martedì, luglio 31, 2007

ARRIVEDERCI !


Carissimi amichetti di vecchia data, amichetti nuovi e visitatori occasionali, quest'estate anche Fiore Di Cactus si prende un periodo di pausa.
Dopo tanti pettegolezzi e chiacchiere, sento la necessità di dedicarmi un po' a tutt'altro, anche perchè questo blog è parte integrante della mia vita, una appendice della quale non riesco proprio a fare a meno. E infatti trascuro tutto il resto, preferisco scrivere qui piuttosto che leggere, ho un sacco di films da vedere che ancora non ho visto perchè Fiore Di Cactus è più importante di tutto.
Voi però non vi dimenticate di me, tanto non ne avrete il tempo, perchè in men che non si dica tornerò ad essere la solita Miss pettegola e chiacchierona che avete conosciuto.
Buone vacanze a tutti!

domenica, luglio 29, 2007

VENTIQUATTROMILA BACI

Proprio pochi giorni fa, mi sono goduta l'episodio finale della serie "Will & Grace", abbozzando una furtiva lacrima e nascondendo un velo di tristezza dietro una risata finta come quelle registrate.
Con la fine di questo telefilm, si è concluso il primo tentativo, ben riuscito, di portare l'omosessualità verso binari più casalinghi. Will è gay, Jack è gay, si è visto qualche bacio a stampo omosex buttato qua e là e ben più di un'allusione, neanche tanto velata, a proposito del sesso tra due uomini.
A quelli tra di voi che sono stati spettatori di questa serie, domando: avete provato disturbo nel vedere immagini, o solo nel sentir parlare, di omosessualità all'ora di cena?
Io no, anche perchè se Will e Vince si baciano sulla bocca e ( oh Dio Mio!) vanno anche a letto insieme, non credo che me ne debba fregare una simpaticissima cippa.
E questo anche nella vita reale, perchè se Pasqualino si innamora di Gianmaria e un bel giorno viene loro in mente di darsi un bacio serio davanti al Colosseo, non credo che a nessun Pubblico Ufficiale dovrebbe venire in mente di arrestare i due malcapitati dispensatori di reciproca saliva. E per che cosa poi? Atti osceni in luogo pubblico, dicono loro.
L'anno scorso davanti casa mia un giovane pensò bene di farsi una pera appoggiato quasi alla porta di una casa. Qualcuno chiamò, non ricordo se Carabinieri o Polizia, e gli fu risposto che drogarsi non è reato e che l'unica cosa da fare era quella di chiamare un' ambulanza.
A casa mia, quello che è successo a Roma si chiama omofobia, e a casa vostra?

venerdì, luglio 27, 2007

AMBRA FOR PRESIDENT

E' il suo momento. Ambra Angiolini ora potrebbe anche andare di casa in casa a dare la benedizione dell'acqua santa che tanto per tutti sarebbe meglio del proposto.
Dopo anni di insulti e di indifferenza mediatica, questa ragazza è tornata alla ribalta come attrice impegnata. Badate bene, non sto parlando di Neri Parenti, qui il regista di riferimento è Ferzan Ozpetek, non uno qualsiasi. Io non ho visto "Saturno Contro", però, se in un cast composto anche da Margherita Buy e Isabella Ferrari, il David di Donatello lo hanno dato a lei, vuol dire che avevamo un fenomeno in casa e non ce ne eravamo mai accorti. (ripensando a "Favola", era tutto un po' improbabile..)

Ai tempi di "Non è la Rai", quando sgambettava insieme ad un nugolo di ragazzine, sogni erotici del regista Boncompagni, nessuno poteva immaginare per lei una carriera così tanto variegata.
E' brava in tutto, meglio di Fiorello.
Ora anche Mtv l'ha arruolata come nuova conduttrice. La Comencini le ha fatto girare un film con Fabio Volo. Ha due figli, un compagno, abita a Brescia ed è felice.
E' come se di colpo il mondo avesse aperto le porte ad Ambra, così, all'improvviso, e tutti avessero scoperto in lei delle potenzialità inespresse.
A me sta anche simpatica, però poi arriverò ad un certo punto che non vorrò più sentire il suo nome nemmeno per sbaglio. Ed è così che succederà, perchè il talento di questa ragazza oggi è all'ennesima potenza e non ce n'è per nessuna.
E' una novella attrice, dopo aver fatto la radio e quindi essendo una speaker. Oggi torna ad essere conduttrice, reduce da un premio cinematografico e da una seconda pellicola in uscita.
Allora, se io sono una macellaia e possibile che successivamente mi offrano un posto come rilegatrice di libri antichi.
Non voglio sentire storie, chi l'ha detto che il percorso di Ambra non possa essere anche il nostro?


mercoledì, luglio 25, 2007

DALLA MIA FINESTRA NON VEDO IL MARE

Non c'è niente da fare, le prostitute simpatiche e carine come Julia Roberts in Pretty Woman, non esistono, hai voglia a cercarle.
Stanotte, quando il mio orologio Ikea segnava le 3,30, vengo svegliata da mormorii sospetti sotto casa. Premetto, che la mia stanza da in una strada senza sfondo, dove, oltre alla mia, ci sono altre 3 entrate di abitazioni.
Nel dormiveglia, odo una donna sussurrare" tirati giù i pantaloni" e altre frasi sospette che ora come ora fortunatamente mi sfuggono.
Cerco di riaddormentarmi, ma niente. Ho dei sospetti, ma non ci voglio pensare nè tantomeno credere.
Mia sorella, nel frattempo, si alza e va alla finestra. Io, praticamente dormendo, vado a sbirciare da quella del bagno e l'immagine alla quale assistiamo è per metà grottesca e per l'altra metà, clamorosamente drammatica.
Allora, la signora si trova appoggiata ad un cancello, con la gonna tirata fino alla vita, il culino al vento e un giovane, con la bicicletta appoggiata al muro, intento a fare quello che state immaginando in questo momento.
La nostra reazione è stata costellata da epiteti, cercate di capire, a notte fonda assistere ad un amplesso davanti alla tua finestra, non è propriamente il più delicato dei risvegli.
Al che, la sporcacciona e il suo cliente, si allontanano a capo chino, dopo averci risposto, "ma stavamo solo sc...", come se fosse la cosa più normale del mondo farlo per la strada.
Io amo il mondo intero, non sono razzista, sono tollerante con chi ha sbagliato, cerco di mettermi nei panni di chiunque e sono la prima riconoscere che non è l'abito nè tantomeno la professione, a fare il monaco.
Ma ,salvo rarissimi casi, le prostitute che gravitano intorno alla mia casa, tra l'altro non in periferia ma sul Corso e questo la dice lunga sulla condizione di Montecatini Terme, sono tutte uguali.
Arroganti, porcone nell'anima per scelta volontaria, e stronze.
E mi perdonino quelle che lo fanno per costrizione.


martedì, luglio 24, 2007

CHI E' SENZA PECCATO...

Non è ancora iniziato e già ne parla, penserete voi, ma le immagini che ho appena trovato in rete mi hanno invitato a riflettere.
Io ho sempre seguito il Grande Fratello e ho sempre trovato il sesso vissuto in diretta, una specie di troiaio fatto tanto per fare, come se due esseri umani di sesso opposto non siano in grado di placare, per un periodo determinato, gli istinti più naturali di questo mondo.
Poi però mi capitano sott'occhio immagini dei Grande Fratello stranieri, e capisco quanto siamo fortunati e, nonostante il Financial Times, timidamente più morigerati rispetto agli altri paesi.
Il nostro primo "ohhhh" di meraviglia è stato tutto merito di Pietro Taricone e Cristina Plevani nel lontano 1999, se non erro. Allora si gridò allo scandalo e ci sembro stranissimo questo accoppiamento discreto avvenuto sotto una capanna di cuscini.
Successivamente ci siamo imbattuti in varie copulazioni più o meno mascherate, con la telecamera che non indugiava ma che passava oltre e i gemiti dei ragazzi venivano accompagnati sovente da delicati sottofondi musicali.
Ed ecco che il Big Brother inglese di non so quale anno, ci regala immagini come questa o quest'altra.
Non sono una moralista, però permettetemi di dissentire da questo tipo di televisione. Io che mi cibo di schifezze, che seguo Uomini e Donne della De Filippi, mi indigno di fronte a un reality così.
Qui, si insinua che forse è proprio questo il segreto per acchiappare gli spettatori. Il nostro GF è troppo finto, c'è quella parvenza di "amore" che non tira più, ora ci vuole la trasgressione vera.
Prepariamoci, perchè se questa sarà la tendenza, le solite annoianti coppie canoniche lasceranno il posto a pruriginose e fasulle relazioni omosex.
Rigorosamente ed esclusivamente a favore di telecamera, s'intende.

domenica, luglio 22, 2007

TINTARELLA COLOR LATTE

Quando ero una patita del mare e della tintarella, ricordo che uno dei piaceri più irrinunciabili delle giornate in spiaggia, era lo sbraco assoluto.
Oltre ai bagni e al relax, non esistevano must in fatto di moda. La mia amica Anna qualche volta arrivava in spiaggia con il rossetto, e noi lì a prenderla in giro perchè il mare doveva essere senza regole, senza trucco e completamente privo di dettami.
Oggi, leggo che qualcuno ha lanciato la moda degli stivali. Quell'altra dice di abbinare il bikini alle borse gioiello e di aggiungere anche un ombrellino per ripararsi dal sole.
Ma non solo, ora sono arrivati anche i lettini a baldacchino, naturalmente sulle spiagge vippissime, dove per prendere il sole come minimo devi prima essere andata dal parrucchiere a sistemarti la messa in piega.
In pratica oggi in spiaggia vorrebbero farti andare con le griffes e con l'accessorio trendy che fa tanto Paris Hilton.
Anni fa, ricordo benissimo alcuni miei amici molto carini e molto cool, (sto parlando degli anni 90 e il termine "cool", probabilmente in Italia non era nemmeno nei sogni di coloro che l'hanno importato), che sulla spiaggia libera di Marina di Vecchiano, bonazzi e conquistatori, all'ora di pranzo si strafogavano di insalata di riso amorevolmente preparata dalla madre di uno di loro.
Sarebbe come vedere oggi un emulo di Costantino che arriva sul mare con la borsa frigo comprata alla Lidl.
O una Canalis mancata che sfila a Riccione con le ciabattine in plastica della Rox.
Non ce la farei mai, fortuna che preferisco la montagna.

giovedì, luglio 19, 2007

INCANTESIMO ITALIANO

Per qualcuno peccherò di populismo, ma questa storia di "Incantesimo", un po' mi innervosisce.
Dovete sapere, che la Rai ha deciso di chiudere definitivamente una delle fiction più longeve della storia della tv. Calo di ascolti, altre beghe, questo non è chiaro, fattostà che "Incantesimo" avrebbe da finì.
Tutto molto semplice, se non fosse che il solito omino di Forza Italia, tale Gianni Sammarco, vice presidente della regione Lazio, è impazzito al solo pensiero e ha presentato un'interrogazione al Presidente della regione, Piero Marrazzo.
Motivazioni più o meno nobili, tipo, che la fiction ha dato lavoro a circa 700 persone ed è una ricchezza produttiva per Roma e il Lazio. Sembrerebbe una mossa dalla parte dei più deboli, poco credibile, ma piena di sentimenti che potrebbero apparire davvero di interesse da parte del simpatico forzista nei confronti di molte persone che, in teoria, rimarrebbero senza lavoro.
Mi domando quante fabbriche hanno chiuso negli ultimi anni. Quante famiglie di operai si sono trovate a combattere con lo spettro della disoccupazione. Quanti ragazzi si sono trovati col culo per terra dopo licenziamenti, magari avendo lavorato tre mesi e per 4 euri 4 che a malapena bastano per comprarsi il pane.
Tutti hanno taciuto. Nessuna voce è insorta con una qualsiasi interrogazione, o altri salamelecchi inutili, per cercare di risolvere questioni gravi quasi quanto la chiusura di una fiction su Rai 1.
Se la maggiore fonte di sostegno del paesino chiude i battenti, nessuno può farci niente, anzi, il picchetto dei lavoratori davanti la fabbrica è anche fastidioso, tanto non risolve nulla, dicono.
Però per "Incantesimo", si tratta di una gran perdita per Roma e il Lazio, quasi che l'operaio fosse un insetto da schiacciare e nascondere sotto il tappeto.

martedì, luglio 17, 2007

DESPERATE HAPPY DAYS

La casalinga che vorrei essere io, non sarebbe disperata. Probabilmente non conoscerebbe la frustrazione, se avesse un situazione personale che si è scelta senza condizionamenti, una maternità voluta e una casetta da mandare avanti.
Più passano gli anni più questo ruolo viene demonizzato come se per la donna fosse l'ultimo pane. Occuparsi della casa e dei figli può diventare la cosa più importante della tua vita, più importante che farsi 8 ore di lavoro con il titolare che pressa, che stressa, che ti mette fretta e che ti paga poco.

Okay, e le ambizioni dove le mettiamo? Per carattere, e sto parlando di me, non mi incaponisco più di tanto, quindi, dopo il diploma, vari lavori e il tentativo tragicomico nell'imprenditoria, ho scoperto che forse una famiglia e una casa non sono poi così male. Ben inteso, io non mi sono sposata e nemmeno accompagnata, e se mai lo farò, cosa che dubito fortemente, sarà solo ed esclusivamente per amore. Nessun matrimonio per interesse e nessuna voglia del marito con la Porsche Cayenne, però l'inconsulta voglia di fare la casalinga felice che al mattino porta i bambini a scuola e tiene la casa come uno specchio, ogni tanto mi assale prepotentemente.
Ed è per questo che quando sento le signore lamentose che hanno fortissimamente voluto il matrimonio con l'abito immacolato, le bomboniere con l'aggeggino di porcellana, le partecipazione di carta pergamena, il pranzo nel ristorante con vista sulla piscina, 150 invitati dei quali la metà praticamente illustri sconosciuti, il bambino bellissimo che zompetta allegramente per casa, la villetta nuova di zecca frutto di un cospicuo mutuo da restituire in una quantità indicibile di anni, mi prende l'impellente bisogno di ficcar loro un tacco in mezzo agli occhi.
Io non mi sono mai voluta sposare, nel senso, preferisco di gran lunga una molto meno complicata, convivenza.
Però, sarà che stasera fa caldo, che sono tramortita dalla stanchezza, che domani mi aspetta una giornata pesante, tuttavia mi piacerebbe che il piumino che la signora dell'immagine tiene in mano con tanta gioia e devozione, fosse un po' anche il mio.
Diciamo che non sarebbe tutto facilissimo, anche lì i problemi non mancherebbero così come non mancano nella vita lavorativa più o meno retribuita. Meno soddisfazioni, dite? Può darsi, sicuramente avere la camera da letto pulita come uno specchio o il salotto arredato Ikea che splende come i dentoni di Luca Calvani, non sarà motivo di attestati o di gratifiche in busta paga.
Mettiamoci anche che, a proposito di gratifiche e retribuzioni, sarà solo e sempre il marito a mandare avanti economicamente la baracca e che sarà molto probabile sentirsi un po' in difetto. Forse, chiedere i soldi per la spesa non sarà la cosa più facile del mondo. Può darsi che ci lasci il bancomat, come può essere che ci mandi al discount con 10 euro a disposizione, da far avanzare anche per il giorno dopo.
E ci dirà: " è meglio che ti cerchi un lavoro, io non ce la faccio a mantenervi tutti, se vogliamo mangiare ti conviene darti da fare".
In tal caso, non sarei pronta ad accettare il doppio lavoro, non ho i tempi giusti e tenere il divano Ektorp dell'Ikea pulito come quando mi dilettavo a fare solo la casalinga, sarebbe un impresa quasi titanica.
Le donne che riescono a fare tutto, a gestire la famiglia, a lavorare, a vivere questa faticosissima condizione in maniera del tutto normale, hanno la mia più sconfinata ammirazione.
E ho capito, man mano che scrivevo questo post, che la mia visione delle casalinghe, somiglia molto alla vita di Marion Cunningham, dove la piccola ferramenta del buon Howard riusciva a far vivere più che dignitosamente, una famiglia di 4 persone.
Ma qui si parla di "Happy Days", mica cotica.



lunedì, luglio 16, 2007

NIGHTMARE, L'INCUBO DAL PROFONDO


Andiamoci piano a dare questa notizia, perchè, se confermata, si tratterebbe, per lui, di un sogno diventato realtà e per me, un incubo che prende forma.
Non so se avete presente questo simpaticone di Clemente Mastella, Ministro della Giustizia di questo governo Prodi che in molti tentano di far cadere e rompere in mille pezzi.
Orbene, cari amici, oltre ad aver preso la torta in faccia al Bagaglino e andarne orgogliosamente fiero, ha finalmente ammesso quali sono le sue vere e sole velleità.
La prima, è quella che questo ominide vuole sfilare al Columbus Day a bordo della nuova Fiat 500.
Avete capito bene, Clemente come le ragazze immagine, come Gisele o Naomi, testimonial al pari di Adriana Lima o Luciana Littizzetto. Forse spera che faranno uscire la Nuova Cinquecento modello Clemente, tipo la Clio Le Iene, per capirsi.
Ma non finisce qui, perche per il nostro Mastellone una sfilata non ha la stessa importanza della sua prima prova d'attore.
Un certo Luca Guadagino, regista già colpevole di aver girato "Melissa P", gli ha chiesto di partecipare al suo prossimo film.
Si tratterebbe di un cameo, cioè di una piccola apparizione, ma per Clementino è come essere candidato all'Oscar.
"Quest'anno voglio fare due cose a sfizio", ha dichiarato tronfio, e la cosa bella è che gliele fanno pure fare.
Non so se ridere o piangere, questa cosa mi ha sconvolto come se avessi letto che mi sospendono "Un posto al sole" o "Beautiful".
Forse di più, perche vedere anche Mastella personaggio di spettacolo, al Billionaire sotto l'ala protettrice di Lele Mora, a fare il trenino con i tronisti e Fiorani, sarebbe sicuramente più drammatico di perdere per sempre Ridge Forrester e Raffaele Giordano!

venerdì, luglio 13, 2007

CORONA DI SPINE

E va bene, nessuno è perfetto, questo lo so perchè è come se fosse il mio motto di vita.
La Simona Ventura, a parte che conduce usando quelle due o tre parole che ripete fino allo sfinimento, probabilmente come conduttrice di reality e non di quiz, sarà anche brava. Sicuramente ha un suo fascino e altrettanto sicuramente sarà piena di spasimanti da non sapere che farsene. Mi piace pensare che sia così, ma anche che lei si contorga dal patimento per un uomo che non può essere suo, in quanto infelicemente ammogliato.
Ora, a proposito di pettegolezzi, il solito Fabrizio Corona, sul suo solito libro in vendita nelle edicole, ha un po' sputtanato la signora sopracitata. O meglio, secondo me, l'ha proprio sputtanata per benino, anche se poi c'è da vedere se simili affermazioni avranno o meno un fondo di verità.
Per farla breve, intanto vi rimando alla pagina giusta, ma vi anticipo che la Simona, dopo aver invitato Corona a casa sua a Milano, gli ha chiesto di darle informazioni dettagliate sugli spostamenti e sugli incontri della moglie del suo attuale, ex, ipotetico, vallo a sapere, ganzo.
"Dammi una mano e vedrai che presto ti farò fare lo scoop della vita."
Con queste dolcissime parole, la ragazza avrebbe voluto riacciuffare l'amor perduto, gettando ombre e fango sulla di lui consorte.
Detto da Corona, tutto questo assume contorni nebulosi, diciamo anche che mi fido di lui come mi fiderei del tappino di damigiana a capo di un partito politico tendente all'azzurro.
Però queste affermazioni infamanti sono state fatte e la mia mente da fan al contrario, se la immagina come Grimilde a tramare livida di gelosia nei confronti della sposina che, se è possibile, sopporto ancora meno di lei.
Una cosa però depone a favore della Ventura: queste, sono parole pronunciate da un essere che si pavoneggia per essere stato riconosciuto e rispettato, in carcere, da un membro delle, tristemente note, bestie di Satana.
Lo definisce "famosissimo" (il detenuto satanista), quindi può anche darsi che la Simona sia soltanto un' innocente mammoletta.



giovedì, luglio 12, 2007

L'ETICA DEL PETTEGOLEZZO

Esistono personaggi nel mondo dello spettacolo, i quali sia da vivi che da morti, sono stati i bersagli preferiti delle solite e inopportune malelingue.
Io sono d'accordo sul fatto che prendere un po' in giro i cosiddetti vips, o presunti tali, sia un passatempo divertente e gratuito, tuttavia, secondo il mio modesto parere dovrebbe esistere una chiara e netta linea di confine.
Ad esempio, evitare di straparlare dei defunti.
E' chiaro che è anche più facile, non c'è difesa, non c'è smentita e si è padroni di raccontare tutti i segreti più inventati e zozzi senza paura di venire sbugiardati. Se non ci sono più eredi o parenti, o segretari, ancora meglio, a tutta rumba e vai con le cattiverie.
L'ultima, riguarda Marilyn Monroe, ormai sviscerata pezzo per pezzo, fotografata da morta come da viva e della quale ci è dato conoscere quasi tutta la sua vita intima e privata.
Un tale, che ha scribacchiato la biografia di Clarke Gable, si è premurato di raccontarci anche qualche dettaglio molto segreto della nostra amata Marilyn.
Faceva le scurreggine. Non portava le mutande e aveva dei problemi intestinali. Era solita mangiare a letto, e, tenetevi forte, scuoteva le briciole all'interno del proprio letto, dopodichè si coricava tranquillamente sommersa dai rifiuti.
Tutto molto semplice e altrettanto plausibile, ma, dico, era proprio necessario?
A parte il fatto che l'eventuale smentita non arriverà mai e poi mai, ma poi, credo che le persone, i personaggi, le icone, tutti coloro i quali non sono più tra noi, hanno il sacrosanto diritto di riposare in pace, senza che un deficiente qualsiasi si arricchisca sputtanando le loro vite terrene.
Dovrebbe esistere l'etica del pettegolezzo, anche se purtroppo, e la povera Principessa Diana ne è l'esempio lampante, ultimamente si fanno quasi più soldi con i morti, che con i vivi.
Le malelingue ci seppelliranno, anzi no, si alimentano con quelli già sepolti, pensate un po' come stiamo messi.






mercoledì, luglio 11, 2007

L'ALLEGRA BRIGATA

In questi giorni a Porto Cervo si stanno vivendo momenti degni della migliore, o peggiore, soap opera. Se non ne avete avuto abbastanza di Brooke e Ridge, o Marco Della Rocca e la musona di turno, preparatevi perchè in Sardegna si fa sul serio e quando dico sul serio, significa che possiamo pure preparare i fazzoletti perchè c'è anche di che piangere.
Proprio per iniziare a lacrimare e a farci sopraffare dai conati di vomito, è notizia recente della cosiddetta "coppia dell'estate". Più male assortita non si potrebbe, e qui torniamo ai conati di cui sopra, però in quest'estate sonnacchiosa il vippaio ci propina questa oscenità che sta facendo un po' sparlare le riviste specializzate.
Avete presente Naike Rivelli, raffigurata sopra, con quelle belle mutandine raffinate e in quella posa elegante come i tailleur di Armani?
Ecco, e invece avete presente quel losco figuro che è Gianpiero (con la N) Fiorani, banchiere coinvolto nella scalata alla banca Antonveneta, avvenente come Ricucci, ambiguo come Ricucci e finito in carcere come Ricucci?
Non si sa come nè perchè, questi due oscuri personaggi, si sbaciucchiano, si strusciano, ci schifano come la bava della lumaca. Tutto normale, si potrebbe dire, ma il tipo è coniugato felicemente, a suo dire, e proprio oggi, non ricordo dove, mi sono imbattuta nel losco figuro per mano alla legittima consorte.
Ma a Porto cervo succede anche dell'altro.
Immaginatevi il belloccio d'ordinanza, uno di quei calciatori che ha giocato sei ore in tre anni, per dire, ma che finisce settimanalmente nelle riviste di gossip sempre accompagnato da stangone mozzafiato, meglio se famose o perlomeno un filino note.
Poi ci sarebbe da disquisire su altre foto che NON sono circolate, ma questo è territorio di Fabrizio Corona ed è bene che ne parli lui nel suo libro di prossima uscita. Naturalmente in tutte le edicole, non vi azzardate ad andarlo a cercare in libreria perchè tanto non lo trovate!
Francesco Coco, dopo una serata al Billionaire, decide di uscire con una ragazza per concludere la notte chissà dove, anzi no, andiamo a casa mia, dice lui, così stiamo più tranquilli.
La mia fonte, dichiara che nella medesima casa, giace dormiente la presunta fidanzata del Casanova, la quale, vedendolo rientrare in dolce compagnia, non fa altro che afferrare un coltellaccio e, e qui la cosa si fa confusa, e riempire i due malcapitati con calci e pugni.
Non sono chiare le dinamiche, fattostà che si è consumato un dramma della gelosia in piena regola.
Il Coco ha rischiato la vita per una seratina di sesso sfrenato, la ragazza rischia il carcere per un amore evidentemente non corrisposto, Fiorani rischia la famiglia ma secondo me l'allarme rientrerà in pochi giorni e Naike rischia di finire su L'Isola Dei Famosi.
All'Ansaldo Breda cercano gente per assemblare i treni, che dite, questa allegra brigata avrebbe le credenziali per svolgere una rispettabile professione di 8 ore 8 lavorative con busta paga a fine mese?

martedì, luglio 10, 2007

I FIGLI SO PIEZZ' E CORE

DJ Francesco rappresenta la prova lampante che se hai un cognome famoso, non sai fare un'emerita e hai la faccia da culo, si aprono diverse porticine.
Dopo averci cantato una quantità di, inutili e dimenticate quasi subito, canzoncine, ora il figlio d'arte ha deciso che vuol fare il giornalista.
Dice che ha avuto l'illuminazione leggendo "Il Piccolo Principe", un classico di quasi tutti coloro i quali devono scegliere un libro per illustrarci più profondamente il loro percorso interiore. Comunque, questo giovane ora è stato arruolato da "Sorrisi e Canzoni" per deliziarci con un ciclo di interviste a personaggi famosi.
Come se io che ho un blog venissi assunta da "Vanity Fair" in qualità di giornalista di spettacolo e costume. Un miracolo, penserei.
Francesco no, secondo lui, il fatto di ascoltare le persone e poi raccontarle è una cosa che sa fare piuttosto bene, ma lo dice convinto, si capisce che ci crede davvero.
Ma non finisce qui.
Il secondo figlio d'arte in questione, se è possibile, è ancora peggio del primo.
Trattasi di Riccardo Bossi, figlio di Umberto, leader indiscusso della Lega Nord.
Lui non vuole fare il giornalista e nemmeno l'attore, preferisce iniziare subito dalla prima serata e fare proprio la parte di se stesso, senza faticare troppo che forse gli sembra brutto.
Vuole andare all'Isola Dei Famosi. Ci pensate? Papi dai, parla con Marano e fammi fare l'isolano.
Papino non è d'accordo e pare piuttosto indirizzato a dargli un calcio nel culino leghista, ma Riccardo è irremovibile. Non mi hai fatto entrare in politica e io voglio fare il naufrago.
Quasi la stessa cosa, mi sembra.

domenica, luglio 08, 2007

JOHNNY CASTLE PER TUTTE !

Non ho mai visto "Via col vento" e nemmeno "Umberto D" e di questo me ne rammarico un po'.
Però ieri sera per la milionesima volta mi sono guardata "Dirty Dancing". In compagnia di amiche e di Sara Sidle, la blogger desaperecida, ci siamo deliziate delle performances di Johnny/Patrick, come delle adolescenti infoiate.
C'è da dire che si nota moltissimo la differenza tra un classico come questo, dove la ragazzina di buona famiglia si innamora del ballerino monellaccio e sciupafemmine, e i nuovi film su questa falsariga, prima fra tutti, "Tre metri sopra il cielo".
E io che sono una vecchia avvampata per Scamarcio, devo riconoscere che la mia generazione non si è persa dietro al classico bulletto alla Step. Noi ci siamo invaghite di Tony Manero, di Danny Zuko, di Johnny Castle, di Arthur Fonzarelli (anche se io stavo dalla parte di Richie Cunningham) non so se mi spiego, forse per me che sono arrivata agli "anta", un altro paio di maniche.
La cosa che fa sognare o che ha fatto sognare tutte noi ragazze degli anni 80, è stata la scelta, oggi atipica, di Johnny: si è innamorato di Baby che non rappresentava la tipica figlia di papà carina e viziata.
Era normale e questo ci rincuorava un po'tutte.
Poi l'attrice, Jennifer Grey, che vedete ritratta qui sotto, ha deciso di cambiarsi i connotati e tutto è tornato tristemente normale.
Questa non è più Baby, è la solita biondina carina, americana, col nasino bellino, la bocchina bellina ma se avessero girato oggi "Dirty Dancing" sono sicura che non sarebbe stata lei la protagonista principale e tanto amata.
Ma come dimenticare il momento topico, quando lei e Johnny sul palco sculettano sinuosamente e il di lei padre, quel futuro Lenny Briscoe di "Law & Order", assiste compiaciuto al passaggio naturale di sua figlia dall'adolescenza a una giovane maturità femminile. Come non commuoversi alla fine, quando nei nostri cuori di eterne adolescenti, si intuisce quanta passione covano i due innamorati sotto quella danza sporca, dietro quegli sguardi voluttuosi e pieni di peccato.
Come non odiare la dura realtà che ci fa assistere a simili innamoramenti ballerini, mentre il divano ci cinge la vita e la mia amica Betty che si congeda con: "che palle, domani devo mettere a posto tutti i ritagli delle ricette in una cartellina e in settimana inizio le terapie a Porretta".
Ma un Johnny Castle per tutte, non sarebbe da inserire in un programma di partito?
Magari stavolta Veltroni ci farà la grazia.

giovedì, luglio 05, 2007

LA CELLULITE COME AMICA

Tempo d'estate e tempo di bilanci. Intendiamoci, bilanci puramenti estetici perchè per quelli di altro tipo se ne riparla rigorosamente per l'ultimo dell'anno.
Oggi affrontiamo quelle cose scandalosamente impresentabili che sono la cellulite e le smagliature. La nostra Elena Santarelli ha confessato di avere quelle orribili striature nonostante spenda 600 euro al mese in massaggi. Tutta colpa dell'Isola dei famosi e del dimagrimento forzato, anche se secondo me, smagliature o no, rimane sempre un gran bel figurino di ragazza, se si tralascia la simpatia un po' in difetto.
La cosa che fa riflettere è come il fisico delle donne sia cambiato nel corso degli anni. Pensate a Ursula Andress, nella mitica scena di uno 007 di anno non pervenuto, quando usciva dal mare con quel bikini mozzafiato che avrebbe resuscitato anche i morti.
La ciccina della pancia senza addominali, è meravigliosa, il suo punto vita, da urlo e due fianchi così, non se ne vedono da anni.
Oggi sarebbe impensabile presentarsi su un set con un solo grammo di grasso in eccesso. Guai non avere tutto il fisicaccio scolpito come nel marmo e nemmeno mezzo accenno di fianco che fa tanto anni '60.
Anche lo spettro della cellulite, di questi tempi temuto come la morte, molti anni fa era vissuto con totale disinvoltura. Tanto erano belle lo stesso, la buccia d'arancia era solo un dettaglio irrilevante.
Ora fanno le radiografie a Rosanna Cancellieri, povera donna, rea di avere 50 anni e di essere un po' preda dello spauracchio tanto temuto.
Per la cronaca, le hanno fatte anche a Sharon Stone e hanno notato un ombra della suddetta sulle cosce toniche da signora di mezza età. Come se la mezza età di Sharon fosse minimamente paragonabile a quella di qualsiasi altra donna e non credo proprio che una leggera imperfezione possa far desistere chiunque dal trovarla irresistibile.
C'è la fissazione totale. Angelina Jolie ha dichiarato che dopo la gravidanza non sa se indosserà più il bikini.
E chi se ne frega, aggiungo io, se fosse vero sarà un simpaticissimo esempio per le sue figlie che forse diventeranno ingrippate con la bellezza come lei.
Colpa di Hollywood, dite? Può darsi, come può darsi che la mia amica di 37 anni che ancora crede che avere il fisico da ventenne sia fondamentale per vivere bene, in realtà abbia capito tutto dalla vita, chi sono io per giudicare?
Poi però vedo l'immagine di una attrice che adoro, Cate Blanchett, filiforme e bella per conto suo, oggi, per cause sconosciute, ridotta a una magrezza che sa di defunto. Non voglio esprimermi più di tanto dal momento che effettivamente non ci è chiaro il motivo di tanta disperazione fisica, ma mi piacerebbe che fosse da monito a quella corsa forsennata al deperimento forzato per la prova costume.
Sulle riviste pettegole, le didascalie non tengono conto della colite, del ciclo, della gastrite, e quando fotografano una vippetta con un accenno di pancia, le prime due cose che spiattellano nero su bianco, sono: è grassa o è incinta.
Quindi le ragazzine che sfoglieranno il giornale, si faranno 3000 paranoie sulla loro pancetta e sul fatto che se hanno definito grassa la Velina che sta col calciatore, oh mio Dio, allora io sono un baule.
Negli anni 50, uno dei termini di paragone era lei, (vedi foto sottostante) carina, con la ciccetta sul bicipite al posto del muscolo e l'aria rassicurante della vicina di casa.
Sono sicura che lo specchio era un amico di famiglia e il Somatoline ancora non era entrato di diritto nell'armadietto del bagno.











martedì, luglio 03, 2007

CLAUDIONE, TI PERDONO

In questi giorni sono molto assente dal mio blog, quasi non mi riconosco. Purtroppo ho pochissimo tempo a disposizione, lavoro molto e sono piena di pensieri.
Così, in un momento di rilassamento totale, visto che la televisione offre Fabrizio Corona, Nina Moric e filmetti horror come se piovesse, ho ascoltato l'ultima fatica di Claudio Baglioni, il cd "Buon viaggio della vita".
Lì per lì ero partita malissimo, che palle, l'ennesima raccolta con le solite canzoni rimpastate a più non posso.
Invece, mentre lo ascoltavo battagliera sdraiata sul divano, già pronta a scrivere un post di protesta, ecco che sono piombata, come per incanto, nella mia adolescenza.
"Sabato pomeriggio", e io e le mie amiche sedute nella macchina del mio babbo, beatamente disperate per i fidanzatini, dei quali ci dichiaravamo innamoratissime, che dopo la prima frase, "Passerotto non andare via", ci scioglievamo in lacrime neanche ci fosse morto un parente prossimo. Era una specie di condivisione, anzi no, invece di farci le canne tutte insieme, ci trovavamo per piangere sui nostri amori tragici col sottofondo di una canzone di Baglioni che per noi era anche un po' datata.
E da lì, "Fotografie", "Strada facendo", "Viva l'Inghilterra", tutti pezzetti della mia vita che mi hanno fatto sorridere e ripensare a dei bellissimi momenti che ho lasciato alle spalle.
Anche per i non baglioniani, consiglio un ascolto di questo disco che racchiude moltissime perle storiche e poco conosciute del Claudione nazionale. Se potessi vi farei ascoltare qualcosa io, purtroppo se oso inserire un brano musicale mi sparisce il blog, quindi sarà meglio che facciate da soli.
Negli ultimi post sull'argomento "Baglioni", ho un po' sparlato di quest'uomo, lo so, mi ha delusa, e lo zigomo, e la fidanzata e via con i miei soliti brontolii.
Ma quando sbaglio, come è successo per Emilio Solfrizzi, lo riconosco e chiedo perdono.
Da ieri sera questo disco mi ha fatto dimenticare lo zigomo impertinente e la fidanzata rifatta, l'ho persino perdonato per i biglietti dei suoi concerti a prezzi spropositati.
Mi ha incantata con due paroline, se fosse mio marito sicuramente mi riempirebbe di corna..