venerdì, settembre 30, 2011

L'INSALATA

Non esistono più gli uomini di una volta, ormai è appurato. Così come le donne non sono tutte come quelle della tv e della cronaca. Ormai veniamo disegnati tutti un po' come delle macchiette e la pubblicità in questa cosa ha fatto sicuramente da apripista.

Prendiamo lo spot dell'EstaThe: il fusto di turno si trova al ristorante, si presume, per un pranzo veloce. Nel mio piccolo mondo antico, il maschio ruspante avrebbe mangiato qualcosa di leggero, che so, un risottino, un po' di prosciutto e melone, un panino al tonno. Lui no, opta per un'insalata con verdurine di stagione, chiede espressamente pomodorini, basilico e zucchine dell'orto. Già questo a me, donnino antiquato e fuori moda, fa accapponare la pelle, anche perchè io l'insalata al ristorante non la mangerei neanche sotto tortura. Nel senso, la mia idea di "leggerezza" è abbastanza diversa, ma ormai ho capito che il mio stile somiglia più a quello di un bracciante agricolo appena tornato da una giornata sui campi, che altro.
Ma torniamo al tipo dello spot. Dopo aver chiesto al cameriere tutto questo pout pourri di verdure, arriva la domanda fatidica: e da bere? Blocco totale del ristorante intero, ed ecco la risposta che non avremmo mai voluto sentire. "Un EstaThè!".
Ora, va bene che le ragazze di Sex And the city mangiavano insalate e bevevano thè freddo praticamente tutti i giorni tra una chiacchiera e l'altra, ma noi siamo abituate a vedere maschiacci che mangiano tegamate di fagioli, omaccioni con il paninozzo al salame toscano, o nerboruti fustacchioni che trangugiano birrozze gelate giusto per rilassarsi un po'. E' inaccettabile l'uomo che mangia insalate e beve un teino striminzito per non appesantirsi lo stomachino da uccellino.
Pubblicitari, vi prego in ginocchio, non ci piace l'uomo che usa l'antiocchiaie e che mangia le insalatone, non ci è mai piaciuto.
Lasciateci sognare col principe azzurro che schifa la rucola ma adora le patate fritte; è così che deve essere, guai a litigarci l'ultima foglia di radicchio nel piatto, non è umano e non lo sarà mai.
E non è che pe
rchè lo beve il ragazzone dello spot domani tutti i muratori del cantiere vicino casa vanno a comprarsi l'EstaThè al posto della birra; e nemmeno noi donne berremo gioiose il teino giusto perchè il tipo si esalta alla sola vista. Anzi, per quanto mi riguarda con questa roba ho chiuso. Ormai sono solo una consumatrice delusa.





giovedì, settembre 22, 2011

QUESTIONE DI NANA MERITOCRAZIA


Nel rutilante e sporcaccione mondo del nostro premier, la crisi non è mai iniziata. Cassa integrazione, licenziamenti, precariato, tutte cose che per lui non sono mai esistite e con le quali probabilmente non dovrà mai confrontarsi. Ma come, lui è un imprenditore! embe? ha anche 75 anni eppure gestisce quintalate di ragazzette, quindi, pompetta o no, questo ominide ha i suoi assi nella manica.
E Marystelle Polanco lo ha sempre saputo. Lei è una furbacchiona, se lo è trastullato, forse vomitando in bagno dopo ogni palpata, ma alla fine ha ottenuto quello che voleva. Un lavorino in cui, si fatica il minimo e si intascano 10 mila euro al mese. Lo so che la prima cosa che viene in mente è sempre quella, invece la ragazzotta si è aggiudicata una bella assunzione a Milan Channel e chi s'è visto s'è visto. Non stiamo a sindacare che anche lì sono tutti incazzati neri perchè ci sono 35 dipendenti in cassa integrazione dal 2010, a lei che cavolo può importare? Quella è una cosina di passaggio, la sua aspirazione è diventare consigliere regionale come quell'altra cima, la Nicole Minetti che si vestiva da suora per farsi benedire dall'ominide anche laggiù, nella zona d'ombra che solitamente non vede crocifissi.

Ognuno ha i propri sogni e la Polanco i suoi li realizzerà tutti. Lo ha avuto sopra a più riprese, forse anche sotto, probabilmente anche su un fianco e sicuramente anche sottosopra: le vogliamo dare una ricompensa dignitosa a questa ragazza coraggiosa?