domenica, maggio 02, 2010

PAROLA D'ORDINE: DISCUTERE

Non si capisce più se siamo nel 2010 o nei primi anni 60. Tutto ci fa specie, se una donna sceglie di abortire, se una persona di colore entra per comprare, e non per vendere, in un negozio, se due uomini si amano e decidono di passare insieme il resto della vita. Tutto fa paura e tutto appare come qualcosa su cui discutere.
In realtà la cosa terribile, secondo me, è solo che il razzismo più zozzo si sta allargando a macchia d'olio.
Dichiarare di essere omosessuale, come ha fatto Ricky Martin, da un fantastico segnale di libertà, però è anche vero che per un gay che lo dichiara apertamente, ce ne sono altri 10 che vengono picchiati sugli autobus da un branco di fascisti repressi. La cosa che mi sono sempre domandata è che cosa può cambiare ad una persona qualsiasi, sapere che, ad esempio, Alessandro, va a letto con Giovanni. Alessandro rimane sempre lo stesso con i pantaloni abbottonati e così anche Giovanni. Eppure per qualcuno, qualcosa cambia, perchè le braghe calate dell'uno e dell'altro, seppure nelle sedi opportune, acquistano un significato diverso da quelle di Antongiulio che se la spassa con la Mariagrazia di turno. Come la vogliamo chiamare? ottusità? chiusura mentale? ignoranza? La definizione non è semplice da trovare, rimane il fatto che nel 2010 si sta ancora a sindacare sui gusti sessuali di questo o quello, uomini o donne che siano. Ed ecco che la trasmissione del pomeriggio sviscera i rapporti omosessuali con tanto di psicologo mezzo prete, il giornalista tutto spostato a destra e vari personaggi in veste speciale di opinionisti.
E pensare che negli anni 80 il cantante Jimmy Somerville dichiarava apertamente la propria omosessualità con tanto di video musicale nel quale era chiarissimo il suo gusto sessuale. Nessuno ne parlava perchè a nessuno importava, le trasmissioni avevano altro di cui discutere, anzi, all'epoca non discutevano proprio di un bel niente perchè di queste cose ognuno ne ragionava per conto suo.
Anche in famiglia e magari all'ora di cena, pensate un po'.


7 commenti:

Susanna ha detto...

E' che stiamo tornando indietro. Non so quali possano essere i motivi. La paura del diverso, forse. Il massiccio fenomeno dell'immigrazione, che ha fatto tornar su come un rigurgito la paura di tutto ciò che è differente. La crisi economica, che ci spinge a difendere ferocemente il nostro metro quadro. Il ritorno della destra e dello strapotere vaticano.
E' vero, sembra che le conquiste degli anni Settanta se ne stiano andando pian piano, ad una ad una.

Miss Dickinson ha detto...

Ibadeth, è una cosa penosa quella che sta succedendo in Italia. Purtroppo oggi sembra la normalità, perchè sentire uno psichiatra in tv dichiarare che l'omosessualità è "una diversa abilità sessuale", no, dico, ci rendiamo conto?

Clelia ha detto...

. A Roma se due uomini vanno mano nella mano, o sono abbracciati nel migliore dei casi vengono etichettati come froci e giu' con gli insulti. Se va male li picchiano a sangue. I fascistelli romani hanno anche dato fuoco all'associazione Mieli.

Londra: altro scenario. Due uomini, magari gli stessi, passeggiano si abbracciano e nessuno li nota,
a nessuno frega nulla !!!!! e perche' dovrebbe?????

E' la cultura italiana malata fino al midollo
di omofobia

Clelia

Miss Dickinson ha detto...

Clelia, verissimo, la cultura itaiana è malata di omofobia. E oggi più di ieri, è questo che mi spaventa. Fino a qualche anno fa a Roma cosa come quelle che sono successe di recente, non succedevano. Piano piano c'è stata una sorta di regressione e pensare che la Lega Nord in Italia sta spopolando è un forte segnale di pericolo per tutti noi.

Anonimo ha detto...

non siamo regrediti, peggio. infatti avere l'amico ghei è molto di moda ed intrigante, da fighi insomma. ma allo stesso tempo l'omofobia gorgoglia sotto questo lucido pavimento. insomma, sembra si parli di cani.
il mio migliore amico ogni volta è ammirato e ghettizzato alla stessa maniera, ma si può?

Miss Dickinson ha detto...

Zdora, non si può, hai ragione. Avere l'amico gay fa figo, neanche si parlasse di un paio di scarpe..

LAURA ha detto...

Invece di progredire, regrediamo! Sempre più chiusi, più razzisti, più omofobi. E questo lo noto sempre più ogni volta che ritorno in Italia, dove c'è una paura del diverso che sta dilagando sempre più.