domenica, ottobre 21, 2007

COSI' LONTANO, COSI' VICINO

Non so se è la sensazione di tutti, ma il giorno in cui la busta paga entra di diritto nella mia casa, la prima cosa che mi viene da fare è quella di mettermi le mani nei capelli.
Anche il signor Rossi, un impreditore del ramo agro-alimentare, ha voluto provare a vivere con lo stipendio dei suoi operai. Scoprendo l'acqua calda, si è accorto che non è possibile arrivare al 20 del mese col portafoglio comprensivo, ragion per cui, ha pensato bene di dare ai suoi dipendenti un aumento di 200 euro.
Tanto di cappello a questo magnanimo imprenditore, anche perchè veramente non è da tutti cercare di immedesimarsi nella tragedia del dover vivere con un mensile stiracchiato. Forse qualche anno fa la cosa era più improbabile, ma oggi ci troviamo a leggere di operai che si impiccano in fabbrica disperati di non poter più far fronte al mutuo della casa. E secondo me una cosa del genere dovrebbe essere il campanello d'allarme un po' per tutti. Va bene vestirsi di rosso per la Birmania, va bene anche cantare in riva al mare per lo sbarco dei clandestini a Lampedusa, ma ritengo anche necessario aprire gli occhi su scenari neanche troppo lontani da noi.
La realtà che ci circonda e che magari ci passa accanto senza che nemmeno ce ne accorgiamo, ha sicuramente la medesima valenza del problema dei lavavetri di Firenze, ai quali qualcuno ha proposto di offrire un lavoro per togliere dalla strada.
E magari il disoccupato licenziato deve fare il diavolo a quattro per lavorare un paio di giorni a settimana.
Non fraintendetemi, non sono nè razzista, nè leghista, nè fascista. Sono solo stanca di sentire una vagonata di parole buone, buoniste, false, ipocrite e inutili, su qualsiasi caso umano che rappresenti una realtà diversa dalla nostra.
In Italia si vive da schifo, gli stipendi sono da fame, mettere insieme il pranzo con la cena costa una fortuna, e la sola cosa che sappiamo fare è manifestare per le problematiche di altri paesi. Capisco che la miseria altrui faccia più effetto, che vedere una famiglia di rom che occupa uno stabile possa intenerire l'amministrazione comunale che decide di regalare loro un po' di luce e un minimo di calore, ma anche la famiglia Colacioppo, forse, vive chissà dove e magari se occupa un appartamento sfitto quasi quasi vengono pure arrestati.
Permettetemi queso post che esula molto dai soliti miei, ma non vi dico quanto ho ho le tasche piene di guardare lontano lontano, quando vicino vicino c'è ben poco da stare allegri.






16 commenti:

LAURA ha detto...

Parole sante...è per questo che sto cercando in ogni modo di andarmene via dall'Italia, all'estero sarei pagata molto di più... Per incominciare dovrei far conoscere il signor Rossi al mio datore di lavoro!

Robba12 ha detto...

Hai ragione...non aggiungo altro, perchè poterebbe esser di troppo a quel che hai già perfettamente detto tu...

Anonimo ha detto...

Su questo argomento la penso esattamente come te, non c'è nient' altro da dire! Vivo sulla mia pelle (in realtà quella del mio ragazzo, ma è come se fosse la mia) questa situazione e se le cose non cambiano la vedo proprio dura...

Anonimo ha detto...

Mi trovi assolutamente d'accordo. Ma vedo che tutto intorno si muove molto poco. Arrivare a fine mese è dura, mettere via qualcosa impensabile. A volte credo di essere io spendacciona, perchè non metto via nulla. POi capisco che è un problema generale. Ti abbraccio forte Betta

Anonimo ha detto...

Un saluto veloce cara !
Questa settimana ho dovuto trascurare un po' di cose, ma rimedierò alla mia assenza !
ciao

Isabel Green ha detto...

l'espatrio è per ora l'unica soluzione possibile...

Gala ha detto...

Stiamo diventando un paese di poveri, la realtà è questa. Il tuo post dice delle cose verissime.
Io sto pensando a un trasferimento in lidi migliori...

Anonimo ha detto...

Come ti capisco. Io ormai vivo giorno per giorno senza fare progetti. Senza guardare l'estratto conto.

marge ha detto...

Accidenti!!!!!!!!!!!!!!! è proprio così come dici tu......lo stipendio all'arrivo dell'euro si è praticamente dimezzato....e il mese dura sempre 30 giorni........che fatica!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ovviamente anche io , come la maggior parte dei blogger che ti hanno commentata sono d'accordo con te. Con gli stipendi da fame e prezzi dei beni di prima necessità che si impennano è diventato davvero difficile vivere. Io credo che si possa vivere rinunciando a molte cose .. credo che se aumentassero i prezzi degli alcoolici, delle sigarette e dei parchi divertimento e dei sofficini findus non sarebbe un problema.. il problema è quando andiamo a comprare pane, latte ,pasta e ci spelano il culo per acquistare qualcosa a cui indubbiamente non si può rinunciare... di questo passo non sò dove andremo a finire.

Il Mari ha detto...

Il Sig. Rossi dovrebbe essere di esempio a tutti i nostri parlamentarei.
Proporrei un mese, ma anche più, a vivere come viviamo noi. Niente auto con autista, niente portaborse, niente case in centro a Roma regalate, ma che venghino a vivere nei quartieri poveri, che provino a prendere i mezzi pubblici, alle poste a fare le code e litigare, e poi a sopravvivere con la nostra busta paga.
Ecco cosa vorrei che un politico facesse, forse dopo gli darei il mio voto.

Angie ha detto...

La cosa tragica..è che nessun politico eleggibile saprebbe fare "Qualcosa"..siamo messi male..molto male..!
:-(

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuto molto questo post, è quello che penso anch'io ultimamente, nel senso, ok preoccuparsi delle tragedie altrui ma prima di tutto vogliamo guardare proprio sotto ai nostri nasi che succede? Altrimenti il buonismo ci distoglierà dalle problematiche più immediate e urgenti che ci riguardano da vicino, e soprattutto non si può aiutare nessuno senza aiutare prima se stessi.

Anonimo ha detto...

Ti faccio solo un piccolo applauso, perche' hai descritto benissimo il problema, senza risultare razzista, e senza essere banale. BRAVA

Avanguard ha detto...

Il tuo post è sacrosanto. E comunque è sempre un piacere leggerti sia che tu parli di Veronica Lario che di tasse :-) Non credo molto al gesto di quell'imprenditore nel senso che mi è parsa più una trovata pubblicitario ma senz'altro sono io ad essere troppo diffidente. E del resto come potrebbe essere diversamente vista e considerata la situazione tragica per molti, che hai descritto tu...

Anonimo ha detto...

Eh, ma il trucco è proprio quello: guardare lontano lontano per non accorgerti in che cazzo di mondo vivi.
Tra l'altro situazioni come quella dei lavavetri, che tu hai descritto, secondo me sono uno dei principali motivi di un certo clima di intolleranza. Sbagliato a prescindere, ma a volte difficilmente biasimabile.
See ya!