domenica, febbraio 07, 2010

I TIPINIFINI

La signora in questione forse doveva vergognarsi un filino prima, ovverossia, quando si accompagnava a questo signore un po' in la' con gli anni e si faceva portare in giro per il mondo orgogliosa e squinzia del fidanzato denaroso.
Oggi le cose le vanno sicuramente meglio, è la compagnia del signor TipiniFini al quale ha dato due figlie, vive con un personaggio teoricamente più potente del precedente, più ricco, più giovane e più piacente.
Siccome però il passato forse spesso ritorna a ricordare quanto eravamo diversi, ecco che il Garante della Privacy compie un gesto a dir poco clamoroso. Ma giusto perchè TipiniFini ha preteso di cancellare ogni qualsivoglia macchia peccaminosa dalla vita della sua compagna tornata intonsa nel momento in cui l'ha conosciuto.
Qualcuno si chiederà di cosa sto parlando. Meglio non fare nomi, nonostante questo blog sia piccino piccino, con questa aria da caccia alle streghe e lettere di avvocati, meglio non rischiare. Posso solo dire che lui si chiama di primo nome qualcosa tipo Jeanfrank e lei ha lo stesso nome della Canalis. Lui è un politico in carica e lei è la ex di un certo Lucien (per dirla alla francese), proprietario a suo tempo di svariate squadre di calcio e condannato per bancarotta fraudolenta.
Praticamente la signora non ha mai avuto niente a che fare con quest'uomo anziano e corpulento, è stato solo un flash del passato che non la riguarda più. Tutto ciò serve solo a dimostrarci che il denaro conta sempre più di qualsiasi forma di amor proprio, per un certo tipo di persone. E anche se oggi la madama si atteggia a gran signora, ce le ricordiamo tutti quelle foto di lei a mollo con Lucien, lei a cena con Lucien, lei che se la faceva con Lucien ed era la sua donna ufficiale.
Doveva davvero amarlo molto e di un amore sincero e disinteressato, puro, vero e assolutamente privo di qualsiasi secondo fine.
Chissà chi se ne vergognerà di più, lei o Jeanfrank TipiniFini ?

giovedì, febbraio 04, 2010

NON SPREMETEVI TROPPO LE MENINGI SENNO' VI VIENE IL MAL DI TESTA

Il mondo della pubblicità continua ad essermi del tutto sconosciuto. Non si capisce perchè spendere dei soldi per ingaggiare qualche personaggio famoso in spot che poi, non solo non rimangono nella memoria del telespettatore/consumatore, ma sono pure bruttimapropriobrutti. Primo fra tutti quello con Max Tortora e Michelle Hunziker. Probabilmente se al posto loro ci fossero stati due soggetti sconosciuti a caso, il risultato sarebbe stato lo stesso. A parte che lei da quanto vuol fare la simpatica mi verrebbe voglia di appenderla a un albero, ma questo è un mio vecchio problema e non sto qui a dire sempre le stesse cose. Max Tortora è pure bravo, riesce solitamente a far ridere, ma per la Telecom è quasi l'ombra della Hunziker e dice due battute alle quali si vede che non ci crede nemmeno lui.
La Michelle, almeno nell'ultimo spot attualmente in onda, vorrebbe a tutti i costi strapparci un sorriso con quella corsetta superbuffa intorno al tavolo, ma almeno nel mio caso, ottiene esattamente l'esatto contrario. Si sforza e si vede, su, la ragazza non mi convince.
Visto dunque il risultato finale, mi domando perchè utilizzare volti noti per un siparietto che non fa neanche sorridere e del quale rimane oscuro il senso. La stessa cosa vale per il GranSoleil con la Clerici e Montesano; altro spreco, perchè la pubblicità a mio avviso non è incisiva e non sono ancora riuscita ad associare il prodotto a loro due. Per me rimane sempre il sorbetto della canzoncina "gran soleeeeil, il nettare degli dei..".
I pubblicitari, oltre ad usare sempre musiche già esistenti e non inventare una melodia nuova che rimandi esclusivamente allo spot, si spremono poco le meningi per inventare situazioni intelligenti e simpatiche come facevano un tempo.
Oggi basta che ci sia il personaggio famoso che costa un botto e giusto due battute per dimostrare che il creativo è sempre un creativo nonostante tutto.
Anche nonostante questo spot finto, farlocco, fasullo, e chi più ne ha più ne metta. Se conoscete qualcuno che si riempie di gioia per un "conto deposito" fatemelo sapere. E soprattutto notate l'immagine al secondo 35 con il tocco di genio: il ragazzo in carrozzina che esulta di una felicità inconsulta.
Creativi da galera, ve lo dico io.





martedì, febbraio 02, 2010

PAROLE, PAROLE, PAROLE

Non ho mai provato molta simpatia per Morgan, però non l'ho mai ritenuto completamente stupido, anzi. Ho sempre pensato che avesse avuto una gran fortuna, nel senso: dietro quell'aria da "famolo strano", occhio bistrato, capello sparato, poi ti reinterpreta il pezzo di Umberto Bindi e tutti a dire quanto è bravo Morgan, quanto è all'avanguardia Morgan. Tuttavia, buon per lui, mi viene da dire.
Oggi, risulta che, in un intervista che uscirà a giorni su "Chi", abbia fatto una specie di inno alla droga: lui fuma crack tutti i giorni e sta benissimo.
Vabbè che è un artista e in quanto tale non può certo bere il chinotto o l'orzata e fumare la pipa, ma dai, ormai sesso, droga e rock'n' roll è una novella vecchia come il cucco. Dov'è l'avanguardia? Dov'è la novità? Non è che a dire queste cretinate automaticamente entra nell'olimpo dei belli e dannati, casomai retrocede in quello dei citrulli e fumati, che è tutta un'altra cosa.
Poi succede che anche Gasparri interviene dicendo che a Sanremo non ci deve andare più in quanto tossicodipendente e anche in questo caso la censura è servita. Perchè la Rai ospita qualsiasi essere nefando ma qualcuno che dice di drogarsi deve stare lontano, lontanissimo da Mamma Rai che caccia i suoi figlioli viziosi perchè non sta bene.
Naturalmente Morgan ha negato di aver rilasciato un'intervista del genere, ma ormai la figuretta, volente o nolente, è bell'e che fatta.
Spero tanto che abbia ragione lui, che sia tutto un ricamo di qualche giornalista fantasioso e che cose di questo genere non siano mai uscite dalla sua bocca. Sarebbe grave se fosse vero, se non altro, a parte l'esempio da dare ai giovani che poi tanto non stanno a sentire nessuno figuriamoci Morgan o chiunque altro, ma soprattutto per lui.
A chi giovano dichiarazioni del genere? Dopo aver ammesso di essere fatto dalla mattina alla sera, cosa dovrebbe succedere?
Non lo so, mi sfugge la necessità di rivelazioni del genere e continuo a sperare che sia colpa di qualcun'altro e non di lui, tra l'altro, padre di una bambina che probabilmente va già alle elementari.
E dunque sa leggere benissimo.

lunedì, febbraio 01, 2010

NOI INVECE NO

Non dico di aver visto tutto dalla vita, però neanche mi aspettavo di vedere nelle edicole un libro di foto intitolato "Noi amiamo Silvio". E tra l'altro, mettiamo caso che qualcuno ha vissuto per 10 anni in cima a un monte con la sola compagnia del vento, cosa cavolo ne sa di chi è Silvio? E già, perchè la Peruzzo Editore da per scontato che il solo nome di battesimo sia sufficiente per spiegare di chi stiamo parlando, un po' come potrebbe succedere con Madonna, Cher, Bombolo.
Il Silvio in questione è lui, noi che non viviamo in compagnia del vento lo sappiamo benissimo e io mi domando se pubblicare questo librettino inutile e celebrativo fosse così strettamente necessario. Per il soggetto in questione sicuramente si, che volete, dopo il feroce attentato di dicembre questo volume tipo santino è un po' la dimostrazione che "Silvio c'è" e ci sarà per sempre, finche morte (spero la sua e non la nostra) non ci separi.
Vi ricordate quei terribili giorni di dicembre, quando Egli giaceva sfigurato in ospedale ed Emilio Fede girava con il manganello per menare Tartaglia? E' iniziata allora la beatificazione del Sant'Uomo. Tutto è nato così, con la Santanchè che dalla Barbara PdL D'Urso dichiarava quanto fosse buono il nostro Presidente e come avesse perdonato il tiratore scelto malvagio e comunista.
Oggi Silvio ci dona tutta una serie di immagini che lo ritraggono in opere pie, in salvataggi di vite, in miracoli e moltiplicazioni di pani e pesci.
Possiamo noi tutti amarlo più di quanto lo amavamo prima?
Qualcuno ho paura di si.
Per noialtri, la vedo un po' più dura.