venerdì, luglio 16, 2021

Damiano e le tardone

Di Damiano David, frontman dei Maneskin, ormai sappiamo tutto, o quasi. Bravissimo, bellissimo, fascinoso, performer di alto livello, e vai con i complimenti che si sprecano come i fazzolettini quando sei
raffreddata. E' pieno di talenti, questo giovane uomo, che sono innegabili e sotto gli occhi del mondo intero, ma in più, e questo è un surplus ad appannaggio di pochi, piace tantissimo a noi tardone. Lo so, il termine è terribile anche se a scriverlo è proprio una di loro per meriti (o demeriti) di età
 , ma la verità nuda e cruda è proprio questa.

La prima fu Alba Parietti ai tempi insospettabili di "X-Factor", talent che consacrò la band come fenomeno emergente. Rilasciò dichiarazioni piene di passione nei confronti del giovanissimo Damiano e sul momento noi, più giovani della nota apripista, ridacchiammo  di cotanta veemenza, anche se con un occhio guardavamo la lap dance del giovanotto, mentre con l'altro cercavamo di mascherare le palpebre cadenti con l'aiuto di Remescar. Piano piano però, vuoi con il graffio al cuore che ci dava quel "quindi Marlena torna a casa", vuoi per la sopraggiunta maggiore età del ragazzo, un po' il mondo delle over ha iniziato a prendere coscienza che apprezzare chi potrebbe esserci figlio ma in realtà non è neanche un lontano parente, non sarebbe stato poi tutto quel peccato mortale. Ed eccoci a seguirlo su Instagram come tante ragazzine in piena tempesta ormonale, nascondendoci dietro al fatto che sì è bello che non ci si crede ma è stupefacentemente bravo e "prendi la mia mano bella senorita" è l'ennesino incipit di un capolavoro.

Poi arriva Sanremo e da lì abbiamo messo in soffitta la vergogna. Sicure del fatto che Ivana Trump, Sandra Milo e Madonna hanno fatto sicuramente di peggio, ci siamo decise a  palesare questa passione giovanile al profumo di menopausa ed abbiamo eletto i Maneskin, nostro gruppo preferito dopo i Duran Duran. Non ci siamo scoperte del tutto perchè ancora  non eravamo certe se si sarebbe trattato di un fuoco di paglia  o meno, ma il giorno dopo la loro vittoria al Festival, Facebook, che è il social di noi adolescenti con detenzione libera di Ymea, abbiamo dato il meglio. Bellissimo pezzo, vittoria meritata, finalmente qualcosa di nuovo, ragazzi eccezionali, energia pura, w il rock e magari qualche anno prima la nostra canzone di riferimento a Sanremo era "Nonno Hollywood" di Enrico Nigiotti, per dire. 

In seguito è stato un crescendo di esposizioni senza vergogna. Sull'account Instagram di Damiano trovo likes insospettabili di amiche più giovani della sua mamma e proprio oggi chi scrive ha visto per la prima volta il video di "I Wanna be Your Slave" e l'ha trovato bellissimo. Chi scrive vorrebbe affittare una ragazzina per andare al concerto dei Maneskin il prossimo anno. Chi scrive è una simpatica tardona che ogni tanto riscopre la gioventù perduta. 

Ma sul talento dei Maneskin non ci sono basi di discussione, aldilà dei nostri ormoni sopiti e risvegliati, i ragazzi sono oggettivamente bravi e qualcuno di loro anche oggettivamente bello. Lasciateci sognare, tra una rughetta scoperta la mattina e un cedimento strutturale emerso al tramonto, suvvia, il profumo di gioventù è linfa e gioia.

Per sentire l'odore aspro di un letto da cambiare, c'è ancora tempo.