Qui bisogna decidersi. O Fabio Fazio è snob e anche un po' radical chic, o è solo il classico conduttore nazional-popolare da piazzare a Sanremo. No, perchè non si può rifiutare (pare) l'intervista a Pupo per "Che tempo che fa" e poi salire come se nulla fosse sul palco dell'Ariston dove hanno transitato personaggi tipo Belen e Toto Cutugno. Non ha senso. E non ha senso nemmeno trascinarci Saviano e le sue storie che poco hanno da spartire col bailamme che la 5 giorni sanremese porta annualmente alla storia. Ho come l'impressione che il caro Fazio abbia l'ambizione sfrenata di esserci sempre e comunque. Un po' col naso arricciato come se sentisse puzza di merda, ma l'importante è stare lì a dimostrare che si, Sanremo è per tutti, ma lui lo renderà per pochi. Niente reduci da talent, forse un Baglioni ormai ridotto a cantare all'infinito sempre le solite canzoni e la Littizzetto per non farci dimenticare la sua (di Fabio) parte irriverente. Che naturalmente esprime per conto terzi perchè, si sa, Fabio è politicamente corretto e vuol bene a tutti. Ora che si è messo anche gli occhialini, la sua immagine è perfetta. Serissimo e compito con Saviano, goffo e adorante con la star di turno, mellifluo e accondiscendente col politico di destra e sinistra, simpaticamente conservatore con la sua Lucianina. E l'occhiale in tutto questo ha il suo perchè, quasi quasi è la perfetta raffigurazione dell'intellettuale che non si sporca la fedina televisiva a parlare di argomenti che non passino attraverso l'economista o il filosofo sconosciuto alla maggior parte dell'italico popolo.
Dunque, aspettiamoci un bel Sanremo, sperando che non dimentichi di aver condotto anche "Anima mia" e "Quelli che il calcio" con Brosio e Everardo Della Noce. Non aveva ancora gli occhiali e Saviano forse faceva tutt'altro, quello che aveva era la simpatia e quello che non aveva era questa spocchia da primo della classe. Io lo apprezzavo e ora mi sta un po' antipatico, ma si sa, una nazional-popolare per eccellenza come me, non capisce certe mutazioni televisive e si sdegna d'innanzi all'intelletuale che fa pesare la sua ammirevole cultura. Fabio, torna da noi, abbiamo capito che conosci e non ignori, che ami la musica classica e vai pazzo per la lirica, che ti piace leggere e ascolti tutta la musica che non è leggera, che sei politicamente informato e culturalmente al di sopra della media. Si sa, ma allora perchè prima eri pazzo per gli anni 70 e ti sei anche travestito da Cugino di Campagna con tanto di parrucca e zeppa d'ordinanza? Ora non lo faresti più, gli occhialini e Saviano non consentono niente di tutto questo, sei cambiato e non tornerai mai quello di una volta. La risata grassa ce la fa scappare solo Lucianina, l'alter ego del fu Fabio Fazio di una volta che ora non esiste più.
3 commenti:
hem. a me non è mai mai piaciuto. troppo "sono un bravo ragazzo a tutti i costi"
zdo
Zdora, il suo marchio di fabbrica è quello. Due palle..
A me non piace la finta satira che fanno lui e la Littizzetto a "Che tempo che fa"....
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