mercoledì, aprile 28, 2010

GLI INCONTENTABILI


Un uomo e mille misteri. Come vincere un reality senza averne i "tituli", per dirla alla Mourinho.
Mauro Marin ha rappresentato quello che un uomo non dovrebbe mai essere, stravincendo il Grande Fratello 10 quasi come nessun'altro prima di lui. Il suo personaggio, perchè spero per lui non sia davvero il suo essere naturale, ha generato fans club, pagine di Facebook, gruppi di accaniti sostenitori come se fosse nata una nuova stella nel firmamento del niente assoluto. Dal mio punto di vista l'ho trovato spesso volgare, violento, inopportuno e maschilista.
Ma la cosa bella è stato il post-vittoria, quando si delinea il futuro, per dirla con parole grosse, artistico del vincitore del Grande Fratello, quando si inizia a valutare le varie proposte e si prende coscienza del fatto che la popolarità in fondo è una gran bella cosa. Per cominciare, ecco che spunta l'agente che dovrà rappresentare il tizio. Nel caso di Mauro, chi se non Lele Mora?
Certe cose non cambiano mai, credevo di aver visto qualsiasi cosa, ma non avevo fatto i conti con la rete che mi ha offerto questa chicca orrenda ma terribilmente significativa.
Non ne ero a conoscenza, ma esiste un reality su internet, chiamato Vite Spiate. La direzione artistica è del fulgido Lele Mora, tanto per cambiare, e dovrebbe essere una sorta di Grande Fratello dei poveri, o meglio, la vita quotidiana di una manciata di persone sconosciute che si fanno i cavoli propri sotto le telecamere.
Guest-star, giusto Mauro Marin, il quale, tanto per non dare troppo nell'occhio, ha pensato bene di offrire all'occhio della camera fissa, una smanettata a lui donata dalla bonazzona di turno. In parole povere, una tipa l'ha masturbato (VIDEO).
Ora, come commentare questa cosa? I due hanno cercato di mascherare l'accaduto senza esagerare, nel senso, sono stati appiccicati alla porta per non far vedere tuttomapropriotutto, ma era chiaro che se avessero voluto un po' di pudicizia ci avrebbero risparmiato questo spettacolo penoso. La mano di lei che fruga, è evidente, lui sta muto tipo salma ma quello che succede lo capirebbe chiunque.
E questo tipo è il vincitore del Grande Fratello. Non contento di aver passato quasi 100 giorni sotto le telecamere a dire bischerate e a farne una dietro l'altra, si presta a questa smanettata al volo forse per far contento il suo agente più che se stesso, visto il silenzio assoluto che ha accompagnato tutta l'operazione.
Ma l'Italia è così, lui che vince il Grande Fratello e la trota che entra in politica dalla porta principale: siamo davvero un popolino di incontentabili.

giovedì, aprile 08, 2010

FUORI DA DENTI

Ormai questo blog esiste per modo di dire, ho abbandonato il campo per mancanza di tempo ma non dispero in un prossimo ritorno a tempo mezzo pieno.
In questo periodo ne sono successe diverse, tutte cose non proprio belle, anzi, direi proprio orrende ed è anche per questo motivo che sono un po' incazzata col mondo e con la vita.
Ma, per tornare al senso di queste pagine e ai brontolii che ogni tanto mi scappano come i ruttini agli infanti, dico subito che il mio odio maggiore in questo momento, oltre che per solito Nano Malefico con l'aggiunta di questa new entry, sono loro, i preti.
Non concepisco più la loro figura, per quanto mi riguarda oggi come oggi rappresentano il male assoluto, la vergogna del mondo che già senza di loro si sta dando parecchio da fare e l'inutilità di qualsiasi parola fuoriesca dalla loro bocche peccaminose e viscide.
Recentemente mi è capitato di assistere a due funzioni religiose per accompagnare persone a me molto care passate a miglior vita, ed ho avuto l'ulteriore conferma di quanto il loro ruolo sia un insieme di cose vane, vacue, isolate dalla realtà e pieno di una falsità che non si può non notare ad occhio nudo. E non serve essere prevenuti, per loro dire messa e parlare con i fedeli è come per un commerciante di tessuti vendere due metri di stoffa. Routine senza sentimenti e coinvogimento emotivo.
Sono persone come noi, piene di vizi e di peccati che si ergono da un pulpito dato loro come la De Filippi regala il trono al tronista di turno, e sul quale pontificano e si immischiano su questioni lontanissime dalla loro piccola e inutile vita.
Demonizzano l'omosessualità come fosse il peggiore dei mali: si, quella degli altri,perchè la loro c'è ma non si vede e se si vede siamo noi che ci accaniamo contro la santa chiesa. La pedofilia interna al loro piccolo mondo si deve nascondere, ma ogni quavolta quacuno scoperchia la pentola, anche lì la colpa è di chi se n'è accorto, di chi ne ha parlato, di chi denuncia questa barbarie compiuta col crocifisso sul petto e il collarino al collo.
Sono profondamente contro questa realtà, sono contro i religiosi, la chiesa, il papa, tutto quello che alle elementari le suore hanno provato ad insegnarmi senza riuscire mai a comprarmi nemmeno per un secondo.
Sono passata solo per dire questo e per sfogarmi, chi si sente offeso dalle mie parole può tranquillamente cancellarmi dai preferiti.
Un bacio ai miei amici e a presto.