Il cinema italiano per me è il migliore in assoluto, questo lo vado dicendo da sempre essendo una appassionata vera.
Una delle cose però che gli contesto, e che secondo me non è assolutamente da sottovalutare, è sovente questo compiacemento un po' sbrodoloso, quella roba del tipo "guardate questa sequenza, ma guardatela bene e assimilate tutta la sua magnificenza". Per permettere questo, la camera rimane fissa per due minuti buoni sulla figura del protagonista.
In più, i dialoghi, sempre in qualche caso, vanno a rilento come i giardinieri del comune della mia città quando tagliano l'erba ai prati. "Cosa è successo?" Pausa di riflessione che ti permette di andare in bagno, tornare e berti un bicchier d'acqua. "Hanno trovato una donna morta nel lago". E qui la telecamera indugia sull'espressione pensosa del protagonista principale.
Una storia che potrebbe avvincere, alla fine diventa una sequela di silenzi e di movimenti lenti che non fanno altro che provocare un prevedibilissimo abbiocco.
E questo è un brutto difetto che accomuna un po' noi e i francesi. Capita che un film che sulla carta parte benissimo, poi al cinema si rivela un capolavoro per metà.
Perchè questa lentezza? Perchè parlare dopo 3 ore e
rispondere dopo 4? Forse esiste un manualetto segreto che insegna ad addormentare una storia e ad intorpidire il tutto con movimenti al rallenty, probabilmente questa modalità fa molto film d'autore, ma davvero non riesco a capire.
E lo dico senza nascondermi dietro a un dito, io non sono una intenditrice di cinema, sono solo una persona che quando si siede per guardare un film, vorrebbe appassionarsi alla tematica, entrare nel meccanismo ed addormentarsi solo una volta passata la parola "Fine".
Fosse sempre così, ci metterei la firma.