastroianni, hanno definito il loro lavoro una semplice “professione”, senza nessuna paura di apparire normali.
Credo che recitare non sia proprio “normale", in realtà, ma nemmeno una specie di dono che ti eleva ad un livello superiore rispetto a tutti noi.
Una leggerissima spennellata di simpatia, una spruzzata di modestia e una risatina di tanto in tanto, non solo non rovinerebbe loro la reputazione, ma forse li farebbe anche apparire più simpatici.
Darsi delle arie alla fine non paga, ma vai a farglielo capire.

domenica, marzo 09, 2008

IL CRIC DELL'UMORE

In questi giorni, mentre tornavo mesta mesta dalla banca, mi è capitato di riascoltare un vecchio cd che la mia sorella blogger aveva masterizzato una manciata di anni fa.
Come spesso avviene al mio ritorno da quel luogo di disgrazia, sono abbastanza triste e depressa, ragion per cui, un po' di buona musica non può far altro che rallegrare il mio spirito tapino e affranto.
Ed è allora che ho riascoltato un pezzo che, inaspettatamente, ho deciso di inserire al primissimo posto nella mia lista personale delle canzoni d'amore.
Io che non sono per nulla romantica, mi sono trovata a vivere le emozioni di questa cantautrice sconosciuta ai più, che in una canzone ha raccontato uno spaccato di vita in maniera, secondo me, semplice ed efficace.
Come descrivere la fine di un amore? Paola Massari ha scelto le parole giuste, le ha misurate con abilità e ha creato questo piccolo gioiellino che è "Resta mio".
Nell'ascoltarlo ho anche avuto un moto di commozione, ma ora non so più se perchè avevo dato una sbirciatina al mio estratto conto, o per le parole toccanti della cara Paola.
Rimane il fatto che costei, ex moglie di Claudio Baglioni, nel 1994 compose questo piccolo capolavoro(il testo, se ci fate caso, parla di lui e della fine del loro amore), che in quel giorno di mestizia, mi ha accompagnato per un po' sulla strada del ritorno.
Ho pensato al suo dolore di donna tradita e ferita e al mio di donna col conto in rosso e un finanziamento da finire di pagare.
Ma mentre la ascoltavo cantare e la mia mente seguiva il filo del suo discorso, mi sono accorta di quanto la musica faccia bene a volte nei momenti sciagurati nei quali vedi davanti a te un mucchio di macerie e nessuna voglia di ricostruire.
Uscire dalla banca maledetta e farsi cullare dalla voce roca della Paola, mi ha fatto riscoprire una canzone che ho sempre amato e ha fatto sì che dimenticassi la faccia a culo del cassiere che mi ha ricordato un piccolissimo particolare che sapevo anche da sola, senza la sua velata e inopportuna tirata d'orecchie.
Salita in macchina, ho acceso l'autoradio e la musica mi ha accompagnata a casa.
E dopo la Paola c'era Ligabue con "L'odore del sesso".
A quel punto il cassiere dalla faccia a culo e il mio conto che vive un momento difficile, sono davvero diventati due puntini lontani, minuscoli e sempre più invisibili.





venerdì, marzo 07, 2008

IL TENERO CUORE DEL PROF

Il post settimanale su Amici ormai è un’immancabile consuetudine, anche perché quest’anno è un’edizione che offre spunti come se piovesse.
Stavolta, parliamo di Garrison.
Ho sempre pensato cose molto positive di lui, in primo luogo che fosse un portatore sano di genuina simpatia e di istinto paterno a iosa.
Oggi però lo vedo diverso, sarà per questa cosa della divisione a squadre, ma assistere a tutte le sue faccine quando si esibiscono Susy e Giulia, inizia a diventare fastidioso.
Capisco il suo tenero cuore di professore dalla lacrima facile, ma provate a farci caso. Nel momento in cui, Susy inizia ad ancheggiare, ecco che un sorriso compiaciuto appare di incanto sulla faccia di Garrison. Ma non quel compiacimento sano, orgoglioso, vero, Nel suo caso è portare acqua al proprio mulino, anche perché non è possibile che sia Susy che Giulia, da quando è stata decisa ques
ta divisione, non abbiano mai sbagliato un colpo.
Invece Francesco, secondo Garrison, non ne azzecca una. Anche se tecnicamente è decisamente superiore, in ogni esibizione manca di qualcosa, non si capisce il perché. E magari fino a novembre era il migliore tra i ballerini.
Garrison ride o piange. Eleva la sua squadra alla massima potenza, anche se Giulia è fisicamente inadatta a impersonare una tanguera, per lui è commovente e dovrebbe ballare con Joaquin Cortes.
E dico questo, cari simpatizzanti della squadra Bianca, perché ormai è chiaro anche agli orbi che Garrison ha l’obiettività un po’ annebbiata.
Senza nulla togliere
alla sua professionalità, sta uscendo fuori da ogni logica visibile anche ai non addetti, come me.
Susy è sexy e Giulia emoziona come nessun'altra.
Francesco è bravo, diligente, dotato, all’altezza sempre e comunque, ma secondo Garrison, lo annoia.
Ammetto di tifare per i Blu, ma ciò non toglie che spesso e volentieri, tanta è la voglia di demolire la squadra avversaria, che anche gli insegnanti perdono di vista la realtà oggettiva delle cose.
Sei un talento perché stai dalla mia parte, oggi ad Amici funziona così.

giovedì, marzo 06, 2008

L'ALTRA DONNA HA SEMPRE RAGIONE


Lo confesso: domenica scorsa ho visto qualche stralcio di Buona Domenica, proprio nel momento in cui , Clelia Patella, ripeteva di essere stata l’amante riconosciuta di Roberto Mercandalli, concorrente in corsa al Grande Fratello e fidanzato da 9 anni.
La storia è sempre la solita: la tipa, Clelia, (che io ricordo solo per lo spot del cioccolato Novi, quello nel quale ci sono i due fidanzati nella baita in montagna, e lei molto simpaticamente, prende a guancialate il suo povero ragazzo occhialuto, prima di dire la battuta strafamosa:” Svfizzero? No, Novi!”) ha ribadito la veridicità del suo vecchio rapporto, ormai finito, col concorrente.
Ma la cosa c
he mi ha lasciato perplessa, è stato l’atteggiamento del cast della trasmissione.
Tutti a difendere questa ragazza, sminuendo in maniera preoccupante la figura della fidanzata, ventilando bieche ipotesi e proteggendo questa tizia quasi che lei fosse la vera vittima, se mai ce ne sia una, della situazione.
Ma ancora di più mi ha sorpreso la presenza sui trespoli, a commentare questa spinosa questione, di Selvaggia Lucarelli.
Proprio lei, che ha sempre sputato sul piatto dei contenitori domenicali, ancor di più su quello di Canale 5, e ora, solo perché non c’è più Costanzo, ha deciso che in realtà non sono poi così tanto male.
E, credetemi, io che sono di stomaco forte, ho trovato orribile assistere a questa difesa del tutto inopportuna nei confronti di Clelia. Una ragazza che ogni domenica se ne va in una
trasmissione televisiva a raccontare di una relazione passata con un ragazzo fidanzato da sempre, per il solo gusto di apparire in tv, secondo me avrebbe ben poco da essere difesa e spalleggiata.
Ma Paola Perego e i suoi fidi scagnozzi, proteggono chiunque porti a loro qualcosa in termini di ascolti, e in questo caso, una donna che racconta di una relazione con una persona già impegnata, evidentemente, sembra loro una passeggiata di salute.
E pensare che c’è stato chi ha gridato allo scandalo, quando Rocco Siffredi è stato ospite a “Quelli che il calcio”. Danno fastidio i doppi sensi, disse qualcuno, mentre invece sentire questa Clelia che rivendica di aver contribuito ad un tradimento, con l’ausilio del mezzo televisivo e spalleggiata da un branco di personaggi compiacenti e inutili, è quasi come prendere la benedizione Urbi et Orbi la mattina del giorno di Natale.

martedì, marzo 04, 2008

SCUSA, MA SEI ARRIVATO SECONDO

Tutti a parlare di Moccia e del fenomeno “Scusa ma ti chiamo amore” e tutti ad analizzare la questione raccontata da Bova e la Quattrociocche.
Però in pochi si sono accorti che un’altra pellicola, del tutto ignorata dalle masse, ha esplorato prima del solito Moccia, che ormai basta che scriva la lista della spesa che nasce un caso letterario da trasformare immediatamente in film, la stessa tematica, ma all’incontrario.
Lei 27 anni, lui 15.
Cardiofitness” è arrivato prima, però non ha avuto nessuna pubblicità e probabilmente nemmeno un’adeguata distribuzione, ragion per cui, nessuno ha mai fatto menzione del libro scritto da Alessandra Montrucchio dal quale è stato tratto il film.
La cosa strana è che, nel marasma di articoli sul film di Moccia, la miriade di recensioni e i dibattiti vari che ho visto in tv, non c’è stato nessuno che si è preso la briga di fare un confronto. In “Cardiofitness” ci sono Nicoletta Romanoff e il giovane Federico Costantini, volto nuovo che secondo me doveva essere lanciato in maniera più adeguata, che si incontrano e si innamorano.
Ma si sa, il più forte vince sempre, quindi Federico Moccia ha avuto la meglio, grazie soprattutto ad una distribuzione degna di nota, un battage pubblicitario altrettanto
forte, e un attore come Raul Bova che attira spettatori come Aida Yespica attira SilvioCribbio.
Ed è così che “Cardiofitness”, film giovane per i giovani, con attori simpatici e con una storiella fresca e mai morbosa, diventa quasi una pellicola di nicchia.
Anzi, forse sarà uno di quei film che Canale 5 trasmetterà in estate, quando tutti saranno in vacanza e nessuno avrà voglia di stare in casa a guardare la tv.
Moccia percorre sentieri innovativi e insidiosi, dicono, peccato che qualcun'altro ci sia arrivato molto prima di lui.
Solo che in molti non se ne sono accorti.

domenica, marzo 02, 2008

CALDO COME UN LASTRONE DI GHIACCIO

Si chiama Jack Vanore ed è uno dei tronisti in auge in questo momento, a “Uomini e Donne”.
La sua caratteristica è la sensibilità, tutti dicono che è un giovanotto d’altri tempi e se un bonazzo come lui ancora arrossisce per troppa timidezza, allora vuol dire che sotto quel corpo modellato e muscoloso si cela un animo più che nobile.
Mi sento di dissentire da questa affermazione, e quando sento questo torsolo, al quale si propongono un sacco di ragazze speranzose di possederlo soprattutto fisicamente, che continua a ripetere come un disco rotto che prima di baciarne una deve assolutamente conoscerla meglio, mi cadono braccia, ginocchia e tutto il resto. La sua frase ricorrente è: “ci stiamo solo conoscendo”, e getta secchiate d’acqua gelata sui bollenti spiriti delle fanciulle corteggiatrici.
Ed è pure ridicolo quando dice, a 25 anni, che il bacio è importantissimo e che non ama darlo al primo appuntamento. Tutto questo solo in tv, voglio sperare, perché è impensabile crederlo nella vita di tutti i giorni.
Suppongo sia capitato a qualcuno di voi (a me si, lo ammetto) di baciare una persona pochissimo tempo dopo averla c
onosciuta..
E non ci vedo nulla di male, tra l’altro, specialmente assistendo alle “esterne” di questo Giacomo in arte Jack (si indispone moltissimo quando le ragazze lo chiamano con il suo nome di battesimo, sic!), dove un torsolone muscoloso e bello, schiva le labbra delle corteggiatrici con la stessa determinazione con la quale Bud Spencer sfidava i cazzottoni.
Per quanto mi riguarda, un lastrone di ghiaccio e Jack Vanore mi provocano il medesimo turbamento fisico.
Non ci sono le vampate e nemmeno pensieri impuri, si sbadiglia, si guardicchia e si preferisce assolutamente passare oltre.
In parole povere, ci facciamo due palle così.