domenica, giugno 24, 2007

LA PAURA FA '70

A qualcuno o a molti di voi, queste facce bianche e terrorizzate, non diranno nulla. Sono due attori molto famosi negli anni 70, Aldo Reggiani e Laura Belli, interpreti di un episodio de "La porta sul buio", rassegna di quattro film gialli , realizzati da Dario Argento, andati in onda sulla Rai nel lontano 1973 (o '74).
Proprio in questi giorni, mi sono rivista il dvd e la differenza che traspare tra la paura di ieri e quella di oggi, è decisamente marcata.

In questi films, non esiste la truculenza e nemmeno si è inghiottiti da fiumi di sangue. Basta una musichetta un po' così, l'inquadratura furbetta e gli occhioni sgranati della vittima predestinata, ed ecco che ti sopraffà il brivido.
Sarà che io, come dico sempre, sono una nostalgica e queste cose le guardavo da bambina, appiccicata alla mamma e alla nonna e per andare in bagno mi facevo accompagnare perchè avevo una fifa becca.
Ricordo anche lo sceneggiato, sempre anni 70, dal titolo "Albert e l'uomo nero", con una musica che, credetemi, dire che inquietante è poco. Qualche anno fa riuscii a registrarlo quando passò sulla Rai ad orario più che notturno, e nel rivederlo, a parte la trama un po' lieve, provai le medesime sensazioni di terrore di quando ero piccina.
Infatti, mi viene da pensare che la mia sia una paura per simpatia, perchè abituati come siamo oggi a vedere sgozzamenti e smembramenti vari, sembra impossibile vivere il brividino pauroso solo per una mano che apre una porta o per un ombra sinistra nel buio.
Eppure è così, talvolta il terrore vero ti assale anche nel vedere una strada isolata, due piedi che inseguono o un rumore di passi vicinissimo a te.
Altra pellicola dove c'è il sangue, c'è la violenza, ma è l'atmosfera che ha il suo perchè, è "La casa dalle finestre che ridono", di quello che è sempre stato un maestro, Pupi Avati. Chi l'ha visto non può che concordare con me, quando dico che l'ambientazione è bellissima e terrificante. La provincia della Pianura Padana accoglie questa storia drammatica e inquietante, come meglio non potrebbe. La paura ti inchioda già dai titoli di testa e il proseguo è un'altalena di momenti durante i quali, almeno io, vorrei essere altrove ma mi è matematicamente impossibile staccare gli occhi dallo schermo.
Ora, io non sono una critica cinematografica e parlo solo in virtù della passione, ma a mio modesto avviso, gli anni 70 ci hanno regalato la paura vera, quella che ti inchioda e ti fa dimenticare, a volte, le evidenti lacune delle pellicole.
Vi consiglio di vederli questi tre prodotti, se non altro per fare un confronto con quelli che sono oggi i prototipi di film di questo genere.
Il primo, è in vendita ma lo trovate anche "altrove". Il secondo, purtroppo, non si trova facilmente da nessuna parte. Il terzo, è facilmente reperibile dove volete.
A volte avere paura è anche divertente, l'importante è essere minimo in due e possibilmente avere qualche ora di comporto prima di andare a dormire.
Belli sono belli, ma è meglio vederli alla luce del giorno.


16 commenti:

Anonimo ha detto...

mai visto un film horror in vita mia... ho troppa paura!!

Anonimo ha detto...

però sono sicura che il film di Pupi Avati facesse paura già dai titoli d'inizio, non di coda!!!
;-)

Anonimo ha detto...

grandi i film orror anni 70. senza effetti speciali creavano paura e atmosfera. e noi italiani ne eravamo i maestri.ps.
hai dimenticato qualche film di bava

Anonimo ha detto...

Quando ho visto "La casa dalle finestre c he ridono" ero adolescente ed eravamo in 3 amiche. Mi sono terrorizzata ( e loro con me). Ma ci sono diversi film che mi hanno messo addosso una fifa blu! Certi me li porto avanti fin da piccolina...io però quando sono proprio proprio terrorizzata li guardo tappandomi le orecchie. Credimi! Funziona! Bacione Betta

Anonimo ha detto...

Ma qualcuno di voi si ricorda "Trilogia del Terrore" con Karen Black? Sì, certo, non è cinema italiano bensì d'oltreoceano, però il periodo era lo stesso, ed era un film veramente TERRORIZZANTE, da non andare in bagno da soli per un mese! Vorrei tanto rivederlo oggi, per capire se mi farebbe lo stesso effetto!

Anonimo ha detto...

Miss perdonami, ma non guarderei questi film nemmeno sotto tortura: io ho il terrore dei film d' orrore!! Gli unici che ho visto "tranquillamente" (seppur con qualche trauma che ancora non mi è passato)sono stati Shining e Il sesto senso. Pensa che l' avere semplicemente scoperto che Lamberto Bava, padre di Fantaghirò, è chiamato Maestro dell' Horror, mi ha messo l' angoscia!

Gala ha detto...

Non amo particolarmente i film dell'orrore, ma le mie conqui sono esperte. Ogni giorno mi parlano di nuove trame (e mio temo sepre di più questi momenti).
Forse andranno a vedere la casa dove hanno girato "la casa delle finestre che ridono". Se lo fanno ti invio le foto ^_^

Anonimo ha detto...

i film dell'orrore non mi sono piaciuti molto, perche' sinceramente non e' che mi spavento molto. Pensa che quando ho visto l'esorcista ho pensato: tutto qui? ma ricordo che io e le mie amcihe organizzavamo sabati pomeriggi a guardare film dell'orrore, e io ero l'unica che guardava tutte le scene...questi film nuovi con fiotti di sangue e truculenze varie, non mi interessano proprio! comunque ti do' ragione: i film orrore anni 70 sono unici nel loro genere, e non c'era bisogno di effetti speciali per creare l'atmosfera!

Miss Dickinson ha detto...

Pensierorosa, aspetta, i film horror sono un conto, questi sono più che altro dei gialli, dove l'assassino non è un mostro e, specialmente nei primi due, è tutto molto all'acqua di rose.

Elena, ehm, grazie dell'appunto, ho corretto immediatamente! Non conosco la trilogia di cui parli, ma mi hai messo curiosità e credo che mi attiverò immediatamente.

Sandro, tu mi parli di horror, ma questi sono dei gialletti, specialmente i primi 2 che ho citato, che fanno paura solo a chi come me si crogiola un po' nel mito degli anni 70. Se vogliamo parlare di paura allora, ti cito un film recente che ho dovuto vedere smozzicato perchè non ce la facevo: "Wolf Creek".

Betta, anch'io mi tappo le orecchie! Non so a cosa serve di preciso, ma hai ragione, funziona davvero!

Francy, no no ti capisco benissimo. In certi momenti evito anch'io di guardarli, altre volte, sempre in compagnia, qualcosa di giallo, non horror, me lo vedo volentieri.
Però, l'horror fa più impressione, il giallo dovrebbe solo spaventare. A parte qualche bel film di Dario Argento che unisce l'orrore degli spappolamenti, alla fifa pura che ti accompagna per tutta la durata.

Gala, ci conto! Se riesci ad avere le foto, sarei molto contenta di vederle anch'io, grazie!

Roberta, i films che ho citato, sono gialli, specialmente i primi due di horror non hanno nemmeno mezza scena. Però è l'atmosfera che ti inquieta, la musica, le inquadrature, tutta una serie di cose che spaventano sicuramente più di "Scream".
Ma non ti fa paura nemmeno "Profondo rosso"?

Anonimo ha detto...

però dario argento proprio non lo reggo.Mi annoia mortalmente.
Su Pupi... sai che sono dei tuoi.

Anonimo ha detto...

NO, Profondo Rosso non mi fa paura, la musica pero' devo dire che e' inquietante...la cosa che non riesco pero' a guardare in qualsiasi film, horror, giallo, o thriller sono scene tipo: siringhe che entrano nelle vene (ma anche nei documentari non posso guardare queste cose), attacchi di insetti, o cose genere "la mosca", che piu' che paura mi fanno un po' schifo...

pOpale ha detto...

"La casa dalle finestre che ridono" mi aveva fatto bruciare un cuscino con una sigaretta accesa per la strizza, mentre sedicenne cercavo di fare il figo con una ragazza che mi piaceva amante dei film "de paura". Che figiura!

Anonimo ha detto...

Io i film dell'orrore li guardo, e in effetti mi piacciono molto di più quando ti fanno una paura..psicologica! insomma "solo"filmare uno che squarta e tagliuzza non mette angoscia come invece fanno certi film (Phsyco originale una paura boia!!)
Mi piacerebbe vederli, andrò a cercarli in videoteca! Nel frattempo grazie per la recensione (io sono appassionata di film molto vecchi anche!!^^)

Avanguard ha detto...

Come abbiamo detto tante volte la semplicità e la spontaneità sono il valore aggiunto delle opere del passato. E gli esempi da te citati si sposano perfettamente con questa teoria. Il Cartaio e compagnia bella non reggono proprio il confronto

Miss Dickinson ha detto...

Alice, il vecchio Dario in passato era qualcuno, oggi si è perso nei meandri di chissà dove.
Su Pupi, lo so che mi capisci.

Roberta, sei coraggiosissima, i miei complimenti. Se non ti fa paura nemmeno Profondo Rosso, allora sei un fenomeno!

Popale, che ridere,a 16 anni hai fatto il figo senza sapere cosa stavi per vedere! E' un film bellissimo e terrorizzante, io però sono anni che mi riprometto di guardarlo ma non ce la faccio..

Sun, è vero, i film di sgozzamenti e tagliuzzamenti più che paura fanno schifo ed è proprio tutta un'altra musica.
Questi film che ho citato, a parte "La casa dalle finestre che ridono", non sono terrorizzanti come si potrebbe pensare. Ci sono le atmosfere, le musiche, diciamo che sono decisamente datati, ma non per questo privi di un loro fascino.

Avanguard, infatti, gli ultimi films di Argento non c'entrano proprio niente. Qui si parla di anni 70, dove l'inquadratura di un occhio sbarrato già ti faceva trasalire di paura.
Però c'è tutto un fascino particolare e poi, hai detto bene, c'è la semplicità, quella che oggi è stata maldestramente messa da parte.

Anonimo ha detto...

Dove hai preso il dvd La porta sul buio ? Mi piacerebbe molto entrarne in possesso. Ciao