giovedì, settembre 14, 2017

NON MI SAREBBE BASTATO MAI

Succede che accendi lo stereo in macchina e parte una canzone. Di colpo vieni catapultata in momenti vissuti che ti spezzano il fiato per quanto sono intensi e in men che non si dica ritorni ad un fotogramma preciso che, non si sa come, ricordi ancora alla perfezione. Te che rifai il tuo letto e pensi che questa canzone sarà per sempre quella che ti parlerà di lui. Anche fra 100 anni tutte le volte che la ascolterai saprai che  “tu, tu non mi basti mai” è per qualcuno che poi non è mai arrivato. Non è mai arrivato perché il destino ha virato all’improvviso da tutt’altra parte. Perdite ematiche, ecografia, e bum, tutto finito. Rimane la ninna nanna che avrei voluto cantare a lui, perché inspiegabilmente era Samuel che sapevo doveva arrivare nella mia vita e non Scilla. In quel periodo, che vorrei tanto fosse confuso invece ho ancora nitidissimo nella mente, la vita un po’ mi sorrideva e un po’ mi dava calci nel sedere. Però avevo la prospettiva di avere qualcuno con me che sarebbe arrivato a darmi tante di quelle cose che al confronto quelle che gli avrei dato io erano briciole. Mi sentivo bella, magra, piena di energia e positività. Già sentivo l’istinto forte di protezione per qualcuno che mi cresceva nella pancia e ancora era un puntino minuscolo che, in realtà, nemmeno c’era. Perché c’era ma non c’era davvero e in poco più di due mesi la felicità si è trasformata in inferno in terra. Per anni la canzone di Lucio Dalla non ho potuto sentirla senza farmi venire il groppo in gola. Poi, piano piano, dopo quasi 20 anni ho trovato il coraggio di inserirla di nuovo nella playlist della macchina. Ancora oggi, dopo tutto questo tempo, il primo pensiero va ancora a quel puntino mai formato al quale avevo già dato il nome. Al momento preciso in cui ho scelto questa canzone come ninna nanna per lui. A quanto questo sberleffo crudele ha modificato il corso di tutta la mia esistenza futura. A come sarebbe stato bello il mio Samuel, l’unico e solo vero gioiello della mia vita.

1 commento:

Susanna ha detto...

Mi dispiace, Valentina...