lunedì, giugno 30, 2008

PIU' AFFLOSCIATA DEL MOCIO

Che cos'è per me l'afa?
E' qualcosa che mi blocca ogni quasiasi iniziativa e mi riduce ad una larva che vaga sudaticcia in preda ad una disperazione senza precedenti.
Nessuna notizia mi sembra degna di nota, e il pc che fino a 15 giorni fa era il mio migliore amico, di colpo mi appare come uno sconosciuto orpello che brucia come il sole alle due del pomeriggio.
Leggo quello che scrivono gli altri bloggers e tutto mi sembra più interessante di quello che scriverei io. Nemmeno la tv riesce a consolarmi, anzi, se è possibile è la fonte che attualmente meno mi ispira.
La smania regna sovrana, ma non solo, sovente si accorpa con la noia che io solitamente non conosco, ma questo sudore che mi ha presa in ostaggio sta facendo di me un cencino più afflosciato del Mocio.
Forse qualcosa da dire ci sarebbe, forse se non fossi costantemente appiccicaticcia riuscirei a tornare a postare come prima, ma questa scrivania è l'anticamera dell'inferno e la tastiera sembra che mi odi, per quanto mi sembra calda e appiccicosa.
Credo che ci rileggeremo presto, o meglio, io passerò a leggervi e forse, se ce la faccio, vi commenterò molto volentieri, visto che ormai siete come il quotidiano accompagnato da cornetto e cappuccino.
Quando l'alta pressione andrà a farsi benedire, tornerò ad essere operativa come al solito, per ora, farò quello che potrò, tra un bicchiere d'acqua gelata, un succo di ACE e qualsiasi altra cosa che rinfresca e che non è alcolica (che peccato..).
Vi lascio con un pezzo che sarebbe potuto diventare un tormentone, molti anni fa, ma che purtroppo non ce l'ha fatta.
E visto che quest'anno nessun cantante ce ne ha regalato uno, io regalo questo brano a voi che mi leggete e che passate di qui.
Se questo caldo non mi fa fuori prima, ci risentiamo in tempi brevi.



giovedì, giugno 26, 2008

IL PACCO REGALO

Va bene il pettegolezzo e va bene mostrare qualche foto di maschiacci un po' infoiati, ma vedere Gianfranco Fini, perdipiù in copertina su Novella 2000 (immagine tratta dal sito Dagospia), con l'alzabandiera in bella mostra, a me fa leggermente schifo.
A parte che non ho simpatia per lui come uomo e come politico, ma sul serio a qualcuno interessa vedere questo signore di mezza età, in barca con la fidanzata nuova di zecca, con quel pacco all'insù come fosse una rockstar?
Ma non ce l'ho con lui, perchè 'sto tizio stava per i fatti suoi e l'istinto animale l'ha colto lì per lì, ma il giornale stesso che ha deciso di metterlo in copertina, mi ha decisamente deluso.
E basta con questi uomini politici, basta con le loro schifezze, i loro alzabandiera, le loro donnine da pastrugnare nella villa in Sardegna, basta.
Continuiamo a pensarli nei loro completi scuri e non fateceli vedere ignudi, perchè ci fanno effetto e poi la notte non riusciamo a riposare bene.
Questo pacco regalo di Fini ce lo potevano risparmiare sicuramente, questo è un gossip che non mi piace, anche perchè (e qui mi prenderete per bigotta monachina) penso alla figlia di quest'uomo. Una ventenne, o giù di lì, che vede il padre sulla copertina di un settimanale, con quel gonfiore inequivocabile accanto alla donna che ha sostituito sua madre.
Mettiamoci nei suoi panni e proviamo a pensare come vede questa cosa lei dal suo punto di vista.
E comunque, questo scoop così particolare, se fossi una lettrice, non avrebbe soddisfatto le mie aspettative.
Il pacco di Fini non mi interessa e nemmeno gli addominali di Di Pietro o il culo al sole di Brunetta.
Anzi, se vedessi il culo di Brunetta forse mi rivolgerei immediatamente alla polizia.

martedì, giugno 24, 2008

LE VOCI CHE NON CI SONO PIU'

Stasera, come quasi tutte le sere, ho iniziato fare il giro degli amichetti che leggo quotidianamente e da Caustica (il suo blog per me ormai è diventato un appuntamento fisso), ho trovato una notizia tristissima.
Il doppiatore Claudio Capone, voce (ascolta) storica di Ridge, di Superquark, di tante serie tv e di cinema, ci ha lasciati improvvisamente.
Qualcuno esclamerà, come disse una mia amica quando io e la Giulia ci disperavamo per la scomparsa di Jim Hutton, ai tempi di Ellery Queen: "meglio lui che io!".
Da un certo punto di vista ci potrebbe anche stare, ma sapere che questa voce così familiare non ci sarà più, mi ha resa molto triste.
Pochi mesi fa era scomparso Oreste Rizzini, altro doppiatore storico, sempre di Beautiful, ma soprattutto di Michael Douglas, avete presente? (ascolta) Anche in questo caso, Michael Douglas sarà diverso, perchè la voce di un doppiatore, se è bravo, riesce a farti dimenticare che l'attore nella realtà non parla così.
Il doppiaggio, e l'ho notato seguendo "Friends" in inglese (con i sottotitoli, s'intende), non sempre rimane fedele all'originale. Capita che un personaggio cambi completamente senso,seguendolo con le voci degli attori piuttosto che doppiato.
Però, rimango dell'idea, che perdendo queste voci storiche, sarà molto difficile trovare eredi alla stessa altezza. Specialmente Oreste Rizzini, ogni suo personaggio acquistava un fascino particolare grazie al timbro della sua voce e alla grande abilità che possedeva nell'usarla.
Con la scomparsa anche di Claudio Capone, se n'è andato qualcuno di familiare, anche se in pochi conoscevano il suo volto, molti, solo ascoltandolo, lo avrebbero riconosciuto all'istante.
Chissà perchè si ha sempre la sensazione che la voce di un doppiatore vada di pari passo con la vita dell'attore che rappresenta.
In questo caso, Ridge non sarà più lo stesso, e Capone doveva fare molta fatica a renderlo credibile, visto che a Ronn Moss non è ancora riuscito imparare a recitare.
Altro motivo più che valido per sentire tantissimo la sua mancanza.




domenica, giugno 22, 2008

L'ELOGIO AL TROPPOLINO DEL CANUTO STILISTA

L'elogio del Troppolino è sperticato: «Ha raggiunto il massimo: non è da tutti raggiungere per ben tre volte la presidenza del Consiglio senza venire dal mondo della politica, ma da quello dell’imprenditoria. Lui si è fatto veramente da solo, è stato bravissimo a costruire la sua fortuna. Proprio per questo può avere la forza di fare le cose che interessano davvero all’Italia al di là dei suoi interessi personali. Del resto cosa può volere più di quello che ha già? Può comprare il comprabile, può concedersi tutto, anche il lusso straordinario di occuparsi del bene del Paese. Ha pure la faccia tosta per farlo e se questo è il suo programma gli auguro di riuscirci perché in quest’ottica se le cose vanno bene a lui, vanno bene a tutti gli italiani».
Ecco quello che dice un canuto stilista del nostro esimio governante.
Secondo lo stilista, “occuparsi del bene del paese” per il Troppolino è un lusso che può concedersi . Come se fossimo tutti degli idioti e non sapessimo che questo Tappino di Damigiana sta cercando di aggiustarsi bene bene per i prossimi 5 anni.
E’ questo che trovo profondamente irritante, il fatto che arrivi il primo sarto famoso e cerchi di darci ad intendere che Cristo è morto dal freddo ed era padrone delle legna (detto che si usa dire dalle mie parti). Come se fossimo tutti degli imbecilli e pensassimo che il Troppolino sta facendo quello che sta facendo solo perché vuol tanto bene a tutti noi.
Se qualcuno lo stima perché ha saputo rinascere politico grazie a qualche burattinaio esperto ma che poi ha capito l’antifona e ora è quasi tutta farina del suo sacco, è un discorso. Ma che non ci vengano a dire che è una specie di eroe del nostro tempo, come i Vigili del Fuoco di New York, per favore, proprio no.
Eppure questo canuto stilista lo adora e vorrebbe che noi capissimo quanto è immenso il Troppolino. Dice che ha la faccia tosta: come se gli altri politici fossero delle personcine timide e timorate. Diciamo pure che Lui è forte del suo delirio di onnipotenza e dell’importanza che anno dopo anno ha conquistato in quasi tutti gli ambiti. Che poi qualcuno lo prenda anche un po’ in giro, è un altro paio di maniche, ci sono i quattrini e quello basta per avere rispetto.
Sono disperata perche costui comanda l’Italia e io lo detesto. Ma sono anche disperata perché la parte politica che ho votato se ne sta zitta zitta e buona buona e parla di scendere in piazza a settembre.
Nell’attesa Troppolino farà il bello e il cattivo tempo, sprezzante del pericolo che tanto non esiste e sono sicura che di qui a poco andrà anche a
parlare con il Papa per ordinargli due o tre cosette che gli stanno particolarmente a cuore.
Tanto comanda lui, fate un po’ come volete.

giovedì, giugno 19, 2008

LA CHIAMATA

Non ho mai creduto nella "chiamata del Signore" e probabilmente ancora oggi ci credo il giusto, ma rivedere oggi Claudia Koll e ripensarla com'era qualche anno fa, qualche ragionevole dubbio lo fa venire sicuramente.
E' una donna completamente diversa. Parla in modo diverso, si atteggia in modo diverso e più che una religiosa sembra una persona completamente rapita dalla fede.
Non so se ve ne siete accorti, ma da queste parti suore e preti non sono accettati proprio benissimo, quindi, se prima questa donna mi faceva un minimo di simpatia, oggi più che altro mi fa impressione.
Innanzitutto, ha un pallore quasi mistico, direi grigiastro, e poi usa la voce come fanno le suore quando vogliono farti credere di essere buone e misericordiose. Quasi una cantilena, e la parola "Signore" esce fuori una frase si e una no.
Nulla di lei ricorda quello che era prima, ormai è votata a Dio e al posto della solita spilla comune a molte donne, sul petto porta appuntato un santino.
Niente da dire sulla sua scelta personale, l'unica cosa che mi domando, è: cosa l'ha spinta a tanto? Forse una delusione, o veramente ha ricevuto "la chiamata" che l'ha portata ad essere quello che è oggi.
Però la cosa a me fa un po' paura, lo ammetto. Ormai Claudia Koll è diversa e basta sentirla parlare per rendersi conto che, va bene la fede, la Misericordia e la Vergine Maria, ma può una persona diventare così attaccata alla religione da cambiare perfino il tono della voce?
Non lo so, tutto questo mi sembra quasi quasi un plagio, perchè non riesco a capacitarmi di come sia possibile che una personalità scompaia così, per far posto a qualcun'altro.
Io, e mi perdonino quelli che non la pensano come me, diffido molto da tutto questo bisogno di affermare la proprio fede. Non importa portarsi un santino sulla camicetta per dimostrare di credere e di avere dei sani e pii principi.
Per darvi un'idea della donna che è oggi, vi lascio un video, se non altro sentirete la sua voce da monachina e vedrete l'aria dimessa da religiosa che ormai fa parte della nuovo volto e della nuova vita di Claudia Koll.




mercoledì, giugno 18, 2008

QUANDO L'AMORE E' CIECO E' PURO PARADISO


La bellezza non è tutto nella vita, questo è qualcosa chei bambini dovrebbero capire fin da piccoli perché sarà loro di grandissimo aiuto nell’eta adulta.
Però permettetemi di dire che per noi donne, almeno per quanto riguarda la scelta del partner, questo insegnamento è puro Vangelo.
Lo so, ridurre tutto al solo aspetto fisico o terribilmente superficiale, ma a volte non puoi fare a meno di notare quanto noi ragazze siamo un passo avanti.
Prendiamo Cynthia Nixon di “Sex and the city”: questa donna ha mandato all’aria un matrimonio per amore di questo Carlo Croccolo in
gonnella. Al cuor non si comanda e lei è passata all’amore lesbico, giammai con uno schianto di donna tipo Sharon Stone in "Basic Instinct", bensì con un donnino paffutello che mai e poi mai avresti lontanamente immaginato.
Ma è ancora troppo poco: e di Angie Everhart, vogliamo parlarne?
Questa donna è una delle top in voga negli anni 80, all’epoca ebbe un flirt con Sylvester Stallone, ma evidentemente era ancora troppo bello.
Oggi è Joe Pesci l’uomo dei sogni, anziano, bruttino e alto un metro e venti. Pensate, da voci di web, pare che lei sia stata fermata dalla polizia per guida in stato di ebbrezza, perchè disperata dopo la fine della sua storia d'amore con Joe.
Onestamente, George Clooney con Livia Turco non lo vedremo mai nella vita, ma nemmeno Alvaro Vitali ha una moglie che un po’ gli somiglia.

Gli uomini si perdono molto dietro al fisicaccio, le donne a volte guardano un tantinello più in là, anche quando non hanno da guadagnarci un bel niente.
Ed è anche rincuorante vedere la Nixon che ride felice con quella donnina per la quale ha cambiato vita, esponendosi a chiacchiericci a livello mondiale.
Io ci ho fatto un post dove un po’ ci ridacchio e faccio la ganza, ma credetemi se vi dico che queste coppie improbabili mi fanno decisamente più simpatia di quella meraviglia di duo che sono
Brad e Angelina.
In quel caso solo a guardarli ti prende il magone, ma poi pensi alla fortuna di Joe Pesci e ti rendi conto che capita anche che l’amore sia cieco come una talpa e di colpo ti si aprono quasi le porte del paradiso.

lunedì, giugno 16, 2008

PENNA BIANCA E POCAHONTAS


In questo post non faremo nomi, anzi no, i soggetti si chiameranno Penna Bianca e Pocahontas, anche perché le considerazioni che sto per fare sono un po’ troppo malevole e sarà meglio andare ad intuizione.
Dunque, in questi giorni c’è stato un matrimonio che dire vip è poco, diciamo che è stata una 2 giorni molto mondana e molto affollata. La sposa, è una ragazza dal passato burrascoso, si è venduta per qualche ingaggio in tv e certamente non ad un giovanotto aitante e piacevole.
Lui, è un manager di mezza età, con un paio di matrimoni alle spalle e con una lista di ex fidanzate giovani, famose e belle che farebbero rosicare anche il playboy più incallito.
Non so perché lui ha accettato di sposarsi proprio ora, perché ha scelto proprio questa donna e non un’altra. Pocahontas è giovane e molto carina, ma è anche molto svegia e ambiziosa. Lui non è più di primo pelo, ed ha deciso di trascorrere la sua vita con lei, nonostante tutto. E’ amore, dirà qualcuno. Può darsi, ma è anche vero che si dovrebbe anche valutare certe situazioni prima di trovarsi, come si dice, con le pezze al culo.
Sono un po’ malpensante, me ne rendo conto, ma in ques
to caso Penna Bianca mi fa un certo non so che. Può darsi che mi sia lasciata fuorviare da quello che ho letto sul mio sito di riferimento, ovvero, che esistano delle foto della sposina in atteggiamenti equivoci con un giovanotto e che queste foto non siano state comprate da nessun settimanale. Perché?
Lui non sarà certo uno sprovveduto, però questo matrimonio mi da una brutta idea di sordido, di combinato, di affare, ecco.
E mi fa orrore questo circo che si è creato intorno ad un’arrivista che ha rubato lo stipendio per 2 anni in tv, che finisce su tutti i giornali a raccontare del suo amore per un uomo che tra gli invitati alle sue nozze può annoverare anche il capo del governo.
Mi chiedo se per arrivare a tanto, davvero è necessario finire in un’inchiesta come quella che l’ha coinvolta qualche tempo fa, e se sul serio il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Ormai è arrivata dove doveva arrivare, nessun letto e nessuna scrivania la accoglierà senza che lei non abbia il brivido del desiderio vero e non previa contratto, ma dietro quel sorriso a 289 denti vedo un marciume che non riesco a definire.
E quell’uomo bolso e scarmigliato che ormai è diventato suo marito, mi sembra quasi il tipico anziano quasi allettato (nel senso di "costretto a letto") in balia della badante straniera assatanata di sesso (non con lui) e denaro.
Ecco come cambiano le visioni che si hanno delle persone: oggi Penna Bianca mi fa venire voglia di portargli una tazzona di latte caldo, mentre qualche anno fa lo vedevo come il vitellozzo un po' maialone, con la catena d'oro ciondolante sul pelo e le pantofoline col monogramma.
Mi chiedo solo chi cavolo glielo ha fatto fare.












venerdì, giugno 13, 2008

RITORNO ALLA NORMALITA'


Non è facile tornare nell’anonimato dopo anche solo una stagione di successi. Non che lo sappia con certezza, però immagino che non sia semplicissimo retrocedere così, di punto in bianco, quando prima fra un po’ ti avrebbero fatto dire messa al posto del Papa.
Questa cosa mi è venuta in mente perché in questo periodo sto rivedendo in dvd la serie “Friends”, dall’inizio (come faccio quasi tutti gli anni).
Passi per Jennifer Aniston e Courtney Cox, ma gli altri sciagurati?
Forse, e me lo auguro fortemente per loro, in America riusciranno a racimolare qualche ingaggio ogni tanto, ma vuoi mettere il successo planetario di qualche anno fa?
Credo che a quei livelli, e a queste cadute in disgrazia ar
tistica, non ci si possa abituare proprio benissimo. E non parlo a livello economico, probabilmente se sapranno gestire il patrimonio che è piovuto loro addosso per 10 anni, riusciranno ancora a vivere più che bene. Sto parlando a livello personale: quando nessuno ti si fila più, e un David Schwimmer, l’indimenticato Ross Geller, forse si trova costretto a fare qualche comparsata qua e là per non finire definitivamente nel dimenticatoio.
Addirittura, ho letto da qualche parte, che Matthew Perry (Chandler Bing) è iscritto ad un sito per cuori solitari danarosi ed è alla ricerca dell’anima gemella. Però ho anche letto che si è fidanzato con Lorelai di "Una mamma per amica"..

Ma il discorso è un altro. Io credo che perderei la testa, accetterei malissimo la fine inevitabile di un’epoca pazzesca e il cambiamento radicale della mia vita, naturalmente in peggio.
Tra l’altro, mi capita spesso di incrociare qui a Montecatini, Omar Monti, uno
dei secchioni de “La pupa e il secchione”, il quale, dopo una stagione di fasti (???) e riflettori, è tornato a lavorare nella solita pizzeria in cui lavorava prima della breve pausa di popolarità.
Un giusto ritorno alla normalità per lui, mentre per Chandler e compagnia bella, un passo indietro e un silenzioso ritorno nella mischia.
Chissà se saranno riusciti a farci l’abitudine.

giovedì, giugno 12, 2008

LA DEVASTATRICE DELLE VOSTRE VITE

Sto cominciando sul serio a stancarmi.
Questo blog è stato concepito come MIA via di fuga, scrivo cose poco impegnative per MIA scelta e gli argomenti che tratto non hanno certo la pretesa di essere né cultura e né tantomeno qualcosa di più di quello che è.
Ma credo che sia chiaro e che si possa intuire scorrendo un po’ col cursore i miei post precedenti: ecco, parlo ai cultori delle letture impegnate, avete dato una sbirciatina?
Bene, allora credo che non ci sia altro da fare che proseguire oltre e anche di corsa. Sono stufa di avere a che fare con persone che mi leggono solo per dirmi che è più importante la letteratura della tv e del gossip e che le cose di cui parlo sono inutili e devastanti per la vita di chi li legge. Ormai è evidente che il mio blog non parla di cultura, cavolo, sono 2 anni che l’ho aperto e ancora mi si viene a sindacare gli argomenti.
E’ come se commentassi un blog fatto di poesie e scrivessi che le poesie mi fanno schifo e che preferisco i romanzi.
Fortunatamente non è obbligatorio commentare qualcosa che non ci piace, abbiamo la benedetta libertà di scegliere scritti che ci interessano e molto più adatti ai nostri interessi e ai nostri bisogni.

Fiore di Cactus non parla quasi mai di cose serie, non parla di libri, di politica, di cronaca e di arte.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma perché rendere una cosa cretina, come se fosse il male peggiore che affligge l’Italia?


“Sono cose che fanno evadere la massaia incolta e l'adolescente ? No. Non è vero. L'angosciano, la rendono peggiore. Credimi, Emily.E a fianco (fuardate la prima pagine sul web, se non ci credete), gli operai morti sul lavoro, le stragi in clinica o in casa. Com'è possibile ?”


“Ma quello che io trovo devastante (e non esagero, io penso sia davvero una cosa che devasta la vita delle persone, rendendola inutile, o contribuendo a renderla tale) è il fatto che si parli di queste cose. Io non so chi sia Karina,non riesco nemmeno ad immaginarmi mentre guardo uominiedonne, amici o altre cacate del genere. Se fossi il Re, vieterei per decreto la trasmissione di queste cose, e sarei molto tentato di deportare in campi di rieducazione (non violenti) quelli che lo fanno.”

Questi sono 2 passi di un commento anonimo arrivato in riferimento al post precedente.
Basta, vi prego. Ho capito che le cose che seguo e delle quali parlo sono la vergogna dell’Italia, ormai non è più un segreto neanche per i sassi e credo che anche loro siano arrivati al limite della sopportazione.
Datemi tregua, popolo acculturato del web, non siamo fatti l’uno per l’altra ed inutile cercare una convivenza impossibile.
Lasciamoci così senza rancore, io rimango a devastarmi la vita e voi rendetevi migliori leggendo qualcos’altro.
Tranquilli, non mi offendo.


mercoledì, giugno 11, 2008

QUANDO IL PETTEGOLEZZO FERISCE

Non sempre spettegolare è divertente e giocoso, capita anche che rasenti l'ignoranza, l'oltraggio, e l'inutile e stupido desiderio di ferire.
E' il caso della voce che sta rimbalzando da qualche giorno sul web, riguardante Karina Cascella, l'opinionista di "Uomini e donne". Non sto a entrare nei particolari, ma dicono che sia dovuta ricorrere al medico a causa di un vibratore incastrato laddove non batte il sole. Ne hanno parlato un po' da più parti (anche QUI), anche se è stato detto che si è trattata di una battuta uscita fuori dai ragazzi dello Zoo di 105 e successivamente smentita da loro e dalla diretta interessata.
Finchè si scherza si scherza, diciamo che è antipatica e acida, ma rovesciare addosso ad una ragazza, forse meno simpatica di qualcun'altra, questa montagna di immondizia, è quasi come marchiarla col fuoco.
Sicuramente non è vero, ma anche se fosse vero, voi capite cosa significa per una donna convivere con questo tipo di pettegolezzo. Una tragedia, una cosa che per un certo periodo di tempo sarà il tuo marchio di riconoscimento, come i capelli ricci per Afef, o le spalline per Raffaella Carrà.
In più, hanno incluso anche il fidanzato Salvatore Angelucci nel pacchetto, dicendo che la ragazza aveva anche dei segni di frustate sulla schiena. E, secondo me, qui è proprio chiaro l'intento di rovinare la reputazione di Karina, forse colpevole di aver reso la sua immagine pubblica, probabilmente, ancora peggio di quello che è realmente.
Ora, dico io, va bene chiacchierare di situazioni amorose bizzarre o di coppie delle quali si può sparlare senza ferire realmente nessuno, ma stavolta mi sembra si sia un po' esagerato.
Karina è pur sempre una ragazza di meno di 30 anni, che si sta trovando a dover combattere contro un chiacchiericcio che si è esteso a macchia d'olio.
Okay, non è vero, ma ci sarà sempre qualcuno che la ricorderà sempre come "la ragazza del vibratore incastrato", e se la sua carriera o quel che è, non prenderà una piega decisa e di merito come dovrebbe, c'è solo da sperare che i pettegoli accaniti siano tutti di memoria corta.

martedì, giugno 10, 2008

WILL YOU BE MY BAMBINA ?

Qui in Italia stiamo tanto a disquisire sulla qualità vergognosamente pessima di “Uomini e donne” della De Filippi, convinti che la tv peggiore in assoluto sia proprio la nostra.
Ma non è così, tranquilli.
In America è arrivato una specie di tronista, tal Domenico Nesci che deve scegliere tra 15 ragazze assatanate che se lo contendono a suon di tirate di capelli, insulti bippati e colpi bassi.
In questo show, che si chiama “That’s amore”, e va in onda su Mtv, succede molto di più di quello che tanto ci indigna dalla Maria. Le ragazze devono anche superare delle prove, proprio come succedeva nel predecessore di questo programma, che era anche peggio.
Infatti, una certa Tila Tequila, sconosciuta bisessuale americana, veniva corteggiata da uomini e donne e i fortunati corteggiatori/ici, mangiavano cose orride e si rotolavano nello zozzumaio più lurido,per arrivare a conquistare la piccola ragazzetta viziosa.
In questa versione, c’è stata una ragazza alla quale puzzavano clamorosamente le ascelle, e mentre le colleghe la deridevano manco fossero all'asilo, lui gliele ha annusate con la stessa nonchalance che abbiamo noi sempliciotti che andiamo alla profumeria Sephora a scegliere un profumo.
Sembra di essere nel regno di Playboy, con le biondone che sono le più cattive di tutte e cercano di far le scarpe alle more, forti della loro siliconata avvenenza.
Si menano, si chiamano “bitch” ogni tre minuti e questo italiano che cerca di far fortuna in America , ex pretendente della suddetta Tila Tequila, cerca la sua “bambina”, pescando in un gruppaccio di false playmate.
Questo per dire che, alla fine, le nostre piccole trasmissioncine del pomeriggio, dove la signora Daniela sbraita e le ragazze si contendono due muscoli e un paio di gambe, non sono davvero ciò che di più schifoso ci poteva capitare.
In confronto a coloro che partecipano agli show di Tila e Domenico, i nostri tronisti sembrano dei divulgatori scentifici arruolati da Piero Angela, o dei chierichetti che servono messa tutte le domeniche.
Non essere il peggio del peggio certo che è una bella fortuna.

domenica, giugno 08, 2008

FAMOLO STRANO

Negli ultimi anni si è parlato tanto di voglia di trasgressione come se fosse qualcosa che per forza di cose è insito in ognuno di noi.
Partiamo dal principio che, secondo me, non è affatto così. Trasgredire, oggi come oggi, è proprio non trasgredire. Una donna che pomicia con un’altra donna è la normalità più assoluta, semmai chi non lo ha mai fatto è la vera ribelle della situazione.
Due persone invece, dannati viziosi e cultori del detto “famolo strano”, si sono appartati in un confessionale, proprio durante la funzione. Un rapportino orale, così, tanto per ingannare il tempo.
Questi obiettivamente hanno un po’ passato il segno, anche perché non è detto che il tuo essere ateo debba diventare per forza una scusante per il fatto di aver scelto un posto così improbabile per sfogare bisogni impellenti. Ma sono fermamente convinta che i
due geni in questione abbiano voluto un po’ movimentare le loro esistenze e raccontare agli amici di avere avuto fortissimamente bisogno di trasgredire.
In realtà la trasgressione oggi è diventata un po’ una noia.
Tutti che hanno bisogno di dimostrare di essere così ganzi da sfidare la solita morale comune. Come la professoressa che si è fatta una passeggiata nuda, durante una fiera dell’eros in Germania. Immagino che divertimento sfrenato, le donne a darle della zoccola e gli uomini a sbavare come tanti lumaconi.
E’ questo che mi lascia perplessa: perché c’è questo bisogno di oltrepassare il limite? Tanto, è inutile girarci intorno, la trasgressione è legata solo al sesso, perché è di questo che stiamo parlando.
E se in un film, e ora non ricordo quale, c’è stato il biso
gno di inserire una scena di Asia Argento che limona con un cane, mi chiedo cosa mai potremo aspettarci da chi crede che più si stupisce e più sembriamo dei gran fighi.
Dal mio punto di vista, il vero trasgressore è qualcuno che non ha l’interesse a dimostrare agli altri di esserlo. Oppure qualcuno che della normalità ha fatto la sua bandiera.
Invece no, la coppia viziosa del confessionale, invece di correre a casa, tirare giù il copriletto e sfogare l’impellenza lontano da occhi e orecchie indiscrete, ha preferito gioire dei piaceri della carne, con in sottofondo la voce del prete che intona il Padre Nostro.
E forse è proprio questa la vera bieca e inconsapevole trasgressione.

giovedì, giugno 05, 2008

QUANDO LE STERLINE NON PIOVONO DAL CIELO

Finalmente qualcuno si è arreso.
Mi sono sempre chiesto come faciano certi personaggi finiti, col passare degli anni nel dimenticatoio e che ostinatamente persistono nel voler sognare una carriera nello spettacolo, a sopravviere durante il declino.
Ospitate, troni dalla De Filippi, presenzialismo penoso, ma mai un lavoro vero, quasi che fosse una vergogna rimboccarsi le maniche e guadagnarsi da vivere senza avere la telecamera puntata addosso o un microfono in mano.
Boy George ha dovuto prendere atto di non avere più un soldo. Probabilmente nemmeno mezzo, se è stato costretto a vendere magliette in un mercato londinese. Non so bene come funziona in Inghilterra, ma qui in Italia comprare un banchetto ambulante costa l’ira di Dio; in pratica, se fossi sul lastrico non mi potr
ei permettere di comprarne uno, ma questo è un problema mio che non ho venduto milioni di dischi e nemmeno sono un’icona degli anni 80.
Da noi ci sono personaggi che vivono non si sa bene di cosa, durante le interviste dicono di star valutando offerte di lavoro, poi però per anni non li vedi da nessuna parte. Che a loro i soldi cadano dal cielo quando piove?
C’è
questo personaggio, che dopo aver partecipato a L’Isola dei famosi, ma anche prima, viveva in simbiosi con Lele Mora. Mai un ingaggio, mai una copertina, mai un’ospitata, mai un cavolo di nulla.
Ora ha abbandonato Mora e ancora non si vede in giro. E sì che non ha nemmeno 20 anni, quindi l’ipotesi del calendario salva finanze per lei tramonta ancor prima di nascere.
Dunque, evviva Boy George, cioè, poverino mi dispiace per la sua carriera e per le sue traversie, ma almeno ha avuto la consapevolezza di capire che è finita. Male, ma è uno dei pochi che è sceso, disgraziatamente, con i piedi per terra.

mercoledì, giugno 04, 2008

LA CONDUTTRICE A LIVELLO SCOLASTICO


In questo preciso momento sono con la tv sintonizzata su Italia 1, dove sta andando in onda la premiazione Wind Music Awards, condotta malamente da Cristina Chiabotto e Rossella Brescia.
In effetti Rossella Brescia se la cavicchia e riesce pure ad essere simpatica, ma la collega è peggio di un calcio negli stinchi con le scarpe a punta.
Addirittura, con Ramazzotti si è fatta una di quelle figure epiche per la quale forse lui non la perdonerà mai.
In pratica, lui la guardava dal basso della sua statura normale, mentre lei svettava quasi sui suoi due metri innaturali.
Ad un suo commento scherzoso, la Chiabotto, per togliersi d'impaccio e completamente a digiuno di parole, lo ha apostrofato con un "eh si, infatti sei un po' bassino.."
Uno strazio, così come sono strazianti quasi tutte le premiazioni italiane, tantopiù, se il pezzo forte è una cammellona inadatta, lunga lunga e dalla conduzione improbabile.
E poi uno dice che io parlo sempre male delle donne, ma credetemi,non lo faccio apposta. Stasera la mia idea era un'altra, ma poi aspettando Miguel Bosè a questa specie di cosa su Italia 1, ho capito che dovevo condividere con voi questo scempio.
E proprio non si spiega perchè è stata scelta lei (la Chiabotto) per una roba del genere. Se qualcuno stasera ci ha buttato un occhio, non potrà che darmi ragione: le due conduttrici sono belle, ma porca miseria, su quel palco sono come me sulla passerella di Dolce e Gabbana! ragazzi, ci vuole un bel po' di coraggio ad affidare una trasmissione noiosa per conto suo, a due personaggi che non sono capaci di intrattenere una conversazione senza lasciarla cadere nel vuoto.
Una premiazione è una palla al piede, così come lo è una sequenza di cantanti che cantano e qualche attore che premia, premiano e cantano, cantano e premiano; ci vorrebbe un intrattenitore, qualcuno che tenesse il pubblico su di giri e che impedisse l'effetto soporifero che è proprio lì, dietro l'angolo.
Ma è la Chiabotto a farla da padrona, ragion per cui tutto prende una piega diversa. Sembra la festa della scuola, con l'alunna che si improvvisa presentatrice e ogni ospite si trova a dover fare i conti con pause imbarazzanti e frasi buttate qua e là per riempire i troppi vuoti che sembrano voragini.
Comunque, per la cronaca, Miguel Bosè ha appena finito di cantare anche la seconda canzone, a questo punto posso finalmente cambiare canale e giurare a me stessa: mai più la Chiabotto in vita mia.

martedì, giugno 03, 2008

LA WONDER WOMAN DI CHIVASSO

Aveva detto, ma forse se ne sarà dimenticata, che il suo sogno era quello di lavorare dietro le quinte o diventare dirigente della Rai.
Oggi è diventata anche attrice, dopo l'esperienza tutta da dimenticare di "Fratelli coltelli", Simona Ventura interpreterà un ruolo nel nuovo film di Massimo Boldi. Lui ha dichiarato di averla preferita a Kim Basinger che aveva già confermato la sua partecipazione, e questo lascia presupporre che, o non ci capisco la solita mazza io o lui non sta per niente bene.
La signora Ventura dunque quest'anno fa il pieno: "Quelli che il calcio", "L'Isola dei Famosi", "X-Factor" e questa nuova esperienza cinematografica.
Direi che per una persona che aveva idea di sparire per un po', non c'è male.
La Simona si piace, questo è indubbio. Ormai è sicura di essere capace di fare qualsiasi cosa, per lei diventare attrice o improvvisarsi espertona di musica leggera, è un attimo. La sua autostima sta raggiungendo vette altissime, credo che nel suo inconscio senta proprio la convinzione di essere Wonder Woman, o qualsiasi altro supereroe in gonnella. Riuscire in tutto, o almeno fingere di farlo, e continuare ad essere la numero 1 sempre e comunque.
E la capisco,perchè le viene offerta qualsiasi cosa come se fosse implicito che per lei tutto è possibile, anche scrivere (o far scrivere) un libro e andare dalla Bignardi a fare un po' di promozione.
Per la Ventura "nothing is impossible", e semmai lo fosse, si fa finta che invece non lo sia e si butta lì un "insomma" e un"ecco" e per dare un po' di fumo negli occhi si dice che la la canzone "l'hai cantata di pancia e sento che mi è arrivata".
Tutto il mio rispetto per la sua carriera e per la sua inarrivabile faccia tosta, però alla lunga tutto stanca e sa troppo di già visto.
E lei l'abbiamo vista, la vediamo e la vedremo per troppo tempo ancora.
Chi non la sopporta più alzi la mano.
Ecco, io la sto alzando.

domenica, giugno 01, 2008

...E INTANTO IL TEMPO SE NE VA E NON TI SENTI PIU' BAMBINAAAA!


Lo so che non si dovrebbe mai confondere la realtà con la finzione, ma a volte capita che sia praticamente impossibile non farlo.
Uno cerca di distinguere, di capire, ma poi pensi a Ruthie Camden, l’angioletto di “Settimo cielo”, la bambina con la vocina che non faceva un passo senza quel batuffolo peloso di Happy e che ti viene in mente?
Non certo lei che si slinguazza con un’amica, quello potrebbe un pensiero riferito a Lindsay Lohan o a Paris Hilton, semmai.
Invece, come da copione, anche Mackenzie Rosman è finita nel più classico dei clichè di questi ultimi anni: la pomiciata tutta al femminile per apparire almeno un po’ trasgressiva e andare a finire, se non altro, su un giornale o un sito web.
In più, mettiamoci la foto fatta in casa di lei in mutande e reggiseno, con la faccia da adolescente viziosa e abbiamo davvero completato l’opera.
E proprio in questi giorni, sto guardando le puntate reperite sapete bene dove
, di “Californication”, la serie tv con David Duchovny.
Al di là delle considerazioni personali su di lui che sono estremamente positive per non dire di più, ho rivisto un’altra bambina che mai e poi mai avrei pensato di vedere così come l’ho visto, ovvero, a cavalcioni di Hank, infervorata nell’atto fisico dell’amore (QUI un'immagine esplicativa)
Sto parlando di Madeline Zima, ex piccola Gracie Sheffield del telefilm “La Tata”, ed oggi adolescente viziosa per copione.
La cosa è ben diversa, ma le sensazioni sono state quasi le medesime.
Un mese fa le vedevi in replica e sapevano a malapena parlare, diciamo così, e oggi te le ritrovi assatanate per davvero e per finta, chiedendoti per quale cavolo di motivo il tempo passa ad una velocità così schifosamente veloce.
La stessa cosa che penso guardando le mie vecchie foto ed i miei vecchi fianchi..