Il 1 luglio 2017 ha avuto luogo il concertone
per eccellenza, l’evento storico e dei record: Vasco Rossi live a Modena. Per
chi, come me, se lo è gustato sul divano di casa è stato un momento eccezionale
di musica in tv. E non parlo da fan, anche perché solo ieri sera mi sono
accorta di quanto siano belle certe sue canzoni e quasi quasi mi è anche
dispiaciuto non averlo scoperto veramente a suo tempo. Ora, siccome non tutte
le ciambelle riescono col buco, al mitico Komandante ho un piccolo,
piccolissimo appunto da fare. Tutto molto bello, testi stringati ma efficaci,
musica bellissima e soprattutto rock, ma vogliamo parlare dell’ultimo successo
in ordine cronologico “Come nelle favole”? I veri estimatori di Vasco non
possono che convenire con me che non è uno dei suoi pezzi meglio riusciti.
Passi per la musica, ma il testo non è roba da lui. Al limite la vedrei adatta
per un Biagio Antonacci che passa di lì per caso e che con le parole si è sempre dato
meno pena di Rovazzi, ma il Blasco proprio no. “ Io e te io e te in un bar a
bere e a ridere/ io e te a crescere bambini, avere dei vicini/ io e te io e te
seduti sul divano parlar del più e del meno” E questa è solo una minima
parte del testo meno da Vasco che abbia mai scritto.
Però,
riascoltando i suoi vecchi successi e guardando le prime file del
megashow, tutto si dimentica. Anche il
fatto che la sua voce sia piuttosto flebile e che il viso sia un po’ troppo
levigato. Tutto passa, perché l’energia e quelle belle facce del pubblico, ora
ispirate, ora incazzate a seconda del ritmo dettato dal Komandante, hanno
trasformato un grande spettacolo in uno spettacolo grandissimo. Il momento
topico poi si è toccato quando è partito “Rewind”, brano storico di qualche anno
fa. Per le ragazze, via i reggiseni, tutti scatenatissimi e la cosa
meravigliosa è stata che, nonostante qualche seno al vento, nessun maschio ha
manifestato il tipico occhio trombino al quale non sfugge una coscia ignuda,
figuriamoci una puppa.
Tutti
concentrati su Vasco come le beghine lo sono sul parroco quando dice la messa
delle cinque, in quel momento poteva passare di lì la Canalis in mutande che
nessuno se ne sarebbe accorto.
Nonostante
dunque lo scivolone di “Come nelle favole” il repertorio di Vasco è un gran bel
patrimonio tutto italiano. Lui è un ex ribelle oggi dedito alla famiglia e
punto di riferimento di tanti giovani nonché antica e totale passione di
generazioni più cresciute. E ieri è stato un bel momento di aggregazione per
noi che lo seguivamo da casa, mai così vicini a quel mare di persone sfinite e
felici al Modena Park e orgogliosi di aver preso parte, a modo nostro, ad un
evento di così grande portata. Alla faccia di Giovanardi e dei suoi cani antidroga.
Nessun commento:
Posta un commento