martedì, settembre 30, 2008

IN PAUSA FORZATA

E alla fine l'Inps ha dato la mazzata finale.
Con il preavviso di fermo amministrativo della macchina, io e Sara Sidle ci apprestiamo a vivere l'ultimo atto di una vicenda che ci portiamo dietro dal '96.
Proprio al fine di cercare di risolvere questa questione che ci toglie il sonno, Fiore Di Cactus chiude per un po'.
Spero per poco, ma ora la priorità va alla risoluzione dell'incubo e non ce la faccio davvero ad occuparmi di gossip e delle solite inutilità che mi vedono giocosa spacciatrice.
Abbiamo le spalle forti e supereremo anche questa, intanto però il problema esiste e non possiamo ignorarlo, quindi mi auguro di tornare presto.
Forse un doppio lavoro, forse una botta di culo sulla quale ormai non spero più, ma la Miss e la Sara riusciranno anche stavolta a tornare vincitrici.
Ora ci sembra impossibile, ma mi piace sperare che alla fine tutto ciò finirà e potremo tornare finalmente ad essere libere, senza questa mannaia penzoloni che ci accarezza beffardamente il collo.
A presto.

domenica, settembre 28, 2008

COME NON ESSERE A 16 ANNI


Non so niente di Miley Cyrus, a parte che suo padre è quell’attore mascellone interpretava il medico cowboy in uno dei telefilm più brutti (almeno per me) nella storia dei telefilm.
Ho scoperto l’esistenza di questa sedicenne in carriera, grazie ai blog gossippari più del mio, in cui si è parlato di un suo video a luci rosse. Gia avere una cosa del genere in circolazione o solo la chiacchiera che possa circolare, perdipiù a quell’età, mi ha abbastanza sconvolto.
La ragazza, che io sapevo essere attrice, ora scopro che è anche cantante.
Non saprei dire se sia brava o meno perché non mi sono soffermata su quello, bensì sulla sua interpretazione nel video.
Siccome io sono una vecchia bacucca, ho capito che forse il fatto che il destino non mi abbia dato dei figli, alla fine poi non è stata propriamente un danno. Non riuscirei a tollerare un’adolescenza così. Se date un’occhiata
QUI, vi troverete davanti una specie di nana che in realtà avrà una trentina d’anni circa. Notate, sul finale, quando pronuncia, “uhhhhh”, come posiziona le labbra: ora, non prendetemi per rimbambita, ma davvero voi trovate che una 16enne così sia del tutto normale?
A me fa anche un po’ effetto, soprattutto perché è una bambina impiastricciata da adulta e con gli atteggiamenti forzati e ridicoli da donna fatta. Probabilmente le sue esperienze supereranno di gran lunga le mie ed anche questa cose secondo me è raccapricciante.
Negli anni 80 il massimo che avevamo era
Nikka Costa, bellina e timidina, addirittura si presentava in tv col padre. Era più piccola, è vero, ma non so se avete presente Ernestino, quella specie di bambino che è ogni sabato sera su Rai 1 con Pupo. Sembra il mi’ nonno in quanto ad espressioni facciali e mimica, e a me fa tutto fuorchè tenerezza materna.
La Nikka invece era un’altra cosa, solo per quei boc
coloni biondi ti veniva voglia di prenderla in braccio e darle tanti bacini.
La Miley ispira desideri diversi: a me di prenderla a scapaccioni per quanto mi fa rabbia, a qualcun altro forse forse verrà voglia di darle una bella sculacciata. Che però di paterno non ha un bel cavolo di niente, sia ben chiaro e probabilmente il messaggio che la tipina vuole dare è proprio questo.

Niente affetto, ma una buona dose di insana libido che porta più soldi e sicuramente più successo.






venerdì, settembre 26, 2008

LE STRANE COPPIE

In questo fine settimana finalmente autunnale, vi lascio con una notizia che mi ha lasciato annichilita e stordita.
Dopo aver letto che Marina Ripa di Meana sogna un’orgia con suo marito e Gianna Nannini (confido nella battuta di spirito nella quale ha riso solo lei, comunque), credevo di aver raggiunto la vetta della stupore, ma non è stato così.
Il mondo dei vippazzi ce ne regala una al giorno, ma nell’apprendere questa, che sono certa essere una bufala, credetemi se vi dico che ho avuto uno sturbo in piena regola.
Vi copio/incollo il testo (poche e scarne righe che non ci concedono di saperne di più), rammentandovi che Cristiano Malgioglio ha sempre dichiarato di avere un fidanzato, attore famosissimo e hollywoodiano.
Lo dico subito, non ci ho mai creduto, e a questo pettegolezzo credo ancora meno, però siccome sono la vostra spacciatrice di inutilità, ecco a voi quello che non avremmo mai voluto sapere, né tantomeno leggere nero su bianco.


LA STRANA COPPIA In Faubourg Saint-Honoré, a Parigi, avvistati Cristiano Malgioglio e Matt Damon fare shopping insieme: il divo ha acquistato uno smoking, Cristiano, invece, un paio di slip rosa tea. Rosicate donne, rosicate.

giovedì, settembre 25, 2008

QUANDO LO SPORT NON BASTA


Ormai si sa, tutti possono fare tutto, anch’io forse potrei partecipare al Festival di Sanremo, a patto che mi fidanzi, che so, con Pippo Baudo e la mia storia torbida e improbabile finisse sulla copertina di StarTV.
Forse però ho sbagliato i tempi, perché oggi se sei uno sportivo semi-sconosciuto, per te si apriranno le porte dello spettacolo senza che tu possa sapere chi santo ringraziare.
E’ stato il caso di Filippo Magnini, inviato all’Isola dei Famosi edizione disgraziata, che a malapena riesce ad infilare due frasi in croce senza metterci una pausa riflessiva di 4 minuti.
Margherita Grambassi, schermitrice, diventerà per l’occasione la nuova Beatrice Borromeo e prenderà parte all’edizione 2008/2009 di Anno Zero, su Rai 2.
Federica Pellegrini, pare, interpreterà una sit-com per Mediaset, nulla di certo ma ci sono moltissime voci in tal senso.
Leonardo T
umiotto, anche lui nuotatore, concorrente della solita Isola dei Famosi edizione disgraziata in qualità di concorrente che ha la classica storiella isolana con l’ex velina dal culo circoscritto dal perizoma.
Infine c’è anche la nuova tronista di Uomini e Donne, Francesca Mari, che gioca in una squadra di pallavolo in serie A.
Vi bastano?
Solitamente i ruoli che sono pagati per svolgere, vengono loro abbastanza male, sono sincera. Con tutto il rispetto, Magnini non è adatto a fare il conduttore e Tumiotto nemmeno a fare il concorrente, ma si sa, il dinero ha un certo p
otere persuasivo e poco importa se la figura di merda è dietro l’angolo.
Ormai siamo circondati da fisici scultorei che si improvvisano attori, condittori, e chi più ne ha più ne metta. Ricordo quando qualcuno si era messo in testa che Fiona May era un’attrice drammatica da fiction. E solo perché aveva vinto l’edizione di “Ballando con le stelle” e interpretava lo spot delle merendine.
In Italia basta poco per emergere, una medaglia (ma non è strettamente necessario), un po’ di bella presenza ed è fatta. Oggi è lo sport che tira, le Olimpiadi hanno creato un ufficio di collocamento a parte , tanto che nemmeno Lele Mora si sarebbe immaginato una tendenza del genere.
Si attendono sviluppi, ma sarebbe meglio di no.

mercoledì, settembre 24, 2008

L' ADORATO CARLO

Lungi da me l’idea di giudicare una scelta di questo genere, non è assolutamente questo il punto.
Mi limito a sollevare il solito quesito: perché ce lo racconta?
Carlo Rossella, presidente di Medusa, non si è lasciato scappare l’occasione di regalarci questa notizia bomba che dovrebbe turbaci un po’ tutti. Oddio, proprio turbarci no, però nel suo intento probabilmente c’era il desiderio di renderci partecipi della sua vita privata, come se fosse il nostro amico del cuore.
Dice che il sesso non gli interessa più (avevo anche l'articolo trovato su
Dagospia ma non lo ritrovo), per carità, su questo non mi permetto di discutere, semmai mi perplime il fatto che questa fase della sua esistenza abbia voluta condivederlo con tutta Italia. Non stiamo parlando di Pamela Prati o Gabriel Garko, ma di un signore distinto che a me personalmente, solo a vederlo, fa più rabbia che altro, che ha sempre lavorato dietro al video, dirigendo la testata giornalistica del TG 5, ad esempio, è oggi la società di produzione e distribuzione cinematografica, Medusa.
Non lasciatevi sfuggire la rubrica che tiene per il settimanale “Chi”, nella quale risponde alle lettere dei lettori. Preparatevi perché si rivolgono spesso a lui con “adorato Carlo”, peggio di quando c’era ancora Donna Letizia.
Comunque, sappiate che Carlo Rossella non fa più roba, se a qualcuna di voi venisse in mente di zompargli addosso, che si prepari ad incassare un rifiuto deciso.
Io vi ho avvisato e poi dite che non vi voglio bene.

lunedì, settembre 22, 2008

IL POTERE DEL TELECOMANDO

Abituata come sono alle peggiori nefandezze televisive, ho capito che in realtà sto avendo una specie di rigurgito per tutto quello che fino a poco tempo fa mi incuriosiva.
Allora: un ragazzo affetto da una grave malattia che lo condurrà ad una sicura cecità, decide di portare la sua amata moglie in una trasmissione televisiva per comunicarle che entro breve diventerà completamente non vedente e che ha una grandissima paura di questa sua futura condizione. Lei ne è al corrente, ma pare non accettarlo completamente, quindi il marito, con accanto Claudio Baglioni in grande spolv
ero, si presenta a “C’è posta per te” per l’ennesimo tristissimo siparietto della serata.
Non ho nemmeno visto 5 minuti di questa barbarie, la storia di questa coppia mi ha indotto a passare oltre, a dimenticare il rito della busta, dei postini e della De Filippi in versione assistente sociale.
Credo che la prima puntata sia stata forse una delle più tristi. Non si può proporre di sabato sera una sequela di tragedie strappalacrime. E non si può scomodare Raul Bova, Francesco Totti e Claudio Baglioni, per assistere a situazioni strazianti di fronte alle quali era palese il loro disagio.
E mi domando anche come sia possibile, in prospettiva di un futuro così buio, che un ragazzo possa decidere di andare in tv, e a fare cosa? A far cantare la canzoncina a Claudio baglioni, guarda caso "Questo piccolo grande amore”, così lui fa un po’ di promozione agli affaracci suoi, la Maria c’ha l’ospitone canoro e vissero tuti felici e contenti a parte la sciagurata co
ppia sui divanetti.
Ci vedo dell’insano cinismo in tutto questo, soprattutto perché, che sia vero o meno, il continuo speculare sui sentimenti alla lunga diventa fastidioso e sgradevole.
E la Maria pare non averlo capito e forse fa bene visti i risultati. In fondo il pubblico ha quello che si merita e probabilmente un Baglioni che decide di cantare una canzone del ‘72, piuttosto che qualcosa di più recente, è assolutamente in linea con una trasmissione che ormai sta raschiando il barile dei drammi umani senza nessuna vergogna.

domenica, settembre 21, 2008

DI PILONE CE N'E' UNO E ORA LO SANNO ANCHE I MURI

Simpatico è anche simpatico; poi è un bell’uomo e su questo non si discute; però quando esagera, esagera e bisogna dirlo.
Rocco Siffredi, ex attore porno e ora passato dietro le quinte di quel bell’ambientino, dichiara che non è stato facile rinunciare alla sua dose quotidiana di rapporti sessuali e i primi tempi di “pensionamento”, pur di sfogarsi “caricava in macchina la prima che gli capitava”.
Abbiamo capito che il suo soprannome più appropriato è “pilone” e ci manca che vada in giro con una freccia che lo indica e poi siamo a posto.
Ormai ha superato la quarantina ed ha appeso, per modo di dire, l’arnese di lavoro al chiodo. E che si dia pace e che la dia anche a noi.
Non capisco questa voglia di non arrendersi a nessun costo, sono dell’idea che arrivati a un certo punto si debba prendere atto che si sfiora il ridicolo.
Lui ormai è entrato nell’olimpo dell’hard, il suo nome sulla stella di Hollywood a luci rosse ce l’ha di diritto, sarà arrivato anche il momento di rassegnarsi un filino?
La sua nuova pensata è la
Siffredi Porno Academy, una sorta di Actror’s studio per infoiati.
Sarà solo un’idea campata in aria e me lo auguro di cuore, a questo punto credo che quest’uomo non voglia assolutamente mollare il colpo e insiste nel dimostrarsi che come è bravo lui non è bravo nessun altro.
Ma alla fine, secondo il mio modestissimo parere, tutta
questa smania di rimanere lì, attaccato a qualcosa che è stato bellissimo e unico nel suo genere ma che ormai è ora di archiviare come “passato” , non fa altro che offuscare pericolosamente la sua stella più che luminosa.
Rocco rimane Rocco, anche se non ci ripete ogni tre giorni che la sua carriera è stata bellissima e che deve ancora nascere colui che può essere considerato il suo erede.
Per anni è stato sulla breccia e ha fatto vedere quello che sapeva fare, credo anche in maniera esplicita e senza nasconderci nulla, mai.
Ora ha deciso di chiudere con il cinema e se ne sta dietro le quinte a dirigere e a guadagnare con zero fatica.
Non ci dimentichiamo di te Rocco, non è possibile. Anche se stai zitto e non ti inventi le accademie o quelle robe di te che carichi la prima che trovi per strada perché sei in astinenza.
Sei nella leggenda anche se taci e spesso sarebbe una scelta più che consigliata.

giovedì, settembre 18, 2008

IL MIRACOLO ITALIANO

Ma pensate un po’ a volte come è facile gridare al miracolo: ve lo ricordate Tricarico?
Bene, dopo Sanremo sembrava essere tornata a brillare la sua flebile stella, spentasi immediatamente dopo la hit “Io sono Francesco”.
Riascoltandola oggi, è accattivante come motivetto e molto triste come testo, però ci poteva stare il successo, vuoi per la novità e vuoi per la tematica un po’ di denuncia.
Poi al Festival ha presentato “Vita
Tranquilla”: sono sicura (o almeno per me è stato così, solo che è stata una cosa immediata) che dopo averla ascoltata tre volte chiunque è stato colto dall’ impulso di cancellarla dalla memoria.
Risentendola nel
video di Sanremo è qualcosa di straziante. Lui stona, è triste e spennacchiato e il pezzo non si capisce bene cosa voglia dire di preciso.
Eppure in quel periodo sembrava fosse nato un poeta, tanto che la canzone la usava anche la Ventura come stacchetto a “Quelli che il calcio” e ci stava come il cavolo a merenda. Però era il pezzo del momento, nonostante dopo qualche mese suppongo che in pochi l’abbiano inserita nell’mp3.
Purtroppo, in questa debole kermesse invernale non esce più nessun talento vero e duraturo, o se esce, dura una stagione e poi torna da dove è venuto.

Questa canzone è quello che è, e lo dico nel modo più obiettivo, visto che mentre sto scrivendo la sto ascoltando nell’auricolare per cercare di capire l’osanna di quei giorni.
E’ stata pure premiata dai giornalisti, i quali, ne sono convinta, l’avessero ascoltata quest'estate sotto l’ombrellone, avrebbero vomitato parole di insulto per la sua voce e per tutta la timida tristezza che questo cantante “di grande raffinatezza”, come dice Pippo Baudo, porta con se.
Oggi tocca a Giusy Ferreri e gli osanna sono tutti per lei. Non quelli dei giornalisti però, perchè per molti di loro, una cantante uscita da un talent-show in Italia, ha lo spessore artistico di Gianni Drudi quando canta "
Fiki Fiki".


mercoledì, settembre 17, 2008

IO, NAUFRAGA COI NAUFRAGHI

Abbiamo la nostra nuova Miss Italia, le Veline, dicono, sono state scelte a tavolino (pare Federica Nargi e Sarah Nile), e ora?
Le serate delle italiani diventeranno vuote come il mio portafoglio, perché per una settimana abbiano subito l’occupazione della prima rete Rai da parte di queste bellezze italiche e la fascia buona di Canale 5, addirittura per un’intera estate, invasa da altre ragazzine in cerca di un posto al sole.
Per l’autunno, ci aspetta, per iniziare, la Simona Ventura con “L’Isola dei famosi”, quest’anno con Vladimir Luxuria, fino ad una anno fa stipendiato da noi e ora invece da quel gentiluomo di Giorgio Gori. Ma la Ventura dice che quest’anno sarà "un’edizione incentrata sui problemi sociali e la lotta di classe di chi non è modello o velina"., visto che si è inventata i NON Famosi poveri, in contrapposizione ai Famosi che dovrebbero (il condizionale è d‘obbligo) essere abbondantemente più agiati.
Diciamo che, per giustificare un Vladimir che ha deciso di mettersi alla berlina per una manciata più che sostanziosa di euro, la conduttrice più sfumata dopo Silvana Pampanini, ha impancato questa frase che forse le ha scritto l’autore di fiducia per gettare un po’ di fumo negli occhi del telespettatore.
Avrebbe fatto meglio a dire che questo c’era e questo le è toccato e che Luxuria alla fine, più che un ex politico, è anche un omosessuale che, come lo scorso anno, farà sicuramente parlare i pettegoli più infami.
Io, ormai la faccenda è nota, l’altra sera mi sono piazzata sul divano a scuotere la testa e a sindacare su qualsiasi cosa, salvo poi restare incollata neanche mi avessero messo l’Attack sotto il sedere.
Sulla carta non ne sopporto uno e vi posso confermare che ho pensato anche che sarebbe stato meglio se avessi messo il dvd de “Le sorelle McLeod”, invece che dare pane a Marano alla sfumata.
Ma la mia indole spazzatura mi ha preso con la forza e mi ha reso naufraga insieme a loro e col fatto che sono anche un po’ a dieta la cosa non mi sembra del tutto lontana dalla realtà.

martedì, settembre 16, 2008

PER UN MILIONE DI EURO

Ha voglia la Carfagna a voler per forza ripulire questa Italietta zozza, tanto poi se una donna decide che per un milione di euro darebbe via il suo fiorellino intonso, non c’è legge che tenga.
Avete presente il film “Proposta indecente”?
Ci siamo quasi, manca Robert Redford, ma la ragazza che si dona per una bella sommetta l’abbiamo trovata: si chiama Raffaella Fico, ex concorrente dell’ultimo Grande Fratello e nota ai pochi, per la sua bellezza e per la verginità strombazzata ai 4 venti.
Forse in un fisiologico calo di popolarità, se ne è uscita con questa frase: “Non so che cosa significhi fare sesso. Se qualcuno pagherà un milione di euro per me, sarò di certo imbarazzata. Ma con questi soldi potrò realizzare i miei sogni. Comprarmi una casa a Roma e pagarmi un corso di recitazione. Se lui non mi piacerà, manderò giù un bicchiere di vino pazienza".
Alla fine uscirà fuori che è stata tutta una provocazione, ma mi piacerebbe che si facesse vivo lo sceicco più brutto del mondo arabo e le mettesse sul tavolo la cifra che, secondo lei, potrebbe comprare il suo prezioso gioiello.
Rimane il fatto che a casa mia questa cosa ha un nome ben preciso che non sto qui a fare apertamente.
A parte il fatto che in Australia questa genialità è stata partorita prima, ma si sa, qui da noi si scimmiotta qualsiasi cosa e la Fico doveva pur inventarsi qualcosa per farsi intervistare dal settimanale più patinato e destroide che c’è in Italia.
E secondo me ci sarà qualcuno alto mezzo centimetro, qualcuno che Valentina Vezzali ama al punto tal, da essere disposta a farsi toccare (non parlo a vanvera, QUI ho il video), che già me lo immagino lì a sfregarsi quelle manine umidicce e viscide.

domenica, settembre 14, 2008

DICHIARAZIONE D'AMORE


Ne ho parlato diverse volte e ancora ribadisco che le fiction di oggi, sarà per una questione di nostalgia, non so, non hanno il medesimo fascino di quelle degli anni 70. Sicuramente allora, e basta dare un’occhiata a qualsiasi prodotto dell’epoca, era tutto molto meno patinato. Gli attori non erano tutti piacenti, c’era spesso il protagonista bruttino e, ma questo avviene anche oggi, nella trama c’erano delle falle più che evidenti. In questi giorni mi sono riguardata “Gamma”, scenggiato cult dell 1975 che mi era rimasto impresso nella memoria nonostante avessi soltanto 9 anni la prima volta che lo vidi. La trama è molto avveniristica, parla del primo trapianto di cervello e si svolge in un ipotetico futuro. Anche se i telefoni erano ancora con la rotella, e il computer si chiamava “cervello o calcolatore elettronico” e non esisteva nessuno dei metodi di indagine che ci sono oggi. E poi, in Francia, dove si svolge la storia, c’era ancora la pena di morte mediante ghigliottina, una serie di incongruenze che nel ‘74 sembravano assolutamente plausibili.
Non vi dico il fascino che ha esercitato su di me questa storia che sul più bello si tinge di giallo. Tutto mi è apparso mirabile, anche l’assurdità del racconto e il fatto che nel futuro scritto in quegli anni, ci fossero ancora le cassettine invece dei cd, e che inspiegabilmente si usassero ancora le cabine telefoniche.
Ma è proprio questo il bello, la cosa che incolla alla poltrona e che ti fa desiderare di tornare a quei tempi, quando gli uomini portav
ano i pantaloni vita alta e un quarantenne sembrava un settantenne in pensione.
C’è tutto un mondo da scoprire e la perfezione imperfetta di “Gamma” (che vi consiglio di procurarvi voi sapete dove), sta anche nella colonna sonora. Accompagna quasi costantemente il personaggio e alla fine pensi a lui fin dalle prime note. Vivi la sua angoscia e sei partecipe al suo dramma, soprattutto grazie ad Enrico Simonetti che ha scritto questa
musica indimenticabile.
Mi dispiace solo che il soggetto e la sceneggiatura siano di Fabrizio Trecca che non amo particolarmente, ma devo ugualmente riconoscere che, a me perlomeno, ha regalato un gioellino che tengo nella mia videoteca come il più prezioso dei tesori.

sabato, settembre 13, 2008

COM'E' BUONA LA FATINA CON GLI SHORTS

Per caso mi sono imbattuta in queste immagini terribili e scandalose.
Ma non tanto per la miseria che evocano o per i volti di questi piccoli africani, bensì per la fatina buona che in shorts e orecchini a pendaglio, si presta a dar loro amorevoli cure. Sempre con un occhio rivolto verso il fotografo, naturalmente.
Ho dato una scorsa anche alle amenità che dichiara nell’articolo, ma vi sconsiglio di farlo perché sono parole dette tanto per corredare questo insieme di fotografie senza un senso logico.
Come si può credere alla sua buona fede? Come è possibile ammettere “si, l’abbiamo giudicata male. Questa ragazza è piena di sincerità e siamo noi ad aver sbagliato a pensar mal
e di lei”.
Io, lo ammetto, posso averci anche provato, ma poi trovarmela in versione crocerossina, con i pantaloncini corti e la faccia sofferente come da copione, mi fa ricredere in un battito di ciglia.
L’Africa non ha trovato in lei un prezioso aiuto, semmai è esattamente il contrario, ma il settimanale dal pettegolezzo pilotato, che ha dedicato quasi un numero intero alle sue nozze stile Lady Diana, sta provando una sorta di riabilitazione senza precedenti.
Ma lei non è capace nemmeno di recitare un fotoromanzo, l’espressione da crocerossina con gli orecchini è credibile quanto suo marito che va a cena alla festa del PD.

mercoledì, settembre 10, 2008

NON PERDONATE, SENNO' VI BACCHETTANO (se siete "Tappi" però fate tanta simpatia)


Se anch’io qualche volta sono stata così, vi prego abbattetemi. Se ho offeso in questo modo gratuito, se ho sbeffeggiato solo per il gusto di farlo, spero che qualcuno prima o poi mi meni come si deve.
Nel leggere
questo articolo, ho provato un moto di fastidio. Si racconta delle nozze di Jovanotti, ma, oltre a descrivere le solite cose, tipo, l’abito della sposa, quello dello sposo, e via tutti i vari dettagli che interessano sempre più le donne che gli uomini, si è voluto puntualizzare che qualche anno fa, lei, la moglie, lo aveva tradito pubblicamente.
Succede nelle migliori famiglie, ma qui si ironizza sul fatto che lui l’abbia perdonata e quindi sposata. Infatti, la frase originale, degna di un’artista della penna e della parola, è stata “perché Lorenzo, dice chi lo conosce, è uno bonaccione. Che fa rima anche con un'altra parola, ma tant'è”.
Eh già, perché Lorenzo è fesso, mentre la moglie di SilvioCribbio che si fa fotografare come una statua di cera per la mano a quel tappo di damigiana che gliene ha ha fatte di tutti i colori, invece è una gran donna.
Buttare fango per il solo gusto di farlo, è una cosa che mi fa schifo. In questo articolo si sputa veleno e si vomitano cattiverie, così, tanto per ridicolizzare una persona.
Ma com’è che nessuno ha criticato come si deve Donna Veronica e la sua apparizione, tipo Madonna di Lourdes, a Portofino, quando poco tempo prima tutta Italia, o almeno parte di questa, aveva quasi vomitato nel leggere le intercettazioni del suo integerrimo marito?
Jovanotti che perdona una cosa successa una v
ita fa, è un coglione, la signora invece, no.
“La Stampa”, lo ha distrutto, raccogliendo testimonianze di qualche abitante di Cortona che non lo ama particolarmente.
Posso capire l’antipatia, certamente lui, come tutti noi, non potrà certo piacere a tutti e questo è normale. La cosa che, secondo me, è stata fastidiosa, è questo scavare nel passato e riportare a galla qualcosa che non era necessario star lì a ricordare.
Allora, scusatemi se vado a parare sempre lì, ma la mano sulla puppa del tappo, com’è che se la sono dimenticata tutti?


martedì, settembre 09, 2008

NON TI SCORDAR MAI DI ME


Mi sono molto dispiaciuta quando è stata male a causa di una liposuzione finita quasi in tragedia.Sono stata contenta di vederla di nuovo in giro, sana e con l’intenzione di non farsi più tentare da quel mito inutile che è la perfezione.
Poi però, basta.
E’ tutta l’estate che me la ritrovo sui giornali: Alessandra al mare, Alessandra col fidanzato, Alessandra devota a Padre Pio, Alessandra amica dei Totti, Alessandra ritorna a vivere, Alessandra a teatro, Alessandra che gioca a pallavolo.
Non concosco appieno la carriera di Alessandra Pierelli, so solo che è stata una delle corteggiatrici, e successivamente la fidanzata (made in "Uomini e donne"), di Costantino, che ha partecipato all’Isola dei famosi e che ora si dedica prevalentemente al teatro. Non so con quali credenziali, ma ora fare teatro sembra la cosa più facile del mondo, tanto che lo ha fatto anche Alba Parietti, il che la dice piuttosto lunga.
Tuttavia, la Pierelli ora ci comunica che presto
si sposerà e che lei e il suo futuro marito vogliono tanti figli come Brad e Angelina. Non che ce ne freghi qualcosa, ma mi chiedo perché non ci dice anche quante volte evacua e che cosa mangia la mattina a colazione. Sappiamo anche che alle sue nozze ci saranno 250 invitati, tra i quali, anche i coniugi Totti, grandi amici della coppia.
Ammazza che anticipazioni, ormai Briatore e la Gregoraci sono archiviati, il matrimonio dell’anno prossimo sarà quello dei Alessandra Pierelli e Giancarlo Pantano.
Con tutto il rispetto, forse non sarà nemmeno colpa sua, però, penso io, se una persona artisticamente non sta facendo nulla, non ha una carriera strepitosa alle spalle e non ha un nome
stra-conosciuto, c’è davvero bisogno di ragguagliarci tutte le volte che si soffia il naso o si gratta la nuca?
Lei sui giornali ha parlato di tutto: ha descritto a menadito la storia della sua disavventura patita a causa di una liposuzione, non nascondendoci le sue sensazioni più personali e nemmeno le varie complicazioni che si sta ancora oggi, purtroppo, porta con se; ha raccontato della sua fede, altro argomento decisamente privato che io, da sempre, mal sopporto quando viene usato per avere titoloni sui giornali. Se credi e sei devoto, buon per te, ma è una cosa tua e non dovresti andarla a raccontare a Signorini o chi per lui.
Ormai Alessandra la conosciamo alla perfezione e per tutta l’estate le sue vacanze sono state monitorate, peggio del Grande Fratello.
Non dico di sparire nell’oblio, ma rilassarsi un attimo e vivere una vita quasi privata, visto il momento difficile che ha appena passato, forse sarebbe potuta essere una decisione alternativa.
Ma mi sa che lei non l’ha nemmeno presa in considerazione per mezzo secondo.

domenica, settembre 07, 2008

ESSERCI SEMPRE, STARE A CASA, MAI


Non so voi, ma io non sono mai andata alla fiera degli armadi a muro e nemmeno alla rassegna dei giochi da tavolo; non ho mai partecipato ad un raduno sul cachemire e nemmeno all’esposizione delle bambole di porcellana da collezione.
Mi sembra una cosa logica, non mi interesso, dunque preferisco fare altro.
Alla Mostra del Cinema di Venezia invece ci vanno tutti, anche coloro che, secondo me, si interessano alla cosa quanto io mi appassiono alla vita amorosa di Frattini.
Proprio l’altra sera a Blob ho visto l’arrivo di Simona Ventura alla Mostra. Tronfia e soddisfatta, forse perchè dopo aver partecipato al film con Massimo Boldi si è convinta di essere diventata la nuova Meryl Streep, non lo so. La faccia era gioconda e i fotografi scatenatissimi.
Altro momento da
dimenticare, è stato quando Lapo Ellkann, simpatico come un bernoccolo sulla fronte e per mano a quella mezza parente che si stropiccia da un po’, si è trovato circondato dai soliti fotografi che fra un po’ lo supplicavano di fermarsi per due scatti con la sua bella.
Niente da fare, sigaretta in bocca e faccia degna del peggior Tomas Milian, il manager ha proseguito la sua camminata come se d’innanzi a lui ci fosse il nulla.
Non un sorriso, uno sguardo all’obbiettivo, niente.
Poi,
Afef. Questa donna è ovunque, comunque e quantunque. E’ amica di mezzo pianeta e le piace anche che si sappia in giro, così il mondo intero la invidia anche per questo. Lei e il cinema avranno un rapporto, non lo nego, ma lei ha rapporti con qualsiasi cosa comporti la presenza di fotografi e telecamere, forse è un suo bisogno vitale, vallo a sapere.
Infine, c’era anche lui,
Bruno Vespa. Invitato da qualcuno, sicuramente come Lapo e Afef, ma la sua presenza proprio lì è disturbante, inopportuna e brutta da vedere.
Vada alla festa del PdL, vada a Porto Cervo, ad Arcore, a Cogne, ma perché anche dove si parla di cinema?
Va bene, me ne devo fare una ragione, questa gentaglia va dove si mangia gratis e dove qualche cineoperatore può dar loro un po' di corda. Che sia la sagra della porchetta o la la mostra del Cinema di Venezia, tutto fa brodo, non si sa mai, da cosa nasce cosa.
E proprio mentre guardavo queste immagini più ributtanti di un autopsia di CSI, ho capito che il jet-set mi fa schifo e che quasi quasi quest’inverno tengo la televisione spenta, ci sia chi ci sia.
Ecco, magari su quest’ultimo punto forse non sarò di parola, ma sappiate che sto seriamente valutando l’idea.

venerdì, settembre 05, 2008

IL NONNINO AL BACIO

Kate Moss è una tipa alternativa, ora ne sono sicura. Riesce sempre ad andare oltre, anche laddove la mente di una 20enne (all'epoca dei fatti) non si spingerebbe mai, nemmeno sotto la tortura della goccia cinese.
Si, però lei è una bella e dannata, qualcuno potrebbe dire, una persona non viene certo soprannominata così tanto per dire.
Se però si riflette un attimo, forse ci viene in mente che a 21 anni la Moss era fidanzata con Johnny Depp, motivo in più per arrampicarsi sui muri dalla gioia e riconfermare una fortuna sfacciata che molte di noi non hanno avuto nemmeno nei 30 anni a venire.
Ma lei è una ragazza strana, e ne è la prova la sua lunghissima relazione con
Pete Doherty, il quale ispira capriole e sesso sfrenato come a me ispira amore e simpatia Roberto Calderoli.
Ebbene, la ragazza in questione, sempre più folle, secondo me, ha dichiarato che il bacio più bello della sua vita è stato quello che le ha dato Frank Sinatra durante la festa per i suoi 80 anni.
Capisco Frankissimo da giovane, ma a 80 anni, può avere il bacio più magico di quello di Johnny Depp?
A una persona normale, soprattutto a 20 anni, un vecchietto che potrebbe essere tranquillamente un bisnonno, che a bruciapelo ruba un bacio (spero senza nessuna intrusione strana, altrimenti vomito solo a pensarci) e la tipa non si ribella ma ne gioisce pure, è un‘ ipotesi che proprio non
verrebbe nemmeno presa in considerazione.
Se al posto del famosissino Frank, ci fosse stato un pensionato qualsiasi, la denuncia per molestie sarebbe scattata all’istante e la repulsione non avrebbe avuto ritegno. Ma non per altro, solo che a quell’eta è impensabile trovare sexy il bacio di un uomo così in la’ con gli anni, anche se si tratta di un personaggio famosissimo.
Ma forse sta quei la differenza tra i comuni mortali e queste tipe al top del vizio: un po’ ce le raccontano, diciamo le cose come stanno, anche perché è sempre meglio fare la tara su queste esternazioni così eccessivamente postume.
Tuttavia, è anche vero che con Pete Doherty c’è andata a letto lei e quella bocca tutta marcita se l’è baciata per anni senza battere ciglio, quindi per lei tutto è possibile, anzi, di più.
Mi chiedo solo come è stato possibile avere Johnny Depp a due passi e lasciare che un vecchio bacucco ti sbaciucchi e trovare pure la cosa piacevole.
Ma io l’ho detto che la Kate Moss è una tipa strana.

mercoledì, settembre 03, 2008

LE AMICHE DELLE RAGAZZE

Niente da fare "Sex and the city" non mi appassiona, quasi quasi (anzi, senza quasi) mi intriga di più Don Matteo.
In realtà il mio prototipo di donne, le mie icone femminile, sono le ragazze de "Le Sorelle McLeod "(e tutti i loro amici mandriani, ma per altri motivi). Altre atmosfere, altre donne e soprattutto altro modo di intendere le femmine contemporanee. Che poi, parliamoci chiaro, le ragazze di Sex an the city quale ventata nuova hanno portato nelle case di noi ragazze? Forse la maniera di affrontare il sesso, ma non temo smentita se dico che io e le mie amiche, qualche anno fa, ne parlavamo quasi alla stessa maniera. C’era quella più simile a Samantha
, c’era Charlotte, c’era Carrie, e chiacchieravamo allegramente di maschiacci, anche senza essere davanti ad un insalata scondita ed un tè freddo.
Forse non svisceravamo la nostra condizione di single come fanno loro ogni tre secondi, però i nostri dibattiti li facevamo anche noi. Non avevamo ancora trent’anni, e questo particolare non va assolutamente sottovalutato. Secondo me arrivare intorno ai 40 e continuare a stabilire se Tizio a letto è meglio di Caio, mi sa un po’ di malinconico.
Le mie McLeod invece sono le donne fiere, indipendenti e coraggiose al punto tale che ogni ragazza dovrebbe eleggerle come modello di riferimento. Non portano le scarpe di Manolo Blahnik e non bevono il cosmopolitan, però sono simpatiche e battagliere anche senza saltare ogni sera su un letto diverso solo per il gusto di movimentare la vagina.

Capite bene, tutte donne a mandare avanti una fattoria con intorno il niente.
Oddio, proprio niente niente non direi, diciamo che hanno dei vicini di casa che valgono abbastanza da farmi decidere di trasferirmi in Australia, mungere le mucche e imparare ad andare a cavallo anche se soffro di vertigini.
Non ci dimentichiamo che sotto quei panni di ragazze tutte zozze e probabilmente puzzolenti di capra, battono dei cuori e delle pulsioni che quelle porcone di Sex and the city nemmeno se lo immaginano!

martedì, settembre 02, 2008

BIANCO COME UNA SALMA ALL'OBITORIO

C’è stato un periodo durante il quale Michael Jackson mi piaceva anche. Quando cantava Dirty Diana e si strappava la camicia, vedevo anche qualche sorcio verde, soprattuto perché da giovane l’uomo glabro mi piaceva sicuramente più di oggi.
Ma ancora Michael lo si poteva definire “nero”; forse non mi accorgevo che non era scuro come suo fratello
Jermaine, ma poi lo confrontavo con Latoya e vedevo che erano perfettamente identici. Naso a bottone compreso.
Un nero che diventa bianco, è qualcosa che non mi era mai capitato di vedere nella vita. Tutti hanno criticato tutti, sono state fatte le scarpe a chiunque, ma da nessuna parte qualcuno si è sdegnato per questo assurdo e ridicolo cambio di colore.
Ma, dico, pare normale decidere di cambiarsi, oltre che i connotati,anche qualcosa che per forza di cose dovrebbe essere radicato in te per ovvie ragioni?
La comunità nera avrebbe dovuto boicottare questo omino sbiancato,
come è possibile rinnegare in modo così schifoso la propria appartenenza?
Credo che lui, nel suo essere piccino piccino, si vergogni un po’ di essere nato nero; e non riesco proprio a capire un tubo di questa sua scelta, anche perché, anche se è bianco, poi vedo il suo babbo, con il solito naso a bottone, ma di un altro colore, e immediatamente mi appare lui, con i capelli a cespo d'insalata, per quei 20 anni che ha avuto la pelle color cioccolato.
Ora è pure brutto, anzi, fa proprio impressione con quel colorito da rigor mortis, dopotutto è innaturale anche da bianco, perché non esiste nessuno con quella faccia lì, con quella bocca ridisegnata da un pittore drogato e quegli occhietti tondi che sembrano finti pure quelli.
Io non compro più i suoi dischi, né li ascolto e nemmeno li vado a cercare dove sapete voi. Mettiamoci la storia dei bambini, poi questi suoi bagni nello sbiancante e quel minimo di fascino che pensavo avesse ai tempi di Dirty Diana, manco mi ricordo più che sapore aveva.